Racconti Erotici > tradimenti > Spinta dalla necessità.. epilogo
tradimenti

Spinta dalla necessità.. epilogo


di spp
13.03.2011    |    34.310    |    1 7.7
"Senza indugiare oltre gli raccontai nei minimi particolari la giornata appena trascorsa senza omettere nulla..."
Finalmente come la prima volta avevo avuto un’intera giornata di sesso… e che sesso, ero sfinita i miei due amanti mi avevano posseduta intensamente mi rendevo conto che oramai non avrei più potuto fare a meno di quelle sensazioni.

Tornai a casa e trovai Mario ad aspettarmi, aveva portato le ragazze dai nonni per il fine settimana, mi parse come un ragazzino in attesa della sua prima volta, non parlava ma era evidente la sua spasmodica voglia di sapere com’era andata. Il suo approccio mi commosse, mi disse infatti che ero bellissima e si intuiva, dai miei lineamenti, che avevo fatto del sesso molto appagante. Senza indugiare oltre gli raccontai nei minimi particolari la giornata appena trascorsa senza omettere nulla.

Il fatto che anche Marco mi avesse penetrata non lo stupì più di tanto anche se le sue principali domande erano rivolte alla dotazione di Ahmed ed alle sensazioni da me provate, in particolare alla doppia penetrazione e dove mi avessero riempito. Era eccitatissimo, mi chiese se anche lui poteva entrare nel mio culetto ma io ero davvero esausta e pertanto lo pregai per quella sera di arrangiarsi da solo anche perché il culo, dopo l’entrata di Ahmed, era davvero in uno stato pietoso.

Per aiutarlo mi spogliai completamente nuda, sdraiandomi sul letto, mentre raccontavo, per l’ennesima volta, come mi avevano posseduta i mie due amanti lui si segava e dopo poco eiaculò sul mio seno.

Prima di addormentarci mi chiese se avrebbe mai potuto assistere di persona, era fatta! avevo finalmente ottenuto ciò che volevo: un marito completamente accondiscendente, potevo fare sesso appagante, salvaguardare la mia famiglia e non preoccuparmi più della situazione economica.

Il giorno dopo era domenica, vista l’assenza delle figlie, decisi di provare ad accontentare il mio maritino, in sua presenza telefonai a Marco chiedendogli se fosse possibile vedersi e se potevo portare anche la mia metà, sentii che lui si rivolgeva ad Ahmed per chiedere il suo parere e poco dopo mi diede il suo ok, ci saremmo visti verso le 10.30.

Tempo di prepararsi ed eravamo in macchina diretti alla villa, Mario era tesissimo sembrava un uomo al suo primo appuntamento. Entrati fummo accolti dal padrone di casa e subito dopo si unì a noi anche Ahmed, i due non risparmiarono elogi nei miei confronti e gli dissero che era davvero un uomo fortunato ad avere una così bella e calda donna come compagna, quindi Ahmed mi pregò di indossare la divisa per far vedere a mio marito quanto fossi sexy in quel modo, li lasciai per andare di là a cambiarmi.

Quando rifeci la mia comparsa attillata dalla divisa, rigorosamente senza intimo, ottenni un fischio di approvazione da Mario; mi sedetti sul divano in mezzo ai miei amanti mentre mio marito era di fronte a noi sulla poltrona e non si perdeva neppure un movimento della sapiente masturbazione che i due mi riservavano. Ahmed decise che era il momento di fare sul serio e mi invitò ad andare tra le sue gambe per fargli un pompino, guardai per un attimo Mario e poi mi affrettai ad ubbidire all’ordine ricevuto, quando tirai fuori il bestione dai pantaloni sentii chiaramente un mugugno di sorpresa provenire dalla poltrona.

Fu sempre il mio cioccolatino, il quale aveva come sempre preso in mano la situazione, che disse: ”allora cornuto che te ne pare?” mio marito con una voce flebile rispose che aveva una cazzo enorme e non vedeva l’ora di vedermi riempita. Detto fatto, mi ritrovai alla pecorina con Ahmed che mi stantuffava da dietro mentre pompavo Marco, intanto anche Mario si era spogliato e si segava, io ero ormai partita e come al solito cominciai a godere, senza alcun freno urlavo di piacere, mio marito continuava a ripetere ”che troia, lo sapevo che eri così, l’ho sempre saputo”.

Dopo poco Marco arrivò all’orgasmo, svuotandosi nella mia bocca ed io ebbi cura di ingoiare tutto mentre Ahmed mi martellava incessantemente alternando colpi veloci ad altri lenti e profondi, io continuavo ad avere un orgasmo dietro l’altro. Decidemmo di spostarci in camera da letto, ci arrivai che ero già nuda, Marco che nel frattempo era già tornato in tiro si sdraiò sul letto, io che oramai conoscevo i loro gusti mi inculai da sola volgendogli le spalle ed aspettando che Ahmed mi entrasse davanti, mio marito nonostante fosse già venuto una volta osservava tutto in silenzio e nuovamente in tiro.

La doppia penetrazione fu meravigliosa e come sempre mi abbandonai a quella sensazione di pienezza, non mi ero mai sentita tanto puttana, il fatto che mio marito stesse assistendo alla monta mi eccitava ulteriormente tirando fuori il mio lato più porco, continuavo ad incitare i miei amanti a sfondarmi, a spaccarmi in due e a riempirmi di sborra. Purtroppo il trattamento meraviglioso che veniva riservato al mio culetto, aggiunto alla fatica che aveva già dovuto sostenere il giorno prima accogliendo il palo di Ahmed, mi portarono a non riuscire a sopportare oltre il trattamento, dovevo recarmi immediatamente in bagno.

