Racconti Erotici > orge > La direttrice del penitenziario
orge

La direttrice del penitenziario


di bull44
11.12.2013    |    35.492    |    2 8.4
"I due uomini si odiano, ma in questa occasione saranno alleati per far provare alla direttrice la loro virilità; Mary si inginocchia davanti a loro, ..."
n un piccolo paese del Texas si trova un penitenziario di massima sicurezza con solo una quarantina di detenuti altamente pericolosi, che negli ultimi tempi hanno creato un'infinità di problemi con risse, accoltellamenti, aggressioni ai secondini ed il Direttore, ormai alla soglia della pensione , non è stato in grado di gestire la situazione e pertanto il Dipartimento di Giustizia ha deciso di sostituirlo.
Si è presentata al lunedì mattina alla porta del carcere il nuovo Direttore, che in effetti era una donna.
Mary, questo il suo nome, era stata precedentemente Direttrice di un riformatorio e quindi di un carcere femminile, dove aveva messo in luce le sue straordinarie capacità di gestione, sotto un apparente cordialità nascondeva una incredibile fermezza e capacità di gestire le situazioni più scomode che l'avevano fatta scegliere per risolvere la situazione esplosiva del penitenziario.
Bionda, di 45 anni di età, molto formosa con una sesta di seno, un gran culo che si fa ammirare quando cammina ancheggiando, giunge al penitenziario vestita in modo molto formale, con giacca e pantaloni, camicetta bianca e scarpe con tacco medio alto.
Il Capo delle guardie carcerarie quando la vede rimane sgomento, teme che con una donna la situazione possa precipitare, ma basta il primo colloquio con lei per capire che sotto quell'apparente mansuetudine si nasconde una vera tigre dal carattere d'acciaio.
Mary dopo avere conosciuto tutto il personale, secondini, medico, infermieri, fa riunire tutti i detenuto nella palestra del carcere per presentarsi e stabilire le nuove regole.
Appena la vedono salire sul palco che ha fatto allestire con il microfono i delinquenti iniziano a fischiare, urlare, insultarla, ma lei imperterrita li fissa senza abbassare lo sguardo sino a quando a poco a poco gli urli e i fischi diventano un brusio e poi il silenzio.
Inizia allora il suo discorso di presentazione , fissa le nuove regole, avverte che le punizioni saranno severissime, l'ora d'aria potrà essere abolita, ogni concessione ridotta al minimo.
Concede ai detenuti una settimana per adeguarsi alle nuove regole e poi, fra lo stupore generale, cambia improvvisamente tono ed atteggiamento del corpo.
“ Se a fine settimana saremo tornati alla normalità, come si conviene fra la gente civile, anche se fuori da queste mura vi considerano animali, io sarò molto, ma molto disponibile con voi, ma dovrete meritarvelo, da domani voglio conoscervi personalmente e sapere tutto delle vostre storie””
Mentre pronuncia queste parole si muove in modo assolutamente provocante e si passa la lingua sulla labbra in modo terribilmente allusivo, per un attimo con una mano si sfiora le tette e una mano scende lentamente fra le gambe, poi si volta ed esce dalla palestra.
Detenuti e secondini sono trasecolati, i commenti si sprecano ma tutti i carcerati sono ben determinati a provare a rispettare le regole per capire cosa potrà succedere con quella splendida donna.
La settimana trascorre in fretta, nel penitenziario è tornata la calma più assoluta, la Direttrice ha ricevuto singolarmente nel suo ufficio ogni detenuto, ma il suo abbigliamento è radicalmente cambiato, indossa sempre la camicetta bianca, ma senza giacca e questa è completamente trasparente e non indossando il reggiseno le sue grandi tette fanno bella mostra di se mettendo in mostra i capezzoli scuri, i pantaloni sono stai sostituiti da una microgonna che a stento copre l'inguine coperto solo da una peluria bionda, ma niente mutandine sotto.
Tutti i detenuti si confidano con Mary, raccontando le loro esperienze, ma non smettono di fissarle le tette e la figa che lei non fa nulla per nascondere ed escono eccitati e desiderosi di conoscere cosa succederà alla fine della settimana.
Al sabato mattina la Direttrice per mezzo dell'interfono comunica che passerà per i corridoi a controllare le celle, ma vuole che tutti i detenuti, dietro le sbarre della cella, la aspettino completamente nudi.
Quando entra nel corridoio indossa un paio di stivali sopra un ginocchio, un bustino nero che lascia scoperte le tette calze autoreggenti a rete e un perizoma a filo che lascia completamente esposto il culo.
