trio
Serata intrigante con una passionale coppia partenopea

30.11.2018 |
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"Mi avvicinai a questa perfetta coppia, abbracciai lui con calore per per dimostrare il mio affetto e la riconoscenza, diedi un bacio direttamente in bocca alla favolosa signora e dinanzi a loro mi..."
L'azienda per cui lavoro, mi comunicò una mia imminente trasferta a Napoli. La mia prima reazione fu alquanto negativa, ero infastidito a dover fare una simile sfacchinata per una misera riunione. Poi valutando con maggior calma il giorno organizzato mi resi conto che trattandosi di un venerdì, potevo chiaramente a spese mie, pernottare due notti nel capoluogo partenopeo. Fantastico, mi misi subito alla ricerca di un B&B, su un noto sito, ubicato il più possibile in centro. Trovato e prenotato il prossimo passo fu quello di contattare un vecchio amico, conosciuto tanti anni prima da ragazzo durante una vacanza in terra iberica. Con lui, la mia intenzione era quella di passare il venerdì sera mangiando e soprattutto bevendo in un locale a lui noto. Lì avremmo ricordato la nostra spensierata gioventù e mi avrebbe fatto conoscere la sua sposa e le splendide figlie avute con lei. Sabato mattina mi sarei riposato e smaltito le fatiche della cena, e nel pomeriggio ne avrei approfittato per visitare le bellezze di Napoli. Domenica in tarda mattinata avevo il mio treno ad alta velocità che mi avrebbe riportato a Torino. Rimaneva, libero da impegni, la serata di sabato. Cosa fare? Tra le varie ipotesi da me pensate per come trascorrere l'ultima notte all'ombra del Vesuvio, quella più gettonata fu sicuramente un'avventura trasgressiva di sano sesso. Mi ricordai di una coppia conosciuta tramite A69. Galeotto fu un mio racconto a proposito della nostra conoscenza sull'etere. La Lei leggendo la mia storia mi scrisse di essersi eccitata molto ed io da perfetto gentleman, ringraziai confidandole che la trovavo terribilmente affascinante. Continuammo da allora a scriverci e provocarci vicendevolmente ma...purtroppo la nostra lontananza ci impediva di incontrarci. Quella sarebbe potuta essere la serata ideale, a patto naturalmente che volessero e che non che non avessero altri impegni. Mandai la sera stessa sul profilo della coppia campana, l'intenzione di trascorrere in loro compagnia, spiegando le motivazioni del mio viaggio, quel particolare sabato sera. La mattina dopo, appena feci l'accesso sul sito, mi comparve la famosa bustina rossa della posta in arrivo. Erano, loro, che mi rinnovavano l'invito nella propria dimora e che in più mi avrebbero ospitato a cena.Era fatta. Avevo organizzato un magnifico weekend a Napoli. I giorni, che mi separavano dalla mia trasferta lavorativa, passarono rapidamente. La riunione fu molto redditizia, riuscì a strappare ai miei colleghi partenopei, un incremento di produzione e qualità con costi leggermente ridotti. Magnifica fu la cena e il locale scelto dal mio vecchio amico. Ancora meglio fu la gita turistica per le vie di Napoli. Certamente più caotiche rispetto alle riservate strade del capoluogo sabaudo, ma decisamente più frizzanti e colorite. Ma era la cena del sabato sera che mi incuriosiva e che tanto turbava i miei pensieri. Si perché anche se oramai navigato ad incontri con coppie, questa era la mia prima esperienza "lontano da casa". Sempre una coppia scambista che mi rendeva partecipe del loro piacere, sapeva emozionarmi ma questa, evidentemente per ovvi motivi geografici, aumentava le mie pulsazioni e voglie. All'imbrunire la magnifica coppia mi comunicò il loro indirizzo e l'orario di inizio cena. La Lei che da sempre aveva condotto lo scambio di messaggi mi invitò a presentarmi il prima possibile perché ansiosa di fare la mia conoscenza. Se già ero eccitato al pensiero di condividere con loro la serata, il suo sollecitarmi ad arrivare con solerzia, mi scatenò un turbinio di emozioni e sensazioni... Corsi in albergo, che fortunatamente si trovava alquanto vicino a loro domicilio, mi docciai e sbarbai con cura, eliminai ogni pelo superfluo dal mio basso ventre e con rapidi spruzzi profumai il mio corpo. Già a Torino avevo preparato il vestiario consono per apparire lì più elegante possibile alla coppia. Mocassini scamosciati di pelle scura, con cintura abbinata, pantaloni classici blu, camicia di lino bianca e una giacca leggera azzurra. Mi pettinai con cura la mia fluente chioma ed ero pronto per andare a divertirmi. Non prima di essere passato da un Wine bar, che sapientemente mi aveva consigliato il personale della reception dell'albergo, comprando una bottiglia di freddissimo vino bianco della Valdobbiadene ed un elegante e profumato mazzo di rose rosse. Ora ero pronto e a rapidi passi mi recai verso il loro indirizzo. La casa si trovava nel quartiere centralissimo di Chiaia, a pochissima distanza dal mare. Potevo tranquillamente, annusando l'aria, sentire l'inconfondibile odore marino. Camminando tra le vie di questo elegante quartiere, mi resi conto di essere nel salotto bene di Napoli. Passando vicino a piazza dei Martiri incontrai le boutique e gli showroom delle più prestigiose griffe. Dal salotto passai al quadrilatero della movida partenopea dove si concentrano tantissimi locali, lounge bar, pub, pizzerie e ristoranti. Qui pensai che sicuramente sarebbe stato possibile saltare da un locale all’atro dalle prime ore della serata fino a notte fonda! Arrivai finalmente dinanzi al portone, con il numero civico che mi avevano fornito. Suonai ed una voce gentile e suadente, mi invitò ad entrare e a salire al quarto piano. Salendo verso di loro, mi resi conto di quanti turbamenti e diversi stati d'animo avevano invaso la mia testa. Troppi pensieri albergavano in me, come del resto mi avveniva sempre prima di ogni conoscenza tête-à-tête. Decisi di non pensarci troppo, di escludere il più possibile le mie vivaci emozioni. Aperta la porta dell'ascensore li trovai di fronte. Erano una bellissima coppia. Mi fecero entrare in casa loro, donai il mazzo di rose alla affascinante Lei e consegnai la bottiglia di fresco vino a Lui. La signora, accettando il mio dono, mi salutò con un affettuoso abbraccio. Il marito si presentò con una vigorosa stretta si mano e mi invitò ad accomodarmi nel salotto. Dario, così si presentò a me, era un uomo in ottima forma fisica, più o meno mio coetaneo, leggermente più basso di me, capelli cortissimi, moro con occhi castani. Vestiva in maniera casual, jeans e camicia bianca, ma pur sempre elegante. Lei apparve da subito magnifica. La sua bellezza rapì letteralmente i miei sguardi. Giorgia era la classica donna mediterranea, media altezza, un grazioso viso con lineamenti nella norma , trucco sobrio, con labbra carnose arricchite da rossetto rosso ma non troppo acceso, capelli castani con un taglio sbarazzino a caschetto, occhi scuri e penetranti e un corpo sinuoso e molto invitante. A occhio aveva una seconda abbondante o terza di seno e due gambe ben modellate vestite da una calza velata nera che venivano slanciate da un elegante scarpa dal tacco importante. Un sobrio ed elegante vestito a tubino anch'esso nero le conferiva uno charme di classe ma estremamente sexy. La splendida coppia, molto unita ed affiatata, seppe immediatamente farmi sentire a mio agio. Chiaccherammo a lungo tra sorrisi e battute come amici di lunga data. Dario, da