A malincuore si fermarono, Marco ne approfittò per lavarselo, tornai in camera che erano tutti e tre in piena erezione, mi sentivo una regina, avevo tre maschi in piena tempesta ormonale, il tutto solo grazie al mio corpo ed alle mie voglie. Ancora una volta fu il mio amante di colore a prendere l’iniziativa e con la scusa di regalare a mio marito emozioni nuove volle che mi impalassi su Marco che diligentemente dietro sua indicazione si era sdraiato sul letto, con me a cavallo sopra di lui, mi fece cavalcare ed avere un paio di orgasmi poi sentii l’inconfondibile consistenza del suo enorme palo premere dietro di me, pensai per un attimo volesse invertire i ruoli ed entrarmi dietro, la cosa mi spaventò non poco, invece stava premendo anch’egli sulla mia vulva. Non poteva pensare di entrare anche lui lì, già facevo fatica a contenerlo da solo, lentamente sentii che il suo membro durissimo si faceva strada, Marco nel frattempo era immobile piantato tutto dentro me, era impossibile, non poteva essere, eppure inesorabilmente lui entrava ed io mi sentivo davvero spaccare.

Udire Ahmed che, rivolgendosi a mio marito gli diceva di avvicinarsi per vedere meglio come stessi prendendo due cazzi nella figa mi fece letteralmente uscire di senno, facendomi sentire femmina come non mai, non avrei mai pensato di potercela fare, cominciai ad urlare di piacere, sentivo dolore ma mi piaceva in maniera esagerata, Mario continuava a ripetere come un disco rotto: ”me la state sfondando, dai spaccatela, riempitela” lui stava dando voce ai miei pensieri. Ancora una volta persi la cognizione del tempo, non potrei dire quanto durò quella penetrazione, come al solito il primo a cedere fu Marco che per la seconda volta venne riempiendomi, senza più la sua presenza dentro e grazie ai miei umori ,oltre l'abbondante sborrata appena ricevuta, Ahmed ebbe modo di aumentare il ritmo scopandomi in maniera selvaggia, anche Mario non resistendo oltre volle spruzzarmi le sue gocce sul volto e poi prese leccarmi e baciarmi.

Ahmed mi procurò un altro paio di orgasmi e poi uscì da me lasciando un fortissima sensazione di vuoto, si mise in ginocchio tra le mie gambe, chiamò mio marito e gli ordinò di prenderglielo in mano e cominciare a segarlo, voleva che fosse lui a farlo sborrare spargendo il suo seme sul mio corpo.

Mario diligentemente cominciò a menarglielo, era concentratissimo ed eccitato, non riusciva a trattenere il suo stupore che si percepiva chiaramente, se non lo avessi conosciuto così bene avrei pensato fosse gay, io ero incuriosita dalla cosa e li osservavo nel mentre mi accarezzavo perché la cosa non mi lasciava del tutto indifferente.

A Marco era ritornato duro e reclamava la mia bocca, lo accontentai subito, lasciandogli però il compito di masturbarmi, finalmente Ahmed annunciò il suo imminente orgasmo, mio marito accelerò il ritmo della sega ed io e Marco ci fermammo a guardare, il cazzo si ingrossò cominciando a pulsare ed il primo getto partì potentissimo, volò sino a colpire i miei capelli ed il viso, un secondo copioso si riversò sul mio collo e su parte del seno e poi un terzo, un quarto ed un quinto abbondantissimi ed in rapida successione si depositarono sulla mia pancia e sul monte di venere, ero piena di sperma.
A Mario uscì spontaneo: ”cazzo ma quanta ne fai” poi prese a strizzare bene l’enorme bastone che si stava ammosciando per far uscire le ultime gocce, a quel punto Ahmed lo prese per la nuca e lo spinse giù, mio marito senza opporre alcuna resistenza glielo prese in bocca ripulendolo, terminato il lavoro lo spinse verso di me accostandogli la bocca alla mia pelle, sentii la sua lingua che con pazienza e precisione prese a ripulirmi leccando e ingoiando tutto il frutto del piacere del mio amante, mentre lo faceva si segava.

Finito di ripulirmi si gettò in mezzo al mio sesso e prese a leccarmi e succhiarmi come un indemoniato, Marco nel frattempo volle che riprendessi il pompino abbandonato in precedenza così arrivai all’ennesimo orgasmo grazie al suo cazzo che mi scopava in bocca ed al sapiente lavoro del mio amato maritino. Fu allora che Marco lo apostrofò come cornuto e gli ordinò di andare lì vicino perché voleva sborrargli in bocca, Mario venne vicino a noi ed attese pazientemente che lui arrivasse al culmine scopandomi la bocca poi Marco uscì dalla mia e lo posizionò davanti alla sua, lo vidi entrare, li avevo vicinissimi, vidi nitidamente il cazzo di Marco pulsare e Mario cominciare ad ingoiare mentre si segava e non resistendo oltre venire ancora una volta.

Eravamo tutti esausti, io in particolare, ci addormentammo tutti e quattro sull’ampio letto. Fui l’ultima a risvegliarmi, era sera e sentivo chiaramente di là i miei uomini che stavano amabilmente chiacchierando mentre guardavano il calcio in tv, sorrisi, pensai che non potevo desiderare di meglio e di più dalla vita. Dopo cena ci lasciammo con la promessa che da quel giorno avremmo intensificato quel tipo di incontri, nel viaggio verso casa Mario mi disse ancora una volta che ero bellissima e che aveva sempre sognato e desiderato vedermi riempita in quel modo era quasi più raggiante di me per quello che era successo. l’ultima considerazione fu, ovviamente, per la dotazione e l’abbondanza dell’eiaculazione di Ahmed; sorridemmo entrambi felici.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Spinta dalla necessità.. epilogo:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni