Il commesso

Ero stato promosso senza debiti quell'anno, e avevo tre mesi di vacanza davanti prima di iniziare il mio ultimo anno di liceo. I miei genitori mi diedero un po di soldi come premio per la mia promozione, così decisi di fare dello shopping. Avevo appuntamento con una mia amica, ma tramite sms mi disse che sarebbe arrivata in ritardo. Io le scrisse che avrei cominciato a farmi un giro così entrai nel primo negozio. Era un grande negozio di abbigliamento, di una famosa marca internazionale, e non essendo poco dopo l'ora di pranzo era quasi deserto. Gli spazi poi erano così grandi che alcune volte sembrava di essere soli. Mi diressi verso il reparto uomo e cominciai a dare uno sguardo. Passò di li un commesso che mi si avvicinò.
"Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure a me". Avrà avuto più di quarant'anni, capelli brizzolati, corpo definito sotto la maglietta e i jeans attillati, e i suoi modi effemminati non lasciavano dubbi sulle sue preferenze sessuali. scelsi alcune maglie e un paio di jeans, e mi diressi verso i camerini, completamente deserti. Provai le maglie e decisi di prenderne una. Quando mi infilai i jeans mi accorsi che erano troppo stretti, così cercai di toglierli subito quando la zip si inceppò. Non riuscivo a tirarla ne su ne giù. Provai per qualche minuto e ad un certo punto spazientito mi uscì un'imprecazione.
"Tutto bene li dentro?" era la voce del commesso. Non volevo farmi trovare in quella situazione, ma allo stesso tempo non volevo rompere la zip con il rischio di ripagare il danno. Aprii la porta e mi ritrovai davanti il commesso con un gran sorriso stampato in faccia.
"Ho preso una taglia troppo piccola" dissi io.
"Lo vedo" rispose il commesso guardandomi il pacco stretto nei jeans.
"E oltretutto la zip si è inceppata".
"Non preoccuparti. Ci penso io". Entrò nel camerino e richiuse la porta dietro di se. Si inginocchiò davanti a me e cominciò ad armeggiare con la zip. La situazione era imbarazzante, soprattutto perchè una delle mani del commesso aderiva perfettamente sul mio pacco per tenere fermo il tessuto mentre tirava la zip. Lo strusciare della sua mano provocò in pochi minuti una potente erezione, che il jeans stretto rendeva ancora più evidente. Il commesso se ne accorse.
"Scusi mi dispiace" dissi io mortificato.
"Non ti preoccupare. Hai ragazzi giovani come te succedono queste cose. Sono gli ormoni" e sempre sorridendo ricominciò. Dopo qualche minuto riuscì ad abbassare la zip, e il mio pacco fu libero di uscire fuori. lo slip era gonfio e il commesso tirò giù l'elastico e prese in mano il mio cazzo.
"Forse è il caso che sistemi anche questo" e dicendo così si mise il cazzo in bocca. Avevo fatto dei pompini, ma non ne avevo mai ricevuto uno. Fu bellissimo. Il commesso ci sapeva fare, lo prendeva tutto fino in gola e poi lo faceva riuscire, dando generose leccate sulla cappella. Cercavo di trattenere i gemiti ma stavo godendo da morire. Stavo per esplodere, e proprio in quel momento il commesso si cacciò il cazzo dalla bocca e disse: "Vienimi in bocca". Non me lo feci ripetere. Gli rimisi il cazzo in bocca. presi con entrambe le mani la sua testa e cominciai a fottergli la bocca. Dopo poche succhiate venni, cinque, sei fiotti di sperma che ingoiò subito. Continuò a tenere il cazzo in bocca, cosa che mi fece godere da morire, così tanto che non riuscivo a trattenere i gemiti. Tirai fuori il cazzo semi moscio, lo rimisi negli slip e il commesso prese i jeans troppo stretti e disse: "Vado a prenderne un paio della tua misura". Tornò poco dopo. Comprai i jeans e una maglietta, e quando andai via lui mi sorrise e disse.
"A presto. Spero che tornerai a fare altri acquisti". Uscii dal negozio e continuai il mio giro per negozi.