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Altra storia di "corna"


di cuckold211
09.01.2023    |    4.362    |    2 9.7
"Dopo un po' mi dice che, se non ero impegnato in altro, avremmo potuto gustarci un aperitivo da soli..."
Entusiasmato dal clima goliardo trasgressivo che si respirava all'interno della comitiva di gaudenti e, dopo il successo ottenuto per il racconto appena concluso sulle divagazioni che la moglie Rossella si prendeva con il carabiniere (vedi "Storie di corna" 2 e 3), Luciano volle procedere ad una nuova narrazione e questo è quanto. Spero sia di vostro gradimento, come lo sono state, finora, le storie raccontate da questo utente siculo che, per motivi di anonimato, si è servito di me per far conoscere il suo universo trasgressivo, vissuto con amici e parenti e loro amici e parenti.

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Ciao, siamo Luciano e Rossella, la coppia amica di Ciccio ed Angela. Ciccio ci ha accolti nella sua comitiva e stiamo qui a raccontare le nostre esperienze, ovviamente quelle che più ci sono rimaste impresse. Dopo tanti anni che pratichiamo il gioco, c'è sempre qualche avventura che ci ha provocato più emozioni rispetto ad altre.
Eravamo all'inizio della nostra vita trasgressiva, quando ci siamo iscritti in un sito di coppie scambiste: "Desiderya", per la precisione.
Ogni sera, con mia moglie, ci divertivamo a visionare chi ci contattava, ma difficilmente rispondevamo; non ci andava di incontrare persone che erano più grandi d'età e nemmeno troppo navigate, finché, una sera, abbiamo trovato un messaggio da una coppia che ha attirato la nostra curiosità.
Avevano postato sul profilo solo un paio di foto coperti da indumenti ed una in costume, fatta in spiaggia. Erano nostri coetanei ed abitavano a pochi kilometri da noi.
Il messaggio diceva che erano alla prima esperienza e che non davano niente per scontato se ci fossimo incontrati, ma giusto per conoscerci e prendere un caffè assieme. Erano molto attratti dal gioco, ma non avevano mai avuto esperienze.
Dalle foto e dalle parole scritte in quel messaggio, ci sono apparsi abbastanza sinceri e decidiamo di rispondere. Dopo un buon numero di messaggi, ci scambiamo i numeri di telefono e cominciamo a chattare su WhatsApp, finché, finalmente, stabiliamo un appuntamento per un caffè in un bel bar con tavoli all'esterno.
Quando arriviamo sono già lì ad aspettare: lui un ragazzone sul metro e novanta, lei una bella ragazza sul metro e settanta, capelli neri, un fisico molto bello, entrambi in jeans e felpa. Una bella coppia e, alle presentazioni, ci siamo scambiati complimenti reciproci.
Lui era dotato di un fisico da falso magro, si vedeva che era un lavoratore, poi, abbiamo scoperto che possedeva dei terreni ed il suo vero lavoro era quello di contadino: lavorava sui trattori; lei era casalinga, voleva far qualcosa, perché laureata, ma si stava dedicando alla vendita online di prodotti agricoli da essi coltivati e così si teneva impegnata.
Figli non né avevano per scelta, del resto erano sposati solo da un paio d'anni.
Man mano che si procedeva nella conoscenza, ci si rasserenava sempre più e, sinceramente, non pensavamo precisamente al sesso, anche se ci si scambiava occhiate in quel senso. Quella sera ci siamo lasciati con la promessa di rincontrarci per una cena assieme.
L'indomani mattina, lui mi chiama al telefono e mi rivolge infiniti complimenti per mia moglie; aggiunge che sua moglie è rimasta molto contenta di averci conosciuto, ma ritiene che "tra il dire e fare, ci sia di mezzo il mare": in pratica, non sarà facile giungere allo scambio.

Ci sentivamo quasi ogni giorno io e lui, finché non ci siamo rincontrati per una cena. L'appuntamento fu fissato in un centro commerciale: avevamo deciso di far prima una passeggiata per negozi e poi andare a cena. Ci ritroviamo come vecchi amici, sembrava che il vero motivo della nostra amicizia, appena nata, non fosse il sesso. Le donne avevano legato ed erano a loro agio a girare per negozi, mentre noi uomini, seguendole, parlavamo di tutto, del nostro annuncio, delle foto con me e mia moglie nudi, pubblicate su "desiderya", dove erano ben visibili, ed in primo piano, figa e culo di mia moglie, oltre al mio cazzo.
Lui, mentre eravamo in giro per il centro commerciale, mi dice che si sentiva in debito con me, perché lui aveva già visto mia moglie nuda, anche se solo in foto, ma io non avevo visto la sua. Io, ridendo, a mo' di battuta, gli dico:
"Tranquillo: potresti sempre mandarmi delle foto in privato" cui lui risponde con le dita: OK.

