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Che lingua ha mamma


di geppettino2003
05.02.2012    |    147.957    |    1 9.5
"L’accappatoio non copre neanche un centimetro del suo corpo..."
“Vuoi il caffè?… Te lo preparo?… Ti faccio un bel toast burro e marmellata? Ho preso quella di more… quella che piace a te!…E CHE CASPITA MA ALMENO RISPONDIMI!!!”
“Ma mamma! non sai che appena sveglio non riesco a parlare”
Sono le dieci di un qualsiasi mattino ed io, se prima non prendo un caffè, sono praticamente intrattabile!
Mia madre si prodiga con la sua amorevole disponibilità, ma rifiuta di considerare che ciò cozza con il mio difficile carattere, specialmente al mattino.

“A che ora sei tornato ieri sera?…. Dove sei stato?…. Con chi eri? …E QUANTO HAI BEVUTO?”
“Ma mamma!
Sono le dieci di un altro mattino. Mamma non si rende conto che la sua invadente preoccupazione comincia ad indispormi.

“Non puoi mettere un po’ d’ordine in camera tua …Stai sempre al computer…potresti anche aiutarmi… MICA SONO LA TUA CAMERIERA!”
“Ma mamma!
È quasi mezzogiorno e la sua costante pressione mi ossessiona.

“Non devi studiare?”
“Ma mamma! ho finito un esame l’altro ieri. Il prossimo è fra un mese”
“SI MA CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO!
Sono le quattro di un bel pomeriggio e mamma continua ad opprimermi.

“Che vuoi mangiare stasera?…Ti faccio degli hamburger con le patatine ketchup e maionese?… Oppure preferisci una pizza ai quattro formaggi?”
“Ma mamma devo dimagrire questo inverno ne ho approfittato”
“MA DEVI MANGIARE!”
Anche all’ora di cena i suoi continui assilli.

“Stasera esci?…Sei con Claudia?…Dove la porti?…STAI ATTENTO!”
“Ma mamma! non sono più un ragazzino”
Sono le ventidue di una mia tipica sera.

“Che fai fumi …Non lo sai che fa male!”
“Ma mamma! Tu hai fumato una vita”
“SI MA HO SMESSO PER AMORE TUO!”
La sua è proprio una incessante preoccupazione!

Praticamente vi ho descritto mia madre. Una donna che sa bene come triturare i testicoli.
Una santa in casa, premurosa e sempre disponibile a soddisfare le esigenze, mie e di mio padre. Ma nell’ultimo periodo il suo è un continuo crescendo.

Anche con mio padre la solfa non cambia di molto.
Nell’ultimo periodo nessun momento è tranquillo. Ha sempre da ridire! “Hai pagato le bollette, lo sia che si devono pagare prima della scadenza” “”le ho lasciate in macchina e le ho scordate” in rapida sequenza. Ed ancora “Ti avevo chiesto quel detersivo e tu ne hai portato un altro.” “Ma come non solo sono dovuto uscire prima dall’ufficio, e ti lamenti pure…” “quante volte ti devo dire che non è la stessa cosa…” Alcuna scusa di mio padre è accettata. In pratica se papà non trova la marca che usa e ne prende una diversa sbaglia, se nel dubbio di non soddisfarla le sue commerciali esigenze, non prende niente allora sono cazzi!
MAMMA NON HA LIMITI

In casa non abbiamo grossi problemi è solo la lingua di mamma che ci ossessiona MASSACRANDOCI!

