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Il nonno sverginato


di apbsxmi
27.04.2020    |    9.225    |    1 9.6
"Lo accarezzo e gli dico che sarebbe restituire il trattamento al nonno; lui mi guarda e mi dice che ci ha pensato tante volte ma non ha il coraggio di..."
Avevo circa 20 – 22 anni all'epica dei fatti.
Ero andato in montagna per le ferie: avevo potuto prendere le ferie a settembre per cui ho optato per la montagna anche perché con una sola settimana c'era poco da fare. Arrivo la sera in un bell'alberghetto classico di montagna e a ricevermi una signora sui 45 anni e un uomo sui 70. La signora mi consegna la chiave della camera e mi dice che alle 19:30 si cena, così corro in camera, mi faccio una rapida doccia e alle 19:30 sono al ristorante. Il cameriere, un ragazzo di circa 18 anni mi racconta cosa si può avere per cena, faccio la mia scelta che segna su un blocco notes va in cucina a portare l'ordine e torna poco dopo con il cestino del pane e la bottiglia dell'acqua. La cena scorre tranquilla con il ragazzo che serve ai tavoli, mi piace come tipo e ha anche un visino che mi attira: essendo bisex mi piacciono sia le ragazze che i ragazzi.
La sera in camera penso al bel ragazzo, o meglio penso al culetto ben disegnato dai pantaloni attillati del ragazzo e arriva inesorabile l'esigenza di una bella sega... mi metto completamente nudo sdraiato sul letto e mi sego... gli schizzi mi arrivano sul petto e sulle labbra. Sono soddisfatto, mi vado a lavare poi a letto peché la mattina voglio farmi un giro in montagna.
La mattina a colazione non c'è il ragazzo ma c'è una ragazza che mi serve, vengo a sapere che è la sorella del cameriere e che entrambi sono figli della signora alla reception, la proprietaria dell'hotel rimasta vedova e la persona anziana è il nonno, il padre della signora che aiuta dove serve.
Sto per finire la colazione che mi passa vicino la ragazza così chiedo a lei quale sentiero mi conviene prendere per fare un giro da due massimo tre ore per non affaticami troppo come prima uscita e per tornare a tempo per il pranzo. Lei mi indica un sentiero che parte poco lontano dall'hotel e che probabilmente su quel sentiero avrei trovato suo fratello che la mattina va sempre a camminare lì prima di prendere servizio per il pranzo.
Seguo il consiglio e dopo dieci minuti raggiungo il sentiero ed inizio la salita. Dopo circa un'ora mi sembra di intravvedere qualcosa in un boschetto fuori dal sentiero e così, curioso come sono, mi defilo e cerco di non fare rumore per raggiungere il posto dove mi era sembrato di aver visto qualcuno. In effetti arrivo sottovento e vedo che nel boschetto c'è il ragazzo cameriere con i pantaloni completamente abbassati con le mutande, con il cazzo durissimo che si sta segando. Il mio cazzo diventa duro e mi inizio a toccare da sopra i pantaloni. Quando vendo che lui inizia ad avere le vibrazioni classiche del sto per venire esco dal mio nascondiglio, gli prendo la mano e finisco io la sua sega facendolo sborrare. Lui è attonito e si è lasciato fare, non riuscendo ad avere la minima reazione se non quella di lasciarsi segare e sborrare. Mi tiro fuori anch'io il mio che ormai stava per sborrare nelle mutande e mi sego davanti a lui e sborro anch'io. Ci riprendiamo e lui mi sorride e mi dice “se vuoi vengo a trovarti in camera questa sera dopo che ho sparecchiato il ristorante e apparecchiato per la colazione” ovviamente gli rispondo che lo aspetterò. Lui si ricompone e mi dice che correrà verso l'hotel subito e di aspettare a muovermi altrimenti il nonno potrebbe sospettare. Rimango un po' così e gli dico “come il nonno potrebbe insospettirsi...” lui iniziando a correre mi dice “ti racconterò questa sera”.
Scendo dopo mezz'ora circa, giusto il tempo per lavarmi e andare a pranzo ai ristorante. Il cameriere arriva e si comporta in modo asettico, come la sera precedente.
Durante la giornata rimango in camera a dormire perché la passeggiata mi aveva messo fuori combattimento.
La sera cena poi in camera in attesa dell'arrivo del cameriere; mi ronzava in mente la frase “il nonno potrebbe insospettirsi” e il cazzo era duro al pensiero di quelle parole e di quel bel cazzo duro.