Proseguiamo la serata in un bel ristorante: sembravamo due coppie di amici, affiatati da anni e tutto si evolveva piacevolmente. Quando ci separiamo e siam tornati a casa, mi perviene un messaggio di lui, chiedendomi se può inviarmi le foto. Dopo il mio assenso, mi pervengono 5 foto: in una si vedeva lei nuda sotto la doccia, un'altra lei in accappatoio, abbassata, che stava prendendo qualcosa da terra ed era visibile la figa da dietro, con una buona porzione di culo; altre fatte a letto, di cui una con gambe all'aria, aperta; si notava mezza gamba di lui che, sicuramente, era pronto per scoparla. Gli rispondo con un ok ed un emoticon con viso e linguetta.
Faccio vedere le foto a mia moglie che osserva:
"Sì, ma di lui? Niente foto?" glielo faccio presente con un altro messaggio, cui mi risponde di non averne mai fatte, ma vi procederà subito, poi mi chiede il favore di non far sapere niente alla moglie sulla circolazione di queste foto. Preferirebbe che tutto accadesse in tempi e modi opportuni.
Dopo circa mezz'ora, mi arriva un altro messaggio con due foto di lui in bagno; in entrambe non era eccitato, ma era già visibile una portentosa dotazione: un cazzo lungo e abbastanza grosso, con una gran bella cappella. A mia moglie, sfugge:
"Azz...! Che bella minchia!" Quella sera scopammo con una marcia in più. Mia moglie, al momento di sborrare, me lo prese in bocca ed ingoiò tutto, dicendomi che quelle foto l'hanno fatta eccitare troppo e non vede l'ora di poteselo chiavare.
Il giorno dopo ci troviamo a parlare un po' al telefono, io e lui: il suo nome è Carlo e sua moglie Silvana. Dopo un po' mi dice che, se non ero impegnato in altro, avremmo potuto gustarci un aperitivo da soli. Gli do conferma e ci siamo visti in un bar: lui mi chiede se avessi qualche problema a far un giro in macchina e prendere l'aperitivo in un altro bar.
Una volta in macchina, mi dice che gli dispiace davvero a non poter dar seguito al suo desiderio di sesso in quattro, ma crede che mia moglie, con i modi giusti, potrebbe riuscire a coinvolgere la sua. Poi aggiunge:
"Tua moglie piace davvero tanto alla mia" e continua a parlare di sesso. Mi racconta che a lui piace molto il sesso fatto con dominazione, gli piace sottometter la donna anche in modo piuttosto violento e mi dice che, a volte, con sua moglie, che comunque lo conosce bene, va a finire che lei se ne senta offesa per giorni.
Gli chiedo in che misura diventa così rude, che fa di preciso e mi spiega che non le fa del male, ma ama dir parolacce e tener bloccata la donna nella posizione che lui desidera, poi, visto le dimensioni, gode a sentir gridare la donna.

Quando arrivo a casa, racconto tutto a mia moglie. Pensavo che ne fosse delusa, invece mi sento dire:
"Cazzo, un uomo vero, che sa far il suo dovere di maschio: mi intriga molto l'uomo autoritario, che sa dominare la donna".
La guardo un po' sorpreso e le chiedo se risponde al vero quello che sta dicendo. Lei dice: "Amore, credimi, tutte le donne, a letto, amano l'uomo che le sa dominare e, per questo motivo, anche la donna bisex, o lesbica, è più dominante, ma apprezza molto la donna etero, cui piace il maschio che la prenda con prepotenza.
Questo discorso mi spiazza un po': amavo sempre esser gentile e riempire mia moglie di coccole; quando la scopavo; le mie parole erano sempre state dolci ed ora mi ritrovo ad apprendere che le piace esser presa per troia e/o trattata da puttana.
Valle a capire le donne! Fino a quel momento, avevamo trovato e giocato con persone che non avevano quel tipo di comportamento e lei ne aveva goduto abbastanza; ora questa novità mi aveva incuriosito molto e volevo approfondire la conoscenza in materia. Avevo degli ottimi rapporti con un paio di coppie con cui avevamo giocato e qualche singolo che mi chiamava spesso; comincio ad aprire l'argomento con i mariti e scopro che, effettivamente, a diverse donne piace, in quei momenti, esser umiliate e dominate.
Avevo cominciato ad immaginare come potesse esser bello poter assistere ad una scopata di quel tipo: in particolare veder mia moglie come avrebbe reagito e quanto ne avrebbe goduto.

Mia moglie si era trovata in perfetta sintonia con Silvana e si sentivano quasi tutti i giorni per telefono, finché mi comunica che ha invitato a cena, a casa nostra, Silvana e Carlo.
Io nutrivo qualche dubbio sulla riuscita della serata: non credevo possibile che già si fosse giunti a tanto, comunque non mostro alcuna perplessità, Così, la sera stabilita per il convivio, mia moglie, dopo aver preparato ogni cosa, va a vestirsi e mi sorprende: si presenta con un tubino color panna, che le arriva quasi al bordo del ricamo delle calze, ovviamente autoreggenti, tacco 12 di scarpe, allacciate alle caviglie da un cordoncino, truccata non pesantemente, ma abbastanza per esser solo una cena a casa.
L'ho guardata e le chiedo se, per caso, non si fosse sbagliata a capire: forse la cena era fuori, in qualche ristorante? Mi rasserena e mi dice che vuole far bella figura con i nuovi amici.
Quando arrivano, anche Silvana non è da meno in fatto di concupiscenza: una gonna abbastanza corta, a portafoglio, una camicia bianca trasparente, sotto cui è visibile un reggiseno sempre bianco di pizzo, coperta da una giacca. Anche lei calza scarpe con tacco 12; recano una bottiglia di vino ed un vassoio di pasticcini.
Dopo i saluti di rito, mia moglie propone l'aperitivo in salotto: aveva già preparato tutto, invita Silvana e Carlo a togliere le giacche e ci spostiamo in cucina. Siamo muniti di una cucina soggiorno, abbastanza grande; mia moglie comincia a servire, si mangia e si parla un po' di tutto. Mia moglie aveva indossato un grembiule sopra il vestito e, finito di cenare, ci esorta a tornare in salotto, mentre lei si accinge a preparare il caffè. Silvana rimane con lei in cucina, ad aiutare. Noi andiamo in salotto e le sentivamo parlare tra loro, poi, dopo un po', solo bisbigliare; mi scambio un cenno con Carlo: "quali segreti avranno da dirsi?"

