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Gay & Bisex

Occupazione


di FSeed
13.07.2016    |    11.855    |    0 9.6
"Fecero uscire i cazzi dai miei buchi, mi tolsero la maglia e mi misero seduto con le spalle al muro..."
Dopo l'esperienza con Mario avevo capito che in fondo non era importante l'orientamento sessuale di una persona, nessuno poteva dire di no a un servizietto fatto per bene. Grazie al mio nuovo ruolo di rappresentante di classe divenni molto più sicuro di me, ma soprattutto più aperto verso gli altri. Cominciai a fare nuove amicizie all'esterno della mia classe, soprattutto con i ragazzi che si trovavano sul mio stesso piano. Con due ragazzi in particolare divenni subito amico, Cesco e Gianni (nomi di fantasia). Il primo era alto, moro, fisico normale e un volto niente male. Gianni era alto quanto me, castano, un po bruttino di faccia ma con un fisico muscoloso. Ci eravamo conosciuti perchè tutti e due erano impazziti per due ragazze della mia classe, e inevitabilmente io divenni il tramite per farli conoscere. La cosa non mi dispiaceva, anche perchè Cesco e Gianni erano molto simpatici, e passavamo sempre la ricreazione insieme. La nostra scuola stava cadendo a pezzi: infiltrazioni d'acqua, riscaldamento che funzionava poco e male, materiale scolastico insufficiente. Per questo motivo si decise di occupare la scuola. I miei genitori non erano d'accordo, ma io decisi di partecipare all'occupazione, rimanendo a dormire nella scuola insieme ai miei compagni. Della mia classe eravamo solamente io, Rico e alcune ragazze, tra cui le due a cui facevano il filo Cesco e Gianni. Anche loro due parteciparono, con la speranza di riuscire a fare qualcosa con le mie amiche. Ci dividemmo per piani e ognuno portò qualcosa per affrontare i giorni di occupazione; portammo sacchi a pelo, cibo e naturalmente non mancarono canne e alcool. Trascorremmo la giornata a cazzarare, facevamo qualche ronda per controllare che nessuno facesse qualche danno, e quando arrivò la sera cominciammo a prepararci per la notte. Mangiammo qualcosa tutti insieme, alcool e fumo giravano su ogni piano, e a metà serata già parecchi ragazzi erano sbronzi o fatti. Rico era chissà dove con chissà quale ragazza, mentre Cesco e Gianni non facevano altro che provarci con le miei amiche. I due però erano così fatti e sbronzi da non riuscire a fare neanche un discorso di senso compiuto, figuriamoci se potevano riuscire a rimorchiare quelle due frigide delle miei amiche. Ad un certo punto vidi le ragazze andare via e tornare al loro piano, mentre Gianni e Cesco rimanevano nel corridoio a ridere come due ebeti.
"F. vieni qua sbrigat" disse Cesco ridendo.
"Che succede ragazzi?" chiesi io avvicinandomi. Non so se per colpa dell'alcool o del fumo, ma oramai erano sballati da morire.
"Accompagna Gianni al bagno che deve pisciare, non si regge in piedi, e neanche io" ridevano come due idioti, così aiutai Gianni ad alzarsi e lo accompagnai in bagno. Entrammo nel bagno e mi diressi verso l'ultimo cubicolo. Gianni diceva cose senza senso e si reggeva a stento in piedi. Entrammo nel cubicolo e per non perdere l'equilibrio Gianni mise le mani ferme sulle pareti laterali, rimanendo impalato davanti al wc.
"F tiramelo fuori e fammi pisciare" disse Gianni.
"Ma che sei scemo? Pensaci da solo"
"Se stacco le mani dal muro cado. Tiramelo fuori o mi piscio nei pantaloni", Vedendo che Gianni non era nel pieno delle sue facoltà gli slacciai la cinta, sbottonai i pantaloni, e una volta abbassato l'elastico delle mutande mi ritrovai davanti un cazzo in erezione.
"Gianni ma che è sta roba?" dissi io vedendo quel cazzo che pulsava bello dritto. Era ben fatto, scuro, con una bella cappella e molto venoso.
"Che ci posso fare? Quella stronzetta della tua amica non mia fatto toccare neanche una tetta, e io che me la volevo scopare" disse lui ridendo.
"Vabbe dai adeso fai quello che devi fare e andiamo" dissi io.
"No mi devi aiutà. Se piscio così la faccio sul muro. Prendimi il cazzo e puntalo sul wc". Avendo avuto il permesso da Gianni impugnai il suo cazzo, lo puntai verso il wc, e finalmente cominciò a svuotarsi.
"Ah finalmente" disse Gianni tra una risatina e l'altra. Una volta finito glielo scrollai un po, ma il contatto della mia mano con quel cazzo mi aveva fatto eccitare, così cominciai a fargli una sega. Gianni non disse nulla, rimase con le amni piantate sulle parete e con gli occhi chiusi.
"Oh che bello F. Grazie mi ci voleva proprio" la sua frase mi fece capire che non ci stava capendo nulla. Il suo cazzo mi piaceva, e non vedevo l'ora di sentire il suo sapore. Abbassai la tavoletta del wc, calai completamente i pantaloni a Gianni, e lo aiutai a sedersi sul wc. Mi inginocchiai e presi in bocca il suo cazzo.
"Oh si bravo" disse Gianni sospirando "finalmente un pompino cazzo". Il suo cazzo aveva un buon sapore, e le prime gocce di precum mi arrivarono sulla lingua. Allungai le mani verso il torace di Gianni e accarezzai quel fisico scolpito. Mi staccai dal suo cazzo, gli tolsi la maglietta, e inizia a lavorarmi i sui capezzoli, succhiando e leccando anche tutto il petto.