Nessuno dei detenuti osa parlare o fischiare, sono attirati da quell'incredibile spettacolo che non si sarebbero mai aspettati di vedere nemmeno nelle più sfrenate fantasie sessuali, ma i loro cazzi si inturgidiscono immediatamente, avrebbero voglia di masturbarsi, ma attendono di vedere cosa accadrà
Mary si sofferma davanti ad ogni cella, osserva gli uomini, soppesa con uno sguardo il loro cazzi duri, sorride in modo provocante a tutti, e quando giunge alla fine del corridoio ordina al capo delle guardie di prelevare quattro detenuti, quelli che lei ha reputato con i cazzi più grossi e lunghi e di portarli in una cella posta al temine del corridoio.
Entra con loro nella cella, ammira i loro cazzi perfettamente eretti, poi con fare lascivo si spoglia, rimane nuda davanti a loro, si accarezza le tette, la figa, mette un dito dentro e poi lo lecca.
“ Da questo momento non sono più la vostra Direttrice, ma Mary la vostra troia, potete farmi tutto quello che volete, ma dovete iniziare con la lingua e le mani.”

I quattro detenuti non si fanno predare, Mary è al centro della cella con le gambe aperte, due si impossessano delle grosse tette, le pastrugnano, palpeggiano, leccano, uno si inginocchia davanti e inizia a lapparle la figa,l'altro si inginocchia dietro, le allarga le natiche e le lecca il buco del culo.
“Mungetemi le tette come una vaca, mordetemi i capezzoli, succhiami il clitoride e mettimi la lingua dentro e tu aprimi bene il culo non solo con la lingua, usa anche le dita”
Arrapati come mandrilli i quattro eseguono fedelmente quello che è stato loro richiesto e in pochi minuti la Direttrice è squassata da un violento orgasmo e squirta nella bocca di quello che le lecca la figa.
I detenuti mettono un materasso sul pavimento, uno si sdraia col cazzo dritto e si fa calare sopra Mary che si impala con un gridolino di piacere, poi si abbassa per offrire te tette all'avida bocca dell'uomo che inizia a succhiarla mentre si fa cavalcare.
Un secondo detenuto di pone dietro, le allarga le chiappe e con un colpo secco le infila il cazzo nel culo e inizia a pomparla. mentre gli altri due offrono i loro cazzi alla bocca vogliosa della donna che inizia a succhiarli passando da uno all'altro.
I 4 cazzi non smettono un attimo di penetrare i buchi di Mary che gode in continuazione, il primo a sborrarle dentro è quello che la incula che lascia subito al posto a uno dei due che si facevano spompinare e prende il suo posto per farsi tornare duro il cazzo.
Ad uno ad uno si alternano in bocca, figa e culo riempiendole tutti i buchi di sborra e per oltre un'ora continuano il gioco.
Quando Mary si sente appagata, si rialza, esce nel corridoio e assicura tutti i detenuti che se continueranno a comportarsi senza creare problemi ogni giorno a turno potranno godere di lei, poi sculettando e con la sborra che le cola da figa e culo ritorna nel suo ufficio seguita dal Capo delle guardie che porta i suoi vestiti, lei indossa solo gli stivali.
Dal mattino seguente, dopo aver svolto le pratiche giornaliere, la Direttrice fa uscire tutti i detenuti nel cortile per l'ora d'aria, tranne i due della cella numero uno ai quali ha fatto arrivare l'ordine di farsi trovare nudi.
Si spoglia anche lei e indossando solo gli immancabili stivali si fa aprire la porta della cella dove ha fatto rinchiudere i due principali responsabili delle due gang di detenuti che controllano le attività illegali del carcere, un nero di quasi due metri, un autentico Mandingo con un cazzo mostruoso e un bianco che non ha nulla da invidiargli come fisico, anche se il suo cazzo, pur di notevoli dimensioni non può reggere il confronto.
I due uomini si odiano, ma in questa occasione saranno alleati per far provare alla direttrice la loro virilità; Mary si inginocchia davanti a loro, prende in mano i cazzi che sono già in buono stato di erezione e inizia a smanettarli, accarezza e stringe i testicoli, lecca l'asta e la cappella, succhia l'asta del bianco, il cazzo del nero è troppo grande e riesce a fatica a ingoiare parte della cappella.
I due uomini hanno voglia di possederla, il nero la fa alzare, la solleva come una piuma, le fa allargare le gambe e la impala sul suo membro mentre lei lo cinge con le gambe intorno alla vita e schiaccia le sue tettone contro il petto, il bianco da dietro prima le infila due dita nel culo per allargarlo e poi con un colpo deciso la incula e i due uomini iniziano a prendere il ritmo della doppia penetrazione.
Continuano per qualche minuto, poi la fanno mettere a quattro gambe sul pavimento, il nero si pone davanti e le da il cazzo da succhiare mentre il bianco la scopa alla pecorina sino a venirle nella figa, poi lascia il posto al nero che prova ad incularla, ma il suo cazzo è troppo grande, entra solo la cappella, continua lo stesso a spingere sino a goderle sborrarle nell'intestino.
L'ora d'aria sta per terminare e la direttrice torna nell'ufficio sotto lo sguardo voglioso dei secondini che l'hanno accompagnata e assistito alla sua “prestazione”.
Da quel giorno due o tre mattine alla settimana Mary nell'ora d'aria si reca in una cella dove la aspettano due o tre detenuti.
Non si accontenta della doppia penetrazione in figa e culo, ma vuole anche provare due cazzi nella figa e poi due nel culo, anche se la prima volta la cosa riesce con qualche difficoltà, ma poi il suo buco si adatta alla nuova situazione e diventa accogliente anche per i cazzi di due neri.
Non permette più ai detenuti di sborrarle dentro,ma quando stanno per godere devono farlo sulle sue tette e al temine prima di uscire dalla cella si spalma bene la sborra e poi pretende dai detenuti che la puliscano leccandola.
I secondini assistono alle performance della Direttrice eccitandosi e vorrebbero anche loro poter scopare e inculare la donna, ma quando il Capo delle guardie propone la cosa a Mary si sente opporre un netto rifiuto.
“ Io mi sacrifico con i detenuti per mantenere l'ordine nel carcere e la cosa è anche a vostro vantaggio, voi siete già pagati per questo lavoro e non potete pretendere nulla di più”
Ovviamente la risposta crea un grosso malcontento i due secondini decidono di fargliela pagare.
Una mattina mentre la direttrice nuda sta uscendo dall'ufficio per recarsi in una cella si sente afferrare da dietro da due braccia, due manette le serrano i polsi poi viene fatta rientrare e sbattuta prona sulla scrivania.
“ Se non vuoi i nostri cazzi ti faremo provare i nostri sfollagente, forse li gradirai di più”
Così dicendo un secondino allarga le gambe della donna e con brutalità le infila profondamente nella figa il suo lungo manganello di gomma dura, poi l'altro gli infila il suo nel culo e iniziano a muoverli furiosamente avanti e indietro.
Mary si dibatte, urla e piange, anche se abituati a farsi penetrare da più cazzi contemporaneamente l'introduzione nel suo corpo di quei rigidi oggetto le causa solo dolore e nessun piacere.
“Farò tutto cosa volete, ditemelo ma smettete di torturarmi, mi spaccate tutta.”
“Vogliamo ricevere lo steso trattamento dei detenuti, loro al mattino e noi al pomeriggio degli altri giorni, sei d'accordo?
“Si, lo farò, toglietemi questi manganelli e smettete di torturarmi, datemi i vostri cazzi e vi farò godere, sarò anche la vostra troia.”
I secondini le tolgono le manette e i manganelli, uno si posiziona davanti e le offre il cazzo da succhiare, l'altro si posiziona dietro e le infila il cazzo nella figa iniziando a scoparla.
Continuano sino a quando quello che la scopa sta per venire, allora si sfila, fa girare la donna e le sborra sulle tette, poi è la volta dell'altro a sistemarsi dietro e incularla con foga.
Anche lui al momento di godere esce e le sborra sulle tette.
“Adesso spalmati la sborra sulle tettone come fai con i prigionieri, ma non pensare che ti puliremo con le lingue.”
La direttrice si spalma ben bene tutta la sborra, adesso non ha più paura ne dolore, ha goduto prima mentre veniva scopata e poi una seconda volta durante l'inculata.
I secondini la fanno inginocchiare e poi a turno le pisciano un po' sulle tette e un po' in bocca, quindi la fanno rialzare e la accompagnano senza darle la possibilità di lavarsi nella cella dove frementi la aspettano due detenuti vogliosi.
Da quel giorno la vita di Mary cambia radicalmente, poche ore dedicate alle pratiche burocratiche e molto tempo dedicato al sesso, al mattino con i detenuti, al pomeriggio con i secondini con grande soddisfazione di tutti.
Commenti a [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La direttrice del penitenziario:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni