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In una calda e accogliente baita con una coppia di A69


di Xandro68
29.10.2019    |    958    |    1 9.6
"" Tentai di rifiutare il suo invito, ma lei rincarò con un eloquente :" Non si faccia pregare, l'ospitalità è d'obbligo in montagna..."
Il cielo era davvero grigio, come in tante giornate autunnali, grossi nuvoloni carichi di pioggia si stavano minacciosamente e pericolosamente addensando. Faceva anche molto freddo, la temperatura era più bassa di quelle normalmente rilevate in stagione. Io incurante di tutto, avevo deciso di fare una lunga escursione a piedi, tra i sentieri montani di una tranquilla vallata delle montagne torinesi. Arrivai in macchina nel parcheggio, da me prescelto come campo base, alla buon ora. Il percorso che intendevo fare, prevedeva almeno tre ore di camminata a buon passo. Tra ripide  e scoscese valli immerse in una lussureggiante natura mi incamminai. Avevo con me, attrezzatura  e viveri per trascorrere serenamente una giornata di trekking in solitaria tra queste meravigliose conifere. Le prime due ore trascorsero piacevolmente senza intoppi, poi improvvisamente, accompagnata da sonori tuoni, fece il suo ingresso in scena la pioggia. Indossai il mio giubbotto e provai a continuare nonostante l'inclemenza del tempo. Speravo che la pioggia durasse poco, che dopo un rapido anche se intenso scroscio, mi desse la possibilità di continuare la camminata. Ciò che avevo sperato, sfortuna volle non avvenne. Anzi la pioggia si intensificò e le nuvole sempre più basse rendevano anche difficoltosa la visuale. Bagnato, raffreddato e oramai giù di umore, decisi di tornare velocemente alla macchina. Accidenti a me, al mio cattivo vizio di non dare mai retta alle previsioni meteo. Se solo avessi consultato il sito meteo da me solitamente adoperato, ora non sarei stato sicuramente in quelle condizioni. Scendevo a passo veloce, attento a non scivolare su un terreno sempre più bagnato e quindi pericoloso. La fretta di tornare alla macchina, la scarsa visibilità e probabilmente una mia disattenzione dovuta alla pioggia e al freddo, mi portarono accidentalmente a sbagliare strada. Ahimè, quando mi resi conto era oramai troppo tardi, avevo forse già camminato nel verso sbagliato, scendendo nella vallata adiacente per svariati chilometri. Sperduto e sempre più zuppo d'acqua, vidi come un miraggio una isolata baita. Il camino fumante era il chiaro segnale che fosse abitata. Mi diressi spedito verso la casetta montana nella speranza che al suo interno qualcuno mi desse indicazioni per come giungere velocemente al parcheggio. Arrivato dinanzi alla porta bussai timidamente. L'attesa fu molto breve, infatti pochissimo dopo la porta si aprì. Una figura femminile mi apparve da dentro e mi resi conto che Lei si era spaventata nel vedermi. " Mi scusi signora non era assolutamente mia intenzione né spaventarla né tantomeno intimorirla. É solamente che mi sono perso e avrei bisogno di aiuto per ritrovare la strada corretta." mi prodigai per tranquillizzarla. Lei rasserenata mi disse con voce gentile e amichevole :" Non mi ha spaventato. Solo che aspettavo mio marito e non pensavo che alla porta ci fosse uno sconosciuto. " Mi scrutò attentamente, poi forse dopo avermi valutato bene, come una persona tranquilla e innocua, aprendo l'uscio di casa mi invitò ad entrare dicendo :" Prego venga dentro, é tutto bagnato e chissà che freddo che avrà? “ Titubante risposi :" Appunto sono troppo bagnato per entrare, temo di allagarle la baita, vorrei solo l'indicazione giusta e poi tolgo il disturbo". Ma Lei sempre più insistente disse :" Non si preoccupi assolutamente di bagnare, venga dentro e quando arriverà mio marito, o gli fornirà le indicazioni oppure forse meglio, l'accompagnerà in macchina fino alla sua." Non potendo certo rifiutare, tolsi gi scarponi intrisi d'acqua e fango ed entrai. Il tepore della bella baita mi diede immediato conforto. Una grossa brace scoppiettante dentro il camino, scaldava