Lui & Lei
Una notte di passione. Capitolo2

02.07.2018 |
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"Lei si strinse a me rendendomi la guida difficilissima..."
La strada di ritorno sembrò eterna, non finiva più. Lei si strinse a me rendendomi la guida difficilissima. Mi accarezzava il torace, mi baciava sul collo, controllava la mia eccitazione massaggiando delicatamente la patta. Con la mano libera dalla guida, io ricambiavo le sue attenzioni, accarezzandole le sue gambe tornite fino a risalire al suo sesso. A fine cena, come potete ricordare, si era spudoratamente sfilata le mutandine, e ora la mia mano poteva approdare facilmente, senza trovare ostacoli, nel suo dolce fiore. Le dita giocavano con le labbra, accarezzandole e massaggiandole. Le scostai lievemente insinuandomi leggermente con i polpastrelli. Lei emise un mugolio di piacere, mi baciò con foga sul collo, mi mordicchiò maliziosamente il lobo dell'orecchio sussurrandomi quanto era il suo desiderio. Ci baciammo intensamente intrecciando le nostre lingue. Finalmente arrivammo, attraversammo velocemente il giardino, salimmo le scale e non appena varcammo la porta di ingresso ci abbracciammo e un voluttuoso bacio sancì l'inizio della notte d'amore. Ci dirigemmo nella camera da letto seminando i nostri vestiti. Arrivammo lì nudi e vogliosi di amarci. Accesi le candele al sandalo per creare una suggestiva atmosfera, spensi ogni luci e baciai la mia bella compagna. Fu un bacio molto dolce e ricco di passione. La sollevai e dolcemente la posai sul lettone. Nuovamente la baciai gustandomi le sue morbide labbra, poi le mie attenzioni furono concentrate sul suo generoso seno. Con la lingua giocavo sui suoi appuntiti capezzoli. Continuavo a scendere baciando il suo nudo corpo, avvicinandomi sempre di più all'oggetto del mio desiderio. La raggiunsi, le diedi un gentile bacio, ma prima volevo farle salire l'eccitazione baciando l'interno coscia e le vicinanze del suo sesso. Giocai così per un po', fino a quando decisi che era giunta l'ora di ricambiare favore della doccia. Con la lingua mi insinuai tra le sue labbra, la leccavo con amore, la penetravo in profondità. Giocavo con il clitoride roteando la lingua sul suo organo più sensibile, lo leccavo, lo succhiavo. Continuai a procurarle piacere a lungo con la mia sapiente e giocherellona lingua mentre le mie mani la accarezzavano dappertutto. Strizzavo le sue tette quasi a procurarle dolore, giocavo con i polpastrelli con i suoi capezzoli sempre più turgidi, palpavo le sue cosce. Con la lingua scesi giù, dedicai le me mie attenzioni al suo magnifico sedere. Mentre con le mani divaricavo le natiche con la lingua mi intruffulai nel pertugio più nascosto, e vi infilai la punta all'interno della sua rosellina. Poi tornai alla sua passerina, misi prima uno e poi un secondo dito e la masturbai simulando il movimento del rapporto e continuando col l'uso della lingua ad eccitare il suo magico pistolino. La sentii vibrare, emetteva lamenti sempre più forti, afferrò la mia testa e con forza la spinse verso il suo sesso mentre arcuava la schiena per favorire il mio lavoro. Scoppiò in un fragoroso orgasmo, agitantando le gambe e riempendo la mia bocca di abbondanti umori di piacere. Continuai a leccarla fino a quando non si abbandonò completamente. Giaceva a occhi chiusi, inerme, risalii il suo immobile corpo, e lentamente ma con decisione entrai in lei. Affondai la mia protuberanza in profondità, fino a toccare con la punta il suo utero, dopodiché iniziai a muovermi in lei, prima lentamente con movimenti sensuali e profondi, poi accelerando. Colpi sempre più forti ed animaleschi, volevo godermela e lei voleva godere di me. Il su e giù si fece sempre più frenetico, brividi di piacere risalivano la mia schiena mentre lei urlava un nuovo e imminente orgasmo. Mi strinse con forza il culo, tirandomi a se emettendo un godurioso "Siii, Siiii, quanto mi piaceee!!!" Fu allora, all'apice del suo piacere, che mi ricordai di non avere messo ancora il preservativo, mi sfilai da lei, vestii il mio cazzo ricolmo di seme, la girai e facilmente entrai il lei nella famosa posizione a pecorina. La stantufai con forza, con violenza con colpi sempre più veloci e profondi. Sentivo le mie palle sbattere contro il suo sedere e il mio prezioso succo risalire e pronto a fuoriuscire. Rallentai i miei movimenti per assaporare più intensamente e più a lungo il piacere. Ormai ero prossimo, non resistevo più, sentivo la mia cappella esplodere, ripresi la cavalcata furiosa. Lei mi invitava gridando "Dai, ancora, non fermarti, Siii vienimi dentro..." A queste parole esplosi tutto il mio godimento con una serie di colpi fortissimi cercando di entrare in lei il più profondamente possibile. Esausto mi lasciai cadere a peso morto su di lei, baciandola sul collo facendole capire quanto l'avevo amata. Rimanemmo a lungo teneramente abbracciarti, ci baciavamo e coccolavamo come due fidanzatini. Ero esausto e goduto, ma evidentemente lei non ancora. Tornò a dedicare le sue attenzioni al mio amichetto là sotto, lo prese in bocca ed iniziò a giocarci nel tentativo di rianimarlo. Liberò delicatamente il glande dal suo scorto, lo baciò lo succhiò, roteò la sua lingua attorno alla cappella e attenta passò con cura la punta sul fremulo. Rapidamente lui prese vita, e lei orgogliosa mi sorrise e mi disse " Ora ti scopo io". Lo prese in mano, ci giocò un pochino strofinandolo sulla sua figa umida, poi si sedette sopra. Iniziò a cavalcarmi prima lentamente poi aumentando il ritmo ed infine strofinando il suo pube contro il mio. Io attento a gustarmi piacere, badavo unicamente a tenere il mio uccello durissimo il più possibile in profondità. Con le mani stringevo il suo culo, le sue grandi tette mi ballavano dinanzi, ed io vi infilavo la faccia leccandole. Aveva gli occhi spiritati, aumentò il ritmo della sua cavalcata, ed io per favorirla la afferai per le natiche accoppagnando I suoi movimenti. Un attimo prima che lei venisse, infilai la punta del mio medio del buchino dell'ano dando a lei un ulteriore scossa di piacere. Si abbandonò su di me, dopo aver nuovamente raggiunto l'ennesimo orgasmo gridando il proprio piacere con un fragoroso "Ahhhh!!!! Siiii Vengooo!!!!".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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