Prime Esperienze

Reciprocità


di poeta57
15.05.2025    |    2    |    0 6.0
"Lei si tirò su e si mise in ginocchio e iniziò a baciargli il pisello che in men che non si dica fu di nuovo pronto..."
"Cosa vuoi che ti faccia?" Così lei disse a lui. Avevano appena finito di fare l'amore. Era stanchi, sudati. Sdraiati nudi sul letto. E lei, lei gli si era avvicinata ad un orecchio e gli aveva sussurrato: "dimmi cosa vuoi che ti faccia"

E lui rispose: "fammi provare quel che provi tu"

Lei lo guardò stupita. "fammi provare quel che provi tu" ripeté lui.

Poi fece strisciare una mano sulle lenzuola cercando il vibratore che avevano appena usato dentro di lei. Glielo porse.

Lei gli sorrise. "Vuoi provare questo?"
"Voglio provare cosa si prova a desiderarlo."

Lei scosse la testa.

"Non si desidera un cazzo finto, mio caro"
"Ma tu l'hai preso e ti è piaciuto, no?"

Inutile parlarne. Inutile spiegargli. Era troppo eccitato. E anche lei. Solo in maniera più sottile.

Lei si tirò su e si mise in ginocchio e iniziò a baciargli il pisello che in men che non si dica fu di nuovo pronto.

Continuò il pompino lentamente, massaggiandogli con leggerezza le palle.

Lui allargò le gambe. Al massimo e con una mano le spinse la testa più in basso. Lei scese a mangiargli le palle, a leccarle, a inghiottirle. Lui godeva ansimando. La mano sinistra di lei continuava a tenergli il cazzo in mano. Sollevato. Tirato su.

Lui spinse ancora sulla testa di lei.

Lei sollevò per un attimo la testa e riprese a fargli il pompino. Poi, dopo un po', tenendolo ancora una volta con la sinistra, lo lasciò e iniziò a baciargli l'interno coscia. Piano, piano, per poi scendere all'ano, che prese a baciargli come fosse una piccola figa. A forzarlo con la lingua, a girarci intorno, intanto che con le dita, lo carezzava. Continuò così per un pezzo. Gli leccava il culo e lo forzava un pochino, con la lingua e con le dita. Poi tornava su a prendergli in bocca il pisello.

Lui eccitato muoveva la testa di qua e di là.

"Sono una troia" sussurrò lui "Sono la tua troia" ansimò ancora.
"Anche io sono la tua troia" disse lei, lasciando per un attimo il suo cazzo.

Poi sempre tenendogli il cazzo con la sinistra, mentre con il medio e l'indice della mano destra lo prendeva, entrava in lui, lei, lei salì al suo orecchio e gli chiese: "è questo che vuoi?"

"basta giocare, ti prego. Impazzisco di desiderio" rispose lui "adesso provo quello che provi tu"

"impossibile, mio caro" sussurrò lei

Poi tornò giù, prese il vibratore e glielo puntò contro e spingendo dentro riprese a fargli un pompino.

Quando quello fu dentro tutto, lo accese. Il cazzo si irrigidì improvvisamente ancora di più e lui, lui venne come una fontana.

"Sei davvero una troietta" gli disse "sei la mia troietta. Nessuna altra donna ti farà quello che ti ho fatto io stasera. Sei mio?"

"Sì, sì, sì, mia signora."
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