l'ambiente rendendolo ospitale e caldo. La signora vedendo me grondante, mi propose con grande gentilezza :" Si faccia una doccia calda, si sentirà sicuramente meglio dopo..." Tentai di rifiutare il suo invito, ma lei rincarò con un eloquente :" Non si faccia pregare, l'ospitalità è d'obbligo in montagna. Nel frattempo mentre i suoi vestiti si asciugheranno, accanto al caminetto,  potrà indossare quelli di mio marito. Così ad occhio avete la stessa taglia." A tanta cortesia non potevo rifiutare, mi diressi senza fiatare verso il bagno da lei indicato. Leggermente intimorito mi spogliai, ero pur sempre a casa di sconosciuti, e nonostante Lei mi era apparsa molto gentile e disponibile, non conoscevo il marito e soprattutto non sapevo come avrebbe accettato un estraneo, per giunta nudo, nella sua doccia. Mentre pensavo a lui, un leggero bussare alla porta mi riportò con la mente in bagno. Era lei, che mi invitava a passarle i vestiti. Io purtroppo non potevo, essendo già in doccia, ma la signora senza turbarsi più di tanto disse :" Li prendo io, non ti preoccupare non guardo. E poi alla mia età ho già visto più di un uomo nudo..." Non mi aspettavo che lei entrasse in maniera tanto disinvolta, infatti impreparato, mi trovò completamente nudo, girato verso di lei, che mostravo con naturalezza i miei attribuiti. Non feci in tempo a coprirmi,  nascondere perlomeno con le mani la mia nudità più intima. Lei lesta, raccolse i panni bagnati, ma non mantenne la promessa appena fatta. Anche se per pochi istanti, i suoi occhi attenti caddero su di me. Mi guardò, mi fissò intensamente, scrutò con sguardo curioso la virilità penzolante. Quando alzò lo sguardo, questo incrociò il mio, e capendo di essere stata colta in fragrante sorrise. Poi, come nulla fosse, uscii dicendo :" Docciati con calma, fai come se fossi a casa tua,  io ahimè ti aspetterò fuori..." Rimasi impietrito, erano bastate le sue occhiate e quel suo ahimè uscendo, per raggelarmi il sangue nonostante la calda acqua della doccia. Cercai di evitare certi pensieri, avevo sicuramente travisato, non volevo e potevo cadere in tentazioni pericolose. Continuai la doccia ma inevitabilmente la mia mente era rivolta a lei, ai suoi occhi azzurri che mi guadavano. Non solo quello turbava i miei pensieri, anche tra le gambe, la signora aveva destato un certo interesse a giudicare dai suoi movimenti là sotto. Terminata la doccia mi asciugai e avvolsi il mio corpo in una morbida asciugamano, che Lei aveva accuratamente posato, in occasione del suo furtivo ingresso in bagno. Quando uscii, trovai ad attendermi entrambi. Il marito era appena rientrato e si precipitò a salutarmi. Io chiesi perdono, per come mi ero intromesso nella loro quiete domestica. Lui mi rassicurò dicendo :" Non ti preoccupare, nessun disturbo, C. mi ha spiegato cosa ti è successo e penso di sapere dove hai parcheggiato la tua macchina. Quando i tuoi vestiti si saranno asciugati, se vuoi ti posso accompagnare." Ero stato davvero fortunato ad imbattermi, in un frangente di così difficile, in una coppia davvero disponibile e a modo. C. aveva visto giusto, il marito era alto come me, ed avevamo la stessa taglia di vestiti. Indossai nell'attesa dei miei, un paio di jeans e una felpa di  P. Mentre mi vestivo, nella loro piccola ma accogliente camera da letto, ebbi modo di osservare alcune bellissime foto di Lei. Era ritratta sempre in maniera stupenda, foto artistiche, dove si notava la mano esperta di un fotografo.Anche nel resto della baita si trovavano appese pregevoli foto, sia di passaggi, che ancora con C, in sensuali pose. Alle mie curiose domande sulle immagini, il marito rispose :" Ti ringrazio per i complimenti, la mano del fotografo è la mia. Non sono certo un professionista, ma mi diletta parecchio l'arte fotografica. E poi ti confesso che avendo una modella al mio fianco così attraente ,  mi viene semplice scattare delle belle foto... La fotografia è la mia passione, anche oggi, approfittando del cattivo tempo, mi ero