Racconti Erotici > orge > Tre maschi per mia moglie.
orge

Tre maschi per mia moglie.


di Xandro68
18.12.2018    |    11.779    |    4 9.8
"Anche per le scarpe dedicammo parecchia attenzioni..."
Eravamo e siamo tuttora una coppia molto unita. Sono passati diversi anni da quando ci eravamo conosciuti ma posso garantirvi che la sua vista mi emoziona come la prima volta. Ci siamo sposati molto giovani. Abbiamo trascorso anni ad amarci con amore, poi sono arrivati i figli. Quanto ci hanno uniti e resi migliori. Loro sono cresciuti e noi siamo invecchiati. Inevitabilmente come tante coppie i nostri rapporti di sesso si sono via via diradati e sbiaditi. Per tentare di ravvivarli e accendere nuovamente la passione abbiamo intrapreso un percorso trasgressivo. Dapprima ci appartavamo in luoghi isolati come due fidanzatini. Riprendemmo il gusto di fare sesso  esattamente come accadeva da giovani. Fu in una vacanza estiva passata, durante un nostro audace rapporto in una tranquilla ed isolata pineta Toscana, che ci accorgemmo di essere silenziosamente spiati. Fu uno shock. Inizialmente ci spaventammo, ma visto che i due occhi che morbosamente seguivano le nostre effusioni, si dimostrarono molto riservati e per nulla pericolosi, con nonchalance continuammo con indifferenza come non ci fosse nessuno. Be tanta indifferenza non direi. Ricordo ancora come fosse ieri quanta eccitazione pervase i nostri corpi e soprattutto le nostre menti. Godemmmo ripetutamente come non accadeva da anni. Da quel giorno abbiamo incominciato a giocare tra noi in posti sempre più frequentati, facendo attenzione ad appartarci in modo tale che qualcuno potesse spiarci. Quanta eccitazione ci regalò l'esibizione di quei anni. Diventammo sempre più sfrontati, copulavano goduti dinanzi a più guardoni, che assaliti dai loro istinti si masturbavano furiosamente. Qualche sera la macchina era letteralmente circondata da eccitati uomini di ogni età. Parchi pubblici, parcheggi, aree di servizio lungo le autostrade ed altri luoghi conosciuti per gli habitué dei car-sex furono per noi, le nostre alcove d'amore per diverso tempo. Lo step successivo di trasgressione avvenne per caso, ma in realtà fu dovuto alla nostra sempre maggiore disponibilità e disinvoltura a mostrarci. Una sera, mentre mia moglie era da me scopata selvaggiamente alla pecorina, un uomo intorno ai quaranta, audace più degli altri ma pur sempre con molto garbo, si avvicinò ed allungò la mano toccando gentilmente il seno di lei. Rabbia, gelosia, insofferenza furono furono le mie prime emozioni alla vista di quelle mani estranee sul corpo di Elisa. Ma ben presto l'eccitazione ebbe la meglio, trasalí al pensiero che lei fosse desiderata e toccata da altri. Quella sera non accadde, non eravamo ancora pronti, non avevamo ancora preso in considerazione  e discusso su una possibile intromissione nei giochi di un estraneo. Ma oramai il dado era tratto, la volta successiva un'altro  singolo, naturalmente scelto per la gentilezza e bellezza, fu addirittura invitato ad unirsi ai giochi. Le permettemmo di toccarla, di leccare le sue Intimità e benché di ciò non l'avevamo in precedenza concordato tra noi, Elisa pensò di accogliere tra le sue calde labbra il membro del fortunato. A quella vista, sebbene impreparato, venni all'istante. Il pompino allo sconosciuto uomo mi aveva certamente eccitato più della scopata stessa che stavo eseguendo. Lì, in quell'istante mi resi conto di quante emozioni potevo ricevere a vedere mia moglie tra le braccia altrui. La sera stessa parlando con lei la resi partecipe di cosa avevo provato, di quante stupende sensazioni mi avevano donato. Decidemmo così, con estrema naturalezza e naturalmente assieme ed in armonia di provare ad effettuare uno scambio con un'altra coppia. Inizialmente io volevo coinvolgere solamente un singolo, godevo al pensiero che un altro potesse possederla e farla godere. Ma lei si oppose, forse perché non si sentiva ancora pronta o più probabilmente perché non accettava che io mi prostrassi così tanto. Voleva con gentilezza nei miei riguardi, condividere in egual misura ogni singola emozione. Non la contraddissi certamente, l'amavo così tanto che mai mi sarei opposto