trio
Compleanno con sorpresa...

16.05.2019 |
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"Potrai vederlo più tardi ora mi piace l'idea che tu non possa, dovrai solo vivere di emozioni e sensazioni..."
Le sue mani, delicatamente annodavano attorno alla mia nuca un morbido foulard di seta a tema floreale. Era intensamente profumato, lo stesso profumo che solitamente adornava il suo sensuale corpo. Da sempre avevo un debole per le belle mani maschili. Forse mi ricordavano quelle di mio padre, grandi e forti che accudivano le mie piccoline. Lui le aveva esattamente come piacevano a me, grandi, curate e gentili. Annodò il foulard attento a non stringere troppo ma soprattutto che nulla potesse filtrare ai miei occhi. Il buio fu l'unica sensazione visiva che i miei sensi potevano scorgere d'ora in avanti. Inizialmente fui impaurita, il non avere sotto controllo cosa accadesse intorno a noi, mi spaventava ma al contempo la sua voce rassicurante e l'enorme fiducia riposta in lui mi spingeva a proseguire. Devo ammettere che questo malizioso gioco mi incuriosiva con il passare dei minuti e soprattutto mi eccitava molto. Sentii le sue mani delicate toccare i miei seni, stringere i capezzoli irti dalla passione, scesero lungo il braccio destro e con decisione afferrare il polso e legarlo alla balaustra del grande e antico letto di ferro battuto. Anche l'altro braccio fu a breve immobilizzato legando anch'esso. Ora senza poter vedere nulla, legata e bloccata ero alla sua mercé. Sicuramente notando un mio iniziale imbarazzo, lui si prodigò di rassicurarmi con parole dolci e suadenti e nel mentre mi accarezzava il collo e teneramente mi baciava." Tranquilla piccola sono qui vicino a te, faremo insieme questo intrigante gioco e vedrai che ne rimarrai entusiasta!!!" La sua calda voce mi rasserenò e mi rilassai lasciandomi cullare, così inerme, solamente dalle mie emozioni. La sua bocca mi baciò intensamente sul collo, sul lobo del orecchio ansimò molto eroticamente per accrescere ulteriormente i miei bollori. Su tutto il mio indifeso corpo, scariche di brividi, elettrizzarono la mia pelle. Le sue labbra infuocate strinsero i miei capezzoli oramai durissimi, la lingua ci girava attorno, giocando con essi e stimolandoli. La bocca scese sull'ombelico baciandolo mentre le mani leste salirono sulle mie tette. Mi mordicchiava solleticandomi l'addome e i fianchi regalandomi un delizioso solletico. Sapeva esattamente dove e come toccarmi per scatenare i miei ormoni, per provocarmi turbinio di emozioni. Abbandonai ogni difesa, sentivo pulsare la mia intimità. Lei rapita da tante emozioni era un lago e non desiderava altro di sentire le sue mani, la sua lingua dentro per finalmente saziare le sue voglie. Ma lui non aveva nessuna intenzione di accontentarla, almeno nel immediato, lento ma inesorabile si avvicinava a lei già umida di umori ma come in un giochino perverso, non appena le si avvicinava, fuggiva lontano tra i miei lamenti. Sadico come pochi, appoggiava la sua bocca appena sopra la mia pattina in fiamme, con le labbra sollevava il leggero tessuto che ancora la custodiva gelosamente. Si perché in questo sottile gioco io indossavo ancora il mio ridottissimo intimo. Avevo scelto con cura un completo molto sexy di pizzo nero, ci tenevo tantissimo che lui spogliandomi mi avesse trovata seducente ma anche elegante. Tutti anche i più piccoli dettagli li avevo studiati in precedenza per festeggiare con lui nei migliori dei modi. Si, perché ora noi a letto eravamo giunti all'apice del suo personale regalo di compleanno. Infatti il giorno prima avevo compiuto quarantaquattro anni e lui, sempre molto premuroso bei miei riguardi, mi aveva con garbo invitata nella sua elegante villa. Ci teneva a festeggiare questo mio importante giorno e mi aveva confidato che oltre ad un succulento pranzo da lui stesso cucinato, mi avrebbe fatto un regalo e di prepararmi per una piacevole sorpresa. Mi svegliai di prima mattina agitata ed emozionata, cercai