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le misure contano - fine


di spp
12.09.2011    |    33.383    |    0 8.5
"Giada mi baciò e mi rassicurò dicendomi che all’inizio avrei provato dolore ma poi era certa mi sarebbe piaciuto, poi mentre lui continuava lentamente ad..."
Decidemmo che lui si sarebbe trasferito da noi, era infatti inutile per Marco continuare a spostarsi e tenere una casa in affitto che comportava solo delle spese.

Vivevamo in sostanza come un'unica famigliola, casa nostra era sufficientemente grande e anche economicamente ragionavamo come un unico nucleo.

Operammo anche dei cambiamenti all’arredamento, in camera da letto sparì l’angolo dedicato ai trucchi di Giada per far posto ad un ampliamento dell’armadio, il vecchio letto fu sostituito da uno molto più grande, praticamente a tre piazze che consentiva di dormire a tutti noi in maniera confortevole, infine cambiammo i mobili ed il letto della camera degli ospiti, più di una notte io ero stanco ed appagato mentre loro no, quindi preferivo ritirami e lasciarli continuare indisturbati.

Non passava giorno che non si facesse sesso, mia moglie era magnifica, evidentemente farlo le faceva bene perché era ancora più bella, i timori iniziali erano scomparsi percepivo l’armonia ed il suo grande amore, per il resto Marco era uno stallone instancabile che soddisfaceva entrambi.

Sì entrambi, perché qualche giorno dopo l’esperienza della doppia penetrazione lui decise che era arrivato il momento di farle il secondo regalo promesso, quello di incularmi davanti a lei, dopo averne parlato una sera a tavola, passammo all’azione il giorno successivo.

Il plug che avevo comprato per iniziare Giada venne utile anche per me, al mattino mi feci due clisteri per svuotarmi bene l’intestino, poi mi posizionai il plug e lo tenni per diverse ore.

Già quell’intrusione mi aveva provocato qualche problema e sebbene fossi davvero intimorito da ciò che mi aspettava non riuscivo a non esserne anche eccitato, nella tarda mattinata ci recammo tutti in camera da letto, questa volta fu la mia mogliettina a prepararlo facendogli uno splendido pompino, quando il mastodontico cazzo di Marco fu completamente duro mi misi alla pecorina, Giada mi tolse il plug e mi spalmò un abbondante dose di gel, percepii subito la sua mazza appoggiarsi al buchino e poi lentamente farsi strada in me; era davvero enorme, nonostante l’esercizio con il plug, che non era poi così piccolo, mi sembrava mi stesse aprendo in due.

Giada mi baciò e mi rassicurò dicendomi che all’inizio avrei provato dolore ma poi era certa mi sarebbe piaciuto, poi mentre lui continuava lentamente ad entrare, lei iniziò a masturbarmi lentamente.

Volle che le raccontassi cosa provavo, era un misto di dolore, bruciore ed un intenso calore, mi sentivo completamente sottomesso a lui e questo mi dava piacere nonostante l’atto in se mi provocasse, al momento solo dolore e fastidio.

Il tempo in quei frangenti sembra dilatarsi e se ne perde la cognizione, so soltanto che ad un certo punto il dolore cominciò progressivamente ad affievolirsi e l’andare avanti e indietro di Marco iniziò a procurarmi delle vampate di piacere che man mano aumentavano.

Mia moglie iniziò a dirmi che ero un porcellino e che visto l’ardore che mettevo quando gli facevo i pompini era sicura che prenderlo in culo mi sarebbe piaciuto, la sua masturbazione si fece più veloce, io, tra la sua mano e l’enorme randello che avevo nel culo, non capivo più niente, ebbi un orgasmo incredibile, schizzai come mai mi era capitato prima e nonostante l’eiaculazione rimasi con il membro eretto.