recato nei pressi di una cascata per fare alcuni scatti. La pioggia rendeva il paesaggio, già bello di suo, ancora più suggestivo..." Iniziammo a chiacchierare, gustando il caffè preparato da C. sulla sua passione nella fotografia. Vedendo il mio interesse, mi mostrò dapprima la sua macchina professionale, poi una Nikon datata, ma a cui era legato per affetto da tempo e successivamente alcuni suoi album fotografici. Era bravo, sapeva cogliere scorci e paesaggi davvero emozionanti. Mentre parlava si percepiva quanto amasse quella nobile arte, mi spiegava minuziosamente la tecnica usata, il motivo di quella particolare inquadratura e il perché lui l'avesse fotografata. C. silente a suo fianco, seguiva le parole del marito, gli passava un nuovi album da Lui richiesti e...ogni tanto, non certamente con insistenza mi guardava con intensità e curiosità. Durante questa interessante discussione improntata sulla fotografia, la potei osservare bene. Era una donna medio alta, con una corporatura normale, che per intenderci significa che aveva le curve esattamente come piacciono a noi uomini. Come già detto in precedenza, occhi intensi ed espressivi di colore azzurro che si accostavano  perfettamente con i lunghi capelli castano scuro. Era bella, decisamente una donna intrigante di aspetto molto piacevole. Saranno stati i sempre più intensi e prolungati sguardi che generosamente ci scambiavamo e che P. da attento fotografo, non poteva certamente non notare, il motivo di un repentino cambio di album. Improvvisamente Lui mi domandò :" Sandro, ci terrei  ora a farti vedere, un nostro album molto personale, sempre che tu lo voglia e naturalmente se C. non avesse nulla in contrario? “ -" Certo che sono interessato, ho visto con piacere tutti quelli precedenti, perché mai ora questo vostro personale non dovrei vederlo? Lei si alzò di scatto, molto sorridente e con passo felino raggiunse il mobile e afferrò sullo scaffale più in alto un grande raccoglitore rosso. Lo porse al marito e guardando me molto intensamente  e con uno sguardo questa volta molto malizioso disse :" Sono leggermente intimidita, ma molto curiosa del tuo commento!!! “ Le nuove foto mi lasciarono senza fiato, per diversi attimi non riuscii a dire nulla, nessun commento o giudizio uscii dalla mia bocca estasiata. Lei era ritratta magnificamente dal marito in pose eleganti e molto sensuali. Le prime caste, poi via via sempre più sexy ed osé, lasciando sempre meno spazio all'immaginazione sulle fattezze del suo provocante corpo. Completi intimi sensuali, nudità sempre più alla mercé dei miei affamati occhi. Era bellissima e decisamente eccitante. Lei rossa in viso per la timidezza ma anche turbata dal mio silenzio chiese :" Spero che tu le gradisca, non vorremmo averti disturbato, del resto non tutti apprezzerebbero questo genere...d'arte!!!“ La rassicurai immediatamente con :" Gradire? Certo che gradisco queste eleganti...fotografie, anzi sono onorato che abbiate deciso di mostrarmele. Tu C. sei bellissima, fotogenica e soprattutto molto sensuale. Il mio era un silenzio di puro piacere, assolutamente non sono turbato..."  Più rilassata dalla mia risposta C. si sedette al mio fianco continuando a mostrarmi, con il marito, il resto delle foto. Le ultime la mostravano meravigliosamente nuda in pose eleganti ma molto osé ritratta tra spettacolari paesaggi di montagna e di mare. Wow!!! Era davvero una bella donna, con un fisico magro molto provocante ed eccitante, il seno una magnifica terza, a forma di coppa di champagne ed un viso accattivante con occhi vispi ma anche molto maliziosi. Poi improvvisamente il genere fotografico cambiò repentinamente. Lei è sempre presente e nuda, ma ora ci sono mani che la toccano. Mani sicuramente non di P. altri uomini insieme a Lei, che la baciano, che la toccano con passione. Gli scatti sono sempre più hot fino a raggiungere il culmine con Lei posseduta contemporaneamente da due diversi sconosciuti. Se prima ero rimasto basito e senza parole, immaginatevi adesso. Nel mio silenzio a parte gli occhi spalancati ed increduli, le uniche emozioni che trasparivano da me, era un importante erezione, certamente notata sia da C. che da P.  Lei con viso angelico e sorridente e due fari azzurri che mi abbagliavano, mentre accarezzava la mia coscia, avanzando lentamente verso  pacco mi chiese beatamente :" Sandro, ti andrebbe di arricchire il nostro book con alcune foto simili a quest'ultime, insieme a me? Io lo desidero da quando ti ho visto...nudo sotto la doccia. Appena e rientrato P. ha capito subito, da come mi brillavano occhi, le mie voglie..."  Wow!!! Da non credere!!! Da una giornata, scusate il termine, di merda, dove nulla era filato giusto, a cominciare dal meteo, ed ora questa brillante ed intrigante coppia, mi stava proponendo un simpatico e malizioso gioco, che avrebbe fatto pendere sotto altri auspici il giorno. Per effettuare i primi scatti P. ci posizionò in piedi uno di fronte all'altra. Mentre i nostri sguardi erano fissi su quello dell'altro, ci spogliavamo lentamente in maniera molto sensuale. Quando rimanemmo, io in boxer e lei splendida in un intimo nero, guardammo in camera sorridenti e dopodiché le nostre bocche si unirono. Un semplice bacetto casto. Avrei  voluto baciarla Intensamente, ma per timidezza e imbarazzo, con loro ancora due perfetti sconosciuti, non osai. Fu allora Lei, consapevole del mio stato d'animo, che con decisione mi tirò a se e mi baciò con vigore. Il dado era tratto, mi sentii scosso da un improvviso vortice di passione. Si perché il bacio, da sempre è stato da me considerato, il veicolo principale per arrivare al sesso, la prima lettera dell'alfabeto erotico. E il suo unire le labbra, in maniera così carnale e passionale, scatenò le mie più torbide fantasie... Labbra calde e carnose accarezzarono le mie, le lingue si sfiorarono per poi cercarsi, unirsi, intrecciarsi... Le rispettive mani non erano inermi, vagavano lungo i nostri corpi, sempre più ardenti e vogliosi. Non trovai eccessiva resistenza nel liberarla dal reggiseno, questo cadde a terra insieme alle altre vesti. I seni sodi e sensuali con capezzoli turgidi e sporgenti, furono rapiti immediatamente, vi appoggiai le mani e la bocca, li gustai, li assaporai. P. volle immortalarci, con io alle spalle di C.,mentre con entrambe le mani  stringevo quel meravigliosi capolavori della natura. Una foto carica di pathos e significativa, di quello che sarebbe accaduto a breve. Infatti durante lo scatto, la mano di Lei si intruffolò furtiva dentro i boxer, impugnando ed estraendo il mio membro già duro e svettante. A questa vista P. oramai in trance fotografica, esclamò entusiasta :" Si, così!!! Brava C. Ora baciatevi. Mmmh!!! Che posa sensuale ed erotica..." La mano di lei accarezzava il mio uccello, io ricambiai infilando la mia sotto le sue mutandine. Al contatto fu scossa da un profondo brivido, le appoggiai appena i polpastrelli sulla sua intimità, l'accarezzavo dolcemente, mentre i baci, divenivano sempre più intensi. P. continuava il suo personale reportage, mostrando il suo interesse e la sua eccitazione, con sonori commenti sulle varie pose. La accompagnai verso il divano, proprio di fronte al caminetto acceso e scoppiettante.Mi chinai ai suoi piedi e lentamente le abbassai la leggera stoffa che ricopriva la sua preziosa fessura. Che incanto, bellissima, ricoperta da un soffice e profumato pelo, magnificamente curato. La sua patatina succulente era lì, proprio di fronte a me, pronta e vogliosa. Le affondai la lingua, un sapore dolce, un nettare si impossessò del mio palato. Annusai intensamente quel delicato aroma, mi girai a guardare il marito, un breve sorriso per un intrigante scatto e nuovamente la lingua era dentro di lei. Scorreva veloce e saettante tra le sue morbide labbra, punzecchiava dispettosa il punto nascosto e prezioso della sua intimità. Quanto mi piaceva giocare di bocca, con la sua stupenda passera, e quante soddisfazioni nel farlo sentendo i suoi goduriosi lamenti, salire d'intensità. Più leccavo e stuzzicavo il clitoride, più lei urlava e si agitava. Eravamo, da questo punto di vista, sincronizzati a meraviglia. Lei era sempre più un fremito, sempre più scossa da brividi di piacere e per aumentare queste sue sensazioni, vi infilai prima uno e poi un secondo dito. La masturbai deciso, affondando sempre più in profondità con le dita e nel mentre con la lingua le deliziavo il clitoride. Lo premevo, lo succhiavo, lo strusciavo con decisione, lo stimolavo per accrescere il suo piacere. Un sordo silenzio, rotto solo dalle mie succulenti leccate e dai click degli scatti di P., precedette un lungo, lunghissimo ansimo acuto. Lei tirandomi per i capelli e dimenando le gambe all'impazzata, venne riversando nella mia bocca rivoli di umori di goduria. Mmmh!!! Saporita e dolce proprio come immaginavo... Mi alzai e a fianco del marito osservai questa splendida donna rilassata ed estasiata. Ora inerme, ancora a gambe spalancate e con gli occhi chiusi, come a pensare ad un attimo prima, si concedeva il meritato riposo o meglio si godeva ancora il benefico orgasmo. Relax davvero breve, in un attimo C. si destò invitandomi a sedere a fianco a lei. Naturalmente l'accontentai immediatamente. Non appena seduto, toccò a lei inginocchiarsi dinanzi a me. Impugnò con delicatezza il grande e duro fallo, lo osservò con sguardo voglioso e soddisfatto, lo scappellò mettendo in evidenza il glande rosso e lucente e con estrema lentezza lo prese in bocca. Operazione questa lentissima, per permettere al marito una serie di scatti, appena prima dell'ingestione del membro. Quando gli fu in bocca, iniziò un saliscendi dapprima calmo poi via via sempre più vorticoso. Wow!!! Che bocca calda, accogliente e famelica che aveva. Interruppe per un attimo il pompino, mi guardò fissa con i suoi splendidi occhi azzurri, prese fiato e...lo ingurgitò completamente. Tutto fino alla fine scomparve nella sua gola. Rimasi incredule dalla maestria di questo gesto, nessuna prima di allora aveva tragugitato così, i miei quasi venti centimetri di carne viva. Lo estrasse gocciolante di saliva, e lo rinfilò nuovamente per intero in gola. Lo fece altre quattro, cinque volte di seguito ed in una di queste mentre l'afferravo con forza dissi brutalmente :" Dai P. fotografa tua moglie mentre ingoia completamente il mio cazzo!!! Siii, cossiii!!!! Che bocca, che gola profonda che hai!!! Siiii!!!! “ Era davvero un abilissima pompinara, una bocca degna di una pornostar.  C. felice dei complimenti ricevuti, partì in quarta con il bocchino, muovendo veloce il capo mentre mi massaggiava le palle. I miei ansimi crebbero sia di intensità, che di volume. Ero prossimo a scoppiare quando lei cessò la sua nobile arte e disse :" Non ti faccio venire ora!!! Prima voglio scomparti... “ Decisamente, appoggiavo la sua perentoria scelta. Anch'io in effetti avevo la stessa medesima voglia. C'era un problema però, io non avevo con me preservativi. Nello zaino avevo di tutto, anche materiale che mai avrei usato, in una camminata in montagna, ma nessun condom chiaramente. Il problema fu presto risolto, P. si ricordò, che qualcuno, passato prima di me, ne  aveva dimenticato una scatoletta. Me ne porse uno, rapidamente indossato, ed ora ero pronto per lei. P. nel frattempo si era anch'esso spogliato, mostrando una erezione importante. Una bella foto un attimo prima che C. si sedette e...finalmente ero dentro di lei. Mmmh!! fantastico, che sensazione divina. La signora iniziò a muoversi lentamente, in maniera molto sensuale, gustando attentamente ogni piccola emozione, mentre mi fissava sorridente. Quanti complimenti ricevetti durante questo inizio di cavalcata. Da :"Sei bellissimo" , passando a:" Che cazzo meraviglioso", fino a :" Mmmh!! Come ti sento dentro..." Io eccitatissimo le stringevo le chiappe marmoree, baciavo e mordevo, con delicatezza, i piccoli seni dai capezzoli sporgenti. Lunghi appassionati baci, con uso prolungato della lingua furono interrotti dall'avvicinarsi minaccioso della