Prime Esperienze

Alessandra


di Elisic
06.01.2021    |    9.024    |    14 9.7
"Alex si alza dal letto si avvia verso la doccia e rivolgendosi a Loredana, “che ne dici se oggi andiamo a pranzo al ristorante?” Lei scherzando gli risponde..."
Alex e Loredana non erano solo amici ne solo amanti, erano affiatati nella vita e amavano esplorare insieme la vita e assaporarla completamente.
Avevano deciso di regalarsi un pò di relax in un resort per ricaricare le batterie.
Erano li da un paio di giorni ma a parte la camera avevano visto ben poco, amavano entrambi il sesso e lo vivevano senza tabù.
Alex si alza dal letto si avvia verso la doccia e rivolgendosi a Loredana, “che ne dici se oggi andiamo a pranzo al ristorante?”
Lei scherzando gli risponde “Ti sei gia stancata di me o ormai alla tua età non hai piu resistenza?”
Uscito dalla doccia, avvolto nel morbido accappatoio, rivolgendosi a Loredana, “la doccia è libera vai pure.”
Dopo qualche minuto non vedendola arrivare si dirige verso la camera: “ti sei addormentata?”
Ma appena varcata la soglia si blocca, Loredana era sdraiata sul letto aveva indossato i suoi boxer e aveva posizionato il dildo che usavano per i loro giochi sul davanti a simulare un fallo in erezione, con il glande che sporgeva dall’elastico.
Lo spettacolo era incredibile, il contrasto tra il suo fisico longilineo e marcatamente femminile con il boxer e l’attributo maschile era qualcosa di incredibile. Alex per un attimo era rimasto senza parole ad ammirare quello splendore.
“Ti piaccio?” Chiocciò lei, “perchè non provi anche tu le mie?”
Lui restò un attimo perplesso, non avevano certo la stessa taglia, ma il gioco lo intrigava.
“Ne ho qui un paio elasticizzato, dai provale”
Lui le prese andò in bagno, era un perizoma di quelli sportivi, lo indossò, tutto sommato non era troppo stretto, certo davanti coprivano poco ma tutto sommato non era male. Si guardò allo specchio e doveva ammettere che dietro non gli stava per niente male, avesse visto un culo come quello gli sarebbe venuto duro, aveva lunghe cosce, non era depilato ma aveva pochissimi peli e ad un primo sguardo poteva essere scambiato per quello di una donna . Scoppio a ridere, eccitarsi guardando il proprio sedere, era da matti.
Indossò l’accappatoio e torno in camera, lei era nella posizione dove l’aveva lasciata.
Lei lo stuzzicò, “dai togliti l’accappatoio e fammi vedere”
Lui si girò di schiena e face lentamente scivolare l’accappatoio in maniera molto sensuale, come piaceva fare a lei per stuzzicarlo.
L’accappatoio non aveva ancora toccato terra che a lei scappò un’esclamazione: “Wow non sai quante donne vorrebbero avere un culetto come il tuo.”
Lui sempre restando di schiena, voltò la testa per guardarla e vedere se stava scherzando.
Era serissima, lo stava guardando ammirata: “Mi è sempre piaciuto il tuo culetto ma non avrei mai immaginato che incorniciato da un perizoma fosse così femminile. Mi hai fatta eccitare” Disse con un sorrisetto furbo.
Lui inizialmente non capì ma guardandola meglio vide che aveva tirato fuori un pò di più il dildo dai boxer simulando un membro eccitato.
“Vieni qui sul letto vicino a me e fammi vedere meglio”
Lui si girò, quando lei vide come la parte anteriore del perizoma copriva a malapena una piccola parte del sesso suo grosso sesso si mise a ridere ma subito riprese l’espressione seria del gioco.
Arrivato vicino al letto lui si piegò in avanti per baciarla ma all’improvviso si bloccò, il filo del perizoma messo in tiro dal quel movimento si era insinuato nel solco tra i glutei, quella che aveva immaginato essere una sensazione fastidiosa gli aveva invece provocato un brivido di piacere.
Lei lo stava guardando e capì al volo quello che era successo, gli sorrise e ammiccando gli disse: “Piacevole vero?” era piu un’affermazione che una domanda.
“Adesso vieni qui e succhiamelo”
Lui inzialmente non capì cosa volesse dire poi capì, voleva giocare, così si piegò e comincio a leccare e baciare il dildo immaginando fosse il cazzo di lei. Il gioco era veramente eccitante tanto che stava per liberare il suo sesso dal perizoma che lo costringeva facendogli male. Lei gli bloccò la mano “devi tenerlo dentro”
E cominciò ad incitarlo così come generalmente faceva lui con lei quando le posizioni erano invertite, si stava divertendo ma anche eccitando, quando lui con la mano scese ad accarezzarle il sesso lo trovo bagnatissimo. Stava tirandosi su per prenderla, in quel momento di eccitazione, ma lei ancora una volta lo bloccò, lo fece sdraiare sul letto a pancia in giu e si sdraio su di lui, appoggiandogli il dildo nel solco tra in glutei muovendolo, simulando un rapporto.