Solo la domenica mattina c’è un po’ di tranquillità in casa. Chiusi in camera i miei fanno sesso e mamma, come per incanto, per una intera giornata si acquieta.
Ma anche in quei suoi particolari momenti mamma ha sempre da ridire.
Il loro gemere senza ritegno ultimamente ha risvegliato quell’istinto di voyeur insito in ciascuno di noi.
Premetto che quando mamma scopa è il massimo dell’esser femmina da letto. In quei momenti si trasforma da donna bigotta e rompicoglioni in selvaggia giumenta affamata di minchia. I suoi intensi e ripetuti respiri, il suo plastico contorcere il corpo sono l’emblema del suo essere intimamente una gran troia.
MA!
“Fai piano…non forte…devi essere delicato…no! in bocca no, lo fanno solo le donnacce….No! nel culo NO! non sono una zoccola….. Non mi leccare, sai che non mi piace”
Neppure la sua eccitazione nulla può contro la sua indole da scassa cazzi!
Povero papà, pur con mille limitazioni, riesce a scoparla. Papà fa sesso per piacere, mentre mamma scopa quasi per soddisfare un bisogno fisiologico. Le piace scopare solo in una posizione. Papà beatamente sdraiato e lei, con le tornite cosce, stringe il corpo del suo amante. Con le mani stringe il seno, le dita strizzano grossi capezzoli. Geme intensamente mentre cavalca una bella mazza tesa e dura. La testa scossa nervosamente, i lunghi capelli coprono un viso trasfigurato dall’eccitazione. Le labbra serrate a contenere gemiti profondi.

Spiandoli devo ammettere che se papà è un porco il merito è tutto di sua moglie. Mia madre! Con quel corpo che si ritrova mamma è veramente una gran fica. Un seno stratosferico e un culo da fare invidia alle più porche maialone che, ultimamente riempiono le mie perniciose fantasie.
Confesso che ha una naturale espressione da troia che assume anche senza accorgersene. Espressione che si accentua quando papà la chiava. O meglio quando lei chiava papà! Una espressione dove libidine e voluttà si fondono in un unica manifestazione di altissimo piacere.
Mamma è splendida quando gode. Una valchiria che scuote un corpo in fermento.
“…Puttanone mi stai facendo venire!”
Papà, al massimo dell’eccitazione, senza pudore l’avverte
“attento… non mi venire dentro…”
e, lei sempre nella stessa maniera, pur pervasa dal piacere, repentina si sfila una maestosa minchia e, in ginocchio, si dedica a soddisfare i suoi più morbosi istinti carnali e le recondite voglie di mio padre.
In un attimo si posizione prona di fianco al corpo disteso di mio padre. Impugna il suo bel pistolone duro e….con il corpo eccitato, accompagna il gran bel pugnettone che fa a papà.
Tira, prima lentamente, poi sempre più veloce e forte. In un attimo assume quella l’espressione che ho descritto. Una maialona! Le minne reagiscono al movimento della mano. Il un culo ondeggia e sembra reclamare una porzione di minchia che lo possieda selvaggiamente.
“Ti prego prendilo in bocca. Succhiamelo…mi faresti morire con quelle labbra da pompinara…”
Mamma rifiuta e, come fosse indispettita, tira su quella imperiosa mazza con un veemenza che sembra concretizzare una forma di cattiveria.
“Toccami fai venire anche me”
Pur incazzata non rinuncia al suo piacere. Offre alle dita di papà un gran fica piena di corvini ciuffi neri.
VE L’HO DETTO CHE È PORCA!
Una scena veramente eccitante!
Mamma spugnetta papà mentre un suo dito devasta una fica eccitata.
I loro gemiti, per quanto strozzati (ci sono pur sempre io in casa), sono intensi e profondi. Papà schizza il suo piacere mentre mamma tira ancora. C’è passione nel suo morboso fare!
“Mamma mia quanto sborra … Sei proprio un porco…”
“…. e tu una gran ZOCCOLA!....”
Tutto il corpo accompagna il piacere di papà. Mamma con le mani sparge il suo seme su un corpo elettrizzato.
“leccalo ti prego…”
“NO!”
“Assaggialo cazzo! vedrai che ti piacerà…… dopo vent’anni almeno un pompino me lo merito.”
“il tuo è proprio un chiodo fisso… non sporcare le lenzuola che le ho cambiate ieri…”
Ferma nel suo rifiutarsi alle delizie di un bel cazzo in bocca e, nessun momento è buono per farla smettere di rompere il cazzo!
“NO!... e vai a farti la doccia che sei tutto sporco…”