ad una sua volontà. Incontrammo svariate coppie, alcune molto accattivanti, altre molto porcelle. Vidi passare donne bellissime e maschi molto virili. Lei affascinanti e sensuali, dalle forme gentili o molto provocanti e lui palestrati o dall'aspetto signorile. Godetti e feci godere tutte le madame, ma ogni volta raggiungevo il culmine quando avevo l'occasione di vedere, magari in disparte, la mia Elisa che si accoppiava ai vari monsieur. L'apice del mio voyeurismo lo toccai in occasione di un incontro con una coppia decisamente molto intrigante, con una lei molto intraprendente e parecchio bisex e lui virilissimo e soprattutto molto duraturo. Quella notte esplitato i miei doveri, con la scusa di recarmi in bagno, li lasciai soli. Al mio ritorno Elisa la ritrovai intenta a regalare gioia al lui con la sua meravigliosa bocca mentre la signora aveva la testa tra le  sue morbide cosce. Rimasi in disparte per tutto il durare dei giochi. Li osservai attentamente, godetti a gustarmi le loro performance amorose. Più i loro giochi erano spinti, più saliva la mia eccitazione. Mi ritrovai con il pisello in mano intento a farmi una sega mentre Elisa godeva e faceva godere la coppia. All'ennesimo urlo di piacere di mia moglie venni copiosamente sul tappeto del salotto. Ero soddisfatto e rilassato come se non di più di come mi sarei sentito se avessi partecipato attivamente al gioco. Ci pensai tutta la notte, quel mio stato d'animo particolare, ossia la mia voglia di voyeur mi stava condizionando troppo. Ma temevo le reazioni di Elisa, avevo paura di confessare ciò che avevo provato e soprattutto quello che desideravo nel futuro prossimo. Poi finalmente mi decisi, presi coraggio e raccontai tutto a Elisa. Rimase immobile ad ascoltarmi, senza parole e senza un minimo sussulto. Mi dichiarai senza esitazioni, le confessai i miei desideri e i sogni che avevo su di lei. Probabilmente non era molto convinta, ma mi amava. Come me, che mai avrei avuto né il coraggio né tantomeno l'ardire di dire no ad una sua richiesta di piacere, accettò. Cominciammo immediatamente la ricerca dei prescelti. Passai serate a setacciare i profili dei vari singoli della nostra provincia. Dovevano essere innanzitutto delle persone a modo, possibilmente dotate di cervello. Si perché nella ricerca fu fondamentale che loro fossero intelligenti e che sapessero creare in lei un determinato desidero mentale. Potete immaginare quanti pretendenti furono eliminati per assenza di questo attributo. Un altro particolare non trascurabile fu l'età. Essendo noi intorno alla cinquantina, decidemmo di comune accordo che nel identikit dei prescelti non comparissero né persone troppo giovani né troppo avanti con gli anni. Più o meno nostri coetanei per intenderci. Anche qui la nostra lista fu drasticamente tagliata. Altro particolare che certo non volevamo trascurare era l'aspetto fisico. Si perché entrambi anche se non più giovani, abbiamo da sempre curato il nostro benessere con sport e palestra ma anche controllando la nostra alimentazione. Perciò abbiamo ancora un fisico integro e piacevole. Elisa che da anni si reca regolarmente in palestra, facendo i più svariati corsi, é ancora una donna molto affascinate con un culo tondo e sodo. Quanti uomini ho potuto notare, che si girano per strada per ammirare tale rotondità. Per non parlare delle gambe lunghe, affusolate e muscolose il giusto. Anche in questo caso, quanti occhi hanno guardato i suoi arti camminando per le vie di Torino o soprattutto quando con malizia le accavalla nei luoghi pubblici. Detto ciò i fortunati dovevano essere belli, abbastanza in forma e possibilmente sopra il metro e  ottanta di altezza. Furono scartati anche gli esagerati palestrati. Mia moglie volle personalmente eliminarli perché sostenne che erano persone troppo piene del proprio ego e che li desiderava più altruisti, più attenti al prossimo ossia al piacere di lei che al proprio.Come non darle torto. Con fatica eravamo riusciti a selezionare sette, massimo otto affascinanti singoli. Ora dovevamo contattarli, vedere se erano interessati a ciò che li proponevamo ed eventualmente trovare ed organizzare la serata giusta. Unico motivo di discordia tra noi vi