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Come convinsi mia moglie a farmi cornuto - Ep


di cuckold211
21.03.2024    |    1.327    |    6 10.0
"Poi, almeno una volta a settimana, troviamo il tempo di invitare qualche bull o più d'uno..."
PREMESSA
Il racconto che vi apprestate a leggere non è mio, bensì dell'utente del sito nick "giorgiasucchia", che mi ha autorizzato a pubblicarlo, dopo avermi assicurato che i fatti narrati sono reali e non di fantasia. Io l'ho riveduto e corretto e, devo dire, l'ho trovato davvero bello ed intrigante. Spero che sia così anche per voi. Buona lettura.

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Dopo quella sera in cui Elena ebbe modo di godersi quel grosso cazzo in tutti i modi possibili, dopo esser tornato dal lavoro ed ero disteso sul divano a rilassarmi, mia moglie mi comunicò che Sergio l'aveva contattata per informarla che voleva farle fare l'ultimo passo verso la trasgressione, dandoci appuntamento per il prossimo venerdì sera.
Saremmo dovuti andare da lui, per trascorrere assieme il fine settimana... giorno e notte..... Lo disse con entusiasmo, raggiante di felicità ed io non me la sentii di negarglielo.
In fondo anch'io ero curioso di vedere gli sviluppi della situazione e, quindi, ci accordammo con lui.
Il venerdì sera andammo da lui puntuali alle 21:00: lei aveva indosso una gonna aderente, senza intimo ed una larga fascia a coprire il seno, autoreggenti nere velate e tacco 10.
Arrivati, entrammo con lui che faceva da anfitrione. In sala c'erano una decina di maschi, tutti di mezza età, bei fusti, cui fu presentata mia moglie dicendo:
"Ragazzi, questa è la mia nuova troia di cui vi ho parlato: le piace il cazzo comunque le venga offerto. Per questi due giorni, resterà in nostra compagnia. Lei ci vuole tutti ed in tutti i buchi".
Poi, indicandomi: "Lui è il suo cuckold, molto remissivo e, se qualcuno volesse approfittare anche di lui, no problem".
Lei era diventata rossa in viso per l'imbarazzo.
Non avrebbe mai immaginato che avrebbe avuto questa sorpresa e ebbe a deglutire un paio di volte.
Ci mettemmo a tavola e ci gustammo una cenetta leggera, ma abbastanza appetitosa.
Di continuo si brindava alla bellezza di lei e la mia Elena reggeva il gioco, alzando il calice pieno di un buon vino.
Fu un pasto molto leggero, pensato appunto per tenere tutti in forma, poi una sorpresa:
ogni maschio si mise nudo, mentre lei era ancora seduta; le passarono davanti col cazzo già ben duro e con la cappella cosparsa di un po' di panna.
Sergio allora esordì:
"Adesso, cara Elena, ripulirai con la bocca tutti questi cazzi. Per ora ingoierai la panna di cui sono cosparsi, dopo di che avrai modo di gustarti, pian pianino, un altro tipo di panna, più nutriente e calda".
Mia moglie, rossa in viso, stette al gioco, estrasse la lingua e li leccò tutti con molta passione.
Io già avevo il cazzo duro; Sergio se ne accorse e mi si avvicinò ad un orecchio, dicendomi:
"Questo cazzo duro non potrai usarlo perché, al contrario, dovrai servirti della tua bocca per servizietti più opportuni".
Nel mentre, mia moglie venne portata in una camera con specchi sia alle pareti che sul soffitto e, a terra, il pavimento era completamente coperto da materassi, che di certo, per il passato, erano serviti per più di un'orgia.

Elena venne spogliata completamente, e non ci volle molto. Adesso lei, con la schiena sui materassi ed i maschi davanti, fu oggetto delle attenzioni di ognuno: c'era chi le mise un cazzo in bocca, chi gliene infilò uno in fica ed altri due li teneva uno per mano, segandoli.
Erano tutti cazzi belli grossi, sui 20-22 cm. lunghi; lei ansimava e succhiava tutti quelli che le capitavano a tiro, mentre muoveva il bacino per andare incontro al cazzo che teneva infilato tutto dentro, fino alle palle.
Quel cazzo la sbatteva in modo davvero vigoroso. Per un'intera ora, se la passarono a giro e lei ebbe modo di venire parecchie volte. Infine, fu messa a pecora e, sempre a turno tra fica e culo, ogni cazzo veniva prima lubrificato nella fica, per poi, infilarglielo tutto nel culo.
Il turpiloquio regnava sovrano: "Dai, troia, ti ingravidiamo; maialona ti facciamo un culo così; che puttana abbiamo qui?"
E lei, di rimando, "sssssìììììììì, sssììììììì, ssìììììì, apritemi tutta, fica, culo, mmmmmmm vengooooooo cazzo, cazzo, cazzo, che cazzo, come vi sento mmmmmm; dai, non ti fermare".
Poi ricominciava a succhiare di brutto. Ad un certo punto, fu la volta di una doppia fica/culo.
Lei non l'aveva mai provata, ma si vedeva, da come smaniava, che provava un immenso piacere.
Stava diventando la troia di tutti, fino a che, dopo un'altra bella ora, non le sborrarono tutti in faccia, costringendola anche ad eseguire parecchie ingoiate.
Stremati, si fermarono a godersi un minimo di riposo, mentre io fui adibito a far pompini rigenerativi per tutti, che poi, a cazzo duro, ripresero i giochi fino a notte fonda.
Erano le tre di notte: la cosa andava avanti da più di 4 ore ed anche a me, tre di quei maschioni, fecero sentire le loro nerchie nel culo. Furono bravi, usarono molto lubrificante e non ebbi molto dolore.

Una volta finito il primo, con il secondo cominciavo già a sentir piacere, a sentirmi dominato dal maschio, anche se mi stantuffava dolcemente e con costanza. Il terzo operò su di me una vera monta, al punto da ridurre anche me ad una loro troia, senza permettermi di toccarmi.
Il sabato e la domenica, chi ne aveva voglia, si alternava a scopare ogni buco di mia moglie, anche in tre per volta, in quanto Elena mostrava di aver sempre voglia, li attirava a sé ponendo le gambe sui loro glutei e se ne veniva a oltranza. "Mmmmmmmmmmmmm, che piacere vederla così troia la mia mogliettina".
Trascorremmo un fine settimana in cui Elena era sempre a cosce aperte o a pecora, piuttosto che da donna morigerata. Alla fine Sergio, che partecipava sempre, sia attivamente, sia per impartire ordini da perfetto padrone del suo corpo, disse
"Caro Giorgio, te l'avevo detto che avrei fatto diventar tua moglie una gran troia? Bene, dopo questi due giorni di rodaggio, non hai idea di quanti cazzi vorrà ancora prendere. Le abbiamo fatto un culo che potrà ospitare di tutto, vedi? Ora Elena è pronta ad affrontare ogni tipo di goduria, che, fino ad ora, era costretta a reprimere".
Lei, completamente ricoperta di sborra, mi guarda e fa:
"Sergio ha ragione; era da tempo che sognavo qualcosa di simile, ma non avevo il coraggio di avanzare proposte.
Adesso devi aver capito che, più cazzi mi trovi e più i miei buchi ne vorranno, ma dovranno esser tutti il doppio del tuo".
Da allora, la mia mogliettina è cambiata del tutto: fra noi si è sviluppato un'intesa invidiabile, oltre a volerci più bene.
Poi, almeno una volta a settimana, troviamo il tempo di invitare qualche bull o più d'uno.
Io, in quel caso, rimedio sempre qualche pompino da fare ai loro cazzi e, in alternativa, mi capita anche di subire qualche monta, ma la precedenza è sempre per mia moglie. Che volete, è questo il ruolo del cuckold.

FINE

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