verga in tiro di P. Era ovvio, vista la posizione della moglie e la sua voglia, venuta durante il reportage fotografico, che volesse approfittare della bocca di Lei. Difatti, non appena l'occasione si verificò, mise il suo volatile durissimo dentro l'accogliente bocca di C. Questa, con tutte le difficoltà del caso, si prodigò a dare conforto ad entrambi. A me con una cavalcata sempre più imbizzarita, al marito, con uso di bocca e lingua da vera esperta. Ero eccitatissimo, dall'atmosfera sensuale che si respirava nella baita, dalla fortunata ma meravigliosa esperienza, che questa gentile coppia mi offriva, ma soprattutto dalla bellezza, dall'avvenenza e permettetemi dalla porcaggine di Lei. Mmmh!!! il suo muoversi sopra di me, sinuosa ed elegante, come in una sensuale danza erotica, e il ciucciare proprio a pochi centimetri dal mio naso, il cazzo del marito, mi provocava uno sconvolgimento ormonale, un esplosione dei sensi, un tripudio di emozioni pazzesche. Per non venire subito, dovetti pregarla di interrompere il suo sconvolgente su e giù. Rifiatai un attimo, giusto per smorzare la pressione là sotto, e anche per permettere al marito di appropriarsi della legittima proprietà. P. la mise a novanta e dopo una rapida leccata, entrò secco e deciso, in Lei. Mi gustai marito e moglie intenti a regalarsi benessere, Lui sferrandole colpi vigorosi, lei supina che con un adeguato movimento aumentava ulteriormente il ritmo. Ansimavano e sbuffavano felici, come e solo una coppia unita e affiatata poteva fare. Per un attimo, anche se pur breve, mi sentii a disagio e di troppo. Erano bellissimi nel loro sensuale rapporto, quasi da non disturbare. Quasi perché eccitato da questa visione e richiamato da Lei, tornai ad unirmi. Lei visibilmente su di giri, ci implorò di essere sbattuta contemporaneamente da entrambi. Voleva godere intensamente sotto i colpi di due uomini. Pe iniziare volle il marito dietro. Quindi mi fece coricare e mi sali sopra impalandosi. Mentre il marito procurava il lubrificante, C. mi cavalcò con impeto, era evidente la sua eccitazione e la voglia di cazzo. Mi sussurrò perfino, sempre con estrema gentilezza :"Mmmh!!!! Sandro che voglia di te... Che voglia di Voi.... Mmmh!!!! Siii!!!! SIIIII!!!!! “ Fu bellissimo, in quel breve lasso di tempo, che rimanemmo soli, amarci con naturalezza e passione. Addirittura io pretesi di cambiare posizione. Adoro, soprattutto quando il rapporto con la lei è intenso e ricco di pathos, la canonica posizione del missionario. In quel modo riesco a penetrarla con trasporto affondando interamente in lei mentre la bacio e la guardo. Così capitò anche con C. magnifica sotto di me, con uno sguardo estasiato che la rendeva irresistibile. La penetrai con impeto, sbattendo dentro di lei, in tutta la sua profondità, la mia virulente verga. Bellissimi e appaganti momenti vissuti solo Io e lei. Quando il marito tornò con in mano l'ungente, ci trovò avvinghiati come due appassionati amanti tanto da esclamare :"  C. ti deve proprio piacere Sandro, poche volte ti ho vista così presa..." Lei rispose con eloquenti e profondi ansimi, scanditi al mio incessante movimento. Ci lasciò gentilmente continuare, senza proferire né lamentele né tantomeno premure, nel rientrare nel malizioso gioco. La vista della moglie, così soddisfatta ed euforica, doveva evidentemente averlo soddisfatto ed inorgoglito che rimase in silenzio a guardarci. Del resto come non comprendere tale gesto. Solo chi pratica lo scambio e ama davvero la propria compagna, moglie, amante o fidanzata, potrà realmente capire quanto immensa sia la soddisfazione nel vederla contenta, nel sentire i suoi lamenti di puro piacere, leggere nei suoi occhi quel incredibile sensazione di appagamento psicofisico. Io però, mi sentii a disagio, certo era mia intenzione godermi da solo, la splendida e tanto disinibita moglie, ma era altrettanto vero che come ospite, tra l'altro molto inatteso, il gioco andava condotto in tre. Quindi, mi sfilai da Lei, mi sdraiai sul