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La vendetta della moglie


di apbsxmi
24.11.2014    |    26.454    |    4 6.4
"Patrizia gli ha risposto “pensa cosa ti succederà quando ti entrerà il bel cazzo di Claudio nel culo..."
Avevamo tutti sui trent'anni e qualcuno si era sposato; fra questi Amedeo che aveva sposato Patrizia un paio d'anni prima. Tutti e due erano belle persone, Patrizia castana chiara bel seno e bel culo pronunciato; Amedeo uno che faceva cadere le ragazze come birilli.
Il loro matrimonio era stato più voluto da Patrizia che da Amedeo ma lui pur di non farsi più scopare la ragazza degli amici, prima si era fidanzato ufficialmente e dopo qualche mese l'aveva sposata.
Patrizia era una che non si lasciava scappare un pisello e nemmeno qualche bella passera ma da quando si era fidanzata aveva smesso sia con i maschi che con le femmine.
Dopo sei mesi di matrimonio, Patrizia continuava ad essere fedele ma Amedeo aveva ripreso, saltuariamente, a farsi qualche donna che gli passava per le mani; Patrizia era gelosa e quindi teneva sotto controllo il marito.
Un giorno abbiamo saputo che Amedeo si era fatto un'amica intima di Patrizia e con la scusa di un aperitivo fra amici, aveva lasciato a casa Patrizia e siamo riusciti a parlargli apertamente. Gli abbiamo detto che Patrizia era gelosa e quindi doveva stare attento ma lui continuava a sostenere che Patrizia non si sarebbe mai accorta di nulla perché tutte le sere o quasi la scopava e la inculava.
Andare a letto con l'amica intima della moglie era come giocare alla roulette russa: qualche volta ti va bene ma quando non ti va più bene, sei fregato per sempre.
Dopo l'incontro con tutti noi, Amedeo ha continuato a vedersi con la donna ed io un paio di volte gli ho ricordato che stava rischiando troppo, poi, proprio con l'amica intima della moglie! L'ultima volta che glielo dissi prima del disastro lui mi rispose “è una gran scopatrice, fa pompini da favola, se lo fa mettere nel culo senza tante storie e non come Patrizia che ogni volta fa una mezza tragedia ed inoltre mi racconta cose combinate da Patrizia sia con altri uomini che anche con donne, che Patrizia mi ha sempre tenuto nascosto”. Avevo avuto qualche sospetto che Patrizia fosse bisex perché una volta l'avevo vista accarezzare il culo ad una sua amica senza farsi vedere dai presenti e l'altra ci stava, anzi le piaceva ma ad Amedeo gli dissi “ah sì?! Cazzo, molto eccitante la cosa...”.
Amedeo aveva continuato dicendomi che Patrizia era andata a letto parecchie volte anche con la sua amica intima, quella che lui si scopava, ed avevano iniziato da quindicenni.
Comprendendo l'eccitazione di Amedeo, comunque gli dissi di stare attento.
Passarono circa una decina di giorni e ricevo in ufficio una telefonata di Patrizia che mi chiede se posso passare a prenderla quando uscirà dall'ufficio perché ha cose urgenti e delicate da dirmi. A questo punto, Le dico che se vuole, possiamo andare a mangiarci una pizza assieme così mi può raccontare con più calma tutto. Io ero libero e quindi potevo gestirmi al meglio la mia serata. Patrizia mi dice che combinerà in modo da poter venire a cena con me ma mi raccomanda di non dire nulla ad Amedeo; la rassicuro ed appendo. Mi è venuta una folgorazione: Patrizia ha beccato Amedeo a letto con la sua amica ma mi tengo dentro la cosa; con Amedeo sono amico ma non così intimo e poi negli ultimi anni si era fatto strafottente e non era più tanto ben visto anche dagli altri così ho pensato “cazzi suoi” poi mi è venuto in mente quando in montagna mi aveva trovato che stavo facendo 69 con un ragazzo e per almeno sei mesi ha continuato a chiamarmi “frocetto” ed aveva minacciato di dirlo alla mia ragazza del momento (poi non lo ha mai fatto). A fronte di questi pensieri, il mio è stato un “cazzi suoi” ancora più incisivo.
