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Gay & Bisex

Il Ferramenta 3


di PassPa
14.04.2016    |    11.712    |    4 9.6
"A quel punto capii che anche lui stava per arrivare..."
Rientrati in casa, dopo avere salutato Carmelo e Giorgio, feci vedere ad Amir la camera per gli ospiti. Mi scusai se non era in ordine, ma non avevo pensato di avere degli ospiti a breve. Mi stavo apprestando a preparare i letto, ma Amir mi fermò e mi disse che non era urgente e che, per ringraziarmi dell’ospitalità, voleva cucinare per me.
In effetti ero affamato, tra la nuotata e il sesso avevo bisogno di mangiare. Gli dissi che era gentile, ma che non avevo molto in casa. Guardammo nel frigo e nella dispensa e anche Amir convenne che c’era ben poco con cui combinare qualcosa, ma che bastava una telefonata e avrebbe fatto arrivare alcune cose per potere cucinare. Lo guardai e gli dissi che non c’erano nelle vicinanze negozi che facevano a quell’ora il servizio a domicilio, ma lui rispose che sapeva a chi chiedere. Prese il telefono e cominciò a parlare in una lingua a me sconosciuta, ridendo ogni tanto. Dopo due minuti chiuse la telefonata e mi disse che a breve sarebbe arrivata la spesa. L’avrebbe portata un suo caro amico che era anche un bravo cuoco.
Non sapevo cosa aspettarmi ma ero rilassato e quindi aprii due birre e ci sedemmo in veranda ad aspettare. Dopo poco suonò il telefono di Amir e lui disse che era il suo amico. Andammo ad aprire e alla luce dell’unico lampioncino del giardino che avevo vidi un altro uomo di colore, della stessa corporatura di Amir, anche se decisamente più alto. Anche questo maschio aveva i baffi e Amir mi disse che proveniva dallo stesso suo paese, ma che era in Italia da meno tempo. Lavorava come cuoco in un ristorante da alcuni anni, ma fortunatamente quello era il giorno di chiusura.
Lo feci accomodare e gli mostrai la cucina mentre nel frattempo lo studiavo nei minimi particolari. Anche lui spalle larghe e vita stretta da quello che potevo vedere. Portava dei pantaloni larghi che non facevano capire che gambe avesse, anche se avrei scommesso muscolose e sode.
Un bellissimo sorriso ogni tanto si stampava sul suo viso sotto i baffoni e sembrava esserci molta intesa tra loro. Chiesi di cosa avevano bisogno e gli feci vedere dove tenevo le pentole. Cominciò a preparare le cose e io presi altre birre dal frigo, così da poterci rilassare ancora di più. Gli odori cominciavano ad arrivare e la scena era di mio gusto.
Apparecchiammo e poco dopo eravamo seduti a mangiare e a bere. Io ammetto che ero molto rilassato, forse anche per l’alcol che avevo in corpo. Finito di cenare sparecchiai e nel frattempo i due parlavano tra loro. Amir mi chiese se era un problema per me se anche il suo amico restava a dormire da me, visto che avrebbe dovuto prendere vari mezzi per tornare a casa sua. Ovviamente dissi che non c’era nessun problema e per un attimo mi passò nella mente che sarebbe stato magnifico dormire in mezzo a due uomini come loro. Ma non avevo idea delle preferenze del nuovo arrivato e così non dissi nulla.
Poco dopo ci sedemmo sui divani nella veranda e mentre il nuovo arrivato si sedette in una poltrona Amir si sedette accanto a me, e cominciò ad accarezzarmi il volto e il petto. Io lasciavo fare sorridendo, aspettando di capire se era un segnale per l’amico o se era solo un gesto di simpatia.
Quando la mano di Amir mi prese il viso e lo portò vicino al suo, iniziando a baciarmi in maniera provocante, capii che era l’inizio di una serata interessante……
All’inizio l’amico ci osservava sorridendo, cominciando timidamente a toccarsi i pantaloni. Ma quando Amir mi prese e mi fece sedere sopra di lui, infilando la sua mano dentro ai miei pantaloni fino ad accarezzarmi il culo, anche lui si avvicinò e messosi dietro di me cominciò ad accarezzarmi il petto e a stringermi i capezzoli.
La sensazione era molto piacevole. Da un lato sentivo il sesso di Amir crescere sotto di me mentre le sue mani mi accarezzavano il buco; dall’altro il piacere misto al dolore che mi provocava la strizzata dei capezzoli da parte del suo amico mi pervase e cominciai a entrare in uno stato di eccitazione che speravo continuasse a crescere.
Amir riprese a baciarmi, infilando la sua lingua a fondo nella mia bocca e limonando con me, e la sensazione che mi davano i suoi baffoni era molto bella. Ma ancora più eccitante divenne la situazione quando sentii che l’amico liberava la presa dai miei capezzoli per spogliarsi e appoggiarsi con il suo corpo nudo a me, baciandomi il collo e leccando le mie orecchie.
Sembrava un sogno. Ero in mezzo a due maschi, di colore, che mi facevano godere già così. Non osavo immaginare cosa poteva accadere dopo. Sentivo con chiarezza che il cazzo di Amir era diventato duro e si era ingrossato notevolmente, ma del resto lo conoscevo già e potevo immaginare come era: lucido e grosso, con le vene in rilievo e gocce di presperma che già colavano. Ma non avevo idea di come potesse essere il cazzo dell’amico, anche se il suo strusciamento sulla mia schiena mi faceva intuire che ….. non mi avrebbe deluso.
Infatti un minuto dopo quel maschio che mi stava leccando il collo si alzò e si spostò di lato, così che potessi vedere la sua dotazione. Che spettacolo. Se quello di Amir era un signor cazzo, questo era un super cazzo. Non era tanto la lunghezza, ma soprattutto la grossezza che ne faceva un vero e proprio scettro del potere. Io spalancai gli occhi, sempre con la lingua di Amir che roteava dentro la mia bocca, e lui sorrise accorgendosene. Si avvicinò e cominciò a insinuarsi tra le nostre bocche, sino a quando cominciammo a leccarlo insieme e a contendercelo dentro le nostre bocche. Devo dire che Amir fu molto generoso e me lo lasciò gustare per bene, anche perché nel frattempo cominciò anche lui a spogliarsi del tutto.
A quel punto il divano su cui eravamo cominciava a essere stretto e presa l’iniziativa li condussi nel mio letto dove speravo avremmo passato tutta la notte.
L’amico di Amir si distese e tenendosi il cazzone in mano mi fece cenno di riprendere la pompa che avevo iniziato. Non me lo feci ripetere due volte e mi misi a quattro zampe succhiando e leccando il cazzo e le palle di quel meraviglioso maschio. Ne assaporavo ogni millimetro e soppesavo nella mia bocca quei coglioni magnifici e perfettamente sferici. La posizione, evidentemente, stimolò la mente di Amir che si mise dietro di me e cominciò a leccarmi il buco del culo, infilandoci le dita e riempendolo di saliva, sino a farlo diventare ben aperto e scivoloso. Mi stava preparando per riceve quegli uccelli scuri e lucidi che mi avrebbero, ancora una volta, fatto godere sino a esplodere.
Dopo poco, infatti, sentii che il cazzo di Amir, che ben conoscevo, cominciava a bussare sul buco del mio culo, e ad entrare piano ma deciso sino ad arrivare alla meta. Fu una sensazione, ancora una volta, unica. Mi bloccai con quel cazzo nel culo e un altro cazzo in bocca che era arrivato sino alla mia gola, nonostante il diametro che era veramente notevole. Per un istante tutto si fermò e io mi adattai a questi corpi esterni che erano dentro di me. Amir allora poggiò le sue mani sulla mia schiena e cominciò a cavalcarmi prima con calma poi accelerando sempre più. Erano colpi decisi e sino in fondo, che mi allargavano, forse anche per prepararmi al diametro del nuovo cazzo scuro che stavo succhiando.
A un certo punto Amir cominciò ad accelerare la scopata, e le sue mani divennero violente tra schiaffi e strette di natiche che mi avrebbero certamente lasciato dei segni. Ma non mi importava nulla, era troppa la goduria. Io continuavo a leccare e succhiare quel palo di carne che avevo davanti, mentre il maschio dietro di me mi scopava sempre più violentemente. Ad un certo punto Amir mi afferrò per i capelli e mi fece lasciare la presa, sollevando il mio busto sino ad abbracciarmi prendendomi per i capezzoli e stringendomeli, mentre mi leccava il collo. Il suo cazzo lo sentivo enorme e pulsare. Immaginai che stava per esplodere dentro di me. E così in effetti fu, con un grido da vero toro che mi montava, si piantò dentro di me e sentii chiaramente il getto del suo sperma che penetrava dentro di me. Sembrava un getto continuo e le sue braccia mi stringevano forte.
Continuò a scoparmi per qualche minuto ancora, sino a quando sentivo il suo cazzo perdere consistenza e poco a poco scivolare fuori dal mio culo. Piombammo in avanti sopra l’amico di Amir che cominciò ad accarezzarmi il viso mentre io cercavo di riprendere il ritmo del respiro che l’inculata violenta e l’esplosione mi avevano quasi azzerato.
Amir dopo poco si riprese e si alzò, dicendo che aveva bisogno di una doccia e che dato il programma dell’indomani era il caso che lui andasse a dormire. Ma sorridendo disse che mi lasciava in buona compagnia. In effetti il nuovo amico era lì e ancora non aveva iniziato a giocare con me. Mi alzai giusto per dovere di ospitalità e dare ad Amir le lenzuola e un asciugamano, dicendo all’amico che andavo a lavarmi il culo dallo sperma che mi riempiva e colava. Lui prontamente disse di non farlo e che ci avrebbe pensato lui…..
Tiratomi nuovamente sul letto mi fece mettere disteso a pancia in giù, con un cuscino sotto la pancia per farmi alzare il bacino e aprire per bene il culo. Sentii prima le sue mani che mi carezzavano, anche se le carezze erano forti, e poco dopo sentii il suo viso che si avvicinava e cominciava a leccare il mio culo prima e poi il buco, infilando la lingua per gustarsi il nettare che era dentro. Lo raccoglieva nella sua bocca e se lo gustava, ma improvvisamente lo vidi tirarsi su e avvicinarsi a me da dietro, prendermi il viso tra le mani e baciarmi versandomi lo sperma che aveva raccolto dal mio culo in bocca. Con la lingua lo mescolava alla mia saliva, e dopo una prima sensazione di disgusto (era pur sempre sperma uscito dal mio culo) mi lasciai andare e mi gustai, in tutti i sensi, la situazione. Mentre continuava questo bacio con trasmissione di umori vari, lui si sistemò per bene tra le mie gambe, allargandomele con le sue. Il suo corpo aderiva al mio e il peso di quel maschio era magnifico e caldo. Il suo cazzo era duro come il ferro e quindi non gli fu difficile indirizzarlo al mio culo e iniziare a penetrarmi. Si fermò, come prima aveva fatto Amir, solo quando fu tutto dentro di me. Devo dire che nonostante la scopata di prima, lo sentii tutto e un po’ di dolore lo avvertii. Ma passò subito appena lui cominciò a muoversi dentro di me. Continuava a limonare con me tenendomi la faccia girata verso di lui e anche lui cominciò a cavalcarmi sempre più in maniera selvaggia.
Ero suo, ero il suo strumento per godere, ma devo dire che anche io stavo godendo da matti.
Da quel momento mi scopò in moltissime posizioni. Mi girò, sempre con il cazzo infilato nel culo che, date le dimensioni, non usciva nonostante i movimenti e mi scopò guardandomi in viso. Poi mi girò di lato, alzandomi una gamba e lui, in ginocchio, mi prese con forza. Dopo un po’ uscì da me e si distese, facendomi sedere sopra il suo cazzo dandogli la schiena e attirandomi a lui, sino a fare aderire la mia schiena sul suo petto possente. Era un crescendo di forza. Per riposarsi un po’ mi disse di leccargli i coglioni, mentre lui riprendeva le forze e il suo cazzo riprendeva consistenza. A quel punto mi fece distendere a terra e mi alzò le gambe sino a portare il mio culo in alto e mi penetrò in questa posizione. Era un fenomeno. Nonostante il tempo che passava e le varie posizioni, ancora non era venuto e il suo cazzo aveva sempre una magnifica consistenza.
Erano passate quasi due ore, durante le quali il mio cazzo aveva spruzzato sborra più volte. A quel punto capii che anche lui stava per arrivare. Ma decise di farlo inondandomi dall’alto. Si afferrò il cazzo con una mano e indirizzandomelo in faccia eruttò non so quante volte. Io non avevo le forze per sottrarmi a questa inondazione, ma forse anche avendole non mi sarei sottratto.
Ero coperto di sperma ma felice. Ripresomi da tutto questo mi buttai sotto la doccia calda e dopo poco sentii che anche lui entrava a lavarsi.
Inutile dire che non raggiunse Amir a letto, ma che dormì nel mio letto. E suo cazzo anche mentre dormiva sembrava non perdere durezza, e lo sentivo tra le mie gambe. Mi addormentai pensando a quanto la decisione di rifare il giardino fosse stata una delle migliori che avevo avuto negli ultimi tempi…….
L’indomani mattina presto fui svegliato da Amir che mi diceva che era ora di alzarsi. Mi alzai e sentii che Carmelo e Giorgio erano già arrivati e stavano scaricando il camion. I lavori iniziavano. Ma io già pensavo ad altri lavori…….. (che vi racconterò nella prossima puntata)
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