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LA TRASFORMAZIONE DI UNA MOGLIE parte 2°


di bull44
04.03.2014    |    34.209    |    1 8.2
"Quando uno dei due fa presente che è il giorno del suo compleanno, il commendatore ordina a Luisa di cantare “HAPPY BIRTHDAY TO YOU” mentre gli succhia..."
Dopo aver rivelato al maritino la sua troiaggine, e dopo che lo sfigato aveva accettato di fare da cornuto e subire qualsiasi sopruso pur di rimanere vicino alla sua “amata”, Luisa comincia a vestirsi in modi sempre più provocanti specialmente quando si reca in ufficio.
Una mattina se ne esce di casa con un miniabito scuro, stivali al ginocchio con tacco di 10 cm e punta affusolata (neri), truccata da mignotta e con i capelli raccolti in una coda da scolaretta. Sotto indossa un reggicalze e delle calze nere con dei ricami sul dietro, dei fiocchetti rosa che le salgono lungo la coscia rendendola ancora più puttanasca. Niente mutande ed un reggiseno ridottissimo da cui spuntano i capezzoli. Arrivata nel prestigioso ufficio in cui lavora, dove quasi tutti i colleghi se la son giù scopata in tutti modi, riceve come al solito pesanti apprezzamenti e volgari commenti sul suo abbigliamento.
Il capo, il commendator Alfio, decide così di convocarla nel suo ufficio.
La fa sedere e senza alcun preambolo comincia a parlare:
-Ho scoperto a malincuore di essere uno dei pochi a non averla ancora scopata, signora. Questo mi addolora molto, ho una certa età ma le assicuro di essere ancora molto, ma molto prestante.
Luisa a queste parole comincia a guardarlo in modo molto malizioso, e completamente sottomessa risponde:
-Ha ragione, le chiedo scusa signore Commendatore.
Al che il padrone continua:
-Ora dovrai rimediare e concederti a me come e quando voglio. Ma non solo. Ho qui un contratto con salario triplicato, tutto quello che dovrai fare è diventare la nostra troia aziendale; per iniziare, se deciderai di accettare questa mia vantaggiosa offerta, tra qualche ora ricevo due importanti clienti russi che devono firmare con noi un accordo miliardario. So che sono due porci assatanati, mentre io li faccio firmare ed ubriacare di vodka, tu soddisferai ogni loro desiderio, per queste prestazioni ci potrebbero essere anche degli extra.
Sentite queste parole Luisa si era già bagnata solo all’idea. Il Commendatore, è vero, non era più un giovinotto, ma era ancora un bell’uomo, per di più elegantissimo e ricco sfondato. Insomma, uno con un grande carisma ed un certo fascino. Si trattenne dal dirgli che avrebbe fatto la zoccola di tutti anche gratis, firmò il nuovo contratto.
-Bene, tra qualche ora la farà chiamare- disse il Commendatore- venga pure vestita così, credo che i russi apprezzeranno, ora si inginocchi sotto la scrivania e, mentre faccio le telefonate di lavoro, si ingoi il mio cazzo.
Come un burattino Luisa si catapultò ai piedi del commendatore e, mentre questo tranquillamente telefonava, gli praticò un poderoso bocchino con ingoio, succhiando e leccando il cazzo ancora ben arzillo che le si trovava davanti. Ingoiata tutta la sborra, il Commendatore la fece rialzare e le ordinò di ricomporsi e la congedò.
Mentre si dava gli ultimi ritocchi per far tirare il cazzo il più possibili ai ricchi clienti dell’est, Luisa trovò anche il tempo di telefonare al marito:
-Sai tra poco durante una trattativa molto importante avrò l’onore di essere usata come puttana, sei contento amore mio? E’ il Commendatore che me l’ha chiesto
Dice a Federico con un tono tra il canzonatorio e lo sfottò.
-Certo amore- risponde il sottomesso- tutto quello che vuoi fare tu per me è giusto.
-Bravo cornutone- risponde lei sghignazzando eccitata –stasera quando torno ti faccio sentire il gusto della sborra che mi inietteranno in ogni buco!
E mette giù il telefono senza nemmeno aspettare che il marito risponda.
All'ora stabilita viene chiamata nell’ufficio del capo, mentre i colleghi fanno commenti osceni su di lei avendo già intuito cosa la aspetta, lei si avvia sculettando sui suoi tacchi verso il luogo dell’incontro. I due russi sono già mezzi ubriachi, e lei come da direttive si presenta con una penna stilo d’oro ficcata nel culo, la penna che servirà ai due uomini di affari per firmare il contratto. Così dopo essersi presentata, si tira su la gonna e mostra la penna ai due. Le risate sguaiate dei russi, accompagnate da alcune pesanti battute nella loro madre lingua, fan capire che i due hanno apprezzato il gesto del Commendatore.
La penna viene estratta dal culo, che riceve anche alcune pesanti manate da parte dei due uomini senza scrupoli. Mentre firmano le carte e bevono vodka, lei viene invitata ad inginocchiarsi davanti a loro e sbocchinarli alternativamente.
Quando uno dei due fa presente che è il giorno del suo compleanno, il commendatore ordina a Luisa di cantare “HAPPY BIRTHDAY TO YOU” mentre gli succhia l’uccello, e la scena grottesca si consuma tra le risate generali.
-Bene signori, vi lascio da soli con la mia segretaria. Fate di lei quello che volete e finchè lo volete.
Dice il Commendatore, uscendo dal suo ufficio e lasciando Luisa in balia dei due uomini d’affari ubriachi ed eccitati come belve. Così i due russi cominciano ad abusare di lei in tutti i modi, sbraitando con la bava alla bocca e continuando a bere come ossessi, anche mentre la fottono.
Ad un certo punto la mettono con la schiena sulla scrivania e le ficcano due cazzi contemporaenamente in fica, con Luisa che urla di piacere ben conscia che tutto l’ufficio in quel momento sta sentendo e bagnandosi ancora di più all’idea. Mentre i due le fanno una doppia penetrazione, alla pecorina sulla scrivania, riesce ad alzare il telefono e chiamare il marito:
-Senti come mi stanno scopando i due maiali, hanno la bava alla bocca da quanto sono scatenati!!
MI STANNO SFONDANDOOO OVUNQUEEE
Dopo più di un’ora in cui viene usata ed abusata in tutti i buchi dai due, la fanno stendere a terra e la ricoprono di sborra su tutto il corpo, poi uno dei due piscia dentro il bicchiere vuoto e ridendo in modo sguaiato la obbliga a bere il suo piscio. L’altro, per non essere da meno, la tira per i capelli fino al bagno personale del Commendatore, e li dentro dopo aver pisciato si fa pulire il cazzo ancora sgocciolante dalla bocca della puttana.
I due se ne vanno contenti e felici, il Commendatore torna e caccia Luisa senza alcun riguardo, dandole del TU per la prima volta:
-Togliti dalla mia vista puttanella. Fai schifo ridotta così, sembri una latrina ambulante, non voglio farmi fare nemmeno una sega da te. Torna a casa da quel fallito, per oggi hai lavorato abbastanza.
Detto ciò la caccia fuori a calci in culo dall’ufficio, così comè, e Luisa si ritrova in quelle spregevoli condizioni davanti agli occhi dei suoi colleghi, che non mancano di schernirla ancora un po.
Tornata a casa, racconta tutto ciò al marito che non trova di meglio da fare che spararsi una sega, poi stanca e soddisfatta se ne va a letto eccitandosi già al pensiero di tutte le porcate che farà d’ora in poi.
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