La sera esco dall'ufficio evado a prender Patrizia sotto il suo ufficio. Dopo qualche minuto arriva, sale sulla mia auto, ci salutiamo e lei mi stampa un bacio sulle labbra, azione che non faceva da almeno tre o quattro anni; le chiedo se ha preferenze e lei mi dice che sarebbe meglio non in zona ed allora decido di andare a mangiare la pizza a Como, completamente fuori mano e poi magari dopo la pizza una passeggiata sul lungolago avrebbe calmato un po' Patrizia. Le comunico la mia idea e lei mi dice che le va bene anche perché Amedeo l'aveva chiamata poco dopo la nostra telefonata per dirle che aveva una cena di lavoro a Bologna e quindi si sarebbe fermato a dormire a Bologna, per cui di non aspettarlo. Patrizia, furbescamente, ha prontamente detto ad Amedeo che allora lei sarebbe uscita con delle amiche a cena. Durante il viaggio parliamo del più e del meno ma poco prima di arrivare a destinazione mi dice “Amedeo è proprio un grandissimo stronzo!” e si mette a piangere. Arriviamo in zona, parcheggio ed aspetto che lei finisca di piangere poi scendiamo ed entriamo in pizzeria.
Ordiniamo la pizza e dopo l'ordinazione dico a Patrizia che ora ci godiamo la pizza, poi dopo, mi racconterà tutto, tanto non abbiamo premura. Così facciamo.
Terminata la pizza, visto che l'ambiente era molto rumoroso, propongo a Patrizia di parlare passeggiando sul lungolago. Arrivati lei inizia a raccontarmi l'accaduto.
La sua amica intima, Annamaria, andava a letto con Amedeo; io lo sapevo ma non potevo dirlo a Patrizia, così ho lasciato che lei raccontasse tutto. Patrizia una domenica che Amedeo non c'era, è andata a fare una passeggiata in bicicletta per la Brianza e ad un certo punto ha deciso di andare a trovare Annamaria. Arrivata vicino al cancello, stava per suonare il campanello, quando ha visto la macchina di Amedeo parcheggiata sul vialetto. Visto che il cancello era aperto è entrata senza fare rumore, appoggiando la bicicletta appena all'interno del vialetto. Si è avvicinata alla casa ed ha visto che vi erano delle finestre socchiuse così si è avvicinata per vedere all'interno; nella prima nessuno, nella seconda nessuno, ma a quel punto ha sentito dei gridolini e dei sospiri così si è diretta, sempre senza farsi sentire, verso quella finestra che aveva le imposte avvicinate ma non chiuse. Dentro ha visto la sua amica Annamaria con il culo all'aria ed Amedeo dietro che la stava inculando continuando a dirle “che gran bel culo, altro che quello di quella piagnona di Patrizia...” lei è rimasta impietrita, è stata lì ancora qualche minuto poi si è allontanata mentre i due stavano continuando la cavalcata. Ha ripreso la bicicletta e se ne è tornata casa incazzata e voleva farla pagare al marito ma una volta arrivata a casa aveva deciso di vendicarsi con calma e prima voleva mettersi faccia a faccia con Anna maria. Quando Amedeo è tornato a casa lei si è comportata come sempre per cui lui non ha sospettato di essere stato beccato alla grande. Dopo un paio di giorni, Patrizia si è vista con Annamaria e senza mezzi termini, Patrizia ha detto ad Annamaria ciò che aveva visto. Annamaria è scoppiata a piangere ed ha detto a Patrizia che non voleva perdere la sua amicizia e che avrebbe fatto di tutto perché ciò non accadesse e che avrebbe troncato immediatamente con Amedeo. Patrizia aveva un piano diabolico che ha esposto ad Annamaria che si è resa disponibile all'attuazione. A questo punto Patrizia mi ha detto “qui entri in gioco tu! So che sei bisex, Amedeo mi ha detto che ti aveva beccato mentre facevi 69 con un ragazzo e so che per un po' ti chiamava frocetto perché con me si vantava di questo”. Ho chiesto a Patrzia quale fosse il suo piano e così me ho ha esposto: ho accettato volentieri la proposta.
La domenica convenuta, Annamaria avrebbe insistito per andare a casa di Patrizia a scopare con Amedeo ed Amedeo avrebbe potuto accettare perché Patrizia sarebbe partita con una sua amica per passare un paio di giorni a Venezia, ma ovviamente era tutto fasullo; Patrizia sarebbe stata a dormire da Annamaria la notte fra il sabato e la domenica. Per non far sorgere sospetti ad Amedeo, Annamaria disse ad Amedeo che quel fine settimana doveva ospitare sua cugina che viveva in Francia e doveva stare a Milano per qualche giorno per lavoro così lei la ospitava ed il sabato sera sarebbe dovuta rimanere con lei. Amedeo non l'aveva presa molto bene ma al pensiero che pi avrebbe passato tutta la domenica a casa sua con Annamaria nel suo lettone, lo rese felice ed impaziente.
Arriva la fatidica domenica e Annamaria, puntuale come un orologio svizzero, alle 12 è a casa di Amedeo e Patrizia; il programma era un pranzo veloce poi sul lettone. Amedeo aveva apparecchiato la tavola e Annamaria aveva portato i cibi. Il programma segreto prevedeva che Annamaria avrebbe dovuto tirare in lungo l'andata a letto facendo eccitare parecchio Amedeo. Alle 13:40 Amedeo prende in braccio Annamaria e va in camera da letto. Il segnale viene fatto da Annamaria che tira una tenda della cucina mentre Amedeo la prende in braccio. Con Patrizia ed una sua amica, saliamo al terzo piano; Patrizia apre in modo silenzioso la porta ed entriamo in punta di piedi. Arrivati in corridoio ci spogliamo nudi tutti e tre; l'amica di Patrizia non è per niente male anche se minuta ha dei bei muscoli (saprò poi che faceva sollevamento pesi femminile ed era bisex più sul lesbo).
Ci avviciniamo piano alla porta che è socchiusa e vediamo la scena come era stata programmata: Annamaria sdraiata sulla schiena e con le gambe aperte, Amedeo che aveva iniziato a scoparla nella posizione classica. Al segnale di Patrizia “bloccatelo”, Annamaria ha avvinghiato con le gambe la schiena di Amedeo e l'amica di Patrizia lo ha bloccato per le spalle, saltando con i piedi sul letto e ponendoli ai due lati della testa di Annamaria. Patrizia si porta davanti ad Amedeo e gli dice “bene, bene, bene,.... beccato con le mani nella marmellata! Anzi! Con il cazzo nella figa!... e bravo il mio maritino stronzo!!!”. Lui era paralizzato e non sapeva cosa dire così Patrizia ha continuato “hai visto che c'è qui con noi?... Claudio... ed ora ci farà vedere cosa fa un frocetto quando ha un bel culo a disposizione”. Amedeo ha uno scatto e cerca di muoversi ma è bloccato e minaccia Patrizia “non farlo perché te ne pentirai amaramente!” ma Patrizia, senza rispondere tira fuori una macchina fotografica e dice “il rullino è nuovo; ci stanno 36 fotografie! Poi ho altri 4 rullini... (allora non c'erano le macchine fotografiche digitali) ti farò un bel servizio fotografico che distribuirò ai tuoi amici, parenti e colleghi di lavoro... poi vedremo chi ha la peggio!”. Detto ciò, Patrzia si sposta dietro al marito, prende un tubetto di vaselina, se ne mette un po' sul dito e gli unge il buchetto. Amadeo si è messo a sbraitare ed a serrare le chiappe ma era bloccato e quindi non riusciva a liberarsi. Patrizia ha tirato cinque o sei sculaccioni forti tanto che le chiappe di Amedeo sono diventato viola e gli ha ordinato di aprire il culo, tanto non sarebbe uscito da quella stanza prima di essere stato sverginato. Amedeo ha iniziato ad implorare di non farlo ma Patrizia gli ha risposto “ti ricordi cosa mi ha detto quando mi hai sverginato il culo? Mi hai detto: soffri un po' ma poi ti passa e poi cosa sarà mai, tutte lo prendono nel culo... allora, cosa sarà mai, anche i maschietti lo prendono nel culo” e gli ha infilato con forza il dito medio nel culo con Amedo che ha fatto un tentativo di scatto in avanti dicendo “oddio...!!!”.
Patrizia gli ha risposto “pensa cosa ti succederà quando ti entrerà il bel cazzo di Claudio nel culo... altro che il mio dito...”. Patrizia ha spalmato ancora vaselina sul buco del culo del marito mentre io mi segavo eccitato dalla scena a cui stavo assistendo. Terminato di lubrificare il culo del marito, Patrizia mi prende per mano e mi porta a lato del marito, dove lui può vedere; si inginocchia e mi prende in bocca il cazzo facendomi un pompino eccezionale. Non penso di aver mai avuto il cazzo così grosso e duro. Ero eccitatissimo.
Lei si stacca e si rialza. Ci spostiamo dietro al marito. Lei apre con forza le chiappe del marito mettendo in mostra il buchetto vergine; lo guarda per un attimo poi mi guarda, mi dice ti tenere io le chiappe del marito aperte, prende la macchina fotografica, scatta un paio di foto quindi mi dice “dai sfondalo! Rompigli il culo!” … ma lascia un po' di spazio per riuscire a fare le fotografie”.
Tengo spalancate le chiappe ed appoggio la mia cappella al suo buco che per reazione tenta di chiudersi ma l'abbondante quantità di vaselina mi permette si riuscire ad entrare con la cappella. Amedeo ha un tentativo di urlo per il dolore ma Annamaria gli mette una mano sulla bocca e mi dice che ora posso continuare. Torno un po' indietro per uscire un po' e sento che Amedeo sta piangendo. La cosa mi eccita e così do un colpo secco e mi ritrovo con le palle contro le sue chiappe e sento che Amedeo sta piangendo e con la mano sulla bocca non capisco cosa dica ma probabilmente mi chiede di smettere.
Lo prendo per i fianchi, guardo Patrizia la quale mi dice “dai! Inculalo a dovere questo stronzo” e continua scattare foto. Sono lì per venire e faccio capire a Patrizia e lei mi dice “vieni nel culo di questo frocetto e spero che sia abbondante così la potrò fotografare mentre esce dal buco”. Accelero la cavalcata e dopo poco inizio a schizzare nel culo di Amedeo; devo averne fatto almeno il doppio del solito vista l'eccitazione di essere lì ad inculare un verginello mentre tre donne assistevano all'avvenimento.
Terminato mi fermo, prendo un po' di fiato e mi tolgo dal suo culo. Patrizia fotografa il buco del culo che rimane aperto per qualche secondo. Non mi ero accorto che l'amica muscolosa di Patrizia aveva indossato uno strap on e come io mi tolgo completamente dalle chiappe, lei prende il mio posto e senza tanti complimenti lo infila di colpo. Lo afferra per i fianchi ed inizia un'inculata molto dura. Patrizia mi dice di andare davanti al viso di Amedeo e quando sono lì gli dice “succhia il cazzo di Claudio e pulisciglielo bene, frocetto di merda” Lui fa una reazione per schivare il mio cazzo ma Annamaria che è ancora sotto, gli tappa il naso e lui è obbligato ad aprire la bocca così il mio cazzo gli finisce dentro. Mi eccito ancora; essere i con un maschio che ho appena sverginato che mentre è inculato da una donna mi succhia il cazzo me lo ha fatto diventare come il marmo e dico a Patrizia “se questo va avanti gli riempio la bocca”. Patrizia mi dice di toglierglielo subito perché non è finita lì la giornata. L'amica muscolosa di Patrizia ha tre o quattro orgasmi violenti e si vede da come ha lavato le chiappe di Amedeo. Patrizia si sposta e si mette in posizione per fotografare lo stap on che esce dal culo di Amedeo. L'amica si sfila e si toglie quindi lo strap on. Amedeo è sfinito e con il culo che gli brucia sicuramente dopo il trattamento che ha sopportato. L'amica muscolosa di Patrizia prende Amedeo e lo fa alzare, così anche Annamaria si può finalmente alzare. Amedeo ha uno scatto e fa per colpire Annamaria dicendole “brutta stronza” ma l'amica di Patrizia gli tira un calcio nei coglioni che lo mette subito al tappeto. Solleviamo Amedeo e lo facciamo sedere su una sedia, dove viene prontamente legato, braccia, gambe e caviglie. Aspettiamo che lui si riprenda un po' poi Patrizia dice ad Amedeo “senti frocetto, a te cosa piaceva di me? Il mio culo... ma io facevo tante storie, vero? … bene allora adesso ti godrai lo spettacolo di Claudio che mi incula davanti a te!”. Lei si mette a di fianco sul letto, io mi posiziono dietro di lei e le infilo in cazzo nel culo, inculandola davanti al marito che era rosso in viso per la rabbia di vedere la propria moglie inculata da chi gli aveva appena aperto il culo.
Ho sborrato nel culo di Patrizia ma era poca cosa vista la quantità che avevo riversato nel culo del marito poco prima. Quando mi tolgo vedo che Amedeo sta piangendo e sotto il suo culo vi è una chiazza, la mia sborra che gli era uscita e forse anche delle secrezioni anali dopo il trattamento dell'amica di Patrizia. Le due amiche di Patrizia sono andate a lavarsi poi anche Patrizia ed io abbiamo fatto lo stesso. Amedeo era ancora in camera sulla sedia a piangere e non si era alzato anche se ormai senza legacci. Patrizia ha dato i rullini da far sviluppare stampare alla sua amica muscolosa, quindi lei ed io siamo andati via mentre Annamaria è rimasta in casa con Patrizia ed Armando. Sotto il portone di casa di Patrizia ed Amedeo, l'amica di Patrizia mi ha detto “mi chiamo Mirella... hai un gran bel culo... mi piacerebbe fartelo...” poi ha preso dalla sua borsa un blocchetto, ha scritto sopra il suo numero di telefono e me lo ha dato dicendomi “chiamami che vedrai che ci divertiremo … il culo è bello ma anche il tuo cazzo non è male... chiamami” poi si è girata ed è andata via.
L'ho chiamata dopo qualche giorno e ….

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