Prime Esperienze

Il collegio


di Elisic
08.11.2018    |    6.037    |    7 9.8
"“lo hai fatto di nuovo vero?” lui divento rosso e non era in grado di spiccicare una parola..."

Paolo era un ragazzo educato e gentile, sempre disponibile ed ubbidiente. La gioia della sua mamma e delle sue zie e delle zie della mamma. Malgrado ormai a 15 anni anelasse ad altro genere di divertimenti gli toccava ogni estate accompagnare la zia della mamma a trovare un’altra zia, madre superiora in un collegio. Cosi partivano insieme in treno per Napoli, dove si trovava il collegio. Da ragazzino adorava questi viaggi, la zia della mamma era gentile ed affettuosa e arrivati al collegio che d’estate era chiuso, tutte le sorelle facevano a gara per prendersi cura di lui. Poteva scorrazzare per i grandi stanzoni, le aule i cortili.
Adesso però a 15 anni non lo trovava più cosi piacevole ma sapeva che alla zia faceva piacere e cosi continuava ad accompagnarla. Tra l’altro adesso che era cresciuto non lo facevano più dormire con la zia ma lo avevano sistemato in uno dei dormitori vuoti. E a sorvegliarlo nella cella accanto al dormitorio suor Matilde sua compagna di giochi da ragazzino, era l’insegnante di ginnastica del collegio e quando lui e la zia andavano passava tanto tempo con lui a giocare a basket, a calcio e tutti gli sport che si potevano fare ma adesso lui era grande e queste cose lo interessavano meno anche se ancora qualche partitina a basket la facevano. Il corpo di Paolo stava cambiando, scoprendo il sesso, si toccava. A dire il vero piuttosto spesso.
Una sera mentre dal bagno rientrava nella camerata passando davanti alla cella di suor Matilde, lei lo intercettò. Inizio un predicozzo: “ho visto che tutte le sere passi tanto tempo in bagno”, “sospetto quello che fai” “è sbagliato” “è peccato, devi confessarti” perderai la vista”. Lui era mortificato, si vergognava e non sapeva che dire. Ma poi suor Matilde gli disse: “manterrò il segreto se prometti che non lo farai più”. Sollevato promise di rigare dritto e non farlo più.
Tutto torno alla normalità, un pomeriggio mentre giocava a basket con suor Matilde lei a causa di un movimento brusco si strappò una spalla e fu costretta per un po’ a riposare.
La sera tornando dal bagno, dopo aver purtroppo tradito la promessa fatta, suor Matilde lo senti passare e lo chiamo dentro. “lo hai fatto di nuovo vero?” lui divento rosso e non era in grado di spiccicare una parola. “questa volta dovrai fare una penitenza” “certo tutto quello che vuole” rispose lui. “mi farai un massaggio all’arnica alla spalla, non sopporto più questo dolore” “certo ma non so come si fa” rispose “non preoccuparti ti spiego io”. Suor Matilde si abbassò la tunica dalla spalla, gli porse la crema e gli spiego come spalmargliela.
Quando finì, lo ringraziò ma “non pensare che sia finita qui, domani sera verrai qui e mi spalmerai la crema, senza passare dal bagno prima”.
La sera dopo Paolo ubbidendo a quanto ordinatogli tornò nella cella di suor Matilde e come la sera prima massaggiò la spalla della suora, questa volta durante il massaggio cominciarono a parlare. Prima del più e del meno poi suor Matilde tornò sull’argomento delle sue permanenze in bagno. Prese l’argomento un po’ alla larga cercando di spiegargli perché era sbagliato e che certe cose andavano fatte in altro modo.
Ogni sera si trovavano nella cella di Matilde e mentre la massaggiava chiacchieravano dell’amore del sesso e di tante altre cose.
Una sera che rientrò in camerata più presto del normale la trovò in accappatoio appena uscita dalla doccia.
Lui stava andando via quando lei lo chiamò e gli disse che poteva fargli il massaggio anche subito, prima che si vestisse per la notte che forse era ancora meglio. Si sdraiò abbassò l’accappatoio alla vita e si sdraiò sul letto a pancia in giù.
Paolo vedeva suor Matilde come una vecchia anche se a quel tempo non doveva avere più di cinquant’anni. Ma malgrado la considerasse anziana, vederla seminuda nel letto gli provocò una certa agitazione e massaggiarla, toccarla non fece che peggiorare quel suo stato di agitazione. Tanto che cominciò ad allargare il massaggio e scendere anche lungo la schiena. Scendeva sempre più giù e quando arrivò a sfiorare i fianchi, suor Matilde non lo fermò ma smise per un istante di parlare. Paolo passò una notte agitata, il sesso rimaneva duro e non ne voleva sapere di ritornare allo stato normale. Alla fine, si accarezzò fino a venire pensando alla schiena di suor Matilde.
