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L'anno sabbatico


di Elisic
01.10.2018    |    11.522    |    22 9.8
"Si mise il costume e si stava avviando verso il portico urlando eccomi, quando si trovo di fronte, Ingrid ed il suo compagno completamente nudi……..."
Elisa dopo una lunga storia finita male, stanca di essere compatita da amiche e familiari decise di prendersi un anno sabbatico e girare per l’Europa.
Dopo aver visitato vari paesi, arrivata a Stoccolma, qualcosa le scattò dentro, decise di fermarsi li per un po.
La citta le piaceva, la trovava stimolante intellettualmente e culturalmente. Le piaceva andare in giro senza meta, le piaceva la luce del nord, le giornate infinite. Prese un affitto un piccolo appartamento e si trovò un’occupazione in una piccola libreria. Non perchè avesse bisogno ma per tenersi impegnata. Non era stato difficile, conosceva tante lingue, amava i libri e la proprietaria era rimasta affascinata dalla sua personalità, erano quasi coetanee e quando non c’erano clienti non smettevano mai di chiacchierare.
Non potevano essere più diverse, Lei latina alta, magra, mora, occhi neri. Ingrid tipicamente nordica, alta giunonica, occhi azzurri, capelli biondi, sposata con un ragazzo di colore che si dilettava a scrivere libri con scarso successo.
Il sabato resta sempre sola in libreria, Ingrid e il marito andavano in un piccolo cottage su una delle isolette difronte alla città a passare il week end.
Questa vita le piaceva molto, aveva dimenticato tutto, era veramente serena. Certo il sesso le mancava ma non se ne faceva una malattia. Non aveva fretta di iniziare una nuova storia e il piacere che riusciva a darsi con le sue mani e qualche accessorio la soddisfacevano.
In occasione di un fine settimana lungo Ingrid la invitò a trascorrere queste giornate con lei e il suo compagno nel loro cottage. Certo era piccolo e non c’era una camera per gli ospiti ma c’era un comodissimo divano letto in soggiorno. Se era disposta ad adattarsi e a rinunciare ad un pò di privacy le assicurò avrebbero passato dei giorni piacevoli e rilassanti.
Elisa era indecisa ma alla fine decise di accettare, in fondo aveva bisogno di fare qualcosa di diverso e se lo erano disposti a rinunciare alla loro privacy perchè non doveva rinunciarci anche lei?
L’isoletta era un gioiellino, piccolissima con altri tre cottage oltre al loro che tra l’altro in quei giorni non erano abitati.
Arrivati nel cottage capì il problema dell’assenza della privacy, nel cottage c’era un solo bagno e per andarci anche i suoi ospiti dovevano attraversare il soggiorno dove lei dormiva, pazienza avrebbe dovuto dormire ben coperta, certo la camicia da notte che aveva portato, cosi corta che quasi lasciava scoperto il sedere non era la più adatta, avrebbe usato il lenzuolo.
Visto il caldo del pomeriggio Ingrid propose di andare a fare un bagno rinfrescante, l’acqua del baltico non era certo calda come quella del mediterraneo…. Ma Elisa accetto volentieri le piaceva la sensazione che le trasmetteva e i brividi che le provocava.
Si mise il costume e si stava avviando verso il portico urlando eccomi, quando si trovo di fronte, Ingrid ed il suo compagno completamente nudi…….
Si bloccò in imbarazzo ma Ingrid con un sorriso dolcissimo le disse: scusa pensavo sapessi che qui abitualmente andiamo in spiaggia nudi ma se ti imbarazza tieni pure il costume, a noi non da fastidio”.
Elisa era attonita, sapeva che gli svedesi amavano il nudismo ma non aveva preso in considerazione di trovarsi in quella situazione.
Decise di tenere il costume per il momento poi avrebbe visto se toglierlo.
L’atmosfera tra di loro era rilassata e piacevolissima, fecero il bagno presero il sole. Chiacchieravano, scherzavano, ridevano. Certo ad elisa ogni tanto scappava lo sguardo sugli attributi del compagno di Ingrid, e malgrado a lei non piacessero gli uomini di colore doveva ammettere che quello che si diceva su di loro non erano leggende. Sperava che non se ne accorgesse ne lui ne Ingrid ma sarà stata la lunga astinenza il suo sguardo cadeva sempre li e ne era affascinata.
L’atmosfera era talmente amichevole che decise di togliersi il costume. Era la prima volta che si trovava nuda in pubblico e la cosa se da un lato la imbarazzava, dall’altra le provocava reazioni strame ed eccitanti.
Si accorse del piccolo errore tattico quando uscita dall’acqua gelida, si trovò addosso gli occhi di entrambi, dall’inizio non capiva poi si rese conto che i suoi capezzoli era turgidi e sporgenti come chiodi. Ma per fortuna Ingrid stempero il suo imbarazzo: “non preoccuparti le prime volte capita a tutte” e scoppiarono tutti e tre a ridere.
La giornata passò cosi tra bagni, chiacchiere e risate e adesso Elisa non provava nessun imbarazzo a stare nuda davanti a loro, anzi anche il pranzo naturista lo affrontò con la massima naturalezza. E anche quando nel pomeriggio, Ingrid e il compagno si abbandonarono in alcune effusioni sull’amaca e potè vedere il membro del compagno completamente eretto non si sentì infastidita, provava solo una piccola invidia.
Dopo cena andarono a letto, gli ospiti nella loro camera, lei in soggiorno e a dispetto dell’essere stati completamente nudi tutto il giorno, indossò la camicia da notte.
Il suo sonno era agitato, troppe emozioni, troppi pensieri e anche un pizzico di eccitazione. Certo dopo il lungo periodo di astinenza aver visto quel magnifico esemplare di sesso maschile in completa erezione non l’aiutava a dormire tranquilla. Ad un certo punto, ormai era piena notte, anche se con quella luminosità sempre presente non era facile capire l’ora, si destò. Pensava di aver sognato ancora ma adesso che era sveglia si rese conto che i rumori era reali e provenivano dalla stanza dei padroni di casa.
Sentiva chiaramente rumori di corpi che sbattevano e grugniti e sospiri soffocati.
Non ci mise molto a capire quello che stava succedendo. Lui stava prendendo Ingrid selvaggemente da dietro, lei carponi e il rumore era quello del suo inguine che sbatteva sulle chiappe di lei. Le si materializzarono in mente immagini di quel grosso cazzo nero che violava la pelle candida di Ingrid e dai rumori capiva che lei apprezzava molto la lunga asta che la stantuffava da dietro. Si immaginò al posto di Ingrid e comincio a toccarsi. Esplose in un orgasmo devastante e liberatorio insieme alla coppia e finalmente sprofondò in un sonno ristoratore.
Le sembrava che si fosse appena addormentata quando ricominciò a sentire ondate di piacere che si diffondevano di nuovo dal suo sesso, ad occhi chiusi si lascio andare a queste sensazioni assaporandole fino in fondo sperando non finissero mai. Ma la contrario dei sogni, dove generalmente queste sensazioni finiscono sul più bello, adesso crescevano sempre più e si diffondevano per tutto il corpo.
Malgrado la paura che tutto finisse si forzo ad aprire gli occhi, e con sua grande sorpresa si accorse che era tutto reale. Seduta accanto a lei ne l letto c’era il compagno di Ingrid che con una mano la stava toccando tra le cosce, rimaste aperte, nude e invitanti dopo l’orgasmo e con l’altra si stava menando il grosso uccello nero a pochi centimetri dal suo viso.
Restò gelata, non sapeva che fare, la ragione gli diceva di chiudere le gambe ed allontanarlo ma il corpo non ne voleva sapere. Allungò la mano, scostò quella di lui, gli afferrò saldamente il sesso e cominciò a masturbarlo scoprendogli la cappella ad ogni movimento. Il sesso di lui che era si gonfio ma non ancora duro a causa degli sforzi sostenuti con Ingrid, riprese vigore. Lei non si fece sfuggire l’occasione, si sollevo e glielo prese in bocca mentre lui ormai la stava penetrando con due dita, aveva un sapore diverso dal solito, Elisa capi che era il sapore di Ingrid mescolato a quello dell’uomo e non le dispiaceva affatto . Le sensazioni che stava provando erano incredibili, il lungo periodo di castità aveva acuito i suoi sensi e le sue voglie. Non appena il sesso dell’uomo raggiunse il massimo fulgore, lui la allontanò, si mise su di lei, le allargo le cosce, e tenendoselo alla base puntò la grossa cappella nera tra le sue rosee grandi labbra e glielo spinse dentro, lentamente ma senza tregua. Le sembrava non finisse mai un lungo convoglio ferroviario che entra in galleria. Un nuovo orgasmo stava montando dentro di lei, aveva perso il controllo del suo corpo, si agitava, sembrava avesse le convulsioni, e stava per urlare tutto il suo godimento quando li le tappo la bocca con la mano.
Nei suoi violenti movimenti sotto di lui si accorse con terrore che Ingrid li stava osservando dalla soglia della camera da letto, si raggelò ma poi si accorse che le stava strizzando l’occhio e si stava toccando.
Vederla le scatenò l’ennesimo devastante orgasmo che trascinò anche lui a scaricarle dentro una quantità enorme di sperma bollente.
Poi lui si alzò e si avviò verso la doccia. Non appena lui chiuse la porta del bagno, Ingrid che per un momento era scomparsa dietro l’uscio si diresse verso di lei, si distese accanto a lei, l’abbracciò e comincio a baciarla con un profondo bacio passionale.
Elisa non aveva mai baciato cosi una donna, ma era in uno stato di trance estatica che si lasciò andare senza timore in questo bellissimo bacio. Tutto era nuovo e strano, anche il contatto dei grandi seni di Ingrid sui suoi le faceva provare sensazioni profonde, le loro cosce si attorcigliavano e i loro sessi si strofinavano lubrificati dallo sperma che lui aveva dato ad entrambe.
Erano ancora avvinghiate in questo bacio passionale quando lui usci dalla doccia, le vide e il suo sesso ebbe un sussulto, gettò a terra l’asciugamano e si distese nel letto dietro ad Elisa ed abbracciandole entrambe.
Elisa senti il sesso dell’uomo strofinargli nel solco tra i glutei e capì che la notte artica era ancora lunga, per fortuna……

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