fu solo sul numero di invitati. Io ero propenso a tanti aitanti maschi, Elisa titubante e leggermente spaventata da questa prima assoluta preferiva avere solo quattro mani che la toccassero. Trovammo un accordo facilmente, i prescelti avrebbero dovuti essere tre. Tre il numero perfetto per eccellenza. Inviammo le richieste ai fortunati che immediatamente accettarono e con loro concordammo la data in base ai reciproci impegni. Elisa volle ed ottenne facilmente da loro e da me una importante postilla. Avrebbe avviato una corrispondenza di messaggi, sempre su A69, con ognuno di loro, per valutarli meglio e approfondire la conoscenza prima della fatidica serata. Naturalmente in base alle loro risposte e alle sensazioni che lei avrebbe avuto, potevano essere esclusi dai giochi in qualsiasi momento. La serata arrivò, lei per tutto il fine pomeriggio aveva provveduto con cura maniacale  a prepararsi per l'evento. Si rilassò con un lungo e caldo bagno, si depilò dappertutto soprattutto nell'intimo. Le spalmai delicatamente crema profumata lungo tutto il suo meraviglioso corpo. Scelse con cura un intimo nero in pizzo elegante ma particolarmente sexy, rigorosamente indossato senza reggiseno. I vestiti che speravo vederli rapidamente cadere a terra fu compito mio. Le scelsi appositamente per la serata una gonna grigia leggermente sopra il ginocchio con un ampio spacco a lato. Questo avrebbe messo in risalto le autoreggenti in quanto lo spacco era talmente alto che si poteva tranquillamente e facilmente notare la balza in pizzo. Sopra le avevo riservato una elegante camicia bianca. La indossò lasciando appositamente aperti gli ultimi bottoni per mostrare il suo seno. Non aveva un seno generoso, appena una seconda anche scarsa. Ma proprio le dimensioni lo rendevano molto gradevole all vista, nonostante non fosse più una ragazzina. E poi un seno come una coppa di champagne é sempre stato considerato bello ed elegante... Anche per le scarpe dedicammo parecchia attenzioni. Mise una elegante scarpa nera con una tacco dieci. Immaginate Elisa, già bella e slanciata di suo con quelle sue meravigliose gambe tornite e muscolose, con le autoreggenti in bella vista, quale effetto poteva trasmettere ad ogni uomo sopra una simile scarpa. Anche il trucco fu molto curato, leggero e sobrio. Un rossetto rosso non troppo acceso valorizzava le sue morbide labbra. Pettinò con devozione i suoi lunghi lisci capelli castani. Prima ancora aveva ritoccato lo smalto delle unghie di mani e piedi con un acceso rosso, il colore della passione... Un ultimo ma non indifferente particolare completò l'opera. Un delicato profumo comprato in Sicilia, nell'ultima nostra vacanza, al sapore di zagara e gelsomino. Le stava da incanto, le profumava la pelle ela rendeva irresistibile. In quel preciso istante ebbi un sussulto, ero eccitato terribilmente da lei, mi venne voglia di possederla e annullare l'intera serata, di godermi solo io una donna così bella e provocante. Ma ormai era troppo tardi e poi il mio lato vouyeristico mi imponeva di continuare, di vederla finalmente posseduta e appagata da svariate mani altrui. Gli attimi di attesa sembrarono eterni, lei dava l'impressione di essere calma ma in realtà potevo cogliere in maniera tangibile le sue paure, le sue insicurezze ma anche la grande eccitazione. Elisa era una donna forte e decisa, sapeva cosa voleva dalla vita ma questa avventura non se la sentiva proprio sua. Però per me, per il mio personale piacere non avrebbe mai rinunciato. Il telefono squillò puntuale all'ora pattuita. Per sicurezza gli avevo dato appuntamento dinanzi ad un noto negozio di poltrone posto nelle vicinanze di casa nostra. Lì, lontano da occhi indiscreti, li avrei potuti osservare di persona, giudicarli ed  eventualmente non fossero stati di mio gradimento scartarli ed allontanarli. Superarono brillantemente il mio esame, erano esattamente come nelle foto dei loro profili, ossia "ragazzi" da poco superato i quaranta, alti, prestati, senza pancia e chi con un sorriso chi seriamente si presentarono gentilmente ed educatamente. Spiegai a loro di come era mia intenzione sviluppare la serata, mi raccomadai di trattare con estrema gentilezza ed educazione