La sera dopo Paolo rientrò di proposito più presto nella speranza di trovare di nuovo suor Matilde in accappatoio. La fortuna lo baciò, la trovò di nuovo in accappatoio. Iniziò il massaggio e come la sera prima scese lentamente fino ai fianchi e un po' più giù fino ad accarezzarle e la curva dei glutei. Anche a suor Matilde il massaggio non dispiaceva anzi le piaceva più di quanto avrebbe dovuto. Così lo lasciava fare e si godeva le sensazioni. Quella sera mentre la massaggiava parlavano del sesso consensuale e delle violenze. Suor Matilde sosteneva che se la donna non voleva per l’uomo era impossibile. Paolo era dubbioso sulla sua tesi, perché allora tante donne venivano violentate? Lei gli rispose che probabilmente lo desideravano, Paolo era scettico, lei allora lo sfidò. “Prova vedrai che non ci riesci” “ma io non ho nessuna intenzione di violentarla”. “non ci riuscirai e poi è solo una dimostrazione”. Detto questo si slacciò l’accappatoio e lo spostò si lato. “spogliati e sdraiati su di me vedrai che non ci riuscirai”. Paolo era esterrefatto, suor Matilde sarà anche stata vecchia ma il suo amichetto non se ne curava, anzi era sveglio come non mai. Fece quanto lei le aveva ordinato, si spogliò, si sdraiò su di lei appoggiando la sua erezione nel solco tra i glutei di lei. Lei dovette ammettere che il contatto non era per nulla spiacevole. Dopo un attimo di indecisione lo incitò “dai prova e vedrai”. Paolo si spostò un po’ più indietro, puntò la punta del suo sesso tra le cosce di lei e cominciò a spingere. Più lui spingeva più lei stringeva le cosce e per paolo era impossibile penetrare, ma spingeva e si muoveva e anche se non riusciva a penetrarla le sensazioni erano molto piacevoli, molto più di quando si toccava da solo in bagno. Se lo sentiva durissimo, anche lei lo sentiva durissimo, spingere sulle sue carni e sentiva un calore che le si diffondeva in tutto il corpo, avrebbe voluto cedere a questa sensazione e lasciarsi andare, lasciare che il sesso del ragazzo si facesse strada dentro di lei ma il suo cervello, la sua educazione, la sua morale non glielo permettevano.
Paolo non si arrendeva, spingeva più forte, cercava la posizione giusta, spingeva ancora. Poi all’improvviso percepì qualcosa di diverso, sentì come se la punta del suo sesso si scoprisse, se venisse avvolta inglobata, e continuò a spingere. La sensazione di calore e che lo avvolgeva si propagava per tutta la lunghezza del suo sesso, fino a che il suo ventre non si appoggio sui glutei di suor Matilde. Suor Matilde cominciò a percepire che stava cedendo, lei stringeva le gambe con tuta la forza che aveva ma il sesso del ragazzo si faceva strada, poi sentì qualcosa cedere all’improvviso e sentì una presenza estranea che si faceva strada prepotentemente dentro di lei. E malgrado lei si opponesse con tutte le forze non riusciva ad arginarlo. Poi si accorse con orrore che il ragazzo non stava violando il suo sesso ma la parte di lei più sacra e inviolabile. Ma mentre questo pensiero le attraversava la mente il sesso del ragazzo ormai era tutto dentro il suo buchino che si era dilatato completamente per accoglierlo completamente e le sensazioni che provava erano meravigliose. Il ragazzo raggiunto il fondo, cominciò a muoversi lentamente avanti indietro. Era meraviglioso sentire il caldo abbraccio di lei sul suo sesso. Un po’ canzonandola ma preso dal piacere le sussurrò all’orecchio: “mi sa che ho vinto la scommessa” lei metabolizzata la situazione con un sorriso sornione gli rispose “mi sa di no” paolo per dimostrarle che aveva ragione cominciò a spingere sempre più forte, lei mordendosi le labbra per non urlare esplose in un orgasmo e poco dopo senti lui riempirle le viscere col suo caldo seme. E le crollò addosso. “non pensi che questo sia meglio che toccarsi da soli in bagno?” Lui era sconvolto e non aveva neanche la forza di risponderle, si lasciò scivolare di fianco a lei guardandole il sedere e solo in quel momento si accorse di quello che aveva voluto dire lei sulla scommessa.
Infatti, mentre scivolava a fianco poté intravedere il buchino di lei che rapidamente si richiudeva.
Non aveva fatto sesso con lei ma le aveva penetrato il culo, bel modo di perdere la verginità penso tra sé.
Suor Matilde passò la giornata successiva dilaniata dai sensi di colpa ma allo stesso tempo felice per quello che aveva provato.
