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Desiderio, incanto e sborra mia!


di passbari
03.11.2015    |    12.998    |    5 9.4
"Gli piace, senza farselo ripetere due volte mi prende la testa e me lo spinge in gola bloccandomela..."
Un anno, un anno della mia vita passato a desiderare un cazzo che sembra mi abbia stregato. Ogni cazzo succhiato non era abbastanza, volevo il suo, il manganello di quel porco che mi ha rovinato la vita!
Siamo amici da molti anni, nonostante i rapporti siano sempre stati buoni, non avevo mai provato questo forte desiderio, eppure nell'estate 2014 qualcosa cambiò.
Cominciò tutto una sera, quando giocando mi chiese se volessi vederlo, e insistendo, considerando i miei svariati "no" me lo mostrò e prendendo la mia mano, glielo toccai per due secondi. Da quel giorno, nacque tutto.
Sognavo la notte la consistenza della sua mazza, ricoperta alla base da tanti peli neri e riccioluti, la tenerezza della pelle che ricopriva il glande e le sue grosse palle piene di chissà quanto sperma che adesso avrei bevuto volentieri. L'estate trascorse così, con mille provocazioni da parte sue che mi lasciavano sempre con l'amaro in bocca. Furono momenti molto difficili, ma complice il fatto che studia fuori, dopo tre mesi di tortura, riparte e fu allora che decisi a mente lucida di raccontargli tutto. Gli dissi quanto desiderassi il suo cazzo, quanto mi piacerebbe ritoccarglielo e quanto vorrei esser posseduto da un porco come lui, ma da parte sua ricevetti come risposta una sonora risata. Il mio orgoglio andò a finire sotto terra. Deluso ed amareggiato, decisi che al suo ritorno qui in città, avrei cambiato atteggiamento nei suoi riguardi, non gli avrei dato più attenzioni, non ci avrei più scherzato e soprattutto non sarei stato più debole difronte a quel pacco che tanto mi ha fatto sognare e bagnare. Sembrava difficile da fare, ma ci riesco. Quest'estate, per due mesi, nonostante le sue continue attenzioni, sono distaccato e non affronto mai l'argomento, anzi.. provo a stargli più lontano possibile, evitando anche di rimanere soli. Un giorno però, accade ciò che avrei voluto evitare. Dormiremo assieme a casa di un amico in quanto il mattino seguente andremo fuori per una giornata al mare.
Per quanto possa sembrare difficile, provo ad essere freddo e distaccato, non facendo commenti o facce strane, una volta entrati in casa infatti, io mi posiziono sul divano, mentre lui sul materasso poggiato sul pavimento al centro del salone. Giusto dieci minuti, forse il tempo necessario per pensarci che mi invita a stendermi al suo fianco. Freddamente gli chiedo se sia sicuro, non vorrei stuprarlo e dopo essermi steso dandogli le spalle, mi abbraccia facendomi sentire la sua presenza sul culo! Rido nervosamente. Penso però che quest'occasione non so quando possa ricapitarmi, così mi giro e cominciamo a parlare delle nostre avventure avvenute in questi mesi in cui non ci siamo visti. Chiacchierando i discorsi ovviamente si fecero sempre più hot e ridendo gli chiesi come stesse il suo cazzo. Mi aspettavo in quel momento mille risposte, ma farmelo rivedere è stata la più bella così come la più straziante. Quel cazzo era la mia debolezza, la sua sagoma perfetta e la pelle che copriva quel glande affascinante.. ma non potevo cadere ancora in basso.. non potevo chiedergli nulla, quindi decisi di provare a dormire, gli dissi buonanotte e chiusi gli occhi anche se sarebbe stato impossibile farlo. Dopo qualche minuto, sento un continuo movimento. Il suo braccio destro che sfiorava il mio sinistro, si muove lentamente, molto lentamente.. sono curioso ed eccitato, apro gli occhi e vedo che si sta masturbando tranquillamente! Lo guardo e mi sorride, continua così per qualche secondo fino a quando mi dice "ho la cappella asciutta, bagnamela". In quel momento il mio cuore batte velocissimo, non riesco a capire se sia un sogno o realtà e soprattutto se stia scherzando o meno. Lui continua a guardarmi e a menarselo allora incredulo ed impaurito impugno il suo cazzo e velocemente, onde evitare ripensamenti avvicino la mia bocca e ciuccio la sua grossa e profumata cappellona, scendendo velocemente sulla sua asta insalivandola per bene ed impegnandomi tantissimo per riuscire a togliergli il respiro! Si allarga, è un bel cazzone tosto, lungo ma non molto grosso, la cappella mi riempie la bocca, è liscia e gonfia. Sono eccitato come un pazzo, sento i suoi gemiti e mi affonda il cazzo in gola. Gli piace, senza farselo ripetere due volte mi prende la testa e me lo spinge in gola bloccandomela. Faccio fatica, mi toglie il fiato ma mi piace da morire. E' così eccitato e voglioso che più volte lo fa balzare fuori per imbrattarmi il viso di saliva e lo rificca dentro facendomi male ma ormai non sento nulla, non voglio sentir nulla! Voglio solo sentire la soddisfazione nell'avere quel cazzo tanto desiderato dentro di me. Non diciamo nulla, non possiamo, io ho la gola occupata e lui credo abbia giustamente paura che qualcuno possa svegliarsi e ritrovarsi questa splendida ma peccaminosa scena.
Con la mano sinistra smanetto il suo grosso uccello e con la bocca succhio la cappellona muovendo energicamente la lingua sul filetto, il suo cazzo risponde positivamente alle mie stimolazioni indurendosi sempre di più e sentendo sempre più gemiti di godimento. D'un tratto, toglie la mia mano e bloccandomi la testa sulla sua cappella comincia a tremare, qualche secondo dopo cinqui abbondanti schizzi di sborra calda e liquida mi invadono la bocca. Sento distintamente tutti gli schizzi, ho la bocca piena di dolce sperma, prima di mandarlo giù lo muovo sul palato, fra i denti e lo ingoio lentamente per sentirne pienamente il sapore! Esco la sua mazza dalla bocca e gliela pulisco accuratamente. Lui senza dire una parola, si distende ed io, ancora seduto sul materasso esco un lungo pelo dalla bocca! Mi guarda e ridendo dice "i rischi del mestiere :P" senza dire una parola, mi stendo e con ancora il sapore dello sperma, mi addormento.
La notte non è tranquilla, avrò dormito un paio d'ore. Il mattino seguente appena sveglio, riesco ancora a sentire il sapore della sua sborra in bocca... Sembra un sogno.. eppure è realtà. Ci sono riuscito. Dopo un anno, sono riuscito ad avere il cazzo che ho desiderato. Adesso aspetto il suo ritorno in città, ma intanto, ho vinto io.
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