buon intenditore di vini che risultò essere, aprii il raffinato vino con bollicine che avevo portato. Lo servì in eleganti calici e lo sorseggiammo durante la nostra amichevole conversazione. Giorgia faceva la spola tra la cucina, dove stava preparando la cena, e il salotto. In uno di questi suoi andirivieni, sedendosi accanto al marito, il vestito le risalì sulle gambe lasciando intravvedere ai miei occhi, la balza in pizzo delle autoreggenti ed un leggero scorcio della sua nuda coscia. Immaginate me, già ero ammaliato ed eccitato da questa elegante signora, figuratevi il mio stato d'animo dopo aver avuto questa seducente visione. Non sapevo se il vestito le era risalito accidentalmente o era stata lei, con una abile mossa, a provocarmi e giocare con le mie emozioni. Una cosa era certa, ebbi un immediata erezione, sentivo il mio pene infastidito da tutta quella pesante stoffa che gli impediva i suoi naturali movimenti. Anziché intimidirmi per una erezione cosi evidente, pensai bene a uno stratagemma per far vedere all' affascinante e seducente signora quanto fosse il mio desiderio. Così con nonchalance, mi alzai con la scusa di rabboccare il calice oramai vuoto, cercando di mettere in mostra la pretuberanza della mia patta gonfia e sempre molto attento a non distogliere il mio sguardo da quello di Giorgia. Lei notò il mio rigonfiamento e arrossendo leggermente con un vistoso sorriso malizioso, si abbassò ricomponendosi,la parte del vestito che mi aveva regalato la sensuale visione. A breve tornò in cucina per il proseguo dei suoi lavori tra i fornelli, ma sempre fissandomi con un sapiente occhiolino mi fece capire di aver ricevuto il mio messaggio subliminale. Questi brevi ma intensi e soprattutto molto complici scambi di provocazioni mi diedero l'idea di come si sarebbe svolta il proseguo della serata. Ma prima c'era da sbrigare la cena. Io avevo un discreto appetito dovuto all'intenso giro turistico per Napoli del pomeriggio ma soprattutto alimentato dai gradevoli aromi provenienti dalla cucina. Giorgia ci chiamò a mangiare essendo la cena già pronta e fumante nei piatti. Devo confessarvi che la padrona di casa oltre ad essere una donna di classe molto attraente si dimostrò anche un abilissima cuoca. Il menù della serata fu spaghetti ai frutti di mare, spigola al forno con un'insalata come contorno il tutto annaffiato da un delicato e fruttato Fiano di Avellino. Una cena superba, tutto buonissimo. Poi Giorgia invitò il marito a preparare il caffè poiché lei avrebbe allestito il salotto per il dolce e per l'oramai imminente dopo cena. Io da perfetto cavaliere mi proposi di aiutarla, ma lei declinò dicendomi con la sua consueta calma e suadente voce che avrebbe provveduto tutto da sola. Prese un cabaret di paste dal frigo e passando alle mie spalle mi a sussurò all'orecchio :"Ti piacciono mio caro i babà con le fragoline?" e si congedò regalandomi una dolce quanto sensuale carezza lungo il collo e finendo sulla spalla. Quella voce sexy abbinata a quel gesto così semplice, ma così altamente erotico, mi fece rizzare i peli e sentii il sangue scorrere rapidamente verso immaginate voi quale parte del mio corpo? Quando io e Dario con il caffè fumante ci trasferimmo in salotto, trovammo questo pronto ed arredato ad doc per il proseguo della serata. Giorgia aveva spento le luci e creato ad arte un ambiente illuminato da sole candele profumate. Musica ambient sarebbe stata la colonna sonora. Caffè e babà furono rapidamente e voracemente bevuti e mangiati per raggiungere in fretta il tanto atteso ed agognato momento. Avevamo mangiato e bevuto benissimo, la serata era trascorsa in maniera meravigliosa, ma tutti sapevamo lo scopo per cui c'eravamo incontrati e tutti sembravamo impazienti di dare inizio alle danze. Come avviene quasi sempre, fu la regina della casa ad avviare il gioco. Improvvisamente si alzò in piedi di fronte a me, con un movimento suadente aprii la cerniera del suo vestito e con estrema naturalezza ma sempre con grazia lo fece delicatamente e lentamente cadere ai suoi piedi. Bellissima con indosso solo un ridotto intimo di pizzo nero e le autoreggenti mi fissava con quei suoi occhi magnetici. Anche Dario si era alzato e da dietro a lei, con una mano si era impadronito di un suo seno mentre con l'altra la accarezzava delicatamente lungo il collo. Io ero lì difronte a loro inebetito dalla lei bellezza e dalla disinvoltura con cui avevano avviato il gioco. Dario vedendomi titubante disse :"Ti piace mia moglie? Io dopo tanti anni la trovo semplicemente irresistibile. Questa sera dovremmo farla divertire e farle raggiungere le più alte vette del piacere. Coraggio Sandro unisciti a noi..." Ancora da seduto allungai una mano, fino a sfiorare il polpaccio. Risalii lungo la gamba fino ad arrivare a toccare la parte nuda laddove finiva l'autoreggente. Con un tocco morbido e delicato le mie mani l'ambirono la sua intimità ancora velata dal nero pizzo. Lei a sentirmi così in vicinanza al suo sesso ebbe un brivido accompagnato da un leggero sussulto . Accarezzavo il suo morbido ventre, risalendo sempre con più ardore verso il seno. Quando le mie mani vi arrivarono, Dario si era già prodigato di sfilarle il reggiseno. Timidamente lo toccai sfiorandolo appena. La guardavo fissandola intensamente, i nostri sguardi si incrociarono vogliosi di piacere, posai le mie labbra sulle sue e ci baciammo. Sentii la sua lingua insinuarsi, le mie mani oramai sfrontate la accarezzavano morbosamente dappertutto. Giorgia staccò le sue labbra dalle mie, si girò alla ricerca di quelle del marito e trovandole lo baciò con passione come a volerlo ringraziare... Dandomi le spalle mi accorsi che la splendida sirena ancora indossava, a coprirle il suo perfetto sedere, le mutandine in pizzo nero. Lentamente le sfilai, facendole cadere alle caviglie. Che visione celestiale, Giorgia aveva un culo tondo e sodo, da fare invidia a tante ventenni. Lì da dietro afferrai con decisione i glutei marmorei, leccando e baciando ogni dove. Con la lingua mi spingevo nel solco delle sue natiche fino a raggiungere la sua intimità più recondita. L'anale è da sempre uno dei miei più conturbanti desideri e vi voglio confessare che in quei frangenti avendo tra le mani questo meraviglioso lato B e potendo violarlo anche se con la sola lingua mi fece crescere le mie voglie. Mi interrogai se Giorgia praticasse la sodomia, se le piacesse e se me lo avrebbe permesso. E Dario, forse sarebbe stato lui a vietarmelo, per dimostrarmi che quello era di sua unica proprietà o semplicemente perché non desiderava che gli altri si gustassero quella preziosa prelibatezza. Decisi di temporeggiare, vedendo come si sarebbero comportati loro. Ma oramai il tarlo di trapanare il culo della splendida padrona di casa, si era impossessato come un demone dei miei pensieri. Fortunatamente fu nuovamente lei a liberarmi da queste mie inquietudini, liberandosi delle mani e bocche mie e di suo marito. Ci sbottonò le braghe e con decisione calò queste e le mutande lasciandoci nudi dalla cintola in giù, i nostri piselli furono liberi di librarsi in aria svettando fieri più che mai. Giorgia li soppesò orgogliosa e tronfia, si posizionò a carponi tra noi e accolse tra le sue labbra prima il mio e successivamente quello del coniuge. Alternava leccate a sonori risucchia, e regalava piaceri ad entrambi. Quando accoglieva il mio pene durissimo tra le rosse labbra, delicatamente giocava con le sue affusolate mani sul cazzo di Dario e viceversa quando la calda bocca ingoiava il membro di lui, il mio era impugnato da quella stupenda mano dalle unghie curate e smaltate di rosso il colore della passione. I suoi occhi penetranti erano sempre vigili su di noi, sulle nostre reazioni, sui nostri ansimi di piacere dovuti alle sue amorose cure. Ogni tanto dilatando al massimo la sua boccuccia, riusciva a donarci piacere ad entrambi. Dario mi guardava come a chiedermi se il lavoro della moglie fosse di mio gradimento, ed io in estasi ed alquanto compiaciuto, gli dimostrai quanto sublime fosse Giorgia. Le afferrai il capo e la spinsi con decisione mentre eseguiva su di me il fellataio . Vidi il mio cazzo sparire completamente tra le sue labbra, caldi brividi di godimento ed eccitazione risalirono lungo la mia schiena e incrociando nuovamente lo sguardo di Dario dissi :"Giorgia sei fantastica, tuo marito è un uomo molto fortunato!!!" Quando mollai la presa della sua testa, lei rilasciò il mio fallo grondante di saliva. Orgoglioso della propria consorte il padrone di casa, decise di cambiare posizione, non prima di esserci completamente denudati. Lui scivolò tra le cosce di Giorgia giocando con le labbra più intime.Conosceva benissimo dove e come leccare per regalare alla mogliettina il piacere. Nel frattempo io accarezzavo il suo grazioso seno. Seppure l'estate fosse oramai un lontano ricordo, sul seno di Giorgia erano ancora visibili i segni dell'abbronzatura. Aveva i seni candidi, marcato era il segno della parte superiore del costume. I capezzoli già eccitati di suo, al contatto con le mia mani, divennero lunghi e appuntiti. Strinsi con passione le tette mentre scendevo per baciarla. Appoggiai le mie labbra alle sue e ci baciammo con molto sentimento. Le lingue di intrecciarono vorticosamente giocando tra loro e scambiandosi effusioni. Per poco però, le sapienti leccate di Dario obbligarono la sirena ad abbandonare le mie labbra, lo sguardo cambiò espressione, smorfie di piacere anticiparono solo brevemente ansimi e urletti di sommo benessere. Anche il suo orgasmo fu molto elegante. Dario donatole la gioia con la lingua, voleva ora il suo prezioso fiore. La fece girare, ed ancora grondante di umori e saliva le infilò la sua vogliosa asta. Colpi poderosi percossero il sinuoso corpo di lei. Sentivo chiaramente sbattere a gran ritmo il bacino muscoloso di lui contro le natiche di Giorgia. Io con il mio pene in maestosa erezione mi feci trovare dinanzi a lei. Felice lo accolse tra le sue labbra, lo leccò con cura, lungo il tronco, attorno al glande rossissimo di desiderio. Alternava delicate leccate e sottili giochi di lingua a veloci e profondi affondi di bocca. A pochissimo dal mio orgasmo, Giorgia dovette mollare la presa dal mio uccello, Dario infatti era all'apice del proprio di piacere. Ora la scopava con una brutalità animalesca emettendo suoni che parevano provenire da una stalla e non da un elegante salotto partenopeo. Lei lo incitava a gran voce, e lui da obbediente marito qual'era la accontentò immediatamente. La stantufò ancora a breve e uscendo da lei con estremo tempismo innondò la schiena della leggiadra signora di caldo liquido della passione. Ebbi appena il tempo di calzare un preservativo, che ancora grondante di sperma, la Lei bellissima si ingroppò su di me. Puntò il mio uccello voglioso più che mai appena sopra la sua calda e bagnatissima vulva e...con molta passione si sedette sopra. Finalmente ero dentro di lei. Era mia, la volevo possedere e farla godere e godere di lei. Aveva appena iniziato a cavalcarmi che Dario da premuroso marito, prima di andarsi a rinfrescare, le si avvicinò sussurrandole romanticamente :“ Principessa ...ti amo da morire ...sei la mia vita ...divertiti e goditi questo affascinante uomo” e si congedò baciandola delicatamente sul collo. Quelle parole e quel amorevole gesto colpirono molto i miei sentimenti. Ci lasciava soli, anche se per poco, con me dentro la moglie pronto a godere di lei. Il suo gesto significava chiaramente che voleva regalarci, in assoluta intimità, la tranquillità di amarci da soli. Giorgia mi montava da vera amazzone, regalandomi gioia e tutto il suo magnifico corpo. Le mie mani giocavano con il seno, scendevano lungo i fianchi per posarsi sui suoi glutei ed aiutare il saliscendi della brunetta. Era fantastica, elegante anche nel accogliermi dentro di lei ed estremamente passionale nel muoversi sopra di me. Il ritmo della sua frenetica cavalcata rallentò quasi a fermarsi guardandomi intensamente mi disse con quella sua voce suadente da sirena :" Mi piaci...nel tempo hai saputo farmi salire il desiderio...ti voglio...ti voglio sentire dentro...mmmh!!! ssiii ssiii così!!!" Cercai di accontentarla sincronizzando la sua cavalcata a movimenti forti e profondi del bacino. Afferrandola con forza dal sedere riuscivo a spingere in profondità il mio cazzo sempre più teso e voglioso di esplodere. Fu lei questa volta ad interrompere il imminente orgasmo. Cambiò repentinamente posizione e soprattutto movimento. Facendo leva con le mani arpionate alle mie cosce ed arcuando il proprio corpo, riusciva a strusciare eseguendo un appropriato movimento il suo clitoride alla base della mia verga. Io rimasi immobile, attento solo a dare a lei la mia massima erezione. Unico movimento che mi concedevo era quello di palpare con gentilezza e passione le sue tette dai capezzoli pronunciati. Pochi attimi, almeno a me parvero, e lei emise un soddisfatto urlo godurioso. Esamine, si lasciò cadere tra le mie braccia. La coccolai con amore, baciandole la base del collo e accarezzando con amore la sua schiena. Ad ogni leggero tocco vibrava ancora di piacere. Avvicinai le mie labbra al suo lobo destro e le sussurrai teneramente :"Giorgia sei bellissima e mi piaci davvero molto...voglio godere dentro di te, farti sentire tutto il mio desiderio..." Detto questo l'adorabile signora si sollevò e si fece cadere sul divano. Le sfilai le autoreggenti che ancora indossava, la volevo completamente nuda tutta per me. Ora potevo penetrarla, entrare in lei per raggiungere il mio orgasmo. Ero eccitato. Affondai facilmente e iniziai a muovermi. Dapprima lentamente, poi i colpi si fecero sempre più ritmati e veloci. I mie erano ansimi di puro piacere, sempre più sonori e sempre più dettati dal aumentare della mia eccitazione. Esplosi dentro di lei, eruttando fiumi di caldo seme, gridando ai quattro venti :"Aaahhh!!! Sssiiii godooo!!! Rimasi abbracciato a lei sussurando quanto mi era piaciuto, quanto fosse bella e ogni complimento che il mio animo cavalleresco mi proponeva. Il momento idilliaco fu interrotto quando mi accorsi che Dario, terminata la doccia, ci stava in silenzio osservando. Era lì, seduto sull'altro divano coperto solo da una salvietta da bagno a coprire le sue nudità. Aveva un aria goduta, soddisfatto dello spettacolo che io e la moglie gli avevamo concesso. Non era solo dal suo sguardo che capii che si era eccitato allo visione dello show ma soprattutto per l'evidente erezione che celava da sotto l'asciugamano. Una passata sotto al doccia toccò pure a noi. Ci ripresentammo in salotto tutti in perfetto ordine coperti dai soli teli da bagno. La fatica lussuriosa appena vissuta ci aveva messo nuovamente appetito e in particolare avevo voglia di zuccheri e non solo io. Ci gustammo con calma i babà con fragoline che in precedenza, per l'ansia di giocare, avevamo appena assaggiato. Dario si premurò di farmi assaggiare un limoncello e un nocino da lui stesso distillati. Fu mentre sorseggiavo i suoi liquori che notai un tubetto di lubrificante. Ero sicuro che ad inizio serata erotica non vi ci fosse. L'avevano sicuramente portato Dario o la stupenda di lui moglie dopo. Probabilmente volevano prima sincerarsi di come fossi, del mio comportamento e se fossi degno di poter godere di un lato così intimo di Giorgia. La mia eccitazione crebbe immediatamente e con essa anche il mio uccello. Lei sempre attenta e premurosa verso il marito e l'ospite, se ne accorse subito. Probabilmente confabulando tra loro comunicò al marito ciò che aveva notato sotto il mio asciugamano. Questi, cordialmente ma con tono assai deciso prese a decantarmi la moglie, di quanto fosse bella, della sua rigogliosa fisicità, di quanto fosse abile nelle arti amatori e non , di quanto fosse porca...e sfilandole come un abile prestigiatore il telo che la copriva, lasciandola splendidamente nuda di fronte a me mi disse :"Sandro ti sei dimostrato un ottima persona, molto educato e rispettoso, a Giorgia piaci molto fisicamente e non solo, vogliamo che tu ci regali un ultimo piacere. Questo momento non lo concediamo a tutti ma solo ai meritevoli e tu sicuramente lo sei....vogliamo accontentarla? " A queste parole girò la moglie e mi sbattè letteralmente in faccia il suo splendido e rotondo culo. Afferrando con forza le natiche divaricò queste mettendo ben in evidenza il suo buchino più intimo e nascosto. "Facciamola godere come mai prima d'ora... " disse in maniera sfrontata. La liberò dandogli una leggera sculacciata e poi a seguire un affettuoso bacio in bocca. Come per tutta la serata, anche in questo frangente così hot, si dimostrarono uniti e molto innamorati. Erano una coppia perfetta. Invidiavo Dario nell'avere una donna tanto bella ed affascinante ma anche affettuosa ed innamorata al suo fianco. Ma ora era lì, incantevole nella sua nudità e Dario me la stava offrendo...Mi avvicinai a questa perfetta coppia, abbracciai lui con calore per per dimostrare il mio affetto e la riconoscenza, diedi un bacio direttamente in bocca alla favolosa signora e dinanzi a loro mi denudai nuovamente. Lei si prese subito cura del mio famelico amico penzolante. Ci volle veramente poco per vederlo eretto. Bastarono pochi colpi della sua sapiente lingua che combinata alla eccitante vista di lei e soprattutto dell'audace proposta di Dario per rendermi pronto al gioco. Giorgia però voleva assaporarmi bene e con cura. "Mmmh che bello... Mmmh che grosso... Mmmh che voglia che ho di lui...." continuava a ripetere mentre lo deliziava con la bocca. Giocò nuovamente come in precedenza con entrambi i falli, regalò benessere ad entrambi. Ad interrompere questo perfetto triangolo fui io. Avevo l'acquolina in bocca alla vista della sua passerina. Volevo affondare in lei la mia lingua, volevo dissetarmi dei suoi umori. E così feci. Mi ritrovai facilmente con la testa tra le sue gambe, lei non si oppose anzi...che bella, era profumata ed accogliente. La leccai delicatamente con cura, alternavo lunghe leccate tra le sue morbide labbra, a profonde penetrazioni di lingua. Ma fu sul suo pistolino delicato e più intimo che mi accanii. Lo facevo vibrare, ci giocavo e più lo stimolavo e più lei sembrava pervasa dal piacere. Non sapevo cosa stesse facendo Dario, ma sentendo lei impegnata con la bocca non mi ci volle molta fantasia ad immaginarlo. Premendo ed ondeggiando la lingua sul suo clitoride, Giorgia raggiunse a breve l'estasi. I suoi miagolii aumentarono di volume. Già eccitata dalla mia linguetta curiosa e dispettosa la Lady napoletana ebbe un violento e sonoro sussulto quando, sempre con la lingua ben piantata e vibrante li, vi infilai con decisione un dito nel sedere. Mi afferrò i capelli, li strinse con forza quasi a strapparli, e esplose in un roboante orgasmo. Bevvi con ingordigia i suoi fluenti umori. Bellissimo era e sarà sempre molto coinvolgente sentire e regalare la gioia corporea ad una donna, preferisco decisamente il loro piacere al mio. Ma Giorgia non era ancora sazia, e soprattutto Dario le voleva donare una serata memorabile. Perciò lui coricato sul divano la invitò a sedersi sopra. Da brava moglie qual'era eseguì alla lettera ogni sua volontà, iniziò a sgroppare su di lui. Dario con un cenno mi indirizzò verso il lubrificante, capii subito le sue intenzioni, come fossimo compagni di giochi di lunga conoscenza. Coperto con preservativo e cosparso di ungente la mia verga, aspettai diligentemente i prossimi comandi. Quando Dario sentii la moglie rilassata e vogliosa mi diede l'autorizzazione. Accuratamente il suo ano fu lubrificato e delicatamente e molto lentamente vi entrai. Wow!!! Che culo accogliente e caldo. Lo sentivo che mi avvolgeva e a giudicare da come si dilatava desideroso di assaporarmi per intero. Quando vi fui dentro fino alle palle, cercai lo sguardo di Dario come a chiedere il permesso. Lo vedevo là sotto immobile attento solamente alla propria moglie, premuroso di favorire la mia penetrazione e il diletto di lei. Se fino ad allora era stato lui a dettare i modi e i tempi degli amplessi della serata, in questa occasione, con grande mia sorpresa, Giorgia prese il sopravvento. Decisa e spavalda comandò con tono molto autoritario :" Dai ragazzi muovetevi vi voglio sentire dentro...fatemi godere..." Potevamo essere scortesi con lei? Assolutamente no!!! Fu subito soddisfatta. Io e Dario con sincronismo iniziammo a martellarla. Io da dietro e lui da sotto ci muovevano dentro di lei. Ansimi di puro piacere si mescolavano a leggeri lamenti di dolore. Io ero eccitatissimo, sferravo colpi profondi, violenti per farla godere e godere io stesso. Dario non era da meno. Giorgia non resistette a lungo al nostro incessante movimento. Un acuto è fortissimo :" SSSIIIIII!!!! SSSIIIIII!!!!! AAAHHHHH!!!!! “ E Giorgia venne nuovamente. A seguire anch'io dopo una ultima forte spinta godo. Sento riempire il preservativo di caldo liquido dentro il suo comodo culo. Esausto ma euforico mi sfilo da lei. Anche Dario esce da lei, vuole gioire anche lui. Piazzato davanti a lei agita il suo uccello. Lei a bocca spalancata, e la lingua oscenamente fuori attende la crema bianca del marito. Violenti getti le riempono la bocca e le imbrattano il viso. Ora tutto tace, il tempo sembra fermarsi, un sordo silenzio ci avvolge...abbiamo goduto e anche tanto. Bacio Giorgia in bocca, percepisco chiaramente il sapore dello sperma di Dario nella saliva di lei. Un rivolo di seme le cola ancora dalla guancia. Ripulisco con una carezza il suo angelico viso. Scoppio in una fragorosa e contagiosa risata. Ridiamo tutti insieme per festeggiare la meravigliosa serata. Il weekend a Napoli sta per terminare, ho mangiato e bevuto divinamente, ho potuto ammirare una splendida e vivace città ma soprattutto ho avuto l'onore di vivere un'intensa notte di sesso con una coppia estremamente intrigante. Esco dalla loro abitazione, non prima di avergli strappato , la promessa che mi avrebbero sicuramente raggiunto un giorno a Torino...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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