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Questa volta scrivo io (2) - lei di lastchance


di Membro VIP di Annunci69.it lastchance
03.07.2015    |    8.968    |    4 9.7
"Ci sorridiamo, Si puo fare…Mi alzo e vado in bagno…passo davanti a Giuseppe e Tamal, che si alzano per farmi passare..."
Ci siamo incontrati con Giuseppe fuori dal locale indicato, siamo entrati e ci siamo seduti in un angolo discosto. Giuseppe e’ un bell’uomo cinquantino, ricorda il Montalbano televisivo, ed e’ allegro e simpatico e non c’e bisogno di tempo per metterci a ridere e scherzare. Siamo li’ da 20 minuti e abbiamo finito il primo martini con stuzzichini vari, quando si affacciano Jalil e Tamal. Ci alziamo e ci salutiamo come vecchi amici. Infatti Jalil gia’ l’abbiamo conosciuto tempo fa’, Tamal invece lo incontriamo per la prima volta, ma ha un sorriso contagioso, denti bianchissimi sulla carnagione più scura che abbia mai visto. A dimenticavo due spalle da giocatore di rugby e due mani grandi e forti. Ci risediamo tutti. Un altro giro di martini, poi come inevitabile gli scherzi e i lazzi si spostano su argomenti più consoni al nostro incontro. Com’era l’ultima coppia che avete incontrato o come e’ andata l’ultima volta per noi… si scende un po’ di piu’ nei particolari…i complimenti nei miei confronti si intensificano, la temperatura sta salendo… guardo Riccardo. Ci sorridiamo, Si puo fare…Mi alzo e vado in bagno…passo davanti a Giuseppe e Tamal, che si alzano per farmi passare. Lo strusciamento reciproco e’ inevitabile…Torno dal bagno, questa volta passo davanti a Jalil e Riccardo… stesso strusciamento, non si puo’ sentire che come gli altri, hanno un bel bozzo nei pantaloni… mi siedo e dico: è stato un piacere stare qui con voi, ma credo sia ora di andare, vero Riccardo? Mi guardano preoccupati, intanto io mi sposto avanti, poso il perizoma appallottolato sul tavolino, e mi risposto indietro. Subito non capiscono sono concentrati sulla frase che ho detto. Poi Jamil allunga la mano prende il fagottino, comincia a sorridere, poi dice: questo lo tengo io e lo dispiega davanti agli altri…che guardano… sorridono, si rigirano verso di me. E il sorriso si trasforma in risata, anche perché io ho impudicamente lasciato salire un po’ la gonna e allargato le gambe, mettendo in vista a tutti quello a cui ambiscono…Mi danno della monella, sorridono e intanto ci prepariamo, io mi ricompongo un poco. Dobbiamo fare poche centinaia di metri, attraversare i giardinetti di fronte e arrivare a casa di Giuseppe, l’ospite di turno.
Mentre Riccardo salda il conto, ci avviamo, ma i miei tacchi 12 non vanno d’accordo con il fondo sconnesso del vialetto del parco. Barcollo, 2 braccia robuste mi danno immediatamente supporto, sono Jamil e Tamal. Riacquisto compostezza, ma le braccia rimangono in posizione, e mentre mi supportano mi frugano e questo fa’ salire la mini oltre la meta’ delle chiappe. Incontriamo un paio di signori ed una coppia. Tutti a spasso con il cane. I signori strabuzzano gli occhi, la signora fa voltare il marito. Uno dei signori ci segue poco discosto, sino all’uscita del parco. Noi ridiamo dell’effetto che abbiamo prodotto…Raggiungiamo Giuseppe, anche Riccardo ci ha raggiunto e sorride raccontandoci della signora scandalizzata che inveiva con il marito.
Saliamo, in ascensore, baci carezze e palpamenti.
Entriamo in casa, e vorrebbero tutti saltarmi addosso, ma io e Riccardo vogliamo giocare ancora un po’…ci sediamo in cerchio, chi sul divano chi sulle poltrone. Vestiti.
Giochiamo a dire,fare, baciare, versione per adulti… Tante schede.. si pesca a turno, si fa’ quello che c’e’ scritto…Pesca per primo Jamil. “bacia dove vuoi chi ha le tette piu’ grosse, per 1 minuto”.
Si alza, viene da me mi bacia sul collo, sulla scollatura, poi scende all’interno coscia, e risale sino al mio fiore, 30 sec. di fuoco, non ricordavo quanto questo ragazzo é bravo e dolce quando si tratta di leccare con forza e dolcezza.
Tutti fanno rispettare i tempi…secondo e’ Tamal: “Togliti le mutande”. In men che non si dica ha rimosso pantaloncini e mutande: non posso credere ai miei occhi. Ne ho visti ormai un po’ ma giuro che quello mi ha dato i brividi, lungo, grosso, lucido, con un’enorme cappella d’ebano. Stavo per far segno a Riccardo di interrompere il gioco.
Tocca a Giuseppe: “Scopa con la prima persona del sesso opposto alla tua destra per 2 minuti”… Be’ non che ci sia l’imbarazzo della scelta, io centro quasi sempre…ovviamente, è proprio questo il gioco. Così proviamo ad acquietare la tensione che e’ giunta a livelli inverosimili… Non so i ragazzi, ma io sto lasciando un lago sul divano. Giuseppe sembra gradire e dedica i primi secondi a leccare i miei umori, poi fedele alla disposizione estrae il suo bel bastone, che ha la caratteristica di essere larghissimo, e complice il fatto che sono fradicia, mi penetra con facilità ed usa con dovizia i suoi due minuti…Ma che vuoto quando si interrompe…
Tocca a me: “ lasciati legare e bendare in modo da non poterti muovere, gli altri giocatori scioglieranno ognuno due cubetti di ghiaccio sul tuo corpo, poi rimani legata e bendata durante la prova successiva”… legata, bendata cominciano a stuzzicarmi con i ghiaccioli… chi si dedica alla bocca e al collo, chi ai capezzoli, chi alla passera e chi al culetto… qualcuno ne approfitta e da’ anche di lingua… mi sembra di impazzire…
Tocca a Riccardo: : scegli due persone e scopate per tre minuti” ovviamente sceglie me ed un altro che non dice…non servono altri preliminari, mi trovo farcita da due uccelli in figa…così e’ facile, il terzo puo essere solo Jamil. Non avrei potuto prendere insieme a Riccardo anche Giuseppe o Tamal.
Bastano due minuti e mezzo a cominciare a farmi venire… la tensione erotica dentro di me era alle stelle. Quando finiscono i 3 minuti Riccardo ossequioso alle regole si sfila…e io gli dico: amore mio cornuto, continuate a scoparmi! non voglio piu’ giocare con le carte, non ce la faccio piu’… Fatemi Fatemi Fatemi.
Incomincia la giostra come piace a me. Entra uno dei 4 nella passera… mi scopa sino a quando non comincio a godere, a quel punto gli dico: bravo tienimi al max ed intanto sborrami dentro… Jamil ci riesce, Riccardo il secondo, mi fa’ godere, ma non riesce a venire contemporaneamente, peggio per lui, ha perso il giro. Toccherebbe a Giuseppe, ma dice che non ce la fa’ più, lascia il posto a Tamal…che comincia a farmi salire verso orizzonti che non avevo ancora toccato, sono quasi allucinata, mi sembra di percorrere un viale infinito che sale verso il cielo, e’ un orgasmo continuo, mi metto a squirtare come non mi era mai successo, quasi non mi accorgo che prima Giuseppe e poi Riccardo mi scaricano in bocca il loro succo, io ingoio e poi cominciò a gemere e gridare. Giuseppe e’ un po’ preoccupato, mi dirà poi, per cosa penseranno i suoi vicini. Jamil tenta di silenziarmi con il suo uccello di tutto rispetto, ed io, nonostante sia già venuto lo svuoto completamente….poi Tamal diventa, se possibile, ancora più grosso, ancora più duro, sento distintamente la sua cappella scorrere su è giù dentro la mia figa palpitante,ed alla fine lo sento svuotarsi dentro di me… Il momento che più mi piace, quando io sono la padrona dei sensi dei miei partner…
Mi accascio sul tappeto, la passera continua ad aprirsi ed a chiudersi ad un suo ritmo segreto, che continua a darmi piacere… neanche i miei partner possono crederci, io ho quasi perso i sensi, ho goduto per oltre 10 minuti consecutivi, e non era la prima volta della sera…Sono ancora legata.
Rimango un po’ li, poi due bei bicchieri d’acqua, una doccia, e ci ricomponiamo tutti quanti… e’ il momento delle chiacchiere tranquille, in cui ci raccontiamo senza piu la tensione del desiderio..il bicchiere della staffa.
Alla fine un bacio sulla guancia da tutti ed io e Riccardo torniamo verso casa..
Ed io mentre camminiamo verso l’auto gli chiedo: “ vero che lo faremo ancora, che li chiameremo di nuovo? Magari una domenica pomeriggio?” Lui mi guarda, mi sorride, e mi dice, “Certo amore, lo sai che piace anche a me… e poi la cosa più bella e che a te piace tanto. E che da quando abbiamo cominciato, anche le serate da soli sono, decisamente piccanti”
Aspetta che siamo a casa, amore, e mi sia ripresa un po' e ti faccio vedere...
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