Se da un lato si riprometteva di non dare più quella confidenza al ragazzo, dall’altro la sensazione del contatto delle sue mani sulla sua pelle, del suo giovane sesso e della penetrazione contronatura la facevano vacillare e cedere alla tentazione del maligno.
Durante tutto il giorno Paolo non aveva visto suor Matilde e la sera rientrando nel dormitorio aveva trovato la cella della suora chiusa, era indeciso sul da farsi, forse l’aveva offesa o non si era comportato correttamente la sera prima e lei era arrabbiata? Un po’ per capire, un po’ perché gli ormoni erano a mille decise di bussare, senti la voce di suor Matilde che lo invitava ad entrare. Lo spettacolo che si parò davanti ai suoi occhi lo lascio di stucco, suor Matilde era sdraiata sul letto a pancia in giù, completamente nuda, coperta solo da uno striminzito asciugamano da bidet sul sedere, che a dire la verità copriva molto poco. Paolo resto bloccato sull’uscio, lei con urgenza nella voce lo risveglio dal suo stato di stupore dicendogli di entrare e chiudere la porta che rischiava di raffreddarsi.
Paolo così fece e stava per cominciare un discorso di scuse che si era preparato, quando lei le ordino di prendere l’olio e farle il solito massaggio alla schiena e onde evitare di sporcarsi era meglio che si togliesse i pantaloni e si sedesse sul suo sedere. La modalità del massaggio suonava molto strana a paolo ma il pensiero di toccarle la schiena e di sedersi su quello splendido sedere già lo avevano eccitato, non che ci volesse molto a dire la verità. Fece come le era stato ordinato e comincio il massaggio, versava l’olio essenziale sulla schiena e poi con le mani lo distribuiva dal collo fino al solco dei glutei, in questo movimento il piccolo asciugamano era ormai sparito ma la suora sembrava non curarsene e quando si piegava in avanti appoggiava completamente il suo sesso duro tra i glutei di suor Matilde, adorava la sensazione e visto che suor Matilde non diceva nulla lui osava sempre più. Suor Matilde si era accorta che l’asciugamano era volato via e sentiva benissimo il sesso duro del ragazzo sul suo sedere attraverso il sottile tessuto dei boxer di lui e la cosa non le dispiaceva affatto anzi tutto questo unito al calore sprigionato dall’olio che le stava spalmando sulla schiena la mandava in estasi. Ad un certo punto disse al ragazzo che forse era meglio che togliesse anche i boxer che si sarebbero sporcati. Lui ingenuamente stava per risponderle che ormai era troppo tardi ma il pensiero di poter di nuovo strofinare il suo sesso tra glutei di suon Matilde lo zitti. I corpi dei due erano unti e il sesso di paolo scivolava tra le chiappe di suor Matilde facendogli provare sensazioni incredibile, aveva paura di eiaculare e invece voleva resistere il più a lungo possibile.
Suor madide era in preda all’eccitazione, sentire quel sesso duro che scivolava unto dall’olio, le mani di lui che la accarezzavano, stava perdendo il lume della ragione e ogni freno inibitorio, sentiva un calore incredibile sprigionarsi tra le sue cosce e diffondersi per tutto il corpo, sentiva che si stava bagnando in maniera indecente. Decise che non poteva più fermarsi, disse al ragazzo che forse un leggero massaggio al suo ventre le avrebbe fatto altrettanto bene. Detto questo lo fece mettere in piedi sopra di lei e si girò a pancia in su. Paolo restò ancora una volta inebetito, le grosse mammelle bianche della sorella con le grandi aureole e dei capezzoli gonfi erano alla sua piena vista e anche il triangolo di folto pero nero gli ammiccava non sapeva dove guardare. La sorella lo risveglio dal suo stato di trance ordinandogli di sedersi di nuovo su di lei e di massaggiarle il ventre, e si raccomandò soltanto il ventre. Il ragazzo comincio ad eseguire diligentemente ma le mani, ad ogni passaggio salivano sempre più su fino a sfiorarle i seni e scendevano sempre più giù ad accarezzare il cespuglio. Visto che suor Matilde non diceva nulla lui osava sempre di più, ma cosa ancora più piacevole, il suo sesso unto dolio era scivolato tra le cosce strette di suor Matilde e ad ogni movimento era come se una mano calda glielo avvolgesse e masturbasse. Con questi movimenti senti che si era scappellato e quando saliva su per massaggiare sotto le tette sentiva il glande toccare qualcosa di caldo e bagnato, e come per le mani ad ogni passaggio osava sempre di più spingendolo sempre più avanti.
Suor Matilde si era accorta che le mani del ragazzo ormai quasi le massaggiavano i seni ma non aveva previsto che il sesso unto d’olio scivolasse tra le sue gambe. Ma malgrado le tenesse strette, più per pudore che per volontà sentiva ormai il glande del ragazzo tra le sue grandi labbra bagnate.
All’ennesima spinta in avanti senti le grandi labbra schiudersi e il glande penetrarla, dovette mordersi le labbra per non urlare di piacere.
Il ragazzo senti che qualcosa era mutato, sentiva il suo sesso avvolto da una sensazione di carne morbida calda e bagnata, completamente diversa da quella della sera prima, soda e resistente. Era meraviglioso, spinse con decisione, senti una piccola resistenza poi era come se quell’anfratto di piacere lo risucchiasse dentro.
Anche suor Matilde senti qualcosa che cedeva, capi subito, aveva perso la verginità che aveva promesso al signore, ma non gliene importava nulla, la sensazione di un sesso maschile dentro di lei era meravigliosa, si sentiva riempire si sentiva completata e brividi di piacere le attraversavano tutto il corpo. Afferro le chiappe del ragazzo e se lo spinse dentro fino in fondo.
Quando paolo si senti spinto dentro dalle mani di suor Matilde e risucchiato da quella voragine di carne non capi più niente, il suo istinto animale e i suoi ormoni impazziti ebbero il sopravvento. Cominciò a spingere sempre più forte e sempre più a fondo, suor Matilde sfilo le gambe da sotto le sue e le avvolse intorno ai suoi fianchi, adesso la penetrazione era profondissima.
Suor Matilde sentiva la punta del cazzo del ragazzo in pancia si sentiva allargata e riempita era una sensazione meravigliosa e non riuscì più a trattenersi e comincio ad urlare tutto il suo piacere. Paolo già___0 stimolato dalle sensazioni che provava sentendo gli urli di piacere della donna venne anche lui riempiendo di calda sborra il ventre della donna.
A suor Matilde sembrava di sentire ogni singolo sprizzo caldo dentro di lei, l’orgasmo sembrava non avere mai fine. Fino a che esausti caddero uno nelle braccia dell’altro.
Paolo aveva toccato il paradiso con le mani, suor Matilde era sprofondata negli anfratti più profondi dell’inferno ma ne era uscita finalmente donna completa, soddisfatta e realizzata. Abbraccio il ragazzo, si appoggio la testa di lui sui seni e lo coccolo con parole dolci, lui si addormentò esausto su di lei. Poi anche lei cedette al sonno. Dopo un tempo che non sapeva dire si risveglio di nuovo eccitata, si accorse che il ragazzo le stava baciando i seni e mordicchiando i capezzoli tremendamente turgidi, allungo la mano verso il sesso del ragazzo e lo trovò duro e svettante, lo accarezzo per un po’ mentre lui giocava con i suoi capezzoli, poi si sedette su di lui guidando il sesso dura tra le sue cosce fino a penetrarsi. Si abbassò su di lui porgendogli i seni da baciare da leccare e comincio una lenta cavalcata muovendo i fianchi in modo da sentirlo in ogni punto della sua vagina. Il piacere questa volta arrivò sordo e profondo ma si protrasse per un tempo indefinito, anche il ragazzo grazie ai movimenti di lei lenti e misurati durò a lungo oltre ogni più rose aspettativa, sembrava non finire mai e lei voleva che non finisse mai, poi quando lui venne crollarono nuovamente in un sonno profondo. Matilde riaprì gli occhi quando ormai le prime luci dell’alba filtravano dalle persiane, ma non era questo che l’aveva svegliata. Paolo era abbracciato dietro di lei a cucchiaio il suo sesso nuovamente duro la stava penetrando ancora, dove alzarsi e raggiungere le sorelle per la preghiera ma decise che questa volta l’avrebbe saltata, comincio ad assecondare i movimenti del ragazzo per sentirlo ancora di più, ma il ragazzo si fermo all’improvviso, lei li per li non capi, poi senti che le appoggiava il glande sul buchino e cominciava a spingere, il birbante voleva tutto di lei e lei non voleva negargli nulla. Cosi al contrario della prima volta dove ave provato a resistere, si rilassò per permettere una penetrazione più facile e cosi fu il ragazzo entro dentro di senza sforzo facendole provare un piacere se non più grande di quello di prima molto diverso e profondo. Ogni volta sembrava più uomo e più sicuro di sé e lei godeva sempre di più. Anche questa volta le scarico dentro tuto il suo piacere. Questa volta però lei le disse che sarebbe stato meglio che andasse a dormire nel dormitorio perché ormai poteva arrivare qualcuno. Lui la bacio teneramente e incerto sulle gambe si avvio verso il dormitorio, quando arrivo sull’uscio lei gli lancio un bacio e gli disse ti aspetto stasera……
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il collegio:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni