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incesto

L'iniezione 2


di Elisic
05.11.2018    |    36.081    |    12 9.8
"Non le diede neanche il tempo di riprendersi dall’orgasmo, la girò, le allargò le gambe, si piazzò tra di esse e la penetrò nuovamente..."
La giornata sia per Marco che per la madre passò in maniera normale, avevano entrambi delle faccende da sbrigare fuori casa. Marco non sarebbe rientrato neanche per pranzo, la madre era un po’ triste ma anche contenta di potersi riposare un po’ dalle fatiche della nottata a cui non era abituata.
Ma man mano che la giornata passava sentiva sempre più la mancanza del figlio, aveva voglia dei suoi abbracci, delle sue carezze, dei suoi baci e doveva ammetterlo anche del suo sesso.
Era tardo pomeriggio e ormai mancava poco al ritorno del figlio quando si presentò in casa la figlia col nipote, chiedendole se poteva lasciarlo lì per cena che lei aveva da fare.
Era contrariata, aveva voglia di restare da sola col figlio ma non poteva certo rifiutarsi e così cominciò a preparare la cena per tre.
Quando Marco tornò aveva una incredibile voglia di abbracciare e baciare la madre, appena lei aprì la porta la prese tra le braccia e le stampò un bacio in bocca che la lasciò senza fiato. E se non lo avesse fermato era sicura che sarebbe andato molto oltre. Ma lo fermò dicendogli della presenza del nipote, lui malvolentieri la lasciò andare e le seguì in cucina dove il nipote stava studiando. Si sedette con lui aiutandolo con i compiti senza staccare gli occhi da dosso a sua madre, per quanto provasse a concentrarsi sugli esercizi del nipote i pensieri si rivolgevano a sua madre e quel corpo che gli aveva regalato tanto piacere.
Cenarono insieme e poi si misero sul divano a guardare la tv in attesa che la sorella passasse a riprendersi il nipote. Madre e figlio si sedettero accanto e approfittando della copertina si scambiarono qualche carezza, lui le passava la mano tra le cosce sollevandole la gonna mentre lei gli afferrava il sesso attraverso il tessuto dei pantaloni. Ma dovevano trattenersi per la presenza del nipote.
Quando finalmente la sorella venne a prendersi il figlio, la madre lo accompagnò alla porta, tornando indietro lo trovò in piedi sull’uscio della porta del salotto, la prese tra le braccia e le diede un lunghissimo bacio sulla bocca stringendola per far aderire i loro corpi., le loro lingue si rincorrevano senza sosta, le mani di lui la accarezzavano dappertutto e sentiva chiaramente il prepotente gonfiore del sesso di lui sul ventre. Se non era per le forti braccia di lui sarebbe scivolata a terra le cedevano le gambe.
Poi si staccò dalle labbra del figlio, gli mise una mano sulla bocca e gli disse, “ricordati che devi farmi l’iniezione, vatti a preparare”. E così dicendo si staccò dal l’abbraccio e si diresse verso camera sua. Marco restò lì impalato, se non l’avesse fermato probabilmente l’avrebbe presa lì in piedi in salotto.
Si cambiò, indossò solo un leggero pantaloncino e si diresse verso camera di sua madre. Aperta la porta resto incantato, lei giaceva a pancia in giù sul letto, completamente nuda. Era uno spettacolo. Le sue curve, la pelle candida, l’eccitazione di Marco, se possibile crebbe ancora di più, e il leggero pantaloncino non la nascondeva affatto. La madre lo guardò sorridendo e gli disse di sbrigarsi che stava aspettando l’iniezione.
Lui si riscosse, prese la siringa e fece il suo dovere. Cominciò poi a massaggiarle il gluteo ma con l’altra mano cominciò ad accarezzarle la schiena, scese lungo la spina dorsale fino al solco tra i glutei, lo percorse, le accarezzò le cosce, poi risali lungo l’interno cosce fino ad accarezzarle il solco del sesso che trovo già bagnato e pronto per le sue carezze. Anche lei non era rimasta ferma, aveva allungato la mano indietro tra le cosce del figlio ed era risalita fino ad afferrargli lo splendido pene attraverso il sottile tessuto dei pantaloncini, muovendola su e giù.
Poi lui si alzò in piedi, si sfilò i pantaloncini, si mise cavalcioni su di lei e cominciò a strofinarle il sesso duro nel solco tra i glutei mentre la baciava sul collo e sulle spalle. Lei adorava quel suo modo di fare e spingeva indietro il sedere per sentirlo ancora di più.
Lui scivolo un po’ più giù, le puntò la cappella tra le labbra bagnate del sesso e lo spinse dentro, lei sollevava il bacino indietro per sentirlo meglio. In questa posizione la penetrazione non era profonda ma le stuzzicava una parte di lei sensibilissima, la parete interna del suo sesso dietro al clitoride, aveva scoperto che bastava sfiorarla e letteralmente impazziva di piacere, proprio come stava accadendo in quel momento.
Lui avvicino la bocca al suo orecchio e tra un bacio e l’altro le sussurrò “toccati”. Lei non capiva, così lui le prese la mano e la guidò verso il clitoride, accarezzandola con le sue stesse dita. L’orgasmo che la prese fu doppio veniva da dentro di lei e dal suo clitoride contemporaneamente.
Non le diede neanche il tempo di riprendersi dall’orgasmo, la girò, le allargò le gambe, si piazzò tra di esse e la penetrò nuovamente. Adesso la penetrazione era profonda, si sentiva allargare e riempire dallo splendido sesso di suo figlio. E le piaceva da impazzire. Lui però voleva darle di più, le prese le gambe, se le portò sulle spalle e glielo spinse dentro ancora più a fondo. Lei non aveva mai sentito nulla del genere, non aveva mai sperimentato una penetrazione così profonda e la dimensione del sesso del figlio esaltava tutte le sensazioni. Lei ormai aveva perso ogni controllo, ogni razionalità. Una furia animale l’aveva presa e la guidava in ogni gesto, in ogni movimento.
Lui cominciò a sussurrarle parole sconce. La chiamava troia, puttana, lei dall’inizio restò sconvolta ma poi lo stato di eccitazione in cui si trovava fece si che la cosa le provocasse ulteriore eccitazione.
Quando lui le riempi la figa di sborra e crollò su di lei non poteva chiedere di più, era esausta e soddisfatta.
Crollarono entrambi in un sonno ristoratore, la notte trascorse tranquilla, senza intermezzi, e quando la mattina la luce del giorno la risvegliò si sentiva riposata e piena di energie. Come la cosa più naturale del mondo, con la mano cercò il cazzo del figlio, non pensava piu in termini di vagina e pene, ora pensava a cazzo e figa. Cominciò a masturbarlo e appena lo senti bello tosto si mise cavalcioni su di lui e cominciò a cavalcarlo, adorava scoparsi il figlio semiaddormentato.

La figlia aveva bisogno di parlare con la madre prima che il fratello si svegliasse, così mentre andava al lavoro decise di passare da lei per un caffè, sapeva che si svegliava presto e sapeva di non disturbarla.
Per non svegliare il fratello, anziché suonare usò le chiavi per entrare. Appena dentro senti dei lamenti provenire dalla stanza della madre, pensò subito che si stesse sentendo male, si precipitò verso la camera da letto ma arrivata sull’uscio della porta si bloccò raggelata da quello che vide.
La scena che le si parò davanti era assurda, la madre completamente nuda, dando la schiena alla porta stava cavalcando selvaggiamente un uomo, vedeva il sedere della madre che saliva e scendeva su un palo di carne di dimensioni spropositate, urlando volgarità che mai si sarebbe immaginata sulle labbra della madre. La scena però, pur se sconvolgente aveva una carica erotica incredibile, quando la madre si sollevava poteva vedere quell’enorme bastone di carne in tutta la sua lunghezza e poi quando si sedeva sopra lo vedeva scomparire completamente dentro di lei. Questa visione su di lei ,che da mesi aveva col marito rapporti insoddisfacenti, ebbe un effetto inaspettato, si immaginava di essere a posto di sua madre e godersi quello splendido cazzo, la sua mano scese tra le cosce, sollevo la gonna e cominciò a toccarsi. Il piacere che provava nel guardare la madre che scopava quell’uomo con furia animale mescolato con quello che si dava con la sua mano la stava portando verso un orgasmo incredibile. Ma la curiosità di scoprire chi fosse quell’uomo che la madre si stava scopando la stava divorando. Si accorse che dallo specchio sul comò si intravedeva, il viso dell’uomo, così aspettò che sua madre si spostasse quel poco per permetterle di vedere. Fu uno shock, era suo fratello, sua madre si stava scopando con tanta enfasi il fratello! E a giudicare dall’affiatamento dei due, non era la prima volta, ma la cosa che la raggelò fu vedere che il fratello la stava fissando con un sorriso, si era accorto di lei sin dall’inizio e aveva visto quello che aveva fatto, aveva visto che li aveva spiati e non se ne era curato, peggio ancora aveva visto che si era toccata ed era venuta guardandoli. Lei silenziosamente indietreggiò nel corridoio. E uscì di casa. Preoccupata di cosa sarebbe accaduto, a cosa avrebbe portato quella scoperta?
Ma non riusciva comunque a togliersi dagli occhi e dalla mente la visione dello splendido cazzo del fratello.

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