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Lui & Lei

La dottoressa Sabry e Mr.Hyde


di bull44
02.07.2014    |    11.690    |    1 9.4
"Ormai ero in estasi, di istinto glielo presi con entrambe le mani e iniziai a segarlo come una matta finchè non vidi quel fiume in piena spruzzarmi ovunque, ..."
Questa è la mail di una lettrice:
Ciao Gladius è da tanto che leggo le tue storie e volevo raccontarti la mia nella speranza che la pubblichi.
Mi chiamo Sabrina, ho 25 anni sono alta 1.60 capelli rossi ricci occhi verdi taglia 38 e 4 di seno.
Avevo da poco terminato gli studi per laurearmi come educatrice e cercavo lavoro;
dopo mesi di ricerca un mio amico mi disse che in una clinica psichiatrica dove lavorava un suo compagno della squadra di rugby cercavano educatori.
Mandai il curriculum e il giorno dopo andai al colloquio, mi assunsero subito e dopo 2 giorni
iniziai a lavorare. Nei primi giorni conobbi tutte le colleghe e anche l'unico collega maschio, un oss di 32 anni per 1.90m 140kg per lo più di muscoli ,occhi e capelli neri di nome Stefano.
Ben presto compresi che che era grazie a lui se avevo saputo del posto e rimasi incuriosita .
Del perchè nella squadra lo chiamavano Mr.Hyde.
Il luogo di lavoro non era male ma nell'ultimo pomeriggio avevo avuto da ridire con uno degli ospiti, un ricoverato di 40 anni di nome Fabio che durante un momento di crisi mi aveva aggredito verbalmente e sussurrandomi “ appena sarai da sola ti massacro e ti stupro”.
A quelle parole ero gelata di terrore anche perché il giorno dopo avevo la mia prima notte da sola con gli ospiti in quella clinica in mezzo al nulla delle campagne.
pensai tutto il giorno a quelle parole non sapevo come fare cosi decisi di andare prima per .
parlare con i colleghi e chiedere consiglio e aiuto;,per mia fortuna c'era Stefano che mi aveva preso sotto la sua ala, gli spiegai il tutto e gli dissi che ero terrorizzata, lui rimase un secondo a riflettere e mi disse: "non ti preoccupare bambolina rimango con te tutta la notte così vedi come sono le notti e sei più sicura e la cosa mi rassicurò.
Iniziato il turno lui si sdraio sul divano mentre io svolgevo le mansioni previste, quando sentii dei passi e vidi Fabio che mi puntava a passo di carica, ero impietrita, mi sentii afferrare per i fianchi ed essere spostata; Stefano mi aveva sollevato come se niente fosse mettendosi tra me e Fabio e tra loro iniziò una sfida di sguardi come tra bestie selvagge.
Fabio borbottò qualcosa e Stefano gli ringhio di tornare a dormire, in quel momento ho capito il perché di quel soprannome di Mr Hyde, sembrava una bestia feroce con i muscoli pronti a saettare al minimo segno, Fabio si girò e tornò nel corridoio buio,Stefano lo seguì e sparirono.
Rimasi qualche minuto ad attendere Stefano ancora con il cuore in gola, ritorno sorridendo si mise sul divano e mi disse di stare tranquilla.
Nella saletta c'erano 2 divani piccoli a 2 posti alquanto scomodi e Stefano per trovare una posizione comoda si mise semi sdraiato con una gamba giu dal divano e l'altra su un bracciolo, io finiti i lavori mi sedetti di fronte a lui ancora scossa mentre lui guardava tranquillo la tv.
Con la scusa di voler guardare anche io la tv mi accovacciai in mezzo alle sue gambe e mi appoggiai a lui che, come se niente fosse, iniziò ad abbracciarmi e a massaggiarmi il collo, adoravo quella sensazione di sicurezza, piano piano mi sciolsi e mi appoggiai del tutto a lu.i Sentendo il suo “pacco” ancora rilassato ma bello pieno, decisi che deve essere mio anche perché presa dagli studi era più di 6 mesi che non vedevo un cazzo e la sensazione di protezione che provavo mi eccitava.
Iniziai a provocarlo facendogli vedere alcune mie foto in costume e a strusciarmi ma come iniziò ad eccitarsi si alzò e andò a fumare,quando tornò vedevo che tentava di tenere le distanze anche se continuava a fissare le mie curve, dovevo dominarlo.
Facendo finta di niente, con una scusa banale mi recai in infermeria mi sono spogliai rimanendo nuda e ho indossai il camice della dottoressa che copriva appena la mia figa e il mio culo e tornai da lui.
Era intento a fare il caffè e non sie accorseo che gli arrivavo alle spalle, con un gesto fulmineo gli abbassai pantaloni e boxer insieme facendo cadere quel pisello sul mobile con lo stesso rumore che fa un pezzo di bollito sul banco di un macellaio; ero eccitata glielo presi con forza e lo obbligai a girarsi e a guardarmi nella scollatura, lo fissavo in segno di sfida mentre pensavo a quel cazzo tutto mio, era più di una mia spanna ma era larghissimo, lui mi guardava con aria di sfida e mi disse: " lo sai che se continui ti farò male?"
Io comei risposta mi inginocchiai e iniziai a segarlo e a baciargli la cappella, la dominazione della bestia iniziava.
Più lo segavo e succhiavo e più la mia voglia cresceva, mentre gli veniva duro non riuscivo più a prenderlo in bocca per quanto mi sforzavo non riuscivo a farmi entrare quello spessore in bocca, lui con un ghigno mi disse: " cosa succede bambolina? Sei troppo stretta per me? Non aver paura di farmi male”.
Così dicendo mi prese dalla testa e mi spinse la cappella in bocca, mi facevano male le labbra e per quanto mi impegnavo non riuscivo a succhiarlo senza fargli sentire i denti ma vidi che a lui la cosa piaceva e iniziai a succhiare ancora di più mentre lo segavo con una mano e con l'altra iniziai a masturbarmi infilandomi con 3 dita nelle figa fino ad avere il primo orgasmo e sentii i miei umori colare.
Quando fu al massimo dell'erezione mi prese da sotto le braccia come si fa con i bambini, mi sollevò in aria e mi diede due leccate alla figa per poi farmi scendere piano sul suo corpo, si fermo a baciarmi il seno mentre quell'enorme cappella puntava per entrare.
Mi strinse forte e per avere una presa salda mi infilò il dito medio nel culo, non me lo aspettavo e sobbalzai per il dolore ma non potevo scappargli, ero tra le sue braccia con i piedi appoggiati al mobile dietro di lui, seguirono lunghi e appassionati baci mentre la sua asta sotto di me sembrava un ramo duro e inflessibile.
Lo volevo sentire dentro, allungai una mano per aiutarmi con la penetrazione ma faceva male cosi iniziai a passarmi la cappella tra le labbra delle figa, finendo per godere come non mi era mai successo e colando su tutta l'asta.
Mr.Hyde sentendo i miei umori caldi colargli sul pisello mi spinse verso il basso penetrandomi in un sol colpo, mi sentivo la cappella nello stomaco, per non urlare gli morsi i pettorali con tutta la mia forza e lui inizio a spingermi su e giu dicendomi: "non fare la gattina che morde perché mi eccito ancora di più e ti sventro".
Ormai era sfida, più lo mordevo più lui me lo spingeva a fondo sentivo la figa in fiamme colare sempre di più, credo di essere venuta 3-4 volte.
All'improvviso si girò, mi fece sedere sul mobile e me lo tolse da dentro appoggiando quel bastone sul mio ventre con la cappella altezza dell'ombelico dicendomi:" non possiamo continuare non abbiamo preservativi".
Ormai ero in estasi, di istinto glielo presi con entrambe le mani e iniziai a segarlo come una matta finchè non vidi quel fiume in piena spruzzarmi ovunque, un paio di spruzzi mi arrivarono fino in faccia.
Eravamo entrambi sudati e appagati e ci guardavamo con malizia mentre continuavo a massaggiare quel cazzo con una mano e con l'altra controllavo quanto me la avesse allargata.
Gli dissi che se mi faceva fare il secondo round poteva venirmi dentro perché prendo la pillola, a quelle parole gli tornò duro, senza lasciargli il cazzo scesi dal mobile e me lo portai fino al divanetto dove mi levai il camice rimanendo nuda, mi misi a pecora con il seno appoggiato allo schienale e aspettai che mi penetrasse.
Non se lo fece ripetere due volte salì dietro di me con grazia che non mi aspettavo ma la penetrazione fu tutt'altro che delicata, inizio a spingermelo con forza bruta tenendomi una mano davanti alla bocca per non farmi urlare mentre con l'altra mi palpava il sedere.
Mi sentivo una gattina sotto un alano, poi rallentò il ritmo mi sputò sul culo e ci mise il pollice fino in fondo, poi lo tolse e con una spinta violenza mi inculò,, stavo impazzendo dal dolore e dagli orgasmi, il culo mi faceva male anche perché fino a quel momento era ancora vergine e la figa ormai era fradicia, avevo perso il conto degli orgasmi, l'ultimo mi fece quasi svenire, le gambe tremavano e sentii la sua cappella allargarsi per il suo fiotto che mi inondava nelle ultime spinte.
Quando terminò di scaricare la sua sborra nel mio intestino si ricompose, mi diede un bacio e una sculacciata e andò a fumare e farsi una doccia veloce, volevo fermarlo ma non avevo neanche la forza di alzarmi, guardai la mia figa, non la riconoscevo neanche mentre pulsava ancora facendo colare i nostri umori sul divano. Ripulii tutto e andai a farmi una doccia mentre lui tornò tranquillo alla sua tv come se niente fosse successo.


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