Quando tornano in salotto, si siedono ciascuna accanto al proprio marito. Avevamo due divani sistemati in posizione frontale, con un tavolino in mezzo; prendiamo il caffè e, dopo qualche battuta amena sulla serata, mia moglie mi abbraccia e bacia in bocca. Al volo capisco che è l'input per convincer Silvana a lasciarsi andare. Mia moglie mi sale a cavalcioni, ancora vestiti e, continuando a baciarci, le alzo un po' il vestito per far vedere il suo culo all'altra coppia, in quanto aveva il perizoma infilato fra le chiappe.
Con la coda dell'occhio, guardavo loro. Carlo cercava di tirarsi addosso Silvana, ma vedevo che lei era come bloccata, finché si è convinta ed è salita su di lui, imitando noi. Ma, quando suo marito ha preso ad alzarle la gonna, per far vedere il culo di lei, gli sposta il braccio ed abbassa la gonna.
Da qualche frase, mi rendo conto che lei non è ancora pronta a partecipare al gioco e, per non metterli in imbarazzo, faccio segno a mia moglie di togliersi e smettere.
Appena mia moglie si risiede normalmente, loro si ricompongono subito e, rossi come pomodori, si ricompongono. Lui sembrava arrabbiato con lei e lei si voltava dall'altra parte. Io propongo di bere un amaro e, per alleviare la tensione, chiedo a Silvana se il vassoio con i dolcini se l'erano nascosto loro due, per non farceli assaggiare. Comunque, prima che vanno via, sembrava che era tutto ok, che non fosse successo nulla.
L'indomani Silvana chiama mia moglie, scusandosi per non aver avuto il coraggio di continuare, si era vergognata e che, per questo motivo, suo marito, da quando se ne erano andati, non le parlava.
Allora chiamo Carlo e lo invito da solo a passar da casa per un caffè. In quel momento, io e mia moglie eravamo protesi al solo pensiero di muovergli un rimprovero; non era bello che lui volesse forzare sua moglie a far qualcosa di cui si vergognasse. La nostra idea era quella di rimproverarlo per quel muso che teneva verso la moglie. L'indomani pomeriggio, Carlo viene a casa e Rossella era con una minigonna jeans, una felpa, calze colorate, insomma vestita da casa, senza niente di particolarmente estroso. Comunque, essendo una bella ragazza, faceva sempre attizzare con qualsiasi cosa avesse indosso. Quando lui arriva, ci sediamo direttamente in cucina; io apro subito il discorso e mia moglie, mentre preparava il caffè, interveniva a spiegare a Carlo che ogni cosa deve avere il suo tempo.
"Vedrai che, pian piano, lei si lascia andare, ma devi darle tempo; non è giusto forzarla".
Lui ci spiega che lei, quando son da soli, si comporta da gran maiala, che è lei che mette in campo certe fantasie, che le piace tutto nel sesso, ma che, fra l'esser soli e trovarsi con altre persone, lei reagiva come se si edificasse un muro. Ci racconta, infatti, che quella sera stessa, ritornando a casa, lei s'era chiusa in bagno per mezz'ora e lui era certo che lei si fosse masturbata: quando litigano, lei lo fa sempre. Mia moglie gli chiede se lui provi fastidio che la moglie si masturbi e lui risponde di no, ma preferisce scopare e, da quella sera, ha omesso di farlo, per punirla. Mi scambio un cenno d'intesa con mia moglie e, con gli occhi, ci diciamo tutto; lo invito a sederci in salotto, mia moglie capisce e mi dice:
"Ok, io vi raggiungo tra poco: giusto il tempo di andare un attimo in bagno".

Quando mia moglie torna da noi, era senza calze, si siede accanto a me e lui è di fronte. Mia moglie fa di proposito qualche movimento e vedo lui diventar rosso. Apriamo anche il discorso sul suo comportamento nel sesso; sul suo bisogno di dominare, quasi con violenza. Lui ci racconta che ne aveva parlato molto con la moglie; è una di quelle cose che lei teme, eppure, se da essa può scaturire qualche litigata, come si è visto dal suo comportamento quando è eccitato, è anche per le misure del suo pene. Tutti questi discorsi non fanno altro che far aumentare la voglia di mia moglie, che lo rasserena dicendogli che, in fondo, alla donna piace sentirsi dominata da un uomo.
Proprio non sapevo come intavolare il gioco; vedevo che tutti e tre eravamo al massimo. Mia moglie gli chiede se aveva mai giocato da solo con altre coppie; lui dice di no e che, se capitasse, anche per lui sarebbe la prima volta e ne avrebbe tratto moltissimo godimento poter scopare la lei davanti al marito e, magari, umiliarlo.
Mia moglie lo guarda e gli dice:
"Senti, non voglio che Silvana venga a saper nulla di quello che faremo e, mi raccomando di non alzare troppo il tono della voce; sotto e sopra di noi, abitano persone cui non desidero far capire cosa stia succedendo".
Poi si alza e si va a sedere, accanto a lui, che guarda me e mi fa capire che, in parte, lo blocca. Ovviamente è la sua prima volta; allora mi alzo e li lascio soli, dicendo:
"Tranquilli, divertiamoci"! Mentre sto per uscire dalla stanza, vedo che già sono abbracciati e si stanno baciando in bocca.
Vado in cucina a bere e, mentre sto versando un po' d'acqua nel bicchiere, sento mia moglie esclamare:
"Che sberla di cazzo che hai"?! Al che lui, risponde: "Ti piace?", ma non sento più nulla.
Il fatto di ascoltare senza vedere, mi stava eccitando da pazzi; dopo un po', sento lui che dice:
"Minchia... come sai sucare bene!" e lei che risponde: "Non spingere troppo: mi strozzi, con questo coso così grosso" Lui ride e aggiunge:
"Dai, sucaminchia; sei tutta bagnata e larga; quante minchie ha preso questa fessa?"
A quel punto non resisto più; entro e lui quasi si bloccava; appena mi ha visto ha fatto come voler spostare mia moglie dalla posizione in cui si trovava. Lei gli toglie il braccio e si rilancia sul cazzo a succhiare. Era in ginocchio, sul divano, lui seduto e lei con la gonna alzata sulla schiena, che pompava. Io mi siedo sul divano di fronte e mi godo tutta la scena. Quando lui si abitua alla mia presenza, con una mano imponeva il ritmo alla testa di mia moglie per farle fare su/giù e, con l'altra, le toccava figa e culo. Mentre erano così impegnati, lui guardava me e mi chiede:
"Ti piace come succhia tua moglie?" Gli rispondo di sì e lui rincara la dose:
"Ti risulta aver mai preso una minchia così grossa?" Io ero arrivato a rispondere solo con gesti del viso. Ovviamente, essendo seduto sul divano, il cazzo non era del tutto visibile. Dopo un po', lui le propone di volerla scopare e, in un'attimo, si alza e si toglie tutto.

