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Gay & Bisex

Fra i boschi


di apbsxmi
07.12.2014    |    21.742    |    5 9.5
"Devo aver fatto del rumore perché quello che è in piedi, sgrana di colpo gli occhi, guarda nella mia direzione, poi mi fa un sorriso e mi fa segno di andare..."
La mia donna del momento è partita per un viaggio di aggiornamento negli USA e starà via per 20 giorni così ho deciso di andare in montagna a passera il fine settimana. Mi piace molto camminare per i boschi e poi farmi qualche piccola arrampicata non impegnativa.
Arrivo in un alberghetto del trentino il venerdì sera, mi sistemo in camera poi scendo al ristorante per la cena. Al ristorante ci sono famiglie e coppie; l'albergo non è grande, ha una ventina di camere ed a giudicare dal pieno al ristorante, sono tutti qui a cena. Essendo da solo e non conoscendo nessuno, passo la cena guardando le persone presenti e vedo che vi è allegria in tutte. C'è una famiglia composta da madre, padre e due bambini attorno ai 6 – 8 anni, c'è una coppia di fidanzati sui 25 anni, due coppie di amici sui 60 anni ed altri ancora.
Terminata la cena vado a fare quattro passi fuori dall'albergo per vedere bene il paese che mi ospita; percorro la via principale con negozi aperti; essendo estate alla gente piace passeggiare dopo cena per cui i negozi aperti sono un'attrazione. Verso le 23 torno in albergo ed alla reception chiedo quali posti potrei andare a visitale l'indomani; il ragazzo della reception mi dà qualche depliant della zona ed una cartina con segnati i sentieri di tutta la zona. Ringrazio e vado in camera, intenzionato ad andare a dormire in modo da potermi alzare ad un'ora decente per andare a fare una passeggiata nei boschi.
La mattina, alle 08:00, puntuale come un treno svizzero, sono a far colazione; la faccio abbondante perché sono intenzionato a non pranzare a mezzogiorno. Ritorno in camera, mi preparo con gli scarponcini, prendo lo zainetto ed esco dall'albergo, guardando sulla cartina che mi aveva dato il ragazzo della reception, la strada da seguire.
Lascio il paese prendendo un sentiero alla mia destra che mi dovrà portare ad attraversare un bosco e se avrò fiato e gambe, potrei anche arrivare fino alla cima di una montagna, poco sopra la fine del bosco, dove è segnato che finisce il sentiero.
Entro nel bosco più mi addentro più sento il profumo del bosco, i rumori classici dei rami che si toccano per la brezza, gli animali che fanno richiami, ecc. ma ciò che ad un certo punto mi colpisce non è un rumore da “bosco”, così, incuriosito, vado nella direzione di questo rumore. Il rumore si fa più vicino e intravvedo qualcosa fra le foglie così mi fermo per poi avvicinarmi piano e senza fare rumore. Sposto un po' le foglie e vedo un uomo con i pantaloni abbassati ed il culo all'aria che sta succhiando un altro uomo in piedi e con pantaloni e mutande fino alle caviglie. Il mio cazzo ha subito la giusta reazione: diventa duro. Quello che succhia sembra stia facendo un bel lavoro con la sua testa che va avanti ed indietro con il ritmo scandito dalle mani sulla nuca di quello che sta in piedi. Mi porto la mano al cazzo ed inizio a palparmelo; guardo meglio e vedo che l'uomo spompinato è uno dei due 60enni della coppia che avevo visto la sera prima al ristorante dell'albergo. Sono molto eccitato così decido di tirami fuori il cazzo e farmi una sega, guardando la scena.
Devo aver fatto del rumore perché quello che è in piedi, sgrana di colpo gli occhi, guarda nella mia direzione, poi mi fa un sorriso e mi fa segno di andare da loro. Esco dal boschetto dopo essermi rimesso via il cazzo ma non ho chiuso la cerniera. Mi avvicino e vedo che quello in ginocchio con il cazzo in bocca, è l'altro della coppia.
Quello in piedi mi fa andare vicino a lui, mi mette la mano nella patta dei pantaloni lasciata aperta, mi tira fuori il cazzo durissimo ed inizia a segarmelo. Quando l'amico in ginocchio vede il mio cazzo segato dall'amico, gli toglie la mano ed ingoia il mio cazzo, iniziando un pompino magistrale. Sto per venire e lo fermo. L'uomo in piedi dice all'amico di mettersi bene alla pecorina, così lo può inculare mentre lui mi fa un pompino. L'amico si toglie pantaloni e mutande e si mette alla pecorina. Prende in bocca il mio cazzo e riprende il pompino intanto vedo che il suo amico si è abbassato fra le sue chiappe e gli sta leccando il buco, poi si rialza, si appoggia al culo e dà un gran colpo secco. Sento che gli è entrato perché chi mi sta spompinando ha emesso un suono gutturale “mmmm....” ed è venuto in avanti fino contro la mia pancia e l'amico inculatore lo ha afferrato per i fianchi ed ha iniziato un violento movimento avanti e indietro. In poco tempo raggiungo il momento dell'orgasmo, così afferro la nuca del mio spompinatore ed inizio a sborrargli in bocca. L'amico che lo stava inculando, eccitato per la scena ed avendo capito che stavo sborrando ed anche lui emette gridolini e capisco che sta schizzando nel culo dell'amico.
Il mio cazzo si ammoscia nella bocca del tipo che lo lascia uscire, ma dalla sua bocca non esce nemmeno una goccia della mia sborra. Anche l'amico dietro si toglie dal culo. Abbiamo tutti il fiatone. L'uomo rimasto in mezzo non ha ancora sborrato e vedo che rimanendo alla pecorina si sta segando con la destra; mi abbasso e prendo in mano io il suo cazzo per segarlo. L'amico si porta dietro di lui e gli lecca le palle: risultato una bella sborrata anche per lui.
Ci presentiamo ed i due mi dicono che sono amici da tantissimi anni e che quando le loro mogli non ci sono, si divertono fra loro e se capita qualche nuovo arrivo come il sottoscritto, lo accolgono a braccia aperte. Loro passeranno l'intera giornata nel bosco mentre le loro mogli gironzoleranno per il paese; mi chiedono se voglio unirmi a loro ed io accetto volentieri. Conoscono bene la zona così mi affido alla loro esperienza e li seguo. Camminiamo per il bosco parlano un po' di noi, delle nostre reciproche esperienze, ecc.. Dopo un po' mi fanno segno di fermarmi e di fare silenzio perché lì vicino c'è un piccolo laghetto, un po' più grande di una pozzanghera, dove ogni tanto c'è qualche coppia gay che prende il sole nuda e poi ... loro vanno spesso lì per fare i voyeur e mi dicono che non sono mai andati via a bocca asciutta. Ci avviciniamo silenziosamente ed in effetti vediamo che ci sono due ragazzi sui 18 anni, completamente nudi, che stanno prendendo il sole. Uno è con la pancia all'aria e si vede il suo bel cazzo che già in riposo fa la sua bella figura, l'altro è girato con il culo all'aria ed è un gran bel vedere. Stiamo lì nascosti a vedere ma non succede niente. Andrea, quello che ha inculato l'amico Luigi, mi fa segno di avere pazienza perché sicuramente succederà qualcosa a breve ed infatti poco dopo, quello con il culo all'aria, allunga la mano sul cazzo dell'amico ed inizia ad accarezzarlo. Ora lo sta segando ed il cazzo è diventato di notevoli dimensioni, saranno 25cm. Ad un tratto quello segato toglie la mano all'amico, gli si stende sopra, si vede che dice qualcosa all'altro all'orecchio quindi gli scivola giù per tutto il corpo finché non arriva con la faccia sulle chiappe dell'altro. Le allarga e si tutta in mezzo. L'altro inizia a gemere e ad agitarsi un po', solleva il culo verso il suo amico e si vede che ha il cazzo duro anche lui. L'amico ora si inginocchia dietro di lui, punta il cazzo al buco del culo e lo spinge dentro, tenendolo per i fianchi. Mi ritrovo con una mano sul pacco ed una sul mio culo. Andrea mi sta palpando il culo mentre Luigi mi ha slacciato i pantaloni e mi ha abbassato di colpo sul davanti pantaloni e mutande, facendo saltar fuori il mio cazzo duro e le palle. La manovra di Luigi permette ad Andrea di abbassarmi il tutto anche dietro, così mi ritrovo con una mano sulla chiappa che sta cercando il solco per trovare il mio buchetto ed un'altra che mi sta segando. Lo spettacolo è eccitante.
Andrea trova il mio buchetto e senza troppi complimenti mi infila un dito fino in fondo facendomi sobbalzare in avanti; il movimento ed il rumore fanno girare la testa dell'inculatore verso la nostra direzione e vede la scena e ci sorride, continuando la sua opera. Andrea sfila il dito dal mio culo e dice “andiamo da loro”; anche Luigi lascia andare il mio cazzo. Loro sue vanno subito verso la coppia io invece devo risollevarmi pantaloni e mutande che erano alle mie caviglie. Il tempo di arrivare e già Luigi si era tirato fuori il cazzo e lo aveva messo nella bocca del ragazzo inculato il quale fa un sorriso di benvenuto a quel cazzo e se lo prende tutto in bocca. Mentre continua la sua inculata, questo dice a noi di metterci nudi e così sia Andrea che io ci spogliamo completamente. Vede che abbiamo i cazzi durissimi ed allora si sfila dal culo e fa cenno ad Andrea di continuare lui l'opera; Andrea non se lo fa ripetere due volte ed infila immediatamente il culo del ragazzo, riprendendo con una bella cavalcata. L'inculatore mi viene vicino, mi accarezza il cazzo duro poi mi tocca il culo e mi dice “appena il tuo amico ha finito, tocca a te”. Luigi ha preso per le orecchie il ragazzo e gli sta dando il ritmo per il pompino ed Andrea si toglie un secondo prima di sborrare così partono due schizzi che finiscono sulla schiena del ragazzo inculato. L'amico mi dice di accomodarmi ed io mi posiziono dietro il ragazzo, appoggio il mio cazzo al suo buchetto e non vi è nemmeno bisogno di una pressione... viene risucchiato nel culo. Appena dentro fino in fondo, lo tengo per i fianchi e gli lascio mantenere il ritmo che gli sta dando Luigi. Io sono quasi pronto per venire e mentre penso a questo sento Luigi “ahhhhhhhhh …... ahhhhhhhhh ….... ahhhhhhhh …. ti ho riempito la bocca! Faccio per sfilarmi dal culo ma l'amico mi si mette dietro e mi dice “riempigli il culo!” così mi lascio andare e sborro nel culo del ragazzo.
Ci stacchiamo tutti e ci buttiamo sdraiati sul prato a prendere fiato. Nell'aria ora c'è odore di sesso e se uno passa da quelle parti lo può annusare anche a 200m.
I due ragazzi si presentano: uno ha 19 anni e l'altro 20 e si sono conosciuti durante quelle vacanze; loro soggiornano in un paese vicino al nostro e vengono spesso in quel posto perché è tranquillo e tutti sanno ufficiosamente che lì vanno nudisti gay per cui chi è contrario sta alla larga. Ci offrono dell'acqua e del cioccolato che accettiamo volentieri.
Parliamo un po' di tutto, poi verso le 16 l'inculatore dice ad Andrea che gli piace il mio culo e che gli piacerebbe farmelo. Andrea dice che per lui non ci sono problemi ed io dico che sono io che devo dire se ci sono problemi o no e viste le dimensioni del suo cazzo, per me non va bene. Faccio per alzarmi ma mi sento bloccare da più mani. Mi viene in mente in un lampo che dopo aver bevuto l'acqua ero andato in un boschetto a cagare e quando sono tornato erano tutti lì a parlottare sotto voce ma quando sono arrivato hanno spesso: devono essersi messi d'accordo in quel momento.
Vengo girato a pancia sotto ed il ragazzo con il cazzo grosso mi apre un po' le chiappe che io però stringo; lui ordina a Luigi ed al suo amico di spalancarmi le gambe così, con Andrea che mi tiene ferme le spalle io non sarei più stato in grado di stringere le chiappe e nemmeno di scappare. Luigi e l'altro ragazzo mi tirano le caviglie uno da una parte e l'altro dall'altra, provo s stringere le chiappe ma in effetti non riesco. Mentre sto cercando di divicolarmi sento qualcosa di freddo sul mio buchetto poi qualcosa mi entra nel culo ma è piccolo per cui presumo che sia un dito ed in effetti questo dito mi sta ungendo. Un attimo dopo sento la cappella appoggiarsi sul mio buco: mi sembra enorme! Non sto nemmeno a scongiurare di non incularmi perché li avrei eccitati di più, così stringo i denti. Un attimo dopo, un colpo secco e sento un dolore pazzesco, simile a quando mi avevano sverginato. Lo sento in fondo. Sto sudando e mi scende anche una lacrima ma faccio finta di nulla. Appoggiato con la pancia per terra aperto come una rana con un cazzo enorme nel culo... mi sembrava di vedermi dal di fuori. Il ragazzo inizia d incularmi con vigore e per fortuna dopo circa 5 minuti il ragazzo che mi sta inculando viene: lo capisco dalle vibrazioni ma non ho sentito lo sperma arrivarmi dentro il culo. Lui si sfila, mi lasciano andare e mi accorgo che aveva indossato un preservativo che era pieno di sborra.
Mi brucia un po' il culo. Prendo il pacchetto di salviette detergenti che avevo nello zainetto e le offro agli altri mentre io ne prendo un paio e mi pulisco il culo ed il cazzo.
Il sole sta tramontando, così ci vestiamo, ci salutiamo ed ognuno di noi torna al proprio albergo. Andrea, Luigi ed io arriviamo nelle vicinanze dell'albergo e vediamo le mogli di Andrea e Luigi che stanno rientrando; quando ci vedono, Luigi dice subito che ci siamo incontrati mentre stavamo rientrando e la moglie, sbattedosene di quello che le aveva detto il marito, si è messa a raccontare cosa avessero acquistato le due amiche.
La sera ho cenato al loro tavolo
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