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orge

sgualdrina


di Membro VIP di Annunci69.it lastchance
01.05.2014    |    20.761    |    3 8.7
"Mi prendi la mano, ti fai toccare..."
Questa mattina vado al lavoro lasciandoti a sonnecchiare nel letto.
Una meritata giornata di ferie per te, purtroppo un’altra giornata di
lavoro per me. La mattinata inizia a trascorrere fra un’impegno e
l’altro. Alle 10.00 riunione, e da te neanche un messaggino. Poi
arriva il primo, proprio mentre stavo parlando, lo vedo, ma non posso
leggerlo. Passa quasi mezz’ora, prima di poterlo fare. Mi hai scritto
che mi ami, che HBDM che mi desideri, che stai per uscire e vuoi
sapere se voglio che indossi pantaloni o gonna e che tipo di
biancheria devi mettere. Sto per rispondere, ma arriva un altro SMS.
E’ una tua foto allo specchio. Tacchi alti ,gonna, calze, camicetta.
Sotto la camicetta sembra si intravvedano i capezzoli. Il testo spiega
meglio. Non ti ho risposto, e hai deciso di mettere autoreggenti,
gonna e reggiseno senza coppe. Sei uscita e stai andando a fare
shopping. La giornata è calda, non serve giacca sulla camicetta. Mi
chiedi di raggiungerti. Ma sai che oggi non posso. Non so cosa
rispondere, ho la bocca asciutta, ti desidero. Ti so lontana,
invidioso come al solito di chi ti puo’ vedere. Rispondo che sei una
monella, e che ti devi comportare bene. La tua risposta e’ un ‘Chissa’
TATA’. Dopo una mezz’ora arriva un altro SMS. Sei in un negozio di
scarpe. Ne stai provando alcune. Mi mandi delle foto. Diverse scarpe,
tutte con tacco da vertigine. Ma in una si vede il riflesso di un
commesso che ti sta’ aiutando ad infilare una scarpa. Sono
gelosissimo. Da come e’ posizionato non puo’ non vedere sotto la tua
gonna. Non sono solo piu’ io che so che non porti le mutandine. Sono
nervoso, la riunione finisce, vado a mensa vorrei telefonarti, vengo
interrotto. Intanto mi arriva un altro SMS scelte le scarpe, adesso
vai a scegliere dei vestiti…

Ti rispondo che ti amo. Di scegliere con cura, di mandarmi le foto. Ma
sono quasi le 3 quando arriva il messaggio successivo. Ti mostra con
una minigonna e le scarpe nuove. La minigonna copre a malapena il
bordo delle calze. Quasi inguinale. Sei una meraviglia. Ed io
impegnato in un’altra riunione. Posso solo risponderti che ti amo e
che sei bellissima. La tua risposta mi sconvolge: “ e bagnata. TAAT,
vado all’iper. Ti rispondo dicendo di non esagerare, di nuovo la
risposta: “ chissa’ TAAT”. Il tempo che trascorre mi sembra eterno.
Pensarti vestita come nelle foto, in mezzo ad altri che ti possono
vedere mentre io sono lontano e’ una tortura. Ad un certo punto mi
mandi su whatsup una foto. Inequivocabile. Mi sto toccando. Ti
proibisco di venire. Ma non posso fare nulla. E non ho risposta per
piu’ di un’ora. MI sconvolgi un’altra volta. Mi dici che qualcuno ti
ha offerto di prendere qualcosa al bar. E che hai accettato. Se non ti
amasssi come ti amo sarei furibondo. Ma ti scrivo solo divertiti, ma
non fare troppo la monella, ricordati che ti amo. Il terzo ‘Chissa’
TATA’ mi lascia in apprensione. Riunioni finite, solita burocrazia.
Torppe telefonate arretrate da smaltire. La voglia di raggiungerti.
Corro a casa. La nostra. Non ci sei. Provo a chiamarti. Non rispondi..
esco. Non so che fare. Poi arrivi. Ti vedo. Sei bellissima. Come
sempre. Ti amo. Mi vieni incontro, mi baci. Mi dici sono stata un
po’ monella, mi perdoni? Si, ma mi devi raccontare…Risaliamo in
macchina. Insieme. Tu ti tocchi lentamente, io guido senza meta. Tu
racconti , la giornata, gli sguardi ricevuti, l’invito, il piacere di
sentirsi guardata, desiderata, posseduta. Mi prendi la mano, ti fai
toccare. Le tue gambe una sul cruscotto, l’altra in basso. Sei bagnata
come di rado prima. Mi dici che siccome sei stata monella, posso fare
quello che voglio per due ore. Unica condizione: continuare ad amarti,
darti dolcezza ed amore, farti godere. Siamo in autostrada. Accendo
la luce di cortesia. Sei esposta, superiamo lentamente camion e
furgoni. Vedono all’interno. Io che ti tocco. Qualcuno suona il
clackson. Ci fermiamo in un area di servizio piena di camion. Andiamo
al bar.

Sei fantastica, bellissima.. Sexi da morire. Niente caffe’ questa
volta due cocktail martini. Piu’ gin che vermuth. Un altro giro.
Quando ci alziamo ti gira un po’ la testa. Mentra ci avviamo alla
macchina mi dici: ho voglia di scopare. Non l’hai fatto apposta, ma il
tono di voce era piu’ alto del dovuto, e proprio mentre passavamo di
fianco ad un gruppetto di camionisti. Almeno uno ha sentito chiaro. E
ci apostrofa: se avete bisogno di aiuto siamo qua’. Prima che io
reagisca, tu ti giri, alzi la gonna e dici. E allora cosa aspettate?
Rimango impietrito per un attimo. Un attimo di troppo. Vengo
sostituito al tuo fianco da due ragazziche ti accompagnano verso il
loro camion. Vi seguo a pochi passi. Non sono solo.altri si sono
accodati, sperando in una situazione piccante. Ti invitano a salire
sul camion: mi guardi. Ti dico ti amo. Fai per salire e due mani ti
aiutano spingendoti verso l’alto.

Salgo dopo voi tre. Mi siedo, mentre entrate nella cuccetta. Poi solo
gemiti e sospiri, vedo e non vedo. Sento, sento i rumori , sento le
voci. Il rumore del tuo sesso bagnato che riceve attenzioni insperate,
i tuoi ancora, ancora, ancora. Vedo i primi due, che in successione
scendono, sostituiti da altri. Qualcuno, scendendo mi da del cornuto,
qualcuno del fortunato per avere una moglie così, ti sento godere, ti
sento sospirare, ancora, ancora. Ti sento urlare il tuo piacere. Ti
amo amo te.

Le due ore sono finite, anche la terza. Ho perso il conto degli uomini
che hai incontrato, che hai conosciuto, che hanno fatto esplodere i
tuoi sensi. A un certo punto tutto tace. Ti aiuto a ricomporti. Ti
aiuto a scendere. Andiamo verso l’auto. E torniamo a casa. La nostra.
Una doccia, un abbraccio e poi siamo li, insieme nel letto. L’ora e’
tarda. La dolcezza infinita. Io ti amo. Tu mi ami.
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