divano e feci cenno alla attraente signora di salire su di me. Ella non perse tempo, e lestissima fu sopra, con il mio cazzo piantato in profondità. Si accovacciò tranquilla su di me, mi baciò lasciando il culo alle premurose attenzioni del marito. Rimanemmo immobili, labbra conto labbra attendendo l'ingresso di P. Questi non tardò a penetrarla, molto lentamente dapprima, e poi via via sempre con un ritmo più elevato. Potevo sentire il suo gonfio e vigoroso attrezzo, scorrere nelle di Lei viscere, diviso da me, solamente da una piccolissima e sottile parete. Quando C. oramai  rilassata e assuefatta, dai prorompenti affondi di P. cominciò a genere, iniziai a muovermi anch'io con cautela. Prima però la baciai con trasporto e accarezzai il suo viso teneramente, Lei ricambiò il bacio e con un radioso sorriso, al mio gesto di affetto. Tra due fuochi, con due cazzi dentro, che sconvolgevano i suoi sensi, la bellissima signora iniziò a godere. Gli occhi azzurri sbarrati, la bocca spalancata, come a prendere più ossigeno, e tanti, tantissimi lamenti di benessere sempre più ad alto volume. Era sempre più bello ammirarla, soprattutto dalla mia privilegiata posizione. Era semplicemente emozionante scoparla e ed essere ammaliato da Lei. P. adesso era scatenato, si muoveva sempre con più vigore, con affondi sempre più profondi, e ogni tanto sentivo le sue mani percuotere, le deliziose natiche della moglie. Se inizialmente, i miei movimenti erano sincronizzati ai suoi, ora così schiacciato a lei in balia alla furia cieca di Lui, mi muovevo come meglio potevo. Non riuscivo certamente a tenere il suo dirompente ritmo, ma compensavo con baci, coccole e carezze opportunamente elargite alla moglie. Li sentii godere all'unisono, Lei con un sonoro :" Mmmh!!!! AAAHHHH!!!! “, Lui invece innondandole  schiena e culo, di abbondanti schizzi di calda crema bianca, mentre urlava come un ossesso :" SSSIIIIII!!!! BELLOOO!!! SEI STUPENDA!!! GODOOOO!!! “ Molto bello assistere al loro personale piacere, ma ora toccava a me. Volevo venire dentro quella bella donna, ansimando, anzi urlando tutta la voglia e il piacere che avevo. La feci nuovamente coricare e di nuovo dentro di Lei in posizione della missionaria. Mmmh!!! Era davvero un lago di umori, dopo l'ennesimo orgasmo, ma pur sempre molto accogliente. Affondai il più possibile, tutto completamente fino alla fine, quasi a toccare con la punta del cazzo contro il suo utero, quindi fissai intensamente i suoi meravigliosi occhi azzurri, sorrisi molto compiaciuto e la baciai sulle labbra. Un lungo bacio, denso di trasporto, affetto e passione. Quando staccai le mie labbra dalle sue, sempre sorridendo le sussurrai :" Sei meravigliosa, bellissima, divina...ora voglio godere di te..." Iniziai a muovermi dentro di lei, un movimento profondo e sensuale. I colpi si fecero rapidi, sempre più veloci, poi frenetici fino a quando, avvertii il piacere arrampicarsi lungo la schiena come una scarica elettrica , arrivare alla mente e gettarsi tra le gambe eiaculando grandi dosi di seme. Wow!!! Tra ansimi, brividi e e brutali versi eruttai un orgasmo sensazionale. In quei concitati istanti non mi resi assolutamente conto, che anche C. raggiunse insieme a me le alte vette del godimento. Mi stringeva, mi accarezzava, mi baciava e mi ringraziava di averle donato momenti di di così grande Intensità emotiva e fisica. Lei ringraziava me? Ero io in debito, mi avevano accolto,  bagnato e raffreddato in casa loro, trattato come un conoscente e alla fine appagato con il loro trasgredire libertino. Alla fine, trascorsi l'intera gionata con loro. Infatti solo all'imbrunire P. mi riaccompagnò verso il parcheggio. Mentre guidava lungo la stretta strada, costeggiata dalla fitta boscaglia di conifere, mi resi conto, che se non avessi smarrito il percorso, non avrei certamente vissuto una simile esperienza. Ero stato davvero fortunato e perdermi tra quei boschi incantati...verdi boschi di lussuria...
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