Verso le 23:0o, sento bussare piano alla porta così scendo dal letto nudo e apro la porta: è lui che entra velocemente in camera e io chiudo subito la porta. Mi piace, gli accarezzo il viso e gli do un bacio sulle labbra ma vedo che lui non vuole baci in bocca così non insisto ma inizio a spogliarlo: ha un bel fisico, un magnifico culetto. Lo faccio sdraiare sul letto e inizio a leccarlo e baciar ovunque e alla fine iniziano a farci un bel 69. Mentre ho il suo cazzo in bocca gli faccio anche un ditalino anale (come mi piace sempre fare e ricevere quando sono a 69) e mi accorgo che ha il culetto aperto. Ci tratteniamo dal venire perché vogliamo entrambi avere una bella notte di godimento.
Ci mettiamo sdraiati abbracciati e gli dico che io sono stato svreginato nel culo quando avevo 15 anni e ho visto che anche lui non è vergine nel culo. Mi dice che lui è stato sverginato con forza, in pratica violentato dal nonno quando aveva 12 anni e da sei anni deve dare il culo al nonno ogni volta che questo lo vuole. Il nonno è vedovo da una decina di anni e in paese è impossibile andare con donne con facilità così il nonno ha pensato di trovare sfogo nel nipotino. Gli chiedo come funziona la cosa e lui mi racconta che succede sempre di pomeriggio nell'intervallo fra i pranzo e la cena; il nonno gli dà appuntamento alla legnaia che è a pochi metri dall'hotel e li se lo incula e si fa fare pompini. Ci abbracciamo e gli chiedo se poi anche lui si sfoga ma mi dice che il suo sfogo sono solo seghe e qualche volta si incula un ragazzo che trova in montagna che arriva da un altro paese ma ora è quasi un mese che si fa solo seghe e viene inculato dal nonno. Anche quando è inculato si sega oppure se è inculato da davanti è il nonno che lo sega mentre lo incula.
Lui mi guarda e allora decido: mi giro e gli dico “se ti piace il mio culo e vuoi... eccomi”; rimango con la pancia sul letto e lui immediatamente mi si mette dietro, mi apre le chiappe e mi lecca un po' il buco del culo poi mi si sdraia sopra, punto il cazzo al mio buchetto e spinge. Mi entra tutto dentro, poi inizia a incularmi lo sfregamento del mio cazzo sul materasso fa sì che raggiunga presto l'orgasmo e il mio buchetto si stringe ritmicamente sul cazzo del ragazzo il quale non resiste più e mi riempie il culo. Esce poco alla volta e mi spiace di sentire uscire quel calore.
Rimaniamo abbracciati poi lui si riveste e torna in camera dandomi appuntamento in montagna al cespuglio dove lo avevo trovato.
La mattia dopo, terminata la coazione mi dirigo al boschetto e lo trovo lì che si sta segando; come il giorno precedente lo sego io fino a farlo sborrare e poi lui mi ritorna il piacere.
Mi dice che se voglio, nel pomeriggio posso andare anch'io in legnaia, magari rimanendo nascosto così lo potrò vedere con il nonno e così in effetti farò.
Terminato il pranzo esco subito dall'hotel e emi dirigo in legnaia per trovarmi un posto di osservazione nascosto. Lo trovo e mi metto immediatamente in posizione; dopo una decina di minuti arriva il nonno e un minuto dopo il nipote. Quando il nipote arriva il nonno stava sistemando un tavolo pulendolo dalla polvere che si forma normalmente per la legna che c'è in giro. Come arriva il nipote il nonno chiude la porta con il catenaccio e dice al nipote di spogliarsi tutte e anche lui si spoglia. Nonostante i suoi 70 anni ha ancora un bel fisico, ha un bel cazzo e anche un bel culo sodo. Dice al nipote di mettersi con la pancia sul tavolo e di aprirsi il culo. Il ragazzo esegue senza fiatare. Il nono si mette dietro e con un colpo secco gli entra nel culo senza averlo nemmeno lubrificato un po con la sua saliva. Il ragazzo ha un urlo soffocato e dal viso vedo che sta soffrendo: il cazzo del nonno non è piccolo e si vede che è bello duro. Quando è arrivato bene in fondo al culo, lo prende per i fianchi e inizia a incularlo con forza e gi dice che ha visto come guarda me (il riferimento è il ragazzo che è arrivato l'altro ieri) e gli rammenta che il suo colo è solo del nonno e non di altri e guai se viene a sapere che fa qualcosa e oche parta di quello che fanno con altri. Ho il cazzo durissimo e mi vorrei segare ma ho paura di essere scoperto penso che sborrerò nelle mutande ma per fortuna il nonno si scarica rapidamente nel culo del nipotino e quindi riesco, nascosto dai rumori generati da loro a finire la sega con il cazzo fuori dai pantaloni. Il nonno si toglie dal culo e un rivolo di sborra esce dal culo del nipote che è rimasto con la pancia sul tavolo. Il si pulisce in un asciugamani che aveva in un angolo poi mentre inizia rivestirsi dice al nipote di tirarsi su e di farsi una sega, visto che non ha ancora sborrato. Il nipote con il cazzo duro si mette in piedi e si finisce con una bella sega, poi si appoggia al tavolo. Il nonno ha finito di vestirsi, apre il catenaccio ed esce mentre il nipote sta prendendo fiato e inizia anche lui a pulirsi. Esco dal mio nascondiglio e lo bacio sulla guancia; mi accorgo che ha il segno di due lacrime: mi dice che questa volta gli ha fatto tanti male. Lo accarezzo e gli dico che sarebbe restituire il trattamento al nonno; lui mi guarda e mi dice che ci ha pensato tante volte ma non ha il coraggio di incularsi suo nonno. Gli dico che organizziamo per domani e che sarò io a inculare il nonno.
Il pomeriggio seguente mi nascondo ma questa volta vicino alla porta, arriva il nipote per primo che si mette vicino al tavolo con delle corde come gli avevo detto. Arriva il nonno e come entra gli metto in testa un sacco di iuta e lo spingo con forza verso il tavolo dove cade con la pancia; subito gli siamo addosso, gli immobilizziamo i polsi legandoli alle gambe del tavolo. Gli tolgo il sacco di iuta e il nonno ci guarda e dice con fare minaccioso “che cazzo volete fare” ma già il nipote gli ha legato anche le caviglie alle altre gambe del tavolo. Gli slaccio la cintura dei pantaloni e inizio a calarglieli. Si irrigidisce e quando sente che anche le mutande vengono abbassate e il culo è esposto, capisce cosa gli sta per succedere e allora dice “e no! Io sono un uomo e non l'ho mai preso nel culo! Sono io che lo metto nel culo anche ai frocetti come mio nipote” lo guardo e gli dico “bene un bel culo vergine! Era da tanto che non me ne capitava uno!” lui fa per mettersi a urlare ma il nipote lo imbavaglia con un tovagliolo che aveva portato. Mi abbasso i pantaloni e le mutande e il mio cazzo è bello duro: è un bel culo sodo e per giunta vergine... che bello. Prendo dalla tasca il lubrificante anale che mi ero portato, dico la nipote di aprire le chiappe del nonno e mostrarmi il buchetto. Il nonno cerca di divincolarsi, diventa rosso poi inizia piangere. Io me ne frego e anche il nipote che sembra compiaciuto della cosa. Prendo il lubrificante lo metto sul dito e poi lo spargo anche su buchetto che il nonno stringe per non farsi penetrare ma il mio dito è inesorabile e gli finisco tutto dentro. Aggiungo un secondo dito con il nonno che cerca di urlare ma non può per il bavaglio e continua a piangere. Ora dico al nipote di tenere belle spalancate le chiappe così potrà vedere la deflorazione del culo del nonno. Mi posiziono dietro, metto la cappella a contatto con il buco e inizia a spingere. La resistenza è notevole un po' perché l'elasticità del culo a 70 anni non è la stessa dei 20 anni e un po' perché il nonno continua a stringere. Aspetto l'attimo in cui fisiologicamente deve mollare la stretta dello sfintere e con un colpo secco gli entro per metà cazzo nel culo lui ulula e piange. Il nipote dice “cazzo gli hai rotto il culo! Ho il cazzo durissimo”. Afferro ulteriormente bene per i fianchi il nonno e con un altro colpo di reni sono tutto dentro; sento le mie palle contro le sue. Mi assesto bene e inizio una inculata con forza fino a venire nel culo del nonno. Mi accascio sulla sua schiena e gli dico nell'orecchio “adesso sei un frocetto anche tu! Hai il culo rotto” Il nipote prende la macchina fotografica e fotografa la scena e fotografa anche le chiappe mentre io mi sfilo e poi il buchetto aperto che perde sborra. Dico al nonno: fai ancora lo stronzo con tuo nipote che queste foto faranno il giro del paese. A sorpresa vedo il nipote che mi passa la macchina fotografica, si abbassa pantaloni e mutande e mi dice “fotografa tutto”. Si mette dietro al nonno e glielo spinge di colpo nel culo dicendogli “ti ricordi quando mi ha i rotto il culo da ragazzino? Io piangevo e tu mi dicevi di smettere che faceva male solo all'inizio poi sarebbe stato solo piacere... ecco ti dico la stessa cosa” Lo cavalca con forza e dall'eccitazione dopo un paio di minuti gli sborra nel culo. Si toglie e gliene ha fatta tanta perché come si toglie il culo comincia a perdere sborra... fotografo tutto. Ci guardiamo, gli accarezzo il viso poi sleghiamo il nonno che continua a piangere. Il nipote dice al nonno “adesso anch'io ho il diritto di mettertelo nel culo per cui... una volta per uno!” Ci sistemiamo e usciamo mentre il nonno è ancora piangente.
Ho passato gli altri giorni in montagna facendo passeggiate durante la giornata e scopare con il ragazzo la sera: l'ultima notte è stato a dormire con me.
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