Gita del liceo in Sicilia (il pompino all'amico etero)

Dopo l'esperienza con il professore di pittura non ebbi più rapporti con dei ragazzi. All'epoca non c'erano cellulari smartphone e non c'erano applicazioni per trovare altri ragazzi gay.
Al terzo anno di liceo la mia classe fu divisa e mi ritrovai insieme a nuovi compagni di classe. Uno di questi era Rico (nome di fantasia) un ragazzo che avevo già visto per i corridoi della scuola, e che mi aveva sempre attirato tantissimo. Capelli biondo cenere portati un pò lunghi, viso con belle labbra carnose e un fisico ben definito. Fin da subito Rico si rivelò essere un adoratore della fica, e non c'era ragazza che non gli andasse dietro. Essendo anche in questo caso pochi ragazzi nella sezione, cominciammo a parlare e diventammo subito buoni amici. Durante l'anno lo aiutavo nelle materie dove era più scarso, e non ricordo quante volte gli passai intere parti di compiti in classe. Ero praticamente cotto, ma lui mi vedeva solo come un buon amico.
A metà anno si decise di organizzare una gita di più giorni in Sicilia, e naturalmente con Rico si era deciso di stare in stanza insieme. Dopo una nottata passata in treno finalmente si arrivò a destinazione. La giornata trascorse andando in giro per musei e chiese, e ridendo e scherzando tra di noi. Arrivammo in albergo poco prima di cena. Ad ognuno fu data una chiave di una stanza, che con mia grande gioia aveva un unico letto matrimoniale. Rico propose di fare la doccia per prima, il che mi diete l'opportunità di vederlo senza vestiti per la prima volta. Il torace era definito da pettorali ben sviluppati, con qualche pelo biondo, mentre una peluria più consistente scendeva sui pettorali definiti e giù verso l'inguine. Le gambe muscolose, risultato degli anni di calcio, erano ricoperte da una leggera peluria. Ma fu il pacco ad attirare la mia attenzione. Dagli slip bianchi si intravedeva un cazzo davvero grosso, con la cappella ben definita anche se non in erezione. Fortunatamente lui non si accorse che lo guardavo, e andò a farsi la doccia. Andammo a cena insieme a tutti gli altri, ma invece di tornare in camera Rico andò insieme a dei suoi amici di un'altra classe, che aveva portato un po d'erba da fumare insieme e qualche super alcolico. La cosa non mi diete fastidio, dato che all'epoca non fumavo e non bevevo, così tornai in camera e cercai di non addormentarmi per aprire poi la porta a Rico. Verso le due di notte sentii bussare alla porta, e mi ritrovai davanti due amici di Rico, che lo reggevano da una parte all'altra per non farlo cadere. Aveva bevuto e fumato così tanto che non riusciva a camminare da solo. Dato che anche i due erano abbastanza ubriachi, lasciarono di peso Rico sul letto e se ne andarono. I suoi vesti puzzavano di fumo ed alcool, e il tanfo stava appestando l'intera stanza. Cercai di svegliarlo chiamandolo e scrollandolo un poco, ma niente, sembrava profondamente addormentato. Non potevo lasciarlo così sul letto, con i vestiti che puzzavano che cominciavano a darmi fastidio, così decisi che lo avrei spogliato e messo sotto le coperte. Gli tolsi prima le scarpe, poi cercai di sollevarlo un poco per togliere la maglia, e quando mi ritrovai davanti al suo corpo seminudo cominciai ad eccitarmi. Gli slacciai la cintura e gli tolsi a fatica i jeans, che mentre veniva via fecero scendere un po gli slip, lasciando i peli del pube scoperti. Notai che il cazzo di Rico non era a riposo, ma bello barzotto, un pacco bello gonfio che sembrava invitarti a toccarlo. Esitai un attimo. Da una parte avevo il terrore che Rico si svegliasse e si incazzasse da morire, cosa che avrebbe di sicuro compromesso la nostra amicizia. Dall'altra avevo davanti il ragazzo che desideravo, seminudo e con il pacco gonfio a due passi da me. Come al solito gli ormoni presero il sopravvento, e quando mi fu certo che Rico dormisse profondamente, cominciai a toccarlo. Comincia dal petto, con quei peli che mi eccitavano tanto, lo accarezzai e leccai i capezzoli, poi scesi verso l'inguine, fino a quando non mi ritrovai davanti il suo pacco. Lo massaggia per un po e quando cominciò a indurirsi lo tirai fuori dagli slip. Mi ritrovai davanti un cazzo in erezione sui 18 cm, circonciso, con una cappella bella gonfia. Senza perdere tempo mi misi in bocca quel ben di dio e comincia a succhiare. La cappella sembrava essere di velluto per come scivolava nella mia bocca, e dopo un po comincia a sentire il sapore degli umori prodotti dal cazzo. Rico cominciò a mugolare, ma mi accorsi che stava ancora dormendo, così ricomincia a succhiare. Il pompino andò avanti per venti minuti buoni, in cui facevo scendere il cazzo di Rico fino in gola, per poi tirarlo fuori e ricominciare, il tutto accompagnato dai suoi gemiti di piacere. Mentre ero impegnato a prenderlo tutto in bocca sentii il cazzo irrigidirsi, un grugnito uscire dalla bocca di Rico, e il cazzo cominciò a schizzarmi dritto in bocca una quantità di sborra impressionante. Il sapore era salto ma gradevole, e lo tenei un pò in bocca prima di ingoiare il tutto. Il cazzo di Rico era ancora dritto e sporco di sperma, così decisi di ripulirlo e dare qualche altra succhiata a quel cazzo fantastico. Finito il tutto presi Rico di peso e lo misi sotto le coperte.
Il mattino seguente mi alzai con Rico che dormiva come un sasso. Quando si svegliò mi chiese come aveva fatto a tornare in camera, e gli spiegai quello che era accaduto, tralasciando il fatto che avevo concluso la sua serata con un pompino.