la mia consorte e che alla prima scorrettezza o esuberanza o violenza sarebbero stati immediatamente scacciati. Come io accettai loro, loro accettarono i miei precisi diktat. Li feci salire tutti tre sulla mia auto e ci avviamo verso casa. Salimmo assieme cercando di non fare troppo rumore e veloci entrammo cercando di no farci notare troppo. Elisa li accolse gentilmente con il suo consueto radioso sorriso. Dai loro sguardi potei facilmente intuire quanto mia moglie fosse di loro gradimento. Si presentarono portando anche dei doni. Roberto aveva  quarantacinque anni, regalò a mia moglie uno splendido mazzo di fiori. Era indubbiamente il più elegante vestendo un abito blu con camicia bianca. Alto, snello, capelli corti e scuri pettinati perfettamente con un leggera barba curatissima. Andrea che a prima vista era il più intrigante dei tre, era il più giovane avendo solo trentotto anni. Su di lui avevamo avuto parecchi dubbi essendo under quaranta e quindi fuori dalla fascia di età considerata. Ma lui oltre ad apparire molto bello, si dimostrò anche molto abile con le parole e ciò indusse Elisa a sceglierlo. Capelli biondo cenere, occhi verdi ed un magnifico sorriso che esaltava un viso già bello di suo. Anche lui si presentò con un cabaret di paste dolci in omaggio. Sandro era il più anziano avendo da poco compiuto i cinquanta anni ma assolutamente non li dimostrava. Aveva un'aria da ragazzino, dei tre era il più alto e arrivò con un eccellente bottiglia di fresco vino bianco. Capelli lunghi, fini e lisci dal fisico interessante con due spalle dritte da sembrare un nuotatore. Occhi scurissimi e penetranti da imbarazzarti quando l'incrociavi. Per favorire la conoscenza e soprattutto onde evitare l'inevitabile imbarazzo iniziale servii immediatamente i pasticcini e versai il vino bianco, gentilmente offerto, in eleganti calici. Sandro si dimostrò subito il più interessato a conoscerci in profondità con domande anche intime. Chiacchere e vino bianco crearono la giusta atmosfera. Elisa si alzò, abbassò leggermente le luci, accese lo stereo mettendo una soave musica molto ritmata ma anche seducente e inizio a muoversi elegantemente, seguendo il ritmo, tra di noi. Wow!!! Era bellissima e sapeva muoversi in maniera così sensuale che subito attirò l'attenzione dei tre. Andrea addirittura, che sicuramente era il più istrionico, accompagnò lui stesso il ballo della mia signora. Man mano che il ritmo andava facendosi più sensuale, il ballo di Elisa diveniva più sexy fino a divenire un vero e proprio spogliarello erotico. Solo quando caddero i primi vestiti, Sandro interruppe il suo intenso chiacchiericcio con me. Tutti seguimmo lo spettacolo sexy di Elisa. Lei con abili mosse si sbottonò la camicia, badando a non toglierla, in modo da mostrare il suo meraviglioso seno ma non nudo almeno per ora. Poi si sfilò la gonna facendola cadere molto lentamente alle caviglie. Solo allora tolse la camicia e rapida successione, ma con moine estremamente sexy, caddero al suolo anche le mutandine rimanendo con le sole autoreggenti. Eravamo tutti in silenzio, attenti a gustarci questo meraviglioso spogliarello e a deliziarci delle nudità di Lei. Questa magica atmosfera fu rotta da Sandro, che improvvisamente le si parò di fronte con estrema eleganza, la baciò con passione in bocca, mentre le mani delicatamente andavano a stuzzicare i suoi seni. I capezzoli di Elisa si inturgidirono immediatamente divenendo, dal desiderio, duri e appuntiti come diamanti. Seguendo il suo esempio anche gli altri due fortunati si avvicinarono ad Elisa. A breve sul suo corpo si trovò avidi mani che la toccavano con ardore dappertutto. Io scelsi un luogo isolato da dove potermi gustare tutto quello che da lì a poco sarebbe successo. Mia moglie apprezzava moltissimo le lusinghe e palpeggiamenti dei tre maschi lo si poteva notare chiaramente da come le brillavano gli occhi e soprattutto dai crescenti miagolii. Sembrava una gatta in calore. Fu di nuovo Sandro a dettare i ritmi del gioco. Calandosi i jeans mise a nudo una buona erezione. Però pensai vedendo il suo fallo, aveva un pisello di ottime dimensioni. Anche mia moglie lo notò e difatti attratta dal suo notevole arnese si inginocchiò per accoglierlo in bocca. Qualche leccata giusto per soppesarlo e per gustarlo con gli occhi e lo poi lo fece scomparire nella sua bocca. Sandro accompagnava con le mani appoggiate sui suoi lunghi capelli i movimenti di quel maestoso e profondo pompino eseguito  da lei con tanta maestria. Andrea e Roberto si denudarono posizionandosi ai lati. Elisa vedendosi due cazzi svettare dinanzi a lei, li volle deliziare con le mani naturalmente senza mollare la presa di bocca di quello di Sandro. Poi iniziò a giocare con due cazzi per volta dentro la sua boccuccia. Alternava quello  che aveva a destra con quello di sinistra, ma l'importante era per lei continuare a deliziare sempre quello del signore dalla lunga chioma. Il gioco durò qualche minuto ovvero fino a quando nuovamente Sandro non decise di variare modulo. Fece coricare lei sul divano più vicino e con decisione, soprattutto nei confronti degli altri dei cacciatori, si gettò con la testa tra le gambe di mia moglie. Questa, al contatto della lingua con la sua intimità sobbalzò dal piacere. Mentre leccava mia moglie, Sandro oramai sempre più capobranco fece cenno agli altri due di riempire la di lei bocca. Obbedienti eseguirono i comandi. I loro famelici falli si impadronirono delle sue labbra, mentre le mani la toccavano morbosamente sui seni e ovunque potessero. Erano molto affiatati, sebbene non si conoscessero, sembravano un gruppo molto coeso ed oliato. Sandro la leccò con cura, facendola scaldare ed eccitare per bene. La sua lingua andò a stimolare le parti più intime e quelle che maggiormente la facevano vibrare. Ad un tratto tratto lei emise un lamento di piacere esclamando con tono languido :" Sssiiii, che bello quel dito lì!!!!" Capì immediatamente dove quel porco aveva infilato il dito mentre la leccava. Fui travolto da un'ondata di eccitazione, sentivo la mia patta ingrandirsi e cercare di farsi strada tra i pantaloni. Sandro a quelle parole la leccò con più foga fino a regalare ad Elisa un orgasmo liberatorio. Dopodiché con brutalità la girò, la posizionò a carponi, e indossando un preservativo entro dentro di lei. I suoi erano colpi forti e profondi, poco amorevoli ma molto frutto dell'ardore del momento. L'asta del uomo si muoveva energicamente donando ad Elisa grandi e sensazionali gioie. Le sue mani afferravano i glutei  per sferrare colpi più profondi e ritmato. Lei non paga accudiva con passione con entrambe le mani e la bocca membri degli altri. Improvvisamente Sandro mollò la presa regalando la mia signora ad Andrea. Il biondo lesto a prendere il posto, vestì Immediatamente il suo uccello durissimo e nervoluto di desiderio. Quando era pronto ad infilare mia moglie, questa impose la prossima posizione, lo fece coricare e le balzò in groppa come un'amazzone. Poi fece cenno a Roberto di avvicinarsi in quanto era sua intenzione svuotarlo nella sua bocca. Ero paralizzato dall'eccitazione, vedere mia moglie così infoiata dalla situazione mi aveva creato un turbamento mai provato fino ad allora. Per non parlare di quello che provavo nel vedere quei maschi virulenti che possedevano mia moglie. Tanto godevano loro, tanto godevo io alla loro vista. Senza quasi accorgermi le mani mi erano scese tra le gambe e mi stavo lentamente masturbando. Sandro si sedette vicino a me per riposarsi e per gustare insieme a me lo show che si parava dinanzi. Si congratulò per la bellezza di mia moglie, per quanto era elegante ed attraente e che ero uomo fortunato ad averla al mio fianco. Poi mi guardò fisso negli occhi e mi disse :" Grazie per averci donato tua moglie, io al tuo posto non lo farei mai!!!" Quelle parole illuminarono il mio cuore, mi resi conto che amavo Elisa tantissimo e che lei aveva per me, solo per il mio piacere aveva compiuto un gesto anche troppo trasgressivo, ma ora si stava godendo il suo piacere e voleva godersela fino in fondo. Mi masturbai sempre con più veemenza quasi a raggiungere il mio orgasmo, ma sul più bello fui interrotto da una richiesta di Roberto. Chiamandomi mi disse :"Perché non vieni a farci delle foto? Dai immortala quella porca di tua moglie con noi che la facciamo godere.... “ Quelle parole così forti mi fecero quasi sbottare, ma ubbidiente ed assai eccitato accorsi ad accontentarlo. Con una vistosa erezione scattai numerose foto e persino un video badando unicamente a non riprendere i visi e cercando riprese e immagini molto erotiche. Elisa continuava a cavalcare furiosamente il biondino mentre di bocca giocava con l'elegante bruno. Questi suggerì di scattare qualche immagine hot facendo con le mani il famoso gesto del cornuto. Rimasi basito, ma mi piacque l'idea. Non a Sandro che disse con decisione :" Pensa a chiavare prima di dire simili fesserie" Anche Elisa lo rimproverò e finì dicendo :" Vestiti il pisello che ti voglio dentro anche tu!!!" Eseguì con immediatezza il comando e delicatamente dopo aver ammorbidito, rilassato e soprattutto bagnato con lingua e saliva il suo prezioso buchino posteriore, vi entrò. Aveva aspettato che lei interrompesse la sua furiosa cavalcata. Dopo alcuni istanti, in cui i due uomini si preoccuparono di non provocare dolore e soprattutto prendessero un buon ritmo sincronizzato, con abili mosse iniziarono a sconquassare le viscere di mia moglie. Elisa annaspava, ansimava urletti misti di dolore e di piacere. Il primo a cedere fu Andrea il biondo che urlando l'arrivo del suo orgasmo con profondi movimenti del bacino si liberò fino all'ultima goccia del suo prezioso seme. Anche Elisa devastata dal lavoro in contemporanea venne spalancando la bocca ed emettendo un profondo e gutturale :" AAHHH SSSIIIIII!!!! “ Ora era la volta di Roberto. Con gli altri due protagonisti esausti e e goduti aveva libertà di movimento e tenere il ritmo che meglio desiderava. I colpi nell'accogliente e oramai dilatato culo del mio amore divennero sempre più violenti e profondi. Il suo cazzo scorreva veloce tra le sue pareti intestinali. L'elegante signore grugniva piacere e i suoi crescenti ansimi ci facevano capire che era prossimo a venire. Un ultimo colpo, si sfilò velocemente, tolse la copertura dal cazzo e...lunghi schizzi caldi ricoprirono la schiena, anche in questa particolare situazione, molto elegante di mia moglie. In contemporanea, al orgasmo di Roberto anch'io venni copiosamente. Questo meraviglioso amplesso e la mia mano mi avevano concesso un attimo di gioia come poche volte mi era capitato. Un insolita quiete riempì il salone, ci guardavamo commossi dal tanto godere. Come per tutta la serata fu Sandro ad interrompere questo idilliaco silenzio esclamando con il sorriso tra le labbra :" Bellissima ti concedo una doccia tonificante per pulire le precedenti fatiche... Io ho ancora voglia di te e spero che anche tu  tesoro ne abbia di me?" A queste parole Elisa, che evidentemente aveva un debole per questo affascinante sconosciuto, corse in bagno. Dal salotto si percepiva il rumore della doccia e anche un melodioso canto. Era lei che felice intonava una canzone della Bertè. Io sentendola così serena mi emozionai e pensando al proseguo della serata ebbi una nuova erezione. La volevo vedere nuovamente sorridente mentre maschi vigorosi la possedevano. Inoltre Sandro mi piaceva, mi dava fiducia, sembrava così sicuro di sé da trasmettermi la dovuta tranquillità. Anche Elisa provava sicuramente un certo appeal per lui e per il suo pene dalla misura molto interessante ed invitante. Sandro mi si avvicinò chiedendo delucidazioni a riguardo della doccia e più precisamente sulle dimensioni. Quando si rese conto che era così grande da entrarci comodamente in tre mi disse :"Dai spogliati anche tu, facciamo una piacevole sorpresa alla tua stupenda mogliettina. Sono sicuro che lei sarà felicissima di renderti partecipe. Lo capisco da come ti guardava durante i precedenti giochi. Dai muoviti dobbiamo arrivare prima che lei termini " Fui molto sorpreso da ciò che disse Sandro, non mi sarei mai immaginato una delicatezza d'animo nei miei e nei nostri confronti. In un attimo fui nudo con l'uccello svettante. A grandi passi ci avviammo verso il bagno. Entrai io per primo seguito dal resto della gang. Lei intenta sotto la doccia non si accorse di nulla, fu solo quando delicatamente Sandro le accarezzò la schiena che con un balzo di paura si accorse di noi. Sandro fu lesto a tranquillizzarla con un :" Scusami non era mia intenzione spaventarti. Ma sei così