Quando è in piedi, nudo, credetemi, mi sono un po' spaventato sia per la sua stazza di uomo che per quella bestia che aveva fra le gambe. Mia moglie sembrava una bambina accanto a un gigante; lui le chiede di mettersi a pecora sul divano e la prende da dietro. Prima di entrare mi chiede di mettermi davanti a lei e di reggerla; guardo per un attimo mia moglie in ginocchio sul divano con le gambe divaricate; le si vedeva la figa colar gocce di liquido; lui le strofina un paio di volte la cappella sulle labbra, poi gliela introduce nella figa, tenendola per i fianchi.
Vi entra quasi per metà, ritorna indietro, fin quasi ad uscire e, questa volta, le entra tutto dentro; mentre lo sta facendo, mi dice:
"Tienila ferma, perchém altrimenti, 'sta troia scappa via da sotto".
Così è stato: mia moglie, appena le arriva la botta, stava per saltare. Emette un grido di dolore, lui ride e mi ripete:
"Te l'avevo detto che sarebbe scappata, quando le sarebbe arrivato il malloppo tutto nello stomaco".
Guardo mia moglie e le chiedo se è tutto ok. Lei sembrava mezza svenuta e mi dice:
"Cazzo, se l'ho sentito?! Sembrava volesse uscirmi dalla bocca. Ma che minchia ha questo?"
Lui le molla un ceffone sulle chiappe e le dice:
"Adesso non rompere la minchia e cerca di star ferma".
Comincia a scoparla e mia moglie lo esorta a far piano:
"Mi fai male, me la stai spaccando in due"! Era appoggiata col viso sulla mia spalla e vedevo qualche lacrima che le scendeva dagli occhi. Lui, forse per non sborrare, ogni tanto se ne usciva, per poi sbatterle di nuovo la minchia sulle chiappe a mo' di sberle, e poi rientrare in figa.
Mia moglie gli dice che era stanca in quella posizione, lui la fa girare e distendere sul divano. Le si posiziona tra le gambe e, dopo averla sistemata a dovere, le rientra in figa e, mentre la scopa, la guarda in faccia e le chiede:
"Ti piace farti fottere davanti a quel cornuto di tuo marito?"
Lei risponde: "Sììììì... sììì". Lui era quasi arrivato al limite e comincia a stantuffare come un mantice; lei lo avverte: "Non sborrarmi dentro, non facciamo danni".
In realtà non era per il timore di restare incinta, per quello era protetta, assumeva la pillola regolarmente, ma solo perché a lei piaceva ricevere la sborra in faccia.

Quando egli comprende il motivo, per la lussuria che prova, emette un primo schizzo, che va a colpirla sopra la gonna, che teneva arrotolata sulla pancia, il secondo sul collo e mento, poi la imbocca e le riempie tutta la bocca. Lei ingoia tutto e, dopo aver pulito il cazzo fino all'ultima goccia, si distende stremata.
Lui si siede nudo nell'altro divano, con quel serpentone appoggiato sulla gamba.
Una scena da segarsi: io avevo retto per tutto il tempo quando lui le stava sborrando in bocca e le diceva:
"Tieni, bevi tutto, troia, non ti permettere di sputare".
Io non ho resistito e mi son sborrato, senza toccarmi. Mia moglie era veramente a pezzi: aveva la figa talmente irritata da esser rossa quanto un peperoncino. Dopo esserci ricomposti tutti, sembrava quasi che lui avesse dei sensi di colpa: si vedeva chiaramente che era alla sua prima esperienza. Gli ho proposto di bere qualcosa ed abbiamo bevuto un bicchiere di vino.
Mia moglie, anche se si era calmata un po', notavo che cambiava spesso posizione a star seduta. Per calmar lui, gli abbiamo rivolto complimenti e rassicurato che andava tutto bene; mia moglie gli si raccomandava affinché non dicesse nulla a Silvana che, come prima volta, avrebbe potuto sentirsi tradita e si rischiava sia la fiducia, che si stava tentando di creare, sia riuscire a coinvolgerla. Poi io gli chiedo, se era d'accordo, a farle provare qualche esperienza da sola, in modo da poterla avviare alla trasgressione.
Lui mi chiede consigli e lo informo che fra donne si lasciano andar meglio e con maggior serenità. Mi chiede con chi pensavo che si potesse organizzare con la moglie. Lo informo che, forse, era meglio se non ci fossimo stati entrambi; avremmo potuto far in modo che entrambe le mogli, potessero incontrarsi con due ragazzi, amici nostri, ovviamente persone fidate e lui ne resta alquanto frastornato. Non dice nulla. Mi risponde:
"Fammi metabolizzare la cosa". Io insisto nel ripetere che è un buon metodo per saltare il fosso, poi, ovviamente, da mia moglie avremmo potuto sapere ogni cosa nei dettagli. A queste mie parole, apparve più sereno, ma ripete che ci deve riflettere e ne avremmo riparlato più in là.

Ovviamente lui avvertiva la colpa del tradimento nei confronti della moglie e la cosa agevolava il mio piano di coinvolger la moglie e farla entrare nel gioco, anche se, come singolo, lui a mia moglie andava bene, ma svezzare una ragazza alla trasgressione è un piacere diverso e particolare. Così, mentre lui rifletteva, mia moglie avrebbe potuto stringere ancor più i rapporti con Silvana, uscendoci assieme a far shopping o passando qualche serata assieme, tutti e quattro, facendo sì che esse potessero accordarsi in cucina, con la scusa di preparare il caffè. Nel mentre io e Carlo, eravamo in salotto a parlare e, puntualmente, il discorso cadeva sul sesso, lui quando la sua era con mia moglie, diventava un po' geloso e chiedeva sempre se avessero dei segreti; io lo rassicuravo che fra donne ci son sempre argomenti che sanno che a noi uomini annoiano, come ad esempio, moda o altro.

Un giorno, dopo qualche mese da quel pomeriggio che lui s'era scopato mia moglie, mi invia un messaggio di mattina e mi dice che vuole vedermi. Restiamo d'accordo che, nel primo pomeriggio, ci saremmo visti ed avremmo fatto un giro in macchina per parlare.
La cosa dura più di due ore; mi dice che a lui piace la trasgressione, che lo intriga anche il fatto di poter far uscire la moglie da sola e sapere che va a scopare, ma teme anche di proporglielo, però, nel frattempo, vorrebbe saper tutto e conoscere anche chi potrebbe esser il maschio che dovrebbe scoparsela. Lo tranquillizzo e gli dico che, per quanto a saper tutto, ci penserà mia moglie, per quanto riguarda il bull, noi abbiamo un po' di coppie e singoli della massima fiducia e capacità, sia sessuale che caratteriale: insomma persone di verificata discrezione ed a modo; poi gli chiedo un po' sui gusti della moglie. Mi informa che a lei piace l'uomo sui 45, che abbia modi gentili, che sappia vestire con giacca e cravatta, ma che, a letto, sia un fantastico porco.
Mi chiede, se possibile, di esser informato di tutto e su tutto; come procede l'opera di convincimento da parte di mia moglie verso la sua; gli rispondo che non c'è problema, in questo. Ma, prima di cominciare, gli chiedo se lui è veramente convinto a voler inoltrarsi su quella strada; non sarebbe bene che fra loro intervenissero scenate di gelosia. Lui mi assicura che,, da quando s'è scopato mia moglie e io ero lì a guardare, non fa che pensare ad altro e vive con questo forte desiderio di veder la moglie scopare con qualcun altro. Mi dice che ha sempre davanti agli occhi come io accarezzavo e baciavo mia moglie, mentre lui la scopava da dietro e pensa sempre che quello che provavo io, doveva esser qualcosa di sublime. Gli preciso che, per vero, non vederla, ma sapere che sta chiavando è ancora più forte. Lui, allora, mi conferma che, se questo dev'essere il primo passo per realizzare tutto quanto e farla disinibire, non resta che procedere.
L'amicizia si andava rafforzando ogni giorno di più; ci vedevamo quasi ogni settimana, a volte andavamo a casa loro; abitavano un una casa di campagna con intorno campi con serre ed un capannone per gli attrezzi. Ogni volta lui mi chiedeva se c'erano novità per quanto riguardava la moglie; anche lui, mentre scopava con Silvana, le chiedeva spesso:
"Se non ti va di farlo davanti a me, va da sola; l'importante è che mi racconti". L'aveva, in pratica, fatta entrare in questo ordine di idee: una fantasia che mia moglie a volte provava a ripetere, parlandole di sesso e le raccontava dei giochi nostri. Lei aveva cominciato a raccontare a mia moglie le fantasie da letto di suo marito e mia moglie le consigliava di inventarsi qualcosa mentre scopavano. Glielo raccontava come un fatto successo per davvero. Quando lei ha cominciato a raccontare di questi immaginari amanti, lui la scopava con maggior grinta ed emetteva una maggior quantità di sborra.

Finalmente mia moglie riesce a convincerla per un'uscita a quattro e le presenta un singolo che noi conosciamo da tanto tempo, oltre ad un suo amico e collega di lavoro. Entrambi sui quarant'anni, la sera che sono uscite, prima di cena, dovevano cenare da noi, Carlo sarebbe venuto da noi e, quando le mogli sarebbero rientrate, rimanevano a cena da noi. Lui viene verso le 18:00 a casa nostra e ci mettiamo in salotto. Lui sapeva che le donne si dovevano vedere con due singoli, ma Silvana non sapeva che lui ne fosse al corrente.
Durante l'attesa, lui sembrava un leone in gabbia. Vedevo che guardava di continuo l'orologio e mi chiedeva informazioni sul tipo, se ci sapeva fare, se era dotato, se era un tipo discreto o uno cui piaceva vantarsi delle proprie conquiste femminili. Io cercavo di tranquillizzarlo; verso le 20:30, esse rientrano; gli consiglio di non far capire alla moglie che era al corrente di ciò che erano andate a fare, perché poteva corrersi il rischio di farla bloccare e non riuscire nell'intento di coinvolgerla nel gioco.
Lui mi chiede di nascosto: "Domanda a tua moglie cos'hanno fatto e me lo fai sapere". Quando rientrano, guardo negli occhi mia moglie e capisco che lei deve aver di certo fatto qualcosa, ma non posso dire altrettanto di Silvana, non conoscendo la sua espressione dopo il sesso. Quando mia moglie entra in bagno, la seguo e le chiedo com'è andata; lei mi risponde:
"Io ho fatto un pompino, ma lei non ha voluto far nulla, c'è solo scappato un bacio e si son toccati entrambi: lui la figa e lei la minchia. Comunque poi ti racconto tutto, non è il caso ora, che ci sono loro.
Io esco e vado a sedere in salotto con lui. Intanto le donne vanno in cucina a preparare la cena; informo lui che non hanno fatto nulla, tranne che chiacchierare, mentre mia moglie ha pomiciato un po' col nostro amico. Lui ha un'espressione di delusione, io capisco e gli dico:
"Sta tranquillo, vedrai che, ad una prossima uscita, andrà meglio; lei si sbloccherà di certo: devi tener conto che per lei è la prima volta che esce per conoscere un uomo, che vorrebbe scoparsela".
Lui si rilassa un po' e ci mettiamo a tavola. Durante la cena, facevamo battutine sul sesso e Silvana dice a Carlo, suo marito, che quanto prima avrà modo di vedere cosa gli combina.
Quando vanno via, mia moglie racconta che sono andati con la macchina di Silvana, un'Audi Q3. L'appuntamento era nel parcheggio del centro commerciale e, quando sono arrivate, i due amici erano già lì. Dopo le presentazioni dei nuovi amici, decidono di spostarsi in un locale per prendere un aperitivo. Silvana non ha voluto lasciare la macchina e son saliti tutti nella sua, Silvana alla guida ed il nuovo amico, un bellissimo uomo sui 40, molto curato, con fisico da sportivo, accanto a lei.
"Io - prosegue Rossella ero dietro con il nostro amico. Silvana è davvero brava nella guida e, avendo il cambio automatico, aveva più libertà di movimento. Mentre ci dirigiamo a destinazione, io e l'amico cominciamo a baciarci a lingua in bocca. Dopo aver preso l'aperitivo, ci siamo fatti una passeggiata sul lungomare. Silvana ed il nuovo amico, camminavano ad una decina di metri davanti a noi, io e il nostro amico dietro. Finché siamo arrivati in quel villino in costruzione che c'è in fondo alla spiaggia. Lì io ed il nostro amico ci siamo messi dietro un muro, mi son abbassata, lui ha tirato fuori il cazzo e gli ho fatto un pompino a vista dei due; mentre glielo facevo, vedevo che Silvana si baciava a lingua in bocca e lui le infilava la mano fra le chiappe di dietro. Quando il nostro amico ha sborrato, ci siamo alzati e loro si sono ricomposti; siam tornati verso la macchina, ma credo che, al prossimo appuntamento, Silvana si farà scopare".
Le ho detto di Carlo che voleva sapere e proprio non sapevo come comportarmi, se dirgli la verità su cosa era successo o tenermi fuori e, se vuole, glielo può raccontare la moglie. Dopo due giorni, mi risento con Carlo e lo invito a vedere un film a casa nostra; ovvio che l'invito era per entrambi, però dico a mia moglie di cercar il modo di farmi parlare un po' da solo con lui. Lei mi dice che andrà con Silvana giù dalla padrona di casa.
Quando son solo con Carlo, gli chiedo cosa gli ha raccontato la moglie di quel pomeriggio. Lui mi risponde che, all'inizio, era un po' sulle sue, poi si è decisa e gli ha riferito che avevano incontrato due amici nostri; mia moglie glieli ha presentati e, con uno di essi, mia moglie era stata abbastanza in intimità; che essa si era baciata con l'altro, che era un bell'uomo e, naturalmente, ci si aveva provato, ma lei non se l'è sentita di far nulla. Gli chiedo, allora, se gli ha riferito quale impressione le avesse provocato il tutto. Lui dice che effettivamente ne è rimasta intrigata.
"Quindi - riprendo - se le piace, perché non si lascia andare?"
In tal senso, insisto con Carlo che, se è d'accordo, potremmo aprire un dialogo sull'argomento tutti e quattro, quel pomeriggio stesso e lui si dice d'accordo.

Temevo di poter creare dei problemi fra loro, quando le donne ritornano in casa. Eravamo tutti e quattro seduti e chiedo ad entrambi: "Che avete fatto di bello, l'altro giorno?" Prende subito la parola Silvana e racconta l'incontro con gli amici, ma senza scendere nei particolari sul pompino di mia moglie e della sua pomiciata con l'altro; sia a me che a mia moglie è chiaro che lei non aveva riferito tutto al marito, per cui le chiedo:
"Ma come: uscite con due fusti e non ci scopate? Non sarete per caso delle sante?" ovviamente ci metto un po' di ilarità, giusto per sdrammatizzare.
Carlo aggiunge: "See... mia moglie è dura come un muro; chissà quando si convince che il sesso non è altro che un buon divertimento".
Lei gli risponde: "Tranquillo... chissà che fra qualche giorno non riceverai qualche sorpresa!"
Cerco di cambiare argomento: non volevo che si inasprissero gli animi. Mi interessava di più sapere fin dove erano capaci di confessarsi, l'un l'altro. Quando siamo pronti per vedere il film, chiedo a mia moglie se può preparare qualche stuzzichino con qualcosa da bere. Silvana, come d'abitudine, si alza insieme a mia moglie che, di ritorno, viene a sedersi accanto a me, mentre Silvana lo fa accanto con Carlo. In qualche scena più hot del film, mia moglie si strofinava a me come una gattina in calore e si lancia anche in qualche bacio e, visto che l'altra coppia ci imitava, azzardo ad infilare la mano dentro la felpa e palpare una tetta. Mia moglie era senza reggiseno, con la coda dell'occhio vedo che anche loro si lasciano andare a qualcosa di più esplicito, così da indurmi a bisbigliare all'orecchio di mia moglie di provare ad imbastire qualcosa di piccante.
Mia moglie, senza rispondermi, si distende sul divano ed appoggia la testa sulle mie gambe o, meglio, sul mio cazzo e, mentre le palpavo la tetta, solleva la felpa e mostra il seno nudo. Io penso che Silvana potrebbe innervosirsi e mollare tutto, invece vedo che si gira verso il marito e si allacciano in un'abbraccio con tanto di bacio con lingua in bocca. Mia moglie mi fa cenno di insistere, io allungo una mano fra le sue cosce e le infilo due dita in figa, trovandola ridotta ad un lago. Silvana sale a cavallo del marito, ma, purtroppo, indossa un paio di jeans. Carlo le alza la felpa, si vede la schiena nuda di lei che ci dà le spalle, mentre ci guarda. Non sapevamo fin dove spingerci, ma mia moglie, più audace, si gira un po' e, dopo avermi aperto la patta e fatti abbassare i pantaloni, mi prende il cazzo in bocca. Carlo dice qualcosa a Silvana, che si gira anche lei a guardare: vedeva mia moglie in primo piano col cazzo in bocca che faceva su e giù con la testa. Forse per libidine o, semplicemente, per solidarietà' femminile, si mette nella stessa posizione di mia moglie e, dopo aver abbassato un po' i pantaloni del marito, tira fuori quella sua stanga e comincia a leccarla tutta, alternando con qualche affondo in gola. Mentre entrambe erano intente a spompinare, non mancavano sguardi fra loro; allora mia moglie prende l'iniziativa e, spogliatasi nuda, mi sale sopra, facendomi levare del tutto i pantaloni e distendermi sul divano. Stessa cosa fa Carlo: si alza e si spoglia. Era evidente che Silvana era al massimo, anche se ancora sulle sue, ma si abbassa i pantaloni e si mette in ginocchio, facendosi prendere da dietro. Carlo era molto eccitato, aveva un palo da paura e, quando l'ha infilzata, lei ha gridato:
"Ahhiiii, stronzo, mi fai male! Sei scemo ad infilarmi così?"

Lui si ferma un attimo e, chiesto scusa, comincia a scoparla con meno vigore. Mia moglie si alza e mi chiede di prenderla da dietro; si sistema accanto a Silvana, sullo stesso divano e, quando prendo a scoparla, accarezza in viso Silvana e le tocca le tette che, sotto le spinte del marito, ondeggiavano allegramente. La scena era molto eccitante: io e Carlo ci guardiamo e capiamo che siamo quasi al limite; allora ordino a mia moglie di voltarsi perché desidero venirle in faccia. Silvana la imita ed ora son tutte e due sedute accanto sul divano, a riprendere il pompino. Ma dura poco: le facciamo sistemare con i volti a sfiorarsi e glieli ricopriamo di sborra. Entrambe hanno il viso ben spalmato di crema, poi mia moglie mi pulisce il cazzo e lo fa anche Silvana al marito. Mia moglie guarda Silvana e le dice:
"Aspetta..." e, subito, con la lingua, le porta via gli schizzi di sborra che ha un po' ovunque.
Dopo che entrambe sono andate in bagno, io e Carlo ci guardiamo e lui mi dice che proprio non si sarebbe aspettato che la moglie potesse lasciarsi coinvolgere a quel livello. Gli sottolineo che deve aver pazienza, che ogni cosa deve procedere secondo determinati tempi, senza forzature, così da farle emergere tutta la femminilità che c'è in lei.
Gli raccomando di coccolarla e dimostragli più affetto, d'ora in poi. Tornano
le donne e mia moglie suggerisce che non sarebbe male sorbire un buon caffè. Ci mostriamo tutti d'accordo e si spostano in cucina. Carlo approfitta per dirmi che avrebbe la voglia di scoparsi Rossella, ma non era certo sulla reazione di Silvana, perciò gli consiglio di far un passo alla volta e, soprattutto, consentire che siano le donne a farli, anche perché ormai il ghiaccio era stato rotto.
Quando vanno via, guardo mia moglie e le chiedo se si era trattato di qualcosa di organizzato. Mi risponde che è da tempo che ci lavora su per convincer l'amica, poi mi dice che, sinceramente, poco prima, quando l'ha sentita gridare, perché Carlo era stato un po' troppo violento, avrebbe desiderato esser lei al suo posto, perché quell'uomo le fa ribollire il sangue, ed aggiunge:
"Del resto non trovo leale scoparmi il marito da sola, alle spalle di Silvana. Non lo trovo giusto: stiamo diventando molto amiche e non mi va di tradirla. Se mai ci sarà una prossima volta, voglio che accada con la partecipazione di tutti".

Nei giorni a seguire, ci sentiamo per messaggi con Carlo e le mogli si vedono quasi ogni giorno. A volte, mia moglie va a trovarla e, in altre, è Silvana che viene a casa, o escono assieme per negozi, o a farsi l'aperitivo assieme a qualche altra amica. Comunque la loro amicizia è sempre più stretta.
Una domenica mattina, chiama Carlo e ci propone di andar a pranzo fuori: conosceva una trattoria dove si mangiavano delle buone cose genuine e così ci vestiamo tutti sportivi in jeans e, con la macchina di Carlo, ci avviamo. Lungo la strada le ragazze erano messe dietro, Carlo guidava con me accanto, cominciamo a cantare, seguendo la musica della radio. Sembravamo quattro ragazzini in vena di baldoria; passiamo una domenica spensierata e piena di allegria. Finito di pranzare, andiamo a casa loro per un amaro/digestivo. Appena arrivati, io ho avuto bisogno di andar in bagno. Silvana mi esorta a non far caso al casino lasciato in giro:
"Quando questa mattina ci siamo preparati, non ho avuto il tempo di rassettare". Entro in bagno e vedo a terra un accappatoio, un reggiseno, delle mutandine ed un paio di collant, tutto sparpagliato per terra. Istintivamente sono spinto a prendere le mutandine ed annusarle: mi diventa il cazzo di ferro.
Una volta uscito, entra mia moglie e, mentre ci incrociamo, lei nota la mia erezione sui jeans; non le riesce difficile capire perché e le sorge spontanea una risatina. Quando a sua volta esce, dice a Silvana:
"Ora capisco perché mio marito è uscito dal bagno in quello stato di totale erezione: hai lasciato le tue mutandine in bella vista!"
Silvana chiede il permesso di assentarsi per dieci minuti, onde metter un po' d'ordine e darsi una sciacquata.
Quando ritorna, indossa un vestito di quelli che sembrano un maglione lungo, che la copre fino al ginocchio. Mia moglie le dice che così non va: lei s'è messa comoda?! Allora Silvana invita mia moglie a fare una doccia: le avrebbe fornito lei qualcosa di comodo da indossare. Mia moglie accetta e vanno entrambe in bagno, mentre io scambio qualche sguardo con Carlo.
Entrambi siamo certi che stiano organizzando qualcosa.
Quando ritornano, mia moglie aveva indossato un accappatoio che le sta abbastanza lungo, dal momento che la statura di Silvana è più alta e ci dice:
"Tanto siamo fra noi", ci sediamo tutti in un divano che era disposto ad angolo ed eravamo quasi frontali. Entrambi, sia Carlo che io, avevamo la visione delle nostre mogli: lui la mia, ed io la sua, che, forse, lo facevano di proposito, ma, in certi movimenti, si notava la loro figa scoperta, totalmente esposta.
Io e Carlo eravamo ormai al massimo dell'eccitazione; gli faccio un cenno con l'occhio e tiro un po' a me mia moglie per baciarla. Lui mi imita e tutto succede in pochi minuti: ci ritroviamo tutti e quattro nudi, mia moglie che succhia il mio cazzo, e Silvana quello di suo marito. Dopo circa dieci minuti, mia moglie si gira e dice a Silvana:
"Vai da mio marito", praticamente si scambiano. Quando Silvana si avvicina, dà uno sguardo al marito, ma, visto che lui non la guardava, si prende il mio cazzo in bocca e comincia a pompare. Carlo alza gli occhi e vede la moglie.
Mentre mia moglie succhia il cazzo di Carlo, lui guarda sua moglie e mi dice: "Faglielo uscire dalle orecchie, a 'sta troia", poi premendo sulla testa di mia moglie, le dice:
"Suca più forte. Vi siete messe d'accordo tutte e due, troione?" e le spingeva la testa sul cazzo.
Dopo un po' mia moglie gli sale sopra e, con un bel po' di acrobazie per non aver dolore, si infila lo stangone in figa e, anche se era lei a comandare la scopata, non riesce a trattenere i suoi lamenti. Silvana gira un po' il viso, vede la scena, mi guarda e mi dice:
"Scopami", si distende sul divano ed io le salgo su, alla missionaria. Mi metto le sue gambe sulle spalle.
Quando comincio a scoparla, mi tira a sé e ci baciamo; intanto mi tira a sé, afferrandomi per le chiappe e dando delle spinte fortissime. Noto che ad ogni spinta, lei mi viene incontro, quasi a dire "entrami tutto dentro". Dopo un po' sento il cazzo tutto bagnato e lei che vibra tutta; mi abbraccia e mi dice che ha goduto come non mai. Lo ha detto a bassa voce ed io continuo per altri dieci minuti, poi esco e le spruzzo tutto su pancia e seno; mentre sborro mi giro a guardare mia moglie che era col cazzo in bocca e Carlo le stava sborrando in bocca. Mia moglie, dopo aver ingoiato tutto, si siede con noi ed abbiamo tutti e quattro con il fiatone, neanche avessimo scalato una montagna.
Ci sistemiamo tutti, andando a turno in bagno, e poi decidiamo di uscire per cena, andare a mangiare un gelato.
Da quel giorno, i nostri amici non hanno più abbandonato il gioco e, dopo qualche anno, hanno deciso di aver un figlio.
Lei non ha più preso più la pillola e non hanno più voluto giocare con nessuno; con noi è rimasta una gran bella amicizia ed hanno voluto che fossimo i padrini della bambina.

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