di rilassarmi con una doccia calda. Mi lavai accuratamente e minuziosamente, mi docciai appositamente il buchino dietro per essere pulita e splendente anche lì. Amavo essere leccata e quindi per favorirlo approfittai della calda acqua per eliminare ogni singolo pelo pubico. Sarei stata per lui liscia come una bimba, mmmh!!! come pregustavo la sua scaltra lingua tra le mie gambe. Solo al pensiero di cosa mi avrebbe fatto più tardi, sentivo salire la mia passione e lei si bagnava dalla voglia. Ero quasi tentata di toccarmi ma decisi di trattenermi per gustare solamente lui. Già ieri ero stata dalla mia amica per curare la manicure di piedi e mani, un rosso smalto vermiglio ornava le mie unghie, proprio come adorava lui. Visto il caldo sole che imperioso splendeva in un cielo azzurro, decisi di non indossare le calze, un sandalo dal tacco molto importante mi avrebbe slanciata e permesso di mettere ben in mostra i mie piedini smaltati. Sicuramente il mio bel cavaliere avrebbe apprezzato essendo lui, come spesso amava ripetere, un appassionato feticista. Dal profondo dell'armadio estrassi un completino intimo di pizzo nero molto trasparente, che avevo comprato qualche giorno addietro. Lo indossai, e guardandomi allo specchio pensai che avevo poca stoffa a coprire le mie nudità, e la poca era davvero molto trasparente. Nonostante la mia timidezza decisi di indossarlo ed anzi, più che imbarazzarmi, mi sentii bella come poche volte mi era accaduta. Ero sexy e provocante e quello splendido completino lo avrebbe sicuramente eccitato, i suoi occhi si sarebbero illuminati non appena avrebbe sfilato i miei vestiti. Inoltre con grande orgoglio osservai l'immagine riflessa del mio corpo, l'altezza del tacco del sandalo e il ridotto slip, soprattutto sul posteriore, mi slanciavano e regalavano alla mia vista un culetto niente male. Tronfia del mio acquisto e di come decisamente avvalorava le mie suadenti curve non mi restava che decidere cosa indossare sopra. Naturalmente lo avevo già da giorni deciso, una gonna a tubino nera sopra al ginocchio e una camicia bianca avrebbero completato la mia mis. Un paio di bottoni nel punto giusto lasciati appositamente aperti e sarei stata perfetta... Un lieve trucco sugli occhi e sul viso con l'eccezione, di un rosso audace e provocante rossetto, sulle mie carnose labbra erano i miei ultimi preparativi. "Wow!!! Ottimo lavoro" esclamai soddisfatta guardandomi prima di uscire, mossi i miei lunghi, lisci e selvaggi capelli color castano e mi incamminai verso il mio appuntamento. Arrivai puntuale dinanzi alla sua casa. La villa era molto bella e si ubicava insieme ad altre dimore in una elegante zona residenziale immersa nel verde. Prati verdi e fioriti, viali alberati e tanta tranquillità rendevano il posto magico fin dalla prima volta che vi entrai. Ogni volta ci tornavo volentieri e confesso che dentro la sua signorile abitazione mi sentivo serena e molto a mio agio quasi come se fossi a casa mia. Mi accolse con un sorriso e come dalla prima volta con un appassionato bacio in bocca. Le sue labbra carnose si posarono delicatamente aderendo perfettamente alle mie, le lingue corsero ad abbracciarsi ed io, estasiata da questo suo caloroso saluto, mi sentii come una principessa. Mi invitò ad entrare facendomi i complimenti per la mia bellezza, per il mio look, per quanto mi trovasse attraente ed irresistibile. Varcata la soglia di casa, mi donò con galanteria un mazzo di profumate rose rosse. Rimasi sbalordita, non mi aspettavo certo di essere trattata in maniera simile, anche se lui si era sempre dimostrato un cavaliere con la sottoscritta. Lui era un uomo molto affascinante, alto, snello, fisico tonico da sportivo, con spalle possenti da nuotatore. Nonostante fosse oramai un cinquantenne, aveva ancora una chioma fluente e per nulla intaccata dal grigiore dell'età. Vestiva sempre in maniera casual-sportiva ed anche oggi indossava per me jeans con una camicia bianca di lino. Si, perché ho sempre avuto un