bella che non ho potuto resistere alla tentazione..." e si infilò sotto la doccia baciandola con passione. Mi avvicinai anch'io, posai leggermente sul suo sinuoso collo le mie labbra. Elisa si girò per controllare chi altri avesse alle spalle e vedendo me, le si illuminarono gli occhi. Un sorriso beato mi dava il benvenuto e si gettò tra le mie braccia baciandomi. Felice per la grande ed inaspettata sorpresa si inginocchiò andando a prendersi cura dei nostri maestosi membri. Rivoli di acqua calda scorrevano lungo i nostri corpi, io e Sandro ci sorridemmo mentre ci gustavamo le sue labbra che ci regalava piaceri. Grondante d'acqua accoglieva alternandoli, i nostri peni dentro la sua famelica bocca. Certo mi accorsi che quando deliziava Sandro, ci metteva molta più attenzione e passione. Sarà perché il mio lo conosce da anni, o sarà perché Sandro lo affascinava o semplicemente perché aveva un grande pene,  lei ci giocava con più ardore. Lo leccava accuratamente, lo inghiottiva il più possibile, scorreva tra le sue labbra, faceva roteare la sua linguetta attorno al suo glande sempre più desideroso di esplodere. Probabilmente perché già troppo carico, la interruppe, la fece alzare in piedi, la sollevo con forza grazie al gran fisico  sportivo che aveva ma soprattutto grazie allo slancio di accompagnamento di lei e la penetrò dapprima delicatamente giusto per essere sicuro di aver trovato la giusta via e solo dopo averlo constatato la fece cadere con brutalità impalandola. La scopò selvaggiamente in piedi di fronte a me.  I suoi muscoli erano tesi dallo sforzo, la sua espressione mi diceva chiaramente con quanto ardore ed eccitazione stava provando. Emetteva suoni che provavano l'enorme dispendio di energia psicofisico che rilasciava nel penetrarla in quella posizione. Lei ansimava come mai e afferrando la doccia cercava di aiutarlo nel ritmo e di farlo faticare il meno possibile. Erano uno spettacolo con l'acqua della doccia che scorreva lungo i loro corpi  muscolosi scolpiti dallo sforzo. Rimasi in disparte ad osservarli esterrefatto da tanta bellezza. Non volevo disturbarli, avrei voluto che continuassero quel sesso così animalesco per tanto ancora. Ma ciò no accade in quanto lui accortasi, che io non irtervenivo per non disturbarli ma soprattutto perché impossilitato a fare qualcosa in quel contesto, decise di interruppere il gioco. Mia moglie si lamento decisamente, tanto era devastata da quella posizione ma lui fu irremovibile e con un buffetto al culo la spedì ad asciugarsi. "Non ti preoccupare cara che in salotto con l'aiuto di tuo marito e di tutti gli altri ti voglio sentire gridare dal piacere...". Una rapida asciugata e poi nuovamente tutti di là pronti a riprendere i giochi. Sandro diede ordine ai due compagni di far salire nuovamente in alto l'asta del desiderio di mai moglie. Obbedienti iniziarono con le loro lingue e mani e leccare e toccare ogni punto del suo corpo. Esplorarono ogni remoto angolo, regalando ad Elisa nuove gioie. Quando la vide oramai saturara e pronta ad esplodere li bloccò, toccava a noi concludere la missione. Ancora una volta si dimostrarono molto uniti e coesi, sembravano un branco di lupi famelici a caccia di una preda, uniti nel comune intento. Mi fece coricare ed ordinò a mia moglie di sedersi sopra di me. Diligente, come per tutta la serata, ella senza una minima esitazione lo accontentò. Anzi rendermi partecipe ai giochi la appagò ancora di più. A penetrazione avvenuta Elisa mi baciò teneramente e mi sussurrò la sua gratitudine per la bella serata e che era felice che anch'io la volessi possedere e regalare felicità e benessere. Poi mi cavalcò con grazia ed ardore esattamente come avrebbe fatto un pellerossa con il proprio mustang. Ero eccitatissimo e mi pareva di toccare il cielo con un dito. Durante la sua cavalcata Roberto ed Andrea le imponevano di accudire nella sua bocca i loro uccelli oramai ripresi dal torpore della prima venuta. E Sandro? Cosa stava facendo? Né lo vedevo, né lo sentivo, ero molto incuriosito dal suo comportamento. Furono gli occhi di Elisa a farmi immaginare le sue intenzioni. Lei li spalancò come  ad avvisarmi che da lì a poco, qualcosa di importante e forse doloroso le sarebbe penetrato nel posteriore. Leggevo nitidamente nelle sue pupille un'espressione di paura ma anche grande curiosità e piacere. Chiuse gli occhi, abbassò il capo come per rilassarsi, interruppe la sua cavalcata e... Lui con cautela ma sempre deciso come da sua abitudine le entrò nel sedere. Sentii il suo pene sfondare lo sfintere, piano piano entro in lei fino a raggiungere la massima penetrazione. Solo allora, dopo essere entrato completamente, iniziò a muoversi dentro di lei. Prima con movimenti morbidi e lenti, poi conscio che lei era oramai completamente rilassata, dilatata ed in estasi i suoi colpi divennero più veloci e forti. Con il mio pene ben piantato dentro di lei avvertivo nitidamente la sua verga vigorosa. Pochissimi strati di tessuti interni ci dividevano ed io sentivo bene la forza con cui la penetrava è la consistenza del suo arnese. Ero eccitatissimo. Bastò che lui spingendo con forza e brutalità muovesse Elisa che io esplosi il mio godimento dentro di lei. Sandro si accorse di ciò, badando a non sfilare il suo giocattolone  da dentro le sue viscere, la spostò da sopra di me, in maniera di essere più libero nei suoi movimenti. Riprese a fottere il suo culo con colpi violenti e profondi accompagnati da ansimi e grugniti. Mentre lui la sodomizzava con forza Andrea il biondo, strisciando era era arrivato vicino alle labbra più intime  e con la lingua e le mani andava a stimolare i punti più erogeni della sua vagina. In breve tra il gran stantufare di Sandro e le abili mosse del biondo, Elisa venne emettendo un urlo acuto. Sandro udendo l'orgasmo di Elisa aumentò ulteriormente il ritmo e la forza dei suoi colpi. Aveva gli occhi sbarrati, concentrati nello sforzo, il suo bacino si muoveva veloce ed ad ogni colpo di poteva udire lo sbattere del ventre contro le natiche oscenamente divaricate. Con decisione avvisò Elisa :" Tesoro, ti assesto gli ultimi colpi e mi levo, voglio venire nella tua bocca". E così fece, il suo arnese penetrò ancora per poco nell'accogliente pertugio, poi prima di eiaculare tutto il suo piacere, si sfilò, tolse il preservativo e afferrando pei capelli Elisa, le infilò il cazzo durissimo e colmo di caldo seme in bocca. Anche Andrea e Roberto avevano le sue stesse intenzioni. Difatti quando Sandro aveva confidato i suoi propositi, questi si erano posizionati ai suoi fianchi esattamente come due scudieri attorno al proprio cavaliere, e si menavano furiosamente i rispettivi uccelli. Chiudendo gli occhi e tirando a sé la testa di Elisa, Sandro godette urlando :" SSSIIIIII!!!!! Bevi tutta la mia calda sborra. SSSIIIIII SIIIII COSIIIII!!!!" Elisa bevve tutto, non una goccia del prezioso seme andò persa. A ripetizione vennero sia Roberto che Andrea. Il primo esplose il suo orgasmo schizzando con violenza getti si crema sul seno e sulla spalla sinistra. Andrea completò l'opera imbrattando viso e capelli del suo bianco seme. Elisa ricoperta del piacere dei tre uomini aveva uno sguardo decisamente goduto e soddisfatto. Era la prima volta che tragugiava il piacere di uno sconosciuto,, ed a giudicare da come si leccava le labbra le era decisamente piaciuto. Sandro sempre molto signorile si prodigò di pulire con una leggera carezza un rigolo di sperma che le colava dalla guancia, e la baciò con tenerezza in bocca. "Grazie, questa sera sei stata fantastica e irresistibile" le disse in segno di graditudine e girandosi verso di me mi disse :" Che moglie meravigliosa che hai!!! Tienila stretta non fartela scappare" e rise compiaciuto per la bella serata. L'avventura erotica terminò praticamente qui. A breve i tre nostri ospiti furono riaccompagnati alle loro macchine. Di loro conserveremo un piacevole ricordo di una notte di trasgressione. Discorso a parte invece riguarda Sandro. Lui come spesso menzionato nel racconto, ci piacque così tanto che il desiderio sia mio che di mia moglie fu quello di continuare a frequentarlo. E così facemmo perché sicuramente in futuro sentirete nuovamente narrare le gesti di questo nobile cavaliere...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Tre maschi per mia moglie. :

Altri Racconti Erotici in orge:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni