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Modella per caso


di bull44
26.01.2010    |    36.371    |    2 7.5
"“Vorrei venirti in bocca, posso farlo?” Annuisco, mi giro e inginocchio mentre lui si sfila il preservativo, si masturba per qualche istante e poi mi..."
Mi chiamo Paola ho 32 anni, un viso da bambolina e nonostante la statura non troppo alta un bel corpo con tutte le curve al punto giusto che spesso richiamano lo sguardo degli uomini e sinceramente la cosa non mi dispiace.
Sono felicemente sposata ed il rapporto sessuale con mio marito è soddisfacente, anche se a letto non facciamo i fuochi artificiali.
Sono una dirigente presso una importante ditta di import/export, ma svolgo in segreto una seconda attività, quella di gestire un sexy shop on line.
Ed è proprio nello svolgimento di questo lavoro che mi è capitato di vivere una avventura che mi ha lasciato molto scossa.
Avevo ricevuto alcuni nuovi capi di abbigliamento e dovendo inserirli sul catalogo, ho contattato una modella e il fotografo per poter fare le foto necessarie a mostrare i nuovi capi ai clienti.
Mi sono recata nello studio del fotografo ma non ho trovato ancora la modella.
Aldo, il fotografo è un uomo di circa 50 anni, ottimo professionista, anche se un po’ caro, abituato a stare in mezzo a belle ragazze, seminude o completamente svestite.
Ama scherzare con loro e fare battute e commenti, ma mai volgari e sempre improntati alla risate allo scherzo piuttosto che al sesso.
Mente stavamo chiacchierando squilla il cellulare, è la modella che mi comunica di essere stata tamponata e deve andare al pronto soccorso perché ha subito un colpo di frusta e non può quindi presentarsi all’appuntamento. Sono molto arrabbiata, sia per la preoccupazione per lo stato di salute della ragazza, sia perché volevo assolutamente inserire i nuovi capi sul catalogo, inoltre il fotografo vorrà certamente essere pagato per il tempo che perderà.
“Forse ho trovato una soluzione, mi dice Aldo, con il corpo che ti ritrovi potresti indossare tu i capi.”
“Neanche per sogno, pensa se qualcuno mi riconoscesse e poi sinceramente sarei in imbarazzo a indossare davanti a te certi abiti e perizoma.
Per il fatto di farti riconoscere non devi preoccuparti, posso modificare il tuo volto inserendo quello della modella e per il resto fingi di essere su una spiaggia, so che indossi bikini miolto piccoli e spesso prendi il sole in topless.
Rimango un attimo pensierosa mentre Aldo continua, “ Prova solo ad indossare il vestito più coperto, ti cambi dietro il paravento e vediamo se poi vuoi continuare”
Mi ha convinto, vado dietro al paravento con il pacchetto con gli indumenti, mi tolgo il tailleur, il reggicalze che indosso con calze molto velate, e indosso un top bianco con mini nera e tanga nero.
Esco dal paravento e mi sistemo davanti all’obiettivo.
“Cerca di non essere così rigida, vedi di assumere una posa sexy,aspetta ti faccio vedere.”
Aldo si avvicina, mi pone una mano su un braccio e un’altra su un fianco per farmi assumere la giusta posizione. Il suo tocco e leggero e per niente lascivo ma mi provoca uno stano brivido.
“Bene, così mi pari perfetta.” Scatta alcune foto e poi mi chiede se voglio continuare, ormai il ghiaccio è rotto e gli rispondo di si.
Dietro il paravanto indosso un mini abito elasticizzato turchese, molto carino e per niente volgare.
Mi sento più a mio agio e indosso un mini abito bianco in microfibra, molto orto che mette in evidenza il mio seno, devo però togliere il reggiseno e mi sento un po’ imbarazzata, ma dal momento che Aldo non mostra alcuna reazione poso anche con questo capo.
Gli abiti sono finiti, devo indossare una tuta a rete con solo il perizoma sotto. Le mie tette sono in bella vista e fatico ad assumere una posa rilassata. Aldo si avvicina nuovamente per sistemarmi, ma il suo tocco questa volta è un po’ più prolungato, le sue mani si soffermano di più sul mio corpo e quando la sua mano mi sfiora un capezzolo provo come una scossa elettrica.
I miei capezzoli si irrigidiscono e sento come mille farfalle che turbinano nel mio stomaco.
Aldo sembra imperturbabile, ritorna alla macchina e scatta la foto.
Mi rimangono da indossare i perizomi, con null’altro addosso; sono turbata ed ecitata nello stesso tempo. Indosso un perizoma string con brillantini ed esco per la foto.
“Complimenti, non avevo mai notato che avessi un così bel seno, avresti dovuto pensarci prima a fare tu la modella, potevi risparmiare anche un bel po’ di soldi, bene adesso girati che facciamo una foto al lato b. Non c’è che dire, hai anche uno splendido culetto, sembri una brasiliana.”
I suoi complimenti mi fanno piacere, adesso mi sento veramente eccitata, guardo Aldo ma mi pare che oltre alle battute non abbia fatto alcun cambiamento nel suo atteggiamento.
Indosso un altro perizoma con il fiocco sul sedere, mentre cammino mi muovo sensualmente, voglio proprio vedere che effetto farò sul fotografo.
Si vede chiaramente che la situazione lo ha emotivamente coinvolto, non è più rilassato come prima ,ma continua con estrema professionalità il suo lavoro.
Mi rimangono due perizomi aperti, indosso il primo, mi fermo avanti alla macchina foto, allargo un po’ le gambe mettendo bene in mostra la mia fighetta depilata. Sto pensando che mi comporto come una vera troia, in vita mia non avrei mai più pensato di vivere una esperienza simile.
Mi passo sensualmente le lingua sulle labbra mentre Aldo deglutisce vistosamente mentre mi scatta la foto.
“Adesso che mi hai visto anche la figa posso fare a meno di andare dietro al paravento per cambiarmi” Mi siedo su uno sgabello, sfilo il perizoma aperto facendo bene attenzione a mostrarmi il più possibile e mi infilo il secondo perizoma a farfalla, praticamente pochi centrimetri di stringa.
Il fotografo scatta quest’ultima foto, io mi tolgo la farfallina e rimango nuda davanti a lui, aprendo un po’ le gambe.
“Bene se abbiamo finito posso scaricare le foto sul p.c. e tu puoi rivestirti.”
Si avvicina porgendomi la mano come per stringere la mia, ma quando è di fronte, mi cinge con il braccio il fianco, mi avvicina a lui; le sue labbra sono sulle mie ,la lingua cerca di farsi strada fra i miei denti. La mia mente mi impone di serrare le labbra, ma il mio corpo non ascolta, apro la bocca e le nostre lingue si intrecciano.
La sua mano destra scende sul mio culetto e lo palpeggia, la sinistra si impossessa della mia tetta, la pastrrugna e il suo pollice mi massaggia il capezzolo.
Sono completamente partita con la testa, avvicino il mio pube al suo ventre per sentire attraverso i calzoni la sua notevole erezione.
Ci fermiamo per riprendere fiato e sento le mani di Aldo sulle mie spalle che mi spingono verso il basso, capisco cosa vuole, mi inginocchio, apro la patta dei suoi pantaloni ed estraggo il membro già dura o con una cappella violacea che già pulsa.Inizio a dargli dei colpesstini con la lingua, poi lo lecco con lunghi colpi e infine lo avvolgo con le mie labbra. Le mani del fotografo sono sul mio capo e guidano il movimento della bocca. Aspiro,lecco succhio e lo sento ingrossarsi ulteriormente. Continuo per qualche minuto poi “Fermati, non farmi venire, voglio scoparti”.
Smetto di succhiare e mi rialzo, mi guardo intorno ma nello studio non ci sono divani, letti, solo un paio di sedie e l’idea di stendermi sul pavimento non mi attira proprio, nonostante stia provando una intensa voglia di sentire quel cazzo entrarmi dentro.
“Avvicinati al muro, appoggia le mani e allarga bene le gambe”, mentre dice queste parole il fotografo si avvicina ad un mobiletto nel quale tiene le macchine fotografiche le altre attrezzature, apre un cassetto e ne estrae un preservativo che si infila subito.
“Con tutte le puttanelle che vengono in questo studio è sempre meglio essere preparati a farsi qualche bella scopata, per questo motivo tengo sempre il necessario a portata di mano”
Dovrei sentirmi offesa per sentirmi paragonare ad una puttanella, ma ormai Aldo è dietro di me, si appoggia al mio corpo, mi stringe e palpa con le mani i seni e con un solo colpo mi penetra sino in fondo alla figa completamente bagnata.
Comincia a darmi brevi e profondi colpi, poi estrae quasi completamente il cazzo e me lo infila in profondità per alcune volte di seguito. Continua con questa tecnica che non avevo mai provato e mi procura un gran piacere, e non ci metto molto a raggiungere uno squassante orgasmo. Sento le ginocchia che si piegano, ma il mio partner continua a scoparmi,sino a quando avverto che sta per venire. “Vorrei venirti in bocca, posso farlo?”
Annuisco, mi giro e inginocchio mentre lui si sfila il preservativo, si masturba per qualche istante e poi mi scarica tutto il suo seme nella bocca che avvolge il suo pene.
Ingoio tutto, non l’ho mai fatto con mio marito e sinceramente il gusto non mi piace troppo, deglutisco in fretta e mi rialzo.
Siamo uno di fronte all’altra, io completamente nuda, lui tutto vestito con il cazzo ormai moscio che esce dai pantaloni.
“E’ stato bello, ma non si ripeterà mai più, dimentichiamo quello che è successo”
“Certamente, è stato un momento di pazzia, lo conserverò come uno dei segreti più piacevoli della mia vita professionale, vorrei farti i complimenti per come usi la bocca, fai un pompino fantastico.
“Lo so, me lo dice sempre anche mio marito.”.

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