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Gay & Bisex

Le punizioni


di belbuco
07.08.2017    |    1.919    |    1 9.3
"A dire il vero, Clarissa raccolse subito qualche bel maschietto e nonostante ciò, quando eravamo sole, continuava a fare battutine nei miei confronti..."
Eravamo alle solite, arrivata l'estate, arrivò anche la voglia di vacanze. Causa il lavoro e la fine di una storia, da qualche tempo mi ero ritirato dalla vita sociale. La conseguenza fu che mi ritrovavo con quindici giorni di ferie da fare ma ero solo. Allo stesso tempo anche i due mesi senza sesso iniziavano a bussare alle porte, quindi il pensierò volò subito verso le chat d'incontri. In fondo le volte precedenti furono molto eccitanti.....
Inserito l'annuncio, non restava che aspettare le risposte, cosa che avvenne quasi subito. Eliminati i soliti che si presentano mostrandoti la foto del loro cazzo, decisi di rispondere ad una donna. Le chiesi se avesse compreso che io ero una trav in cerca di avventure durante le vacanze, e lei mi rispose che aveva compreso tutto e che si sentiva parecchio disinibita. Ci trovammo alla stazione dei treni, sali a bordo della mia macchina e partimmo per un bel resrot della costa dalmata. Lontano da casa potevamo essere chiunque, nessuno ci conosceva, quindi potevamo scatenarci. A dire il vero, Clarissa raccolse subito qualche bel maschietto e nonostante ciò, quando eravamo sole, continuava a fare battutine nei miei confronti. La cosa non mi dava fastidio anzi mi divertiva. Siccome volevo trovare anch'io un bel maschietto per farmi montare, una mattina, le proposi di recarci in un bagno per nudisti. Lei accetto con curiosità. Salii in camera per indossare un bel costume intero, nero e oro, rapido controllo alla depilazione ed al colore delle unghie dei piedi..dieci minuti ed ero in macchina.
Durante il tragitto Clarissa continuava a farmi i complimenti per il mio costume, toccandomi da tutte le parti.
Entrando in questo stabilimento per nudisti, vedo subito gli occhi degli uomini addosso a me ed a Carissa, nonostante i sui cinquantacinque anni, aveva un fisico ed un viso da modella. Ci avviciniamo ai nostri lettini ed iniziamo a sporgliarci, è la prima volta che Clarissa mi vede completamente nudo. Ci sdraiamo al sole per una buona mezz'ora, quando ad un certo punto lei mi dice di avermi osservato il cazzo e che per lei dovrei depilarmi meglio. Passano le ore, andiamo a pranzo dove ci scoliamo una buona bottiglia di vino bianco, prima di alzarci lei mi chiede se sono capace a leccare una figa, le rispondo di si e lei prendendomi per mano mi porta nei bagni del locale. Sale in piedi sopra alla tazza del wc, nuda, vestita solo dai suoi zoccoli e con le gambe divaricate quando mi ordina di leccarla. Con le dita le allargo la fica e infilo la lingua per iniziare a ciucciarla come si deve. E' tutta bagnata ed inizio a sentire quel gusto acre che eccitandomi mi porta a leccarle anche il culo, vado su e giù con la lingua, quando mi schizza in faccia i suoi fluidi ed una abbondante pipi. E' eccitatissima ed io continuo a leccare ingoiando i suoi liquidi. Ha goduto, scende dal water e con un pezzo di carta cerca di pulirmi il viso. Mi guarda dicendomi: "peccato tu abbia il cazzo piccolo, perchè sei bravo".
Ritorniamo in spiaggia ed io vado a fare una doccia, mentre mi lavo, sarà stato il caldo o la breve avventura nei bagni, mi ritrovo con l'uccello duro. Continuo a lavarmi come nulla fosse ma noto che un bel maschio sui vent'anni mi osserva con malizia. Ricambio gli sguardi e gli faccio cenno di raggiungermi. Non aspettava altro, assieme raggiungiamo Clarissa, la quale, punta subito lo sguardo sull'attrezzatura del giovane francese.
Parlando in italiano per non farsi capire, mi fa notare l'enorme cappella ed anche le gambe di questo bel esemplare di maschio. Da come si comporta sembra che voglia portarselo in camera, ma non aveva fatto i conti sulla possibilità che esistano degli uomini che preferiscono i maschi alle donne e lui era uno di questi.
Mi invitò a fare il bagno, durante il quale iniziammo a toccarci, la mia felicità di ritrovarmi di nuovo un bel cazzo in mano, era talmente tanta che lo lasciai fare anche quando mi infilo tre dita nel culo, senza chiedere il permesso.
Decisi che quella sera, avrei dato il culo a questo ragazzo così bello e bravo, lo salutai per recarmi in camera dove mi aspettava Clarissa.
La ritrovai seduta sul letto, completamente nuda, intenta a cospargersi una crema dopo sole. Entrando si sentiva nell'aria che qualcosa non andasse, la sentivo distante quindi decisi di dirglielo subito che quella sera non sarei rientrato presto. Di colpo cambiò umore ed inizo a farmi mille domande su cosa fosse accaduto mentre eravamo in acqua, quanto duro fosse il suo cazzo.. e mentre parlava inizio a spalmarmi la crema sul corpo. Quando giunse al cazzo, volle massaggiarmelo fino a vederlo duro, per confermare che per lei era piccolo. Le risposi che per me non era importante, io i cazzi, quelli grossi li prendevo nel culo. Appunto disse lei, sfilando da una borsa uno strapon di dimensioni importanti. Lo infilò, iniziando a rimproverarmi per averle portato via la preda serale e per questo voleva punirmi con quel cazzone di gomma. Siccome era tarscorso troppo tempo dall'ultimo cazzo che avevo preso decisi di lasciarla fare così quando incontravo il giovane avrei avuto un bel buco già più dilatato.
Mi sali sopra e senza lubrificarmi mi infilo l'intero cazzo, scopandomi con frenesia. Godevo parecchio quando me lo sfilò per farmelo ciucciare così, ancora caldo del mio culo. si tolse questo arnese per iniziare a farmi un pompino con i fiocchi, venni nella sua bocca appena iniziò a massaggiarmi l'ano da dentro.
Mi sputò tutto in faccia, si sedette su una porltrona e si masturbò fino a venire in solitudine mentre anch'io mi segavo davanti a lei.
Presto arrivò sera e Clarissa si inventava di tutto pur di non lasciarmi solo con il francese di belle speranze. Il ricordo del pomeriggio di sesso trascorso con lei e la voglia di farmi montare dal giovane, mi spinse a proporre uan cosa a tre ma lei prima doveva stare a guardare noi due. La mia proposta fu accolta a pieni voti, Clarissa si alzò per andare in bagno chiedendomi di accompagnarla. Mi spiaceva lasciare il ragazzo da solo al tavolo ma sembrava fossero cose urgenti ed io ero molto curioso. Mi fece entrare in un piccolo bagno e mi chiese se secondo me quella sera ci sarebbe stata la possibilità anche per lei di farsi inculare, le risposi di si mentre, dopo essersi tolta le mutandine, si sedette e disse: "allora adesso devo fare la cacca, così dopo sarò più libera. Tu rimani qui a guardarmi che mi eccita."
Rientrati al tavolo dopo qualche minuto, il ragazzo mi chiede di salire in camera, lo vogliamo accontentare ma delle signore prima si devono rifare il trucco. Rientriamo velocemente in camera, Clarissa indossa un bel vestitino senza reggiseno ed io, una lunga camicia bianca con sotto solo un perizoma di brillantini.
Appena lo raggiungiamo, lui ci apre la porta completamente nudo ed eccitato, oltre al cazzone da urlo ha anche un fisico bestiale. Ci invita ad accomodarci sul divano e di rimanere in mutande, detto fatto. Clarissa è talmente eccitata che sento l'odore della sua vagina salirmi al naso, il mio cazzo non riesce più a stare fermo nel perizoma, quando il francese si siede davanti a noi con un vibratore in mano, ci chiede di guardarlo, si gira di schiena e se lo infila, sedendosi sopra. Inizia una lenta cavalcata con noi che stiamoa guardare le sue grazie.
Si ferma di colpo chiedendoci di pizzicarci i capezzoli e sbattere le tette. Ci palpa ed inizia a leccarmi un capezzolo tirandomi in piedi. Mi sfila il perizoma, si inginocchia per leccarmi il culo, Clarissa fedele alla promessa fatta, rimane a guardare contnuando a palparsi le tette. Lui mi appoggia al tavolo ed inizia a scoparmi, prima di venire, me lo infila in bocca e pretende che ingoi tutto lo sperma, continuiamo a ciucciarcelo a vicenda fino ad esaurirci e rimanere fermi sul letto. Durante tutto questo, Clarissa ci aiutò ad infilarci il cazzo in ogni dove però senza mai inserirsi. Non nè poteva più, voleva godere e mi disse: "spostati cazzo piccolo adesso tocca a me". Provò in tutte le maniere ma niente da fare il bel giovane era esausto, quindi decise di avvicinarsi a me, che ormai nell'attesa mi ero già lavato. Mi spoglio completamente, mi prese il cazzo in bocca, con la punta della lingua eccitava la mia cappella, dalla quale però uscirono solo due gocce di sborra, che lei ingoio. Era troppo e ccitata e mi chiese di aiutarla in qualsiasi modo. La distesi sul letto ed iniziai a leccarle la fica, sapevo che le paiceva farlo da ubriaca ma vedevo che anche da sobria non disdegnava, ad un certo punto si girò tenendo le chiappe larghe ed implorando un cazzo. le infilai il vibratore del nostro amico, talmente tante volte che ebbe due orgasmi. al secondo il francese si risvegliò con un cazzo durissimo che Clarissa fece subito sparire dentro il suo corpo. Mentre lo cavalcava, ricominciò a rimproverarmi, questa volta per aver sfiancato il nostro maschio da monta e perchè a lei ormai non bastava più, voleva ancora un cazzo. Con una mano mi strizzava le palle, tirandomi a sè. Voglio punirti per quello che hai fatto mi disse. Quando il giovane sborrò nel suo culo, mi chiese di distendermi perchè doveva sedersi sopra alla mia faccia per farsi pulire e masturbare. L'idea mi piaceva, quindi feci quello che chiedeva. Mi ordinava dove passarle la lingua, un su e giù tra l'interno della sua fica ed il buco del culo pieno di sborra giovanile. Mi si strusciava sopra mentre con la mano cercava di segarmi. Hai il cazzo piccolo, stronza continua a leccare....questo mi diceva mentre io ormai non distinguevo più dove e cosa stessi leccando. ad un certo momento, come la volta precedente, dalla sua fica esplosero i suoi succhi vaginali mischiati al piscio, ingoiai tutto continuando a leccare ogni anfratto anche del suo buco dietro. Quando si fermò mi chiese che gusto avesse avuto il suo culo, le chiesi perchè e lei: perchè quando ho fatto la cacca al ristorante non mi ero ben pulita.
Mai fidarsi delle donne....
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