Comunque basta una bella razione di cazzo e poi per tutto il giorno mamma è una altra donna. Come se la bella cavalcata avesse, inciso in maniera determinate, sul suo preferito ruolo di scassa minchia!
Non ha nulla da eccepire ai nostri comportamenti. Eppure la domenica, confesso almeno io, sono piuttosto sfrontato. Sto a letto sino a quasi l’ora di pranzo. Cammino scalzo pur sapendo che le da fastidio. Giro in casa seminudo. Mi approprio del telecomando zappingando tra i diversi canali sportivi. Praticamente esproprio il suo divano ed impero.
Papà invece si estranea completamente dedicandosi alle sue attività al computer.
E mamma sopporta sorridendo.

Ma già la sera è un problema!
“Voglio vedere la Litizzetto”
“No ci sono le partite”
“In questa casa la domenica non si può mai vedere niente”
“Ma mamma in camera tua puoi vedere quello che vuoi. Sky è solo in soggiorno e a noi piace il calcio”.
“CERTO DEVO PASSARE LA DOMENICA SERA DA SOLA”
“Nessuna ti vieta di vedere le partite”

Credo di aver descritto in maniera compiuta mia madre, sono certo che nel suo fare non c’è l’intendimento di rompere i coglioni, MA LO FA! Forse non si rende conto ma, credetemi, io e mio padre siamo alle soglie di ogni umana sopportazione!
UNA MIA DOMANDA È D’OBBLIGO: MA PAPÀ NON PUÒ SCOPARLA OGNI GIORNO?

Poi quando litigano è il massimo. Mamma si chiude in se stessa e nervosa vive le sue giornate in assoluto silenzio. È scontrosa, non usa la lingua ma lo sguardo riesce a manifestare il suo essere. Oddio la preferisco quando rompe ma tutto sommato un po’ di pace non guasta.

Ed oggi sono ormai dieci giorni che in casa regna sovrana una particolare tensione. I miei hanno litigato per un banalissimo motivo. Probabilmente il modo di fare di mamma ha indispettito papà che praticamente l’ha mandata a quel paese.
Quando la lingua di mamma, al massimo del suo essere sferzante, innesca la miccia di un litigio con papà, è inevitabile che dopo oltre vent’anni di matrimonio, il tutto si concretizzi in un reciproco mutismo che si protrae anche per intere settimane. Ogni tanto a mamma dovrebbe slogarsi la lingua. Solo così eviterebbe di parlare e rompere i coglioni!
E in questi dieci giorni sono trascorse ben due domeniche! Due domeniche che mamma ha rifiutato la sua porzione di cazzo!

“Dai sbrigati che devo prepararmi devo uscire quando entri in bagno ti estranei completamente”
“Ma mamma! eccomi esco”
Ho appena finito di fare la doccia, sono in camera ho i capelli da asciugare e non trovo la mia spazzola. Forse è in bagno. Senza pensarci entro. Lo scroscio dell’acqua sovrasta la mia presenza.
Mamma è nel box doccia. Il vetro appannato accenna solo i lineamenti di una figura femminile. Mi soffermo a guardare quel suo prorompente, e arrapante, corpo.
“CHI E’?”
“io… dove hai posato la mia spazzola?”
“Chi?... Cosa?... Quale spazzola?... Ma non vedi che sono sotto la doccia!”
Contemporaneamente il rumore secco di un qualcosa, che cade ai suoi piedi rimbalzando duo o tre volte, distoglie il mio pensiero.
“Mamma…cerco la mia spazzola”
“Ma quale spazzola…non vedi che sono nuda”
“Ma mamma se non si vede niente e poi mica è la