Il gioco lo stava eccitando da morire tanto che appena lei cercò il suo sesso e glielo prese in mano, eiaculò copiosamente. Lo fece girare glielo prese in bocca e glielo succhiò fino a farlo diventare di nuovo duro, non ci mise molto, poi salì su di lui, glielo prese in mano, lo guidò tra le labbra del suo sesso e ci si lasciò scivolare sopra. Fecero l’amore con passione e furia animale, indossando lei i boxer di lui e lui il perizoma di lei.
Senza accorgersene si si era fatta quasi ora di cena………..
Finita la doccia, lei tornò sull’argomento: “Sai che vestito da donna saresti comunque attraente?”
Lui “Smettila il gioco è stato divertente e potremo rifarlo ma non esagerare, nessuno mi scambierebbe mai per una donna”
Lei “è ancora presto per cena, Facciamo una scommessa, ti lasci sistemare da me e se il risultato è soddisfacente scendiamo a fare l’aperitivo come due amiche”
“Ma non essere ridicola sareì grottesca e poi mi vergogno, una cosa è giocare tra noi un’altra andare in giro vestito da donna”
“Non fare il bacchettone, poi qui non ci conosce nessuno”
Come al solito lei la ebbe vinta e lui la lasciò fare sicuro del risultato insoddisfacente.
Lei si mise al lavoro, era brava ed aveva buon gusto questo lo doveva ammettere, lui ubbidiente la lasciò fare, si dedicò prima al viso, agli occhi, alle labbra, senza permettergli di guardarsi allo specchio, completò il lavoro con orecchini, una fascia che copriva parzialmente il collo e una parrucca bionda che usava lei per variare il suo look.
Quando lo fece finalmente guardare allo specchio, restò senza parole, quello che vedeva allo specchio, non era certo una femme fatale ma era un volto intrigante. Gli occhi verdi evidenziati dal trucco, le labbra carnose coperte dal rossetto, la pelle resa liscia dal fondotinta la rendevano attraente.
Lei “Visto che avevo ragione? Adesso troviamo qualcosa da metterti addosso”
Gli fece indossare, autoreggenti, perizoma, un reggiseno imbottito e poi arrangiò un abbigliamento che si adattava al suo fisico.
Dovette ammettere che Loredana aveva fatto un lavoro eccellente, un pò gli dispiaceva disfare tutto per andare a cena.
Quando glielo disse lei : “Ma stai scherzando? Dopo tutto questo lavoro?”
“Anche volendo, e non me la sento, come vado a piedi nudi?”
Lei non si arrese “ Ho visto che alla boutique dell’albergo hanno anche delle scarpe, guai a te se ti spogli.”
Cosi dicendo si fini a preparare e corse fuori.
Dopo un pò rientrò, lui sicuro di aver vinto sorrise, mai una donna aveva comprato qualcosa cosi in fretta, stava per spogliarsi ma lei lo fulminò con lo sguardo e con un sorriso trionfante gli mostrò una busta
“Trovate”
Adesso le cose si mettevano male, quello che fino a quel momento era solo un gioco tra loro due stava per diventare una cosa seria.
Sarebbe stato complesso tirarsi indietro, la conosceva bene, ma anche per lui era diventato un punto d’orgoglio, avrebbe onorato la scommessa e le avrebbe dimostrato che mai nessuno l’avrebbe scambiato per una donna e anzi avrebbero fatto una brutta figura.
Lei finì di prepararsi e si avviarono verso il bar per l’aperitivo.
Lui era un po imbarazzato e inizialmente anche un po goffo ma man mano che camminavano per l’hotel e visto che nessuno li guardava con superiorità si era rilassato e anzi cominciava ad assaporare le sensazioni che le davano le calze di seta, il filo del perizoma tra i glutei, il vestito e anche camminare con quei tacchi. Fermi davanti a uno specchio si guardò e guardò Loredana. Dovette ammettere che tutto sommato potevano essere scambiate per due amiche.
Si sedettero e cominciarono a chiacchierare della situazione, lei lo incoraggiava e un pò lo prendeva in giro, l’atmosfera si era rilassata e quasi sembrava normale.
Poi accadde qualcosa di inaspettato, un uomo seduto da solo poco piu in la cominciò a guardarli, lui non se ne era neanche accorto ma lei immediatamente, grazie al radar femminile lo aveva colto e glielo aveva fatto notare.
La situazione poteva essere imbarazzante cosa avrebbe fatto se l’uomo avesse fatto un’avance alla sua donna davanti a lui? Era un pò sulle spine e si stava nuovamente agitando.
Ma lei mostrando una sicurezza incredibile gli disse: “sta guardando te, gli piaci”
“Non scherzare, figurati”
Lei “Scommettiamo? Adesso mi alzo e mi allontano, vedrai che lui anziché seguire me proverà un abbordaggio con te”
Lui strasicuro ma un pò preoccupato di restare li da solo: “Vedrai, dovrò tirarti fuori dai guai”
Raggiunta l’uscita del ristorante lei si voltò un’ultima volta verso di lui e gli sorrise, l’uomo non l’aveva degnata di uno sguardo, anzi aveva intensificato lo sguardo su di lui.
Poi l’uomo si alzò, si avvicinò al suo tavolo chiese se poteva accomodarsi e senza dargli il tempo di rispondere si siedette si presentò “Giorgio piacere” Alex non sapeva come rispondere e “Alessandra piacere mio”.
Giorgio cominciò a chiacchierare, lui era imbarazzatissimo si trovava in una situazione allucinante, travestito da donna e un uomo ci stava provando.
Chiaramente la sua voce era maschile e non poteva camuffarla, che fare, stava odiando Loredana che l’aveva messo in quella situazione, gliela avrebbe fatta pagare.
Giorgio però non sembrava curarsi della cosa, continuava a chiacchierare, scherzare e senza alcun dubbio ci stava provando.
La simpatia dell’uomo e la sua affabilità, insieme ai drink che stavano bevendo lo stavano mettendo a suo agio, si stava rilassando e il gioco diventava addirittura piacevole, addirittura si accorse che stava civettando e stuzzicando l’uomo. Non poteva fare a meno di notare che l’uomo non staccava gli occhi dalle sue gambe e la cosa non gli dispiaceva.
Vide un messaggio di Loredana, “Ho vinto, ti aspetto in camera e mi racconti”.
Alex/Alessandra ne approfittò per dire all’uomo che doveva raggiungere la sua amica in camera che non si era sentita molto bene.

Giorgio, non mollò, e si offrì di accompagnarla per un po dicendogli che anche lui alloggiava in quel l’hotel , saliti in ascensore, gli chiese a che piano andava e gli disse che lui stava all’attico,
Alex/Alessandra ingenuamente “Mi han detto che dall’attico si vede un panorama meraviglioso”
E lui al volo “ Perché non vieni a vederlo? “

Alessandra era un pò titubante, Loredana lo aspettava in camera, ma se lo meritava, era stata lei a metterlo in quella situazione e poi cosa aveva da temere? Così accettò l’invito.
Lui la fece accomodare e la guidò verso la vetrata, il panorama era veramente eccezionale ma mentre era affacciata ad ammirare il panorama Giorgio la abbracciò da dietro, le scostò i capelli e la baciò sul collo appoggiandogli il suo membro turgido sul sedere.
Alessandra dopo un attimo di incertezza si abbandonò al suo abbraccio e ai suoi baci, mentre strofinava il sedere sul suo sesso, poi lui la girò, la baciò in bocca, le prese la mano e se la portò sul sesso.
Il sesso era già turgido, Alessandra cominciò ad accarezzarlo prima da sopra i pantaloni, poi glieli sbottonò e glielo tirò fuori.
Era la prima volta che toccava il sesso di un uomo che non fosse il suo ma la cosa cominciava a piacergli e anche Giorgio gradiva il trattamento, Alessandra sentiva il sesso di Giorgio ingrossarsi nella sua mano e diventare sempre piu duro. Anche lei si stava eccitando.
Quando Giorgio gli mise una mano sulla spalla e la spinse giù, lei lo assecondò, si abbassò. Per la prima volta stava vedendo un membro maschile dal punto di vista di una donna
Lo accarezzò, scoprì la cappella, era gonfia e lucida, ne era attratta, cominciò a baciarla e leccarla
Si sentiva fremere tutta, il suo sesso si gonfiava e produceva tanto liquido ma non diventava duro.
Poi glielo prese in bocca e cominciò a succhiarglielo, cercando di prenderne il più possibile
Lui le mise se una mano dietro la nuca e glielo spinse in fondo, mentre la cappella gli arrivava in gola, lei gli accarezzava delicatamente i testicoli lo sentì gonfiarsi e fremere e poi sentì la bocca riempirsi col suo seme e lo ingoiò tutto. Sapeva che agli uomini piaceva.
Poi Giorgio la prese per mano la fece sollevare e la guidò verso il letto. La fece sdraiare a pancia in giù, le sollevò il vestitino e le sfilò il perizoma. Cominciò a baciarle e mordicchiare il culetto, con la lingua le stuzzicava il buchino.
Stranamente Alessandra non aveva paura, al massimo fino a quel momento si era fatta mettere dentro un dito, ma sentire che stava facendo eccitare un maschio la eccitava e liberava da ogni inibizione. Voleva sentire cosa si provava a farsi strofinare il sesso nel solco tra i glutei e glielo chiese.
Lui si sdraiò su di lei e glielo lo appoggiò nel solco, lei spinse in su il sederino per sentirlo meglio
Giorgio: “ti piace, vero?”
Alessandra “Si molto” sentì che gli sta diventando di nuovo duro, lui si muoveva avanti e indietro simulando una scopata.
Quando veniva avanti sentiva chiaramente il glande che si scopriva e lo sentiva nudo nel solco, le veniva naturale stringere i glutei intorno al bastone di Giorgio per sentirlo meglio.
Una bella sensazione
Lui andò indietro, sparse del lubrificante sul suo sesso e sul buchino, appoggiò il glande scoperto sul buchino e provò a spingere ma il buchino non cedette, così lo appoggiò di nuovo sul solco e ricominciò a muoverlo.
Adesso con tutto quel lubrificante scivolava che è un piacere.
Poi di nuovo puntò il buchino e provò a spingerlo anche lei spingeva indietro il sedere, il buchino sembrava cedere ma di nuovo non riuscì ad entrare.
Il sesso di Giorgio era grosso quanto il suo e ora capiva la difficolta a volte trovava a metterlo nel buchino delle sue amanti.
Ma Giorgio non di arrese così ricominciò a strofinarglielo tra i glutei
La stava facendo impazzire, avrebbe voluto che non smettesse mai.
Il sesso di Alessandra continuava ad emettere una quantità di liquido.
Giorgio le mise un cuscino sotto il ventre per tenerle su il sedere fece cadere ancora un po’ di lubrificante per farlo scivolare meglio poi di nuovo si tirò indietro e appoggiò il glande sul buchino. Lei per facilitare la cosa si inginocchiò, spinse il sedere in su appoggiando il viso sul materasso. Strinse i denti, spinse il sedere indietro mentre lui manteneva una costante pressionecon il glande sul buchino.
Il buchino magicamente cedette aprendosi a quella cappella gonfia, non sentì nemmeno dolore, semplicemente si era aperta a lui.
Lui si fermò per farla abituare , la grossa cappelle era dentro di lei, sentì che le fece colare sul sedere ancora del lubrificante lo sentiva fresco e poi lentamente Giorgio glielo spinse tutto dentro.
Si sentì aprire, invadere, fino a che non sentì il ventre di lui che si appoggiò sui glutei. Dopo averlai afferrata per i fianchi cominciarò a muoversi avanti e indietro.
Lo sentì gonfiarsi e capì che stava per venire di nuovo ma sentì anche qualcosa di nuovo, di diverso e meraviglioso, la cappella dentro di lui gli faceva inturgidire il sesso come se qualcosa da dentro lo spingesse a uscire, sentì il calore del seme di Giorgio dentro di lei e contemporaneamente quasi dolorosamente anche lei fu scossa da un orgasmo incredibile e cominciò ad eiaculare e schizzando.
Il momento, anche se un po’ doloroso fu magico non aveva mai provato una sensazione del genere durante un orgasmo.
Crollarono entrambi esausti sul letto, lui la abbracciva da dietro lei sentiva che si ammosciava e lentamente scivolava fuori
Dopo non sapeva quanto tempo , un po dolorante, si riprese “devo andar via la mia amica mi aspetta“
Si diede una sistemata lo salutò con un bacio sul sesso e scappò via. Quando arrivò in camera Loredana lo guardò esterrefatta
“Che succede? “
Era incazzata
“Che hai fatto?” gli chiese
Ma non gli lasciò il tempo di rispondere :
“Ti sei fatta scopare? “
“Sei una troia!” gli disse, “raccontami tutto!”
Lui le raccontò tutto e mentre le raccontava quello che aveva fatto si eccitava e cominciarono a fare sesso, lui ancora vestito da donna, a scopare con furia, quasi con violenza come per liberarsi di qualcosa che era dentro di loro e doveva venir fuori.
Si svuotà dentro di lei, passata la tempesta restarono abbracciati per un po' e lei volle i particolari di quello che aveva fatto e provato.
Fatta la doccia e si preparano per andare a cena.
Lei lo obbligò a vestirsi ancora da donna, gli rifece il trucco e scesero al ristorante per cenare
Mentre erano in fila per il tavolo Alessandra sentì dietro di se la calda voce di Giorgio:
“Non mi presenti la tua amica?”
Ma questa è un’altra storia ☐
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