Racconti Erotici > Gay & Bisex > La casa di campagna 1
Gay & Bisex

La casa di campagna 1


di PassPa
23.10.2014    |    16.671    |    7 9.7
"Era una sensazione fantastica averlo sopra, sentirlo e chiusi nuovamente gli occhi per godermi quel momento..."
Da quando avevo divorziato la mia vita era cambiata radicalmente. Più tempo per me stesso e per il mio lavoro, e soprattutto più tempo per capire alla fine cosa volevo. Il mio divorzio era dovuto soprattutto alla mia ormai chiara passione per il corpo maschile, è inutile che continuavo a negarlo.
Dovevo assolutamente staccare dalla monotonia della città e isolarmi per un pò se volevo finire il mio progetto. Decisi allora di affittare una casa in una località vicino al mare, ma che avesse anche del terreno attorno, giusto per isolarmi. Del resto eravamo a maggio, quindi un buon periodo per poter godere del mare se ne avessi avuto voglia.
Dopo un pò di ricerche trovai una cascina che dalle foto sembrava delle dimensioni adatte per me e che aveva un giardino molto ampio tutto intorno. Ci si arrivava da una strada di campagna e dalla casa, attraverso un sentiero si poteva scendere ad una spiaggia non lontana.
Decisi di affittarla per due mesi e sbrigate le formalità caricai la mia macchina di tutte le cose necessarie per il lavoro e mi trasferii.
Decisi di non portarmi molte cose, giusto qualche cambio e le cose di lavoro.
La spesa l'avrei fatta nel negozio vicino la strada di ingresso dove mi avevano assicurato avrei trovato di tutto. Arrivai la sera tardi e percorsi la strada di campagna per arrivare alla casa osservando la campagna e notai che vi era un'altra cascina non molto distante dalla mia.
La sera cenai con un panino che mi ero portato e andai a letto.
L'indomani per prima cosa decisi di ordinare la casa e di andare a fare un pò di spesa.
Il negozio, in effetti, era abbastanza fornito, e del resto io non ero di grandi pretese.
Entrato riempii un cesto con quello che mi serviva e mi avviai alla cassa per pagare. Alla cassa c'era un uomo che parlava con la proprietaria del negozio. Mi sorrisero tutti e due e mi chiesero se ero in vacanza. Spiegai loro la mia situazione e l'uomo mi disse che lui abitava nella cascina vicino la mia e se avessi avuto bisogno di qualcosa potevo tranquillamente chiedere.
Guardai con più attenzione l'uomo e devo dire che lo trovai estremamente eccitante. Altezza media, spalle larghe, pelle abbronzata, due grossi baffi neri e una barba che si capiva non rasata da qualche giorno. I capelli anche se rasati quasi a zero molto scuri. Belle mani e un corpo molto muscoloso, ma non da palestra certamente, ma da lavoro manuale. Insomma un bel toro. Mi disse che si chiamava Vittorio e che aveva 50 anni.
Ringraziai e prese le mie cose mi avviai verso casa.
Mi misi a lavorare e a fine mattinata decisi di provare a vedere quanto distava il mare.
Mi misi un costume e mi avviai. La passeggiata era piacevole e dopo 20 minuti arrivai in una bellissima spiaggia deserta, penso per via della stagione.
Tornato a casa mi riposai e prima di rimettermi a lavorare decisi di farmi una doccia. Con mia amara sorpresa scoprii che non c'era acqua calda ...... Provai a vedere la caldaia, ma non capivo molto e dopo un pò di prove capii che non sarei riuscito da solo a risolvere. Provai a chiamare il padrone di casa che mi disse di rivolgermi proprio a quel Vittorio che avevo conosciuto che mi avrebbe aiutato a risolvere il problema.
Mi sembrò una bella coincidenza. Avrei avuto l'occasione di rivederlo da vicino .....
Mi avviai e arrivato alla casa provai a chiamare e dopo poco vidi spuntare da dietro la casa un altro uomo, più o meno coetaneo di Vittorio, che mi chiese chi cercavo e cosa volevo. Gli spiegai la faccenda della caldaia e anche che avevo conosciuto Vittorio la mattina. Lui mi disse che non c'era ma che sarebbe tornato a momenti e che lo avrebbe avvisato di tutto. Nel frattempo avevo modo di osservare quest'altro uomo e anche lui, seppur diverso, mi eccitava molto. Aveva i capelli brizzolati corti e un bel pizzo dello stesso colore. Due occhi neri molto grandi e un torace ampio coperto di peli da cui spuntavano due capezzoli molto grossi ai quali erano due piercing a forma di anello, e che era in bella mostra vista la camicia aperta. Aveva anche una bella pancia, ma soda. Si accorse, forse, che lo stavo guardando e mi sorrise.
