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Lui & Lei

Incontro su Facebook


di bull44
05.10.2011    |    11.055    |    0 8.0
"Scesi dall'auto mi ha invitato per un caffè da lei, ha frugato un po' con la borsetta e ha fatto cadere le chiavi di casa a terra e nell'inchinarsi ha fatto..."
Durante una delle mie visite su Facebook ho ricevuto un messaggio di una donna, un personaggio di fantasia che spesso postava link che io commentavo.
Le sue parole mi hanno intrigato e ho provato a chiederle l'amicizia.
Mi ha risposto che non era solita concedere l'amicizia ai lettori dei suoi link ma se avessi voluto avrebbe messaggiato volentieri con me.
Abbiamo iniziato così una serie di messaggi molto formali, mi ha subito detto con avrebbe mai rivelato nulla della sua reale personalità e ho finto di accettare la sua volontà.
I suoi link erano prevalentemente a carattere sessuale e con la mia esperienza di scrittore erotico e di Master ho cecato di portartla apèarlare sempre più di sesso, quasi sfidandola.
Le ho proposto di scrivere un racconto erotico a quattro mani ed ha accettato senza esitazione.
L'argomento era un nostro presunto primo incontro a cena.
Ho inoziato io a scrivere alcuni periodi, poi ho detto a lei di continuare per un po' e siamo andati avanti così.
Questo è quello che abbiamo scritto.

“ Lei si era preparata con un lungo vestito rosso con un lungo spacco che lasciava abbondantemente scoperte le gambe e intravvedere l'attaccatura delle autoreggenti.
Al collo una magnifica collana di corallo e due orecchini anch'essi di corallo, un rossetto rosso brillante che metteva in risalto una bocca terribilmente sensuale.
Appena seduta in macchina con noncuranza le sua gambe si sono leggermente aperte mettendo ancora più in mostra le calze e mi ha rivolto un sorriso malizioso quando si è accorta che il mio sguardo si posava al centro di esse.
La tentazione di posare una mano sulla sua coscia è stata forte, ma ho voluto comportarmi da galantuomo.
Al ristorante, durante tutta la cena ho fatto in modo che il suo bicchiere non fosse mai vuoto e lei, consciamente o no, non smetteva di bere.
Il suo sguardo era sempre più carico di seduzione e promesse di una serata speciale.
Uscendo ha avuto uno sbilanciamento e si è appoggiata al mio braccio, io l'ho afferrata per sostenerla e ho esercitato una leggera pressione per capire la sua reazione che non c'è stata, anzi si è appoggiata ancora di più a me.
In auto si è lasciata andare sul sedile, completamente rilassata, sorridente maliziosa e le gambe molto aperte.
Questa volta non ho resistito e la mia mano si è posata sulla coscia e non avendo avuto nessun segno di diniego a iniziato a risalire.
Non era facile guidare nel traffico e cambiare continuamente marcia e la mano spesso dova togliersi dalla sua gamba, ma ogni volta che la riposavo saliva sempre più in alto, sino a quando è arrivata a contatto con le sue mutandine.
Una sua mano ha afferrato la mia, ero sicuro volesse togliermela, invece l'ha spinta ancora più contro per farmi sentire come era già bagnato il suo microscopico perizoma.
Scesi dall'auto mi ha invitato per un caffè da lei, ha frugato un po' con la borsetta e ha fatto cadere le chiavi di casa a terra e nell'inchinarsi ha fatto in modo di strusciare il suo meraviglioso e sodo culetto contro il mio basso ventre, forse per constatare la mia erezione che era già evidente.
Come siamo entrati sull'ascensore si è girata verso di me,avvicinando le labbra alle mie; non ho atteso nemmeno un istante e l'ho baciata introducendo la lingua nella sua bocca.
La sua risposta è stata immediata, quasi feroce.
Entrati in casa ci siamo staccati mi ha invitato a sedermi sul divano, si è posizionata al centro della stanza, ha girato con movimen ti sinuosi su se stessa e mi ha chiesto " Ti piaccio, allora cosa aspetti a spogliarmi?"
Non mi sono fatto pregare, mi sono avvicinato. Le sono passsato dietro per abbassare la cerniera del vestito che è caduto a terra rivelando un corpo perfetto, atletico, ricoperto solo da un completino rosso trasparente e estremamente ridottto.
" Spogliami, ma non usare le mani."
Con qualche difficoltà con la bocca e i denti ho eseguito, mentre lei non faceva nulla per agevolarmi, anzi mi canzonava per la lentezza e l'impaccio, ma finalmente è stata nuda davanti a me, con i caperzzoli già turgidi e la fighetta completamente depilata.
L'ho presa per mano, l'ho portata vicino al tavolo, l'ho fatta sdraiare e ho inziato ad accarezzarle il seno, leccarle e succhiarle i capezzoli, mentre lei gemeva sommessamente.
La mia bocca è poi scesa fra le gambe e la lingua ha iniziato un lento movimento circolatorio sul suo clitorde, poi lentamente la lingua si è insinuata nella fessura, leccando e succhiando."

A questo punto, mentre scrivevo ho visto che si era accesa una notifica, ho controllato e mi sono accorto con stupore che aveva accettato la mia amicizia.
Ho capito di averla in mano mia, ho smesso di scrivere il racconto e le ho chiesto se era eccitaa da quallo che scrivevamo.
Ha atteso un attimo a rispondere poi mi ha confessato di si.
Allora le ho chiesto se non sarebbe stata disposta a provare in concreto a vivere il racconto.
-Si, proviamo, ma se non mi va ci fermiamo subito... aspetta, apro la chat, con i messaggi è troppo lento-
-Va bene, dimmi come sei vestita-
-Ho un vestitino estivo leggero, con le spalline picole, non porto il reggiseno, un perizoma nero e sono scalza.
-Fai scendere le spalline e scopri il seno, quanto è grande?-
-Una quinta misura, tiu piacciono le tette grandi?-
-Le adoro, mi piace pastrugnarle, leccarle, succhiare e mordicchiare i capezzoli.-
Ho fatto scendere le spalline senza usare le mani, solo scrollando le spalle,adesso ho il seno scoperto, i capezzoli sono già duri, immagino le tue mani su di me-
-Bene, alzati in piedi, fai cadere il vestito a terra e poi risiediti-
-Fatto e adesso?-
-Accarezzati le tette, strizzale, prendi i capezzoli fra pollice e indice e stingili forte, poi allenta la presa e ricomincia-
-Mi piace, mi sto bagnando, devo togliermi il perizoma, è già fradicio?.-
-Toglilo e inizia con una mano ad accarezzarti fra le gambe con l'altra continua a giocare con le tette.-
-L'ho tolto, mi accarezzo il clitoride, adesso metto un dito nella fighetta, come è bagnata, entra ed esce che è un piacere, ne metto due, adesso tre-
-Aspetta non voglio che ti masturbi comn le dita, quando la fai cosa usi?-
-Mi piace mentre faccio la doccia usare la spazzola per capelli, infilo il manico dentro e lo muovo sino a godere-
-Vai a prenderla subito-
-aspettami, torno in un attimo.-
Sono qui, metto il manico dentro?-
-Fallo entrare tutto, mi raccomando-
-Si, lo spingo sino in fondo, ecco tocca il collo dell'utero, adesso esce, come mi piace, sono proprio una troia-
-Si sei la mia troia e come una troia devi godere-
Continua, si, vengo, ohhhh godo godo_
-Brava, sei stata perfetta, ma questo sarà solo l'inizio; d'ora in avanti tutte le volte che chatteremo dovrai godere per me-
-Ma tu sei tutto vestito, non sei eccitato?-
-Si, il mio membro duro come il marmo, sono nudo anch'io-
-Allora ci penserò io a fare scemare la tua eccitazione, ti farò godere come non hai mai goduto masturbandoti-

Continua
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