Marco nel frattempo intensificò la cavalcata, ora mi penetrava con colpi veloci e potenti mi sentivo devastare, lui mi colpiva anche le natiche con la mano aperta schiaffeggiandomi, volle che dicessi che ero una puttana, un rottinculo, che sarei sempre stato a sua disposizione, non mi feci pregare.

Urlavo tutto il mio piacere, oltre a dirgli quello che desiderava aggiunsi anche che adoravo il suo cazzone enorme, sia quando lo usava su me che quando lo dava a Giada, sentii la sua grossa mazza dilatarsi ulteriormente e poi percepii chiaramente il primo getto seguito dagli altri, abbondanti e potenti, senza alcun aiuto esterno ebbi la mia seconda eiaculazione.

Ci recammo in bagno, io ero pieno di aria che mi aveva pompato inculandomi e di sperma, il culo ora, passata l’eccitazione mi faceva un male incredibile, Giada gli stava facendo il bidè e ne approfittava, insaponandolo, per segarlo.

Tornammo in camera che Marco era nuovamente in tiro, mia moglie aveva una voglia pazzesca, assistere alla mia monta l’aveva elettrizzata e non vedeva l’ora di essere presa

Lui si sdraiò e lei gli montò immediatamente sopra impalandosi, io mi misi a fianco a loro per godermeli. Giada sembrava in estasi, si muoveva tenendo il suo membro completamente dentro, lui le accarezza i fianchi ed i seni, guardandola non riuscivo a non pensare quanto fosse bella e femmina, gli orgasmi si succedevano uno dopo l’altro, lei gemeva ed ogni tanto urlava che era bellissimo. Marco, come spesso accadeva, le fece anche il culetto, cosa che piaceva ad entrambi e poi, come oramai di consuetudine, dopo più di un’ora di monta venne copiosamente dentro la sua fichetta, lei si sdraiò e mi fece ripulire tutto regalandomi il suo ultimo orgasmo.

Evidentemente i suoi spermatozoi lavoravano bene perché già il mese successivo a Giada non vennero le mestruazioni ed il test di gravidanza ci restituì l’esito di positivo, era incinta.

Appresa la notizia ne parlammo a lungo, volevamo essere sicuri di fare la cosa giusta, anche se il fatto stesso di averlo voluto era molto indicativo ma è molto meglio approfondire una volta in più che una di meno.

Esaminammo la situazione da tutti i punti di vista, quello che facevamo ci piaceva e poco ci importava di quello che pensava la gente, per fortuna la nostra casa era abbastanza isolata ed i contatti con gli altri non erano frequentissimi, certo ci preoccupava quello che sarebbe potuto accadere dopo, a nascita avvenuta e come avremmo dovuto relazionarci con il nascituro, ma ci avremmo pensato in seguito.

Giada era radiosa, la maternità sembrava le avesse dato un’ulteriore energia e bellezza, tutte le visite procedevano splendidamente e la gravidanza non le dava particolari problemi, sia io che Marco la coccolavamo e la accudivamo, in maniera persino eccessiva al punto che lei ci sfotteva e se la rideva. nonostante la situazione facevamo spesso sesso anche se con molta cautela evitando di dare colpi eccessivamente forti e finalmente dopo nove mesi, un bellissimo maschietto a cui abbiamo dato il nome di Gianluca.
Dopo il parto ricominciammo con ancor maggiore ardore, io amavo leccare la sua natura piena dello sperma di Marco, le tette di Giada erano a dir poco fantastiche, grosse, sode e piene di latte a volte strizzandole ne fuoriusciva un pochino che sia io che lui leccavamo avidamente.

Ci fu una sola sostanziale novità che oltre a farmi inculare mentre io possedevo lei, frequentemente io apprezzavo le gioie del culetto di mia moglie con lui ben piantato davanti.

Siamo veramente molto felici, tutti noi abbiamo ciò che desideriamo: amore, sesso, piacere oltre l’affetto ed il calore di una famiglia in espansione, e sì, perché Giada è nuovamente incinta, questa volta di una bellissima femminuccia.

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