Io ringraziai e mi avviai verso casa in attesa che Vittorio arrivasse. Mentre mi preparavo un caffè sentii qualcuno che bussava. Aprii e lo vidi davanti la porta. Era ancora più attraente della mattina, forse per via dell’abbigliamento che gli metteva in risalto le cosce e un pacco che non si poteva non notare.
Gli strinsi la mano, lo ringraziai e gli rispiegai la questione della caldaia. Lui mi disse subito che sapeva di cosa si trattava e che lo avrebbe aggiustato facilmente. Si mise subito al lavoro e nel frattempo preparai il caffè.
Il lavoro in effetti durò pochi minuti e ci potemmo godere il caffè per rilassarci. Poco dopo Vittorio disse che per essere certi era meglio provare la doccia, così da controllare l’acqua calda. Mentre lo diceva mi guardava sorridendo.
Probabilmente non ero stato bravo a nascondere il mio squadrarlo dalla testa ai piedi continuamente, soprattutto concentrandomi su quel pacco che nascondeva un cazzo che non riuscivo a immaginare viste le dimensioni. Lui si alzò, e cominciò a spogliarsi togliendosi la camicia e i pantaloni così da farmi vedere meglio le dimensioni del suo uccello che anche se trattenuto dagli slip si capiva che era già barzotto. Io lo guardavo inebetito e così lui prese l’iniziativa e mi prese quasi di peso e mi spinse verso il bagno dove togliendosi anche gli slip cominciò ad entrare in doccia. Era proprio un vero toro e soprattutto cominciò a toccarsi con naturalezza provocandomi. Si passava le mani su quel corpo statuario e mi invitava a entrare nella doccia. Così mi spogliai e mi avvicinai. Ero in balia del suo sguardo. Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa e avevo la conferma che era quello che volevo, essere alla mercé di uomini che potevano usarmi a loro piacimento.
Appena nella doccia cominciò a insaponarmi, prima con le mani e poi con tutto il corpo stringendomi e toccandomi da tutte le parti, soprattutto cominciando a palparmi il culo. Lo faceva con forza, passandomi ripetutamente una mano sul buco del culo e con l’altra cominciava a stuzzicarmi i capezzoli sino a stringerli. Aveva capito perfettamente che ero pronto a farmi fare di tutto.
Infatti cominciò a dirmi cose del tipo “lo sapevo che avevi voglia di un vero uomo, che volevi essere usato”. Nel frattempo cominciò a infilarmi due dita nel buco del culo, e a girarle stimolandomi con grande maestria. Rideva e mi infilava le dita sempre più in fondo. Mentre era dietro di me che mi teneva e mi stringeva sentivo il suo cazzo che spingeva sulla mia coscia e cercai di guardare quanto era diventato. Vedevo poco, ma vedevo certamente la cappella che era scura e soprattutto molto grossa. Si accorse che lo guardavo e mi disse “Dai, toccalo, tocca il cazzo che desideri tanto e che ti farà divertire tra poco come mai hai provato in vita tua….”. Così lo presi in mano e mi resi conto che era non solo lungo, cosa che avevo immaginato vedendolo già da molle, ma grosso di diametro e pieno di vene. Lo stringevo e lo carezzavo delicatamente per godermi quella sensazione.
Ad un certo punto tirò fuori le dita dal mio culo e mi disse di girarmi e di mettermi in ginocchio davanti a lui. Capii quello che voleva e anche se la paura era molta, lo feci subito. Di nuovo rise, rise della facilità con cui ubbidivo. Mi disse che sarei stato un ottimo schiavetto e che ci saremmo divertiti molto nei giorni seguenti, e non solo con lui…….. queste parole mi fecero per un attimo fermare, ma appena lo feci mi afferrò i capelli e mi guardò in viso dicendomi che non mi sarei tirato indietro di certo e che dovevo cominciare a succhiare quel cazzo maestoso. Iniziai, non sapendo bene come fare, visto che non avevo grandi esperienze. Ma lo presi in bocca e cominciai a ciucciarlo e a cercare di farlo andare più dentro che potevo, anche se la dimensione mi faceva venire i conati.
Lui non sembrava preoccuparsi, anzi, più io tossivo, più lui tentava di spingere dentro.
Improvvisamente mi prese di peso e mi portò sul letto e mi distese a pancia in giù. Cominciò a leccarmi e a mordermi ovunque. Sul collo, nelle spalle, nella schiena, sul culo, tra le gambe, i piedi, facendomi ogni tanto gridare dal dolore. Ma sapeva che nessuno ci avrebbe sentito e quindi continuava e io lo lasciavo fare.
Mi strusciava sopra, facendomi sentire il suo corpo massiccio sopra. Poi ricominciò a infilarmi le dita nel culo, questa volta iniziando direttamente da tre dita. A poco a poco cercò di infilarmi il quarto dito, ma anche se ultimamente mi ero infilato nel buco alcuni oggetti, non ero molto dilatato e quindi capì che non ci sarebbe riuscito. Mi disse “beh, ci sarà tempo nelle prossime settimane per provare a infilare tutta la mano….”.
Poi mi girò di lato e ricominciò a infilarmi il cazzo in bocca. Devo dire che era bellissimo vederlo sopra di me, con quel corpo meraviglioso che si muoveva dentro la mia bocca. E si vedeva che godeva, anche per via del liquido che cominciava a uscire dalla punta del suo cazzone. Mi disse che per questa volta mi sarebbe venuto in bocca e che alla prossima mi avrebbe riempito il culo con la sua sborra. Disse che la prima sborrata è sempre la più abbondante e voleva farmi vedere quanta era e come era bianca.
Detto ciò mi ordinò di succhiare i suoi coglioni, ad uno ad uno, viste anche le dimensioni non sarebbero entrati tutti e due insieme in bocca. Mentre lo facevo lui si menava il cazzone e mi ordinò di segarmi. A me in fondo non interessava molto, godevo già così, ma non potevo disobbedire all’uomo che stava diventando una specie di padrone per me. Così cominciai a menarmi il cazzo che diventò poco a poco duro. Mi disse di aspettare che lui cominciasse a sborrarmi in bocca e sul viso prima di venire che così avrei goduto di più.
Obbedii e al suo segnale accelerai e venni sulla mia pancia, mentre i suoi suoni mi fecero capire che stava per venire dentro la mia bocca. La spalancai e sentii il primo getto che centrò in pieno la bocca sino alla gola e da lì in poi sembrava non smettere più. Era tanta che la bocca si riempì e lui cominciò a spruzzarmela in viso. Era una sensazione fantastica, anche perché sembrava non finire mai di spruzzare sborra bianca e densa e con un sapore che mi piaceva moltissimo.
Appena cominciò a smettere di spruzzare me lo rinfilò nuovamente in bocca e ricominciò a scoparmi la gola facendo dei grugniti di godimento sempre più forti.
Poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettato da quel maschio. Tirò fuori il cazzone dalla mia bocca, si distese sopra di me infilando il cazzone che aveva ancora una bella consistenza tra le mie cosce e si avvicinò alla mia bocca e sentii quei due baffi meravigliosi che mi toccavano e le sue labbra che si aprivano sulle mie sporche del suo sperma. Le mie labbra si aprirono al sentire quella meraviglia e la sua lingua entrò a cercare la mia.
Mi leccò a lungo sino a quando sempre disteso su di me non cominciò a rilassarsi e rimase così per un bel po’. Era una sensazione fantastica averlo sopra, sentirlo e chiusi nuovamente gli occhi per godermi quel momento.
Dopo un po’ si riprese e si alzò, staccandosi da me. E mentre si avviava nuovamente alla doccia mi disse “Cesare aveva ragione. Mi ha detto che quando sei venuto a cercarmi lo hai guardato con uno sguardo da vera troia e che di sicuro ci saremmo divertiti molto con te” Io chiesi cosa voleva dire, chi era Cesare, anche se avevo capito doveva essere l’altro toro che avevo visto a casa sua la mattina. Vittorio mi guardò e sorridendo mi disse che l’avrei capito presto……… (continua)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La casa di campagna 1:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni