tradimenti

Sandra


di Elisic
14.11.2018    |    35.505    |    9 9.5
"Una sera che erano a cena da sole, Sandra chiese all’amica la ragione di quel cambiamento..."


Sandra e Michele erano sposati da più di trent’anni. Il loro era sempre stato un matrimonio tranquillo, i figli, la casa, il lavoro. Tutto questo era sempre stato al centro del loro rapporto. Mai uno screzio importante o occasione di gelosia reciproca. Certo negli ultimi anni di rapporti fisici si erano dilatati ed ormai erano quasi assenti, evidentemente tutti e due avevano raggiunto come si suol dire la pace dei sensi.
La vita di Sandra cominciò a cambiare quando la sua amica e collega Anna fu lasciata dal compagno. Partì una campagna di solidarietà tra lei e le sue amiche per non far stare da sola Anna per cui cominciarono ad uscire spesso la sera, vedersi magari per un caffè, un aperitivo il sabato tutto per lasciarla sola. Chiaramente Sandra era meno presente a casa ma d’altra parte ormai i figli erano grandi e questo non è era un problema. Anna grazie alla presenza delle amiche si riprese molto velocemente ma decise che stava bene da sola e non le interessava più la ricerca di un compagno. Sandra notò un certo cambiamento in lei, era più serena, più rilassata, forse anche più felice.
Una sera che erano a cena da sole, Sandra chiese all’amica la ragione di quel cambiamento. Lei le confessò che frequentava due uomini sposati. Sandra dall’inizio era un po’ scandalizzata ma conoscendo l’amica e approfondendo l’argomento si rese conto che stava bene, in fondo non c’era nulla di male. Poi la curiosità ebbe il sopravvento e le chiese se si trattava di colleghi, come avesse fatto a conoscerli…
Anna le confidò un segreto. Si era iscritta ad un sito per donne che cercavano incontri extraconiugali e li aveva conosciuto molti uomini quasi tutti sposati e aveva fatto una selezione. La conversazione con Anna l’aveva un po’ turbata e un po’ incuriosita. Così un giorno che ufficio aveva poco da fare scaricò l’app di cui le aveva parlato Anna per curiosare. Scoprì però che per poter accedere doveva creare un profilo e mettere anche delle foto. Sul momento desistette ma poi dopo qualche giorno la curiosità ebbe il sopravvento. Creò il profilo e mise alcune foto coprendo il viso, ma decise di metterne anche una in costume.
Così poté accedere al sito per curiosare tra i vari profili. Restò sconvolta, il sito era pieno di uomini sposati e non alla ricerca di donne, esplicitamente solo per divertirsi. Ma la cosa che la sconvolse di più, erano le foto, la maggior parte erano di nudo e di membri eretti. Sorridendo disse a sé stessa che si poteva fare uno studio statistico sulle dimensioni dei peni degli uomini italiani. Ma sotto sotto la cosa la incuriosiva e passò un po’ di tempo a curiosare. Per alcuni giorni si dimenticò dell’App poi un pomeriggio che era più libera decise di fare un’altra incursione per vedere un po’ di profili, di foto solo a titolo accademico, ridendo tra sé.
Quando apri l’app resto sconvolta, trovò più di 100 richieste di contatto. Possibile che il suo profilo, creato per gioco, quelle poche foto molto caste rispetto alla media del sito, avessero riscosso tanto successo?
Si dedicò quindi all’analisi delle richieste vagliandole una a una. Alcune erano solo richieste volgari fatte da uomini stupidi. Altre erano stuzzicanti spiritose anche se poi le foto dei profili erano piuttosto volgari.
Era lusingata da tanto interesse e vista la mole di messaggi alla fine decise di leggerle senza guardare i profili. L’idea iniziale era quella di leggere i messaggi, forse solo per alimentare un po’ la sua vanità. Alcuni messaggi erano veramente spiritosi e stuzzicanti pur senza essere volgari così quasi senza volerlo rispose ad alcuni. Dopo un paio d’ore andò a ricontrollare, non solo c’erano tanti nuovi messaggi ma quelli a cui aveva risposto avevano a loro volta risposto. Cominciò così a chattare con questi sconosciuti. La cosa la stuzzicava e la stimolava e appena poteva si ricollegava per vedere cosa avevano scritto e se avevano risposto. Alcune di queste chat erano simpatiche spiritose un vero passatempo. Altre sempre con eleganza virarono su argomenti piuttosto hot.
Sandra era stupita della facilità con cui riusciva a mantenere attive entrambi i tipi di chat, quelle diciamo così normali e quelle più calde. Ancora di più la stupiva la maestria con cui riusciva a mantenere calde le chat più spinte. Sicuramente lo strumento, il fatto di non essere presente le permetteva di dire delle cose che mai si sarebbe sognata di dire e fare nella vita reale.
La stuzzicava l’elenco dei curiosi tanto che cominciò a farsi strada nella sua mente anche la possibilità di incontrare qualcuno.
Quelle chat erano diventate una droga, appena poteva si collegava e sperava che i suoi amici fossero on-line. Generalmente lo faceva mentre era in ufficio ma poi la cosa la prese così tanto che anche a casa cercava di collegarsi e non solo, a volte durante le chat più calde era corsa in bagno per toccarsi, descrivendo al suo interlocutore tutto quello che faceva e cosa le provocava. Questa vita parallela aveva avuto su di lei anche un altro effetto quello di scioglierla un po’, di guardarsi intorno curiosa dell’universo maschile che la circondava. Tanto che decise di incontrare qualcuno di quelli con cui faceva delle chat più normali.
Un caffè una chiacchiera ma in realtà tutti questi incontri furono una grande delusione. Anche se il brivido della scoperta e del tradimento non le dispiaceva
Tra gli uomini con cui chattava c’era un tizio che lavorava nel supermercato dove lei andava fare sempre la spesa. Era simpatico, spiritoso, si dimostrava intelligente mai volgare anche se a volte la stuzzicava con doppi sensi. Gioco che a lei piaceva molto. Quando il ragazzo le proposte incontrarsi fu naturale accettare, tra l’altro supermercato era un luogo che frequentava spesso per cui era anche facile. Si rese però conto che a causa delle della quantità chat non avevo mai visitato il profilo del ragazzo... La cosa però la preoccupava relativamente, infatti era una persona spiritosa anche se non fosse stato bello sarebbe sicuramente stato divertente
Quando però andò a visitare il profilo del ragazzo fu colta dai dubbi. Era un bel ragazzo, alto, robusto. Come piaceva a lei ma a era di colore e lei era sempre stata un po’ razzista. Le foto del profilo erano abbastanza normali un po’ come le sue, alcune vestito qualcuna in costume in cui si vedevano anche dei bei muscoli ma ce n’era anche una del suo membro eretto, lei la marcò subito come falsa. Arrivò il giorno dell’incontro si videro nel parcheggio lui l’aiutò a mettere a posto la spesa in macchina fecero quattro chiacchiere che trovò divertenti e spiritose come quelle che facevano in Chat. Dovette ammettere con sé stessa che quasi non si era accorta del colore della pelle o meglio non l’aveva disturbata.
Gli incontri nel parcheggio e quattro chiacchiere mentre metteva a posto la spesa erano diventate la normalità ma continuavano anche le chat sul sito
Una sera l’argomento cadde sulle foto truccate presenti sul sito, lui si vantava che le sue erano tutte vere sottolineando “come hai potuto vedere”. In tutti gli incontri lei non aveva mai fatto cenno alla foto del suo membro, ma questa volta le uscì spontaneo dire “tutte meno una”, lui spiritosamente le disse che “non perché non l’avesse visto voleva dire che la foto era falsa”. E per provocarla le disse che anche le donne usavano truccare le foto delle tette. Lei scherzando e un po’ piccata disse che le sue erano naturali, era vero andava fiera del suo seno sia per le dimensioni sia perché ancora si reggeva benissimo
Quando si incontrarono la volta successiva al supermercato ancora scherzavano sull’argomento, lui allora la provocò “perché non scopriamo le carte?”
Lei fingendosi offesa disse “sono una donna perbene, non mostro le tette in un parcheggio” e scoppiò a ridere...
L’atmosfera era elettrica lui fingendosi un gentiluomo disse “non ti avrei mai chiesto di mostrarmele” fece una pausa “nel parcheggio” ed entrambi scoppiarono a ridere. “Adesso chiudi la macchina e seguimi” la guidò quindi nei locali attraverso i quali si accedeva ad un magazzino ed entrati li erano uno di fronte all’altra, lei era eccitata dalla situazione, lui la guardò con un sorriso sornione “adesso non siamo più nel parcheggio”
A lei quel gioco di provocazioni stava piacendo molto e con la massima naturalezza tirò su la maglietta slacciò il reggiseno e lo lasciò cadere. E guardandolo dritto negli occhi disse “come vedi tutta natura”. Lui ipnotizzato da quello splendido seno che ancora sfidava la gravità allungo le mani e comincio a toccarlo.
Il contatto di quelle mani calde che le accarezzavano in seno, le stuzzicavano i capezzoli ormai turgidi le diffondevano brividi di piacere per tutto il corpo e sentiva che si stava bagnando. Il ragazzo continuando accarezzarle i seni con una mano, le disse “adesso tocca te controllare” le prese la mano e se la portò sui pantaloni all’altezza dell’inguine. Lei cominciò ad accarezzare, esplorare, sentiva sotto la mano il volume di quel bastone di carne ma non era abbastanza, “magari hai in tasca il telefonino”. Lui le appoggiò una mano sulla spalla la fece inginocchiare davanti a sé e infilando le dita sotto l’elastico dei pantaloni della tuta se li tirò giù. Un enorme bastone di carne saltò fuori davanti al suo. Vederlo dal vivo faceva impressione, più che in foto. Doveva essere tre volte più spesso di quello del marito è due volte più lungo e non è che il marito ce l’avesse piccolo. Lei allungò la mano ne riusciva prendere solo una piccola parte della circonferenza e comincio ad accarezzarlo… Toccarlo e guardarlo così da vicino la mandava su di giri, la stava facendo eccitare. Lui le mise una mano dietro la nuca e avvicino suo viso alla lucida cappella che lei aveva scoperto. Sandra non amava il sesso orale, quelle poche volte che il marito glielo chiedeva lo faceva solo per dovere e non provava nulla. Ma adesso le stava succedendo qualcosa di nuovo, toccare, leccare quello splendido membro la stava facendo eccitare e la stava facendo vibrare quasi come quando stava per avere un orgasmo. Ne era attratta, quasi ne sentiva il bisogno lo leccava, lo baciava lo succhiava, riusciva a prenderne in bocca una buona parte, con ingordigia con desiderio animale. Ne aveva bisogno lo voleva. E quando lo senti vibrare gonfiarsi, segno premonitore dell’eiaculazione imminente cercò di prenderne ancora di più. Lui la teneva per la nuca e glielo spingeva sempre più a fondo quasi a volerle scopare la bocca.
Quando lui eiaculò lei lo prese tutto in bocca e lo inghiottì senza lasciarne cadere una goccia e contemporaneamente anche in lei scoppiò l’orgasmo.
Era sconvolta ma allo stesso tempo soddisfatta, anche se non aveva avuto un rapporto completo.

Da quel giorno cominciò a diventare una routine, chattavano del più e del meno durante la settimana e il sabato o la domenica, quando andava al supermercato, dopo la spesa lui la aiutava a caricare la macchina e poi si incontravano nel magazzino. I loro rapporti si limitavano al sesso orale che lei faceva a lui, qualche volta lui la accarezzava ma sia in un caso che nell’altro lei riusciva a raggiungere l’orgasmo con grande soddisfazione. Col tempo la cosa si colorava di frasi, lui l’apostrofava con frasi spinte e a volte le diceva immagina se ti vedesse tuo marito…e la cosa la faceva eccitare ancora di più. Lei continuava a incontrare sconosciuti ma nessuno la stuzzicava più di tanto. Chattare e incontrare stava diventando per lei una droga.



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