"Cazzo F sei indemoniato" disse Gianni tra gemiti di piacere. Mi rifiondai sul suo cazzo e presi una delle sue mani e me la misi sulla mia testa. Gianni capì all'istante e cominciò a scoparmi la bocca. Ero così impegnato nel pompino che non mi accorsi che la porta si era aperta.
"Ecco perchè non tornavate brutti porci" disse Cesco gustandosi la scena "E bravo F. Fai la troietta e non mi inviti alla festa".
"Cesco lo devi provà. Fa dei pompini da dio" disse Gianni senza togliere la mano dalla mia testa e continuando a pompare. Cesco non se lo fece ripetere due volte. Si abbasso i pantaloni e cominciò ad aremggiare con il suo cazzo, che in pochi secondi divenne duro. A differenza di quello di Gino il cazzo di Cesco era più tozzo e largo, leggermente storto verso sinistra, ma nel complesso invitante. Cesco tolse la mano di Gino dalla mia testa, mi fece voltare e mi mise il suo cazzo in bocca. Cominciò a spingere velocemente il cazzo nella mia bocca, fino a farmelo arrivare quasi in gola.
"Dio ma che c'hai dentro sta bocca il fuoco?" disse Cesco "sto a godè come un matto". Andammo avanti così per un po, e forse Gianni, sentendosi escluso decise di abbassarmi i pantaloni, costringermi a una pecorina e puntarmi la cappella sul mio buco.
"Bravo Gianni inculalo" disse Cesco mentre si levava la maglia. Il corpo non era muscoloso come quello di Gianni ma definito, con una folta peluria su tutto il petto che mi fece impazzire. Gianni ci mise un po a farlo entrare, forse aveva poca esperienza, o più probabilmente era impacciato per il troppo fumo e alcool. Lo fece entrare piano, e dopo qualche spinta fu tutto dentro. Era bellissimo, venivo scopato mentre un altro ragazzo mi fotteva la bocca. Lo spazio ristretto del cubicolo si riempì dei nostri gemiti di piacere. Dopo altri dieci minuti Gianni si rivolse a Cesco.
"Sborriamogli in faccia, come la tipa del film porno dell'altro giorno"
"Si bravo mi piace" rispose Cesco ridendo.
Fecero uscire i cazzi dai miei buchi, mi tolsero la maglia e mi misero seduto con le spalle al muro. Mi misero i cazzi davanti la bocca e cercai di prenderli insieme, cosa che mi fu impossibile. Dopo qualche succhiata il cazzo di Gianni si indurì nella mia mano.
"Cazzo vengo!" e quattro o cinque getti di sborra mi arrivarono in bocca e in faccia. Ripresi subito il cazzo in bocca per ripulirlo, e Gianni strabuzzò gli occhi per il piacere. "Porca troia si, bravo così".
Alla vista di quello spettacolo Cesco non resistette più.
"Dai che sborro pure io. Ti riempio cazzo!" il primo getto fu potentissimo, mi schizzo dritto sulle labbra, mentre i restanti fiotti di sperma svanirono nella mia bocca, che Cesco non mancò di riempire con il suo cazzo. Eravamo tutti e tre stravolti, con l'odore di sperma che invadeva il cubicolo. Cesco continuava a strusciarmi il suo cazzo ancora duro sulla faccia, mentre Gianni si rivestiva.
"Io vado a dormire. Ci vediamo in aula" e barcollando uscì dal bagno.
Io mi alzai, feci per prendere la maglietta ma Cesco mi fermò.
"Che fai? A me non lo dai il culo" mi guardò con un sorriso malizioso e con il cazzo duro in mano. Mi mise contro la parete del cubicolo, si posizionò dietro di me, e dopo qualche spinta fu tutto dentro.
"Dio che bello. Sembra di scoparsi una donna" disse mentre spingeva sempre più forte. Il suo petto villoso contro la mia schiena mi procurava un piacere immenso, come era successo con Mario. L'eccitazione era a mille, stavo godendo come non mai e Cesco aumentò il tutto cominciando a leccarmi il collo. Rimasi stupito quando impugnò il mio cazzo ormai durissimo o cominciò a masturbarlo. Io non capivo più nulla, ero così eccitato che poco dopo sborrai sulle piastrelle del muro. Le contrazioni del mio orgasmo strinsero il cazzo di Cesco nel mio culo che lo stimolarono a venire prima del dovuto.
"Oh cazzo si...cazzo mi fai venire!" si accasciò su di me mentre il cazzo si svuotava nel mio culo. Rimanemmo così per alcuni secondi, mentre il cazzo di Cesco si ammosciava e usciva dal mio culo.
"Cazzo è stato bellissimo" disse Cesco mentre si rivestiva
"A chi lo dici!" dissi io con una mezza risata. Mi ripulii di tutta la sborra che avevo addosso, e dopo essermi rivestiti andammo con Cesco in aula, dove Gianni già dormiva nel suo sacco a pelo.
La mattina dopo ci vennero a svegliare gli altri. Cesco e Gianni erano in uno stato pietoso, ma nelle loro facce si leggeva lo shock di quello che era successo la notte precedente. Li vidi confabulare un pò, poi Cesco mi si avvicino.
"Senti F. Quello che abbiamo fatto ieri..." non gli feci finire la frase. Volevo chiudere la faccenda ed evitare imbarazzi.
"Ieri sera non abbiamo fatto niente. Avete bevuto e fumato come tutti gli altri, che sarà mai". Loro mi guardarono, fecero un mezzo sorriso e andammo insieme a fare colazione con gli altri.
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