debole per gli uomini vestiti così e lui lo sapeva benissimo. "Seguimi in cucina mia cara, ho da poco infornato l'orata e ci terrei a non bruciarla! “mi disse avviandosi verso la sala da pranzo. Il profumo del pesce in cottura stimolò il mio appetito. Lui sapendo quanto mi piacesse mangiare, aveva precedentemente preparato alcuni piatti con invitanti stuzzichini. Mi fece sedere e strappando un fruttato vino bianco mi augurò un piacevole compleanno. Mi serví da perfetto cameriere barchette di zucchine ripiene di tonno e capperi, foglie di salvia e fagottini di borragine fritte in pastella, cocktail di gamberetti e come ultima portata di antipasti, polpo alle olive taggiasche. Quando l'orata fu cotta preparò su eleganti piatti le porzioni. Buonissima e cotta a puntino con patate e pomodorini pachino. Il pranzo fu suntuoso e lui si prodigò a versarmi il fresco vino non appena notava il mio calice vuoto. Ammetto che a fine pranzo ero leggermente brilla, meglio lo avrei affrontato più disinvolta e con meno remore. Il vederlo di fronte a me, servirmi con cura, comportarsi da vero gentleman e lusingarmi mi aveva fatto venire una certa voglia. Sapevo benissimo che a breve le sue mani, la sua lingua, la sua bocca si sarebbero posate sul mio corpo, che tutto lui mi avrebbe amato con passione. Pensare al suo pisello e come ci saremmo abbandonati al piacere mi eccitò e sentii intensi umori inumidire le mutandine. Improvvisamente si alzò, mi disse sempre sorridendo di attenderlo un attimo e lo vidi scomparire. Tornò subito con in mano una busta ed un pacchetto. Mi consegnò dapprima la busta al cui interno conteneva due coupon per una giornata alla spa di Gessate. Con occhi penetranti disse :" Potremmo andarci assieme se vorrai oppure portare un tuo amico..." Ero già stata con lui e mi era molto piaciuta l'esperienza nella famosa spa naturalista brianzola. Avrei dato l'anima per tornare assieme ma, un po' per non farlo notare e soprattutto per rispondere simpaticamente alla sua provocante affermazione dell'amico, ringraziai perentoriamente con un :" Grazie, andrò sicuramente con un amico!!! “ Entrambi sorridemmo, divertiti, poi lui mi consegno il pacchetto. Lo aprii emozionata, non aspettavo regali ed invece lui, come al solito, sapeva sempre stupirmi. Wow!!! Era un braccialetto di Pandora, il furbetto che avevo di fronte sapeva quanto mi piacesse ed ora mi guardava beato con quei suoi occhi scuri. " È bellissimo, grazie ma proprio non dovevi" Mi abbracciò con calore sussurrandomi all'orecchio :" Figurati mia cara, questo è solo un pensierino, spero che ti piaccia davvero. Il vero regalo lo riceverai tra poco..." Ci baciammo intensamente come due innamorati, abbracciandoci e stringendoci con forza. Con le sue robuste braccia mi sollevò, prendendomi in braccio e si avviò verso il talamo d'amore. Mi strinsi forte a lui e con un nodo alla gola dall'emozione mi feci condurre. Mi lasciò cadere delicatamente sul letto. Si tolse scarpe e calze, sbottonò la camicia e mentre la sfilava mi disse con voce suadente e decisa :" Ora voglio godere di te!!!" Le sue parole scatenarono in me una voglia di cazzo irrefrenabile, le mani vogliose corsero sulla sua patta, a vista già rigonfia. Veloce sbottonai i jeans, facendoli cadere a terra, con decisione afferrai l'elastico dei suoi aderenti boxer e in un attimo lo denudai completamente. Che ridere!!! Quel matto si era avvolto al pene un fiocco regalo azzurro. Mmmh!!! Che bel regalo pensai, già pregustandomelo nella mia calda bocca. " Ti piace questo pacco regalo? “ mi chiese con tono scherzoso." Certo che si!!! Tra poco nella mia bocca mi piacerà ancora di più... " ribattei svelta. Lo presi tra le mie mani, non era ancora bello duro, ma faceva già la sua bella figura, eliminai rapida il fiocco e con la punta della lingua iniziai ad accarezzarlo lungo l'asta. Lo baciai sulla cappella e con la lingua ci girai intorno giocando con il glande. Dopodiché lo infilai completamente nella mia bocca. Mmmh!!! Che meravigliosa sensazione averlo tutto nelle mie fauci, già perché ora non del tutto eretto lo potevo contenere tutto con molta facilità. In un attimo il suo membro crebbe in dimensioni e durezza e per non soffocare fui costretta ad abbandonare la presa. Lo estrassi sgocciolate di saliva dalla mia bocca, ora era decisamente grande. Era meraviglioso e soprattutto era tutto mio. Iniziai a pomparlo con vigore, sentivo chiaramente lui ansimare dal piacere mentre con le mani accompagnava il mio capo al ritmo che più gradiva. Tra le mie labbra e la lingua lo sentii pulsare, divenire un perfetto gioco di piacere. Accellerai i movimenti della bocca, intenzionata a farlo godere e assaporare il suo prelibato nettare bianco ma lui quasi all'apice mi bloccò. " Calma piccolina!!! Così mi fai morire subito. Ti voglio gustare bene e tanto..." disse togliendo il suo pene dalle grinfie delle mie labbra. Mi fece alzare dal letto dove si sedette lui e mi invitò a spogliarmi. Nonostante il buon vino bevuto a pranzo e la tanta voglia di lui, io ero troppo timida per improvvisare un sexy spogliarello dinanzi a lui. Tentai di declinare la sua proposta adducendo banali scuse ad esempio come la mancanza di musica. Il mio bel cavaliere non si perse d'animo, e lo vidi correre via dicendomi solamente :" Hai ragione, ci vuole la giusta musica. Aspettami che arrivo in un istante..." Istante che durò più di quello che potevo immaginare, mi parve addirittura di sentirlo parlare in lontananza. Finalmente tornò con il proprio telefono ed una cassa bluetooth. Chiesi incuriosita con chi stesse parlando? Lo vidi dapprima bloccarsi, ma ben presto mi spiegò con calma che non stava dialogando con nessuno, che al massimo stava parlando tra sé e sé perché non riusciva a trovare il telefono. Una suadente canzone degli Arcade Fire ed esattamente Porno era stata scelta da lui come colonna sonora del mio piccolo spettacolo che mi stavo accingendo ad effettuare per sua somma gioia. Non avevo più scuse, dovevo per forza spogliarmi e lui con tono serafico me lo ricordo dicendo anche :" Spogliati, voglio che tu rimanga sola con le mutandine ed i sandali, quelli saranno mio compito sfilarli..." Leggermente imbarazzata iniziai, seguendo il ritmo musicale, a muovere sensualmente il mio corpo. Cercavo di ondeggiare il busto effettuando passi sexy, volevo essere per lui provocante ed eccitante ma assolutamente non volgare. Lui seduto sul grande letto di ferro battuto mi fissava attentamente e nel frattempo si masturbava con lentezza l'uccello. Alla vista di lui intento a toccarsi, non resistetti più, sentii un grande calore in tutto il corpo, soprattutto tra le gambe e dall'emozione sentivo le gote calde quasi ad esplodere. Così con le guance rosse aprii molto lentamente la cerniera della gonna, questa cadde ai miei piedi e con una mossa molto appariscente ed osé con un calcio la indirizzai verso di lui. Anche la camicia fece la stessa fine e dopo pochissimo anche il reggiseno fu lanciato eroticamente sul suo volto. Continuai a ballare con eleganza e sensualità mentre con le mani stringevo i miei grandi seni. Si alzò venendomi incontro, si inginocchiò ai miei piedi, con grazia accarezzando e baciando il mio piedino, lo liberò dal sandalo. A seguire la stessa operazione fu eseguita anche sull'altro piede. Con quanto amore e dedizione li leccò, quanti baci furono generosamente concessi alle mie appendici. Quando oramai sazio dei miei piedi, mi fece stendere sul letto e afferrando con entrambe le mani le mie tette vi infilò letteralmente la testa tra loro. Entrambi eravamo molto eccitati e fu allora che lui mi propose un curioso giochino. " Ora legherò le tue mani al letto e benderò i tuoi occhi con dei foulard, così potrai finalmente assaporare il tuo regalo!!!" mi comunicó mentre dal comodino prendeva i tre foulard di seta. Io travolta dai miei sensi infuocati, non opposi resistenza, anzi assecondai ogni suo movimento facilitando i suoi lavori. Non vedevo l'ora di essere scopata e di sentire tutto il suo grande cazzo muoversi dentro di me. E così, che ora mi trovo cieca ed immobilizzata e lo supplico di strapparmi le mutandine per donare alla mia intimità il giusto piacere. Dopo tanto penare finalmente si decise a denudare l'ultima parte del mio corpo. Ansiosa attendevo le sue prossime mosse, avevo i sensi completamente spalancati, ogni sospiro, ogni singolo respiro, ogni minimo sfioramento venivano da me amplificati. Figuratevi quando la sua lingua si insinuò delicatamente tra le mie labbra là sotto. Saltai, un fremito mi percosse la schiena fino a farmi sobbalzare, un solo suo lieve tocco e credetti di svenire dalla goduria. La sua lingua dapprima mi penetrò veloce poi abile e saettante, si dedicò con grande mia gioia al clitoride. Lo leccava con vigore, esercitando su quel punto, per noi donne così importante e sensibile, una forte pressione. Avvertii i battiti del cuore aumentare d'intensità, il sangue scorreva veloce lungo il mio corpo, con le mani avrei voluto afferrargli il capo per schiacciarlo con più forza verso di me, verso il mio piacere, ma immobilizzata non riuscivo. Cercai dimenandomi di liberare le braccia, ma lui le aveva legate con maestria e a nulla servirono i miei movimenti. Le sue forti mani ora erano posate sui miei seni, li stringevano forti quasi a procurarmi dolore, tiravano i capezzoli irti e desiderosi. Che magnifiche sensazioni che provavo, con la sua lingua schiacciata sul mio pistolino e le sue mani sulle tette, era oramai prossima al orgasmo. Il mio bel cavaliere sentendo i miei lamenti sempre più intensi capí immediatamente quanto ero eccitata e per aiutarmi a venire, una sua mano scese a toccarmi nel intimo. Prima uno e successivamente due dita mi penetrarono. Veloci affondavano dentro di me provocandomi uno scuotimento sbalorditivo. Sentii chiaramente salire alla testa un grande piacere, contrassi ogni muscolo, liberai ogni pensiero per avere tutta la mia concentrazione solo sulla sua lingua e sulle sue dita. Fu un attimo prima di esplodere dal piacere che inaspettatamente due mani sconosciute si poggiarono delicatamente si di me. Avrei voluto parlare, chiedere di chi fossero e perché soprattutto fossero lì? Ma in quel preciso istante un piacere così intenso e violento si impossessò di me limitando ogni mia possibile reazione. Confesso che quelle mani sconosciute, che toccavano i miei seni non mi avevano infastidito ma anzi erano state di grande aiuto per aumentare il piacere per illuminare d'immenso la mia passione. Goduta mi rilassai percependo chiaramente che le mani misteriose mi stavano ancora toccando, esploravano lente il mio indifeso corpo. Solo quando finalmente tornai in me, dopo quel assordante orgasmo, riuscì a chiedere al mio amico, chi ci fosse con noi. Lui serafico mi rispose con tono calmo e rassicurante :" Lui è la sorpresa, o meglio il regalo che ti avevo promesso!!! Stai tranquilla è un bravo e bel ragazzo ed è qui unicamente per donarti felicità e farti trascorrere un compleanno indimenticabile." Ma subito replicai, cercando un tono contrariato nonostante quelle mani che ancora mi accarezzavano, mi stavano intrigando ed incuriosendo :"Chi è? Voglio sapere chi è? “ -" Non lo conosci, l'ho trovato dopo tanto cercare nel sito. Ma ti posso assicurare che è un ragazzo a modo e bellissimo. Fidati di me!!! Lasciati trasportare solo dalle emozioni e vedrai che sarà un'avventura stupenda e che quando lo vedrai ne sarai sicuramente lusingata... Ma se proprio non vuoi dimmelo. Immediatamente, anche ora, arresteremo questo intrigante gioco. " Un profondo silenzio regnò durante il mio pensare. L'estraneo inatteso mi infastidiva data la mia timidezza, ma allo stesso tempo mi incuriosiva. Da sempre e non solo alla sottoscritta, l'essere posseduta ed amata da due uomini era uno dei miei desideri sessuali che più mi intrigava. Due bocche, due lingue, quattro mani sul mio corpo soprattutto due stupendi uccelli duri a mia personalissima disposizione stavano rapidamente impossessandosi delle mie fantasie. Anche la mia passerina aveva nuovamente preso fuoco. La sentivo nitidamente inumidirsi e un leggero quanto malizioso prurito la stava ingolosendo. " Va bene ragazzi sono tutta vostra..." dissi a loro con voce suadente. Un sorriso benevolo accolse favorevolmente il mio si. Lo sconosciuto si presentò :" Ciao sono Roberto, il tuo regalo. Ti auguro un buon compleanno e spero che sia tutto di tuo gradimento..." e trafelato lo avvertii tra le mie gambe. Non appena la sua lingua mi toccò, fui scossa dal piacere. Non potete immaginare che sensazioni particolari provai ad assaporare la lingua dell'ignoto. Era bellissimo, mi sentii una gran porca essere lì, di fronte a lui, nuda, legata e bendata a gambe oscenamente spalancate, pronta a godere. Mmmh!!! Come leccava bene il ragazzo. Aveva da subito capito come e dove mi piaceva sentire la sua lingua. La muoveva rapida regalandomi un benessere travolgente. Il mio cavaliere invece si era opportunamente messo al mio fianco, dapprima accarezzandomi teneramente come a rassicurarmi, poi dopo aver constatato le mie positive reazioni, mi consegnò in bocca il suo voluminoso uccello. Inebriata dal piacere e vogliosa di ricambiare, lo presi assai volentieri cercando di ciucciare e di ingoiarlo il più possibile. L'atmosfera oramai caldissima divenne per me bollente quando il mio uomo mi propose :"Non sei curiosa di toccare con mano il suo pisello? Di constatare di persona se lui è dotato e se è eccitato di te? “ Fremente risposi immediatamente :" Siii!!! Si, lo voglio in mano, in bocca, dappertutto... “ - " Va bene, ti sciolgo le mani per essere più libera di muoverti, ma mi devi assicurare che rimarrai bendata. Potrai vederlo più tardi ora mi piace l'idea che tu non possa, dovrai solo vivere di emozioni e sensazioni..." Mi liberò le mani che furono subito occupate da due turgidi cazzoni. Erano entrambi molto belli al tatto, duri e grossi come avevo sperato. Quello del mio uomo forse più spesso ma il pisello dello sconosciuto era decisamente più lungo. Li soppesai orgogliosa di quello che presto mi avrebbero regalato, e sorridente mi chinai per accoglierli in bocca. Prima uno, poi l'altro, li alternavo tra le mie labbra, leccavo l'asta dello sconosciuto e a seguire quella del mio amore. Insomma li deliziavo tutti e due ed entrambi gradivano molto a giudicare dai loro numerosi e generosi apprezzamenti. Sfacciata come una troia chiesi a loro :" Vi piace? Sono brava? “ e li spalancando le labbra li accolsi ambedue in bocca. Avevo le loro mani frenetiche dappertutto, mi toccavano il mio seno, dita che mi frugavano in figa, carezze torbide di passione sui glutei e perfino il mio buchino più nascosto non veniva dimenticato. Quando il fuoco tra le gambe divenne insostenibile, il cavaliere lasciò la mia bocca al solo sconosciuto e posizionandosi dietro mi spinse con cautela ma in maniera decisa il suo fallo. Ero talmente eccitata e bagnata che entrò molto facilmente. Ahhh!!! Finalmente il sollievo di una bella mazza dentro, che mi penetrava. Quanto ero appagata così con il bel cavaliere che mi sbatteva con impeto, ero piena di lui. Percepivo le sue mani che forte stringevano le mie natiche spingendo con vigore. Alternava colpi profondi e lenti a serie veloci e molto ritmate. Mi fotteva talmente con forza, che avevo serie difficoltà a spompinare il ragazzo. Pago del proprio operato e generoso nel dare l'opportunità di gustare di me all'altro ma anche conscio di quanto incuriosita potessi essere io dello sconosciuto , il cavaliere ansimante e stanco propose lo scambio. Io, ora desideravo condurre il gioco e così proposi al giovane di stendersi sul letto. Questi non oppose resistenza al mio volere, si sdraiò e mi aiuto a salire su di lui. Naturalmente prima si era vestito il pisello con un preservativo, sarà stato pure bello e prestante, ma io ci tenevo a fare sesso sicuro e protetto. Anche lui decisamente teneva alla propria sicurezza, dato che si vestì accuratamente, senza che nessuno glielo chiedesse. Già bella bagnata mi sedetti tranquilla sopra, in un attimo fui trafitta dal suo cazzo. Era davvero lungo e sembrava non finire mai. Quando finalmente ero completamente seduta, mi sembrò di averlo quasi in gola, e sinceramente mi piacque molto questa sensazione. Anche lui mi piaceva davvero, aveva un profumo gradevole, le mani gentili mi accarezzavano morbide e sensuali, e tastando il suo torace, le spalle doveva avere una fisicità notevole. Sotto le mie mani scoprí muscoli bellissimi al tatto ed una tartaruga molto pronunciata ed interessante sugli addominali. Avrei voluto vedere il viso del ragazzo misterioso. Ero sicuramente molto incuriosita dal suo aspetto anche perché i lineamenti del viso erano fondamentali per la mia valutazione di bellezza. Decisi di tenermi alle regole dettate in precedenza e mi gustai il ragazzo solo con le mani e il mio corpo voglioso. Prima di iniziare a cavalcare questo bel puledro di razza, volli baciarlo. Labbra carnose accolsero le mie ed un lungo appassionato baciò, con grande uso di lingua, fecero aumentare le pulsazioni di entrambi. Con le mani del giovane sul culo, iniziai a muovermi. Piano, velocemente, ritmato o in profondità come più mi dava piacere, mi scopai lo sconosciuto come meglio desideravo badando solo al mio personale godere. Fu fantastico, cavalcandolo riuscì a venire con piccoli ma intensissimi brividi di piacere almeno tre volte. E poi, ogni volta che raggiungevo questi brevi orgasmi, trovavo lì, a portata di bocca lo stupendo uccello eretto e svettante del padrone di casa. L'ultimo di questi piaceri fu sublime e quasi svenni dalla goduria. Gridai a scuarciagola :"SSSIIIIII!!!! CHE BELLOOOO!!!! “ lasciandomi cadere esausta tra le muscolose braccia del ragazzo. Goduta e rilassata mi assaporai le tenere effusioni dei miei due uomini. Il ragazzo ancora dentro di me, tra l'altro si stava ancora lentamente muovendo e nel mentre mi accarezzava spalle e collo, il cavaliere invece mi baciava amorevolmente la schiena ed il sedere. Quando rinvenni dall'ultimo squassante piacere fui libera di poter vedere il mio regalo. Il mio cavaliere sciolse il nodo del foulard che mi ostruiva la vista, dapprima non più abituata alla luce fui accecata, ma non appena il mio sguardo torno alla normalità ebbi modo di vedere Roberto. Come mi aveva anticipato il mio amico e da come lo avevo immaginato toccando il suo corpo, era davvero molto bello. Alto, muscoloso il giusto, un portamento elegante e sinuoso facevano da contorno ad un viso angelico. Capelli corti e neri con occhi verdi lo rendevano ancora più tenebroso ed intrigante. Come regalo il mio amico aveva decisamente scelto bene, lo dovevo ammettere. Il cavaliere versò da perfetto padrone di casa qual'era, un calice di vino ad ognuno e brindammo felici in onore a me. Poi, loro che ancora non avevano raggiunto il piacere mi annunciarono le loro nuove intenzioni. Rimasi basita ed alquanto riluttante, avevo sicuramente paura della loro proposta. Ma essendo io una donna molto curiosa e che essere posseduta contemporaneamente da due uomini era un mio intrigante desiderio, mi offrii benevolmente a loro, conscia che due maschi così difficilmente li avrei più avuti tutti per me. Se doppia volevano, doppia avrebbero avuto, unica condizione, e che nel mio stretto buchino sarebbe entrato il ragazzo. Lui certamente aveva un cazzo più lungo ma decisamente meno spesso e quindi più gestibile per il mio sederino. Il mio bel cavaliere, che tanto amava il mio culo, sebbene dispiaciuto lo cedette tranquillamente al fortunato giovanotto. Con bocca golosa rinvigorii facilmente i loro uccelli facendoli tornare belli, eretti e splendenti. Mentre ero intenta a raddrizzare i miei giocattoli, pensavo a quello che a presto mi avrebbero procurato. Era la mia prima esperienza a tal proposito, preoccupazione e paura affollavano la mia mente ma anche tanta era la curiosità e la voglia di sperimentare nuove sensazioni. Quando i miei due uomini ebbero le cappelle grandi e lucide dal desiderio, afferai orgogliosa i loro grandi membri quasi a fargli male. Ero davvero una brava pompinara se così velocemente avevo trasformato due piselli quasi mosci in verghe possenti. Tra poco sarei stata trafitta in contemporanea, l'edea mi creava grandi turbamenti ma soprattutto un' eccitazione disumana. Là sotto grondavo letteralmente al solo pensiero, e spavalda dissi a loro :" Ragazzi sono pronta. Voglio che mi facciate sentire una regina!!! Voglio godere come non ho mai fatto prima d'ora!!! “ I miei due uomini sorrisero compiaciuti nel sentirmi così decisa e si disposero pronti ad accontentare il mio desiderio. Fui invitata a salire sul mio cavaliere che era schiena a terra sul grande lettone. Compiaciuta obbedii. Mmmh!!! Era sempre un grande piacere trovarmi il cazzo del mio amico dentro di me. Gustai intensamente questi momenti, cavalcando con ardore e passione. Quando l'armeggiare dello sconosciuto nel mio stretto ano ci fece più deciso, dovetti bloccarmi. Prima con lingua grondante di saliva preparò il piccolo foro, poi con un dito unto di vasellina lo lubrificò minuziosamente infine, dopo aver rivestito il proprio pisello e cosparso per bene di ungente, lentamente si fece strada in me. Ero ferma, paralizzata dal timore ed attenta solo a rimanere il possibile tranquilla. Il ragazzo con grande attenzione e delicatezza entrò completamente. Iniziò a muoversi con estrema cautela e solo dopo essersi sincerato che io ero completamente rilassata e il mio ano ben aperto e dilatato i suoi affondi si fecero più decisi. Dolore e bruciore furono le prime sensazioni, temetti di dover addirittura sospendere per quanto fastidio stessi provando ma successivamente, quando lui si fece più disinvolto ed i suoi colpi più violenti anziché cedere, il piacere sostituì le negative impressioni iniziali. Wow!!! Si mi piaceva eccome ora essere posseduta analmente dal giovanotto. Anche il mio cavaliere, al crescere dei miei molto sonori apprezzamenti, cominciò a muoversi. Ero trafitta all'unisono da questi due magnifici maschi, mi sentivo così piena ed appagata come mai mi era successo. Tra due fuochi, inforcata come una porcella allo spiedo dai loro imperiosi uccelli, iniziai a godere. Volevo urlare la mia gioia, ma tanto era il piacere che la mia voce uscii tenue e soffocata. Improvvisamente attorno a me ci fu solo silenzio. Non che loro non emettevano suoni anzi al contrario, erano molto rumorosi tra sbuffi ed ansimi, ma io godevo così intensamente che i sensi uditivi sembravano ovattati. Esplosi in un orgasmo mai avuto riuscendo a raggiungere livelli di piacere che manco minimamente avrei immaginato prima di allora. I miei due uomini mi avevano donato un piacere così forte che quasi svenni. Anche ragazzo raggiunse il suo orgasmo, avvertii solamente il suo crescente respiro affannoso, i colpi sempre più frenetici e...calde e cremose gocce posarsi sulla mia schiena. Più libero di muoversi, sotto di me oramai inerme, il cavaliere spinse con tutto il suo desiderio e vigore. Il suo cazzo entrò ed uscii dalla mia figa fradicia di umori, a grande velocità. "Aahhhh!!!!" e nient'altro disse quando anche lui godette. Il mio utero fu riempito dal suo sperma. Sentii un gran caldo insinuarsi al mio interno, era bellissimo, adoravo quando lui sborrava così in libertà. Del dopo non ricordo più nulla. Esausta, con rivoli di sperma che mi colavano dalla schiena e tra le gambe, inebriata dal più intenso piacere mai provato, mi addormentai. Caddi in un sonno così profondo che non riuscii nemmeno a ringraziare e salutare il tenebroso giovane. Al mio risveglio il cavaliere era premuroso al mio fianco. Mi stava gentilmente accarezzando e non appena si accorse che avevo riaperto gli occhi con affetto mi baciò. Rimanemmo assieme a festeggiare, il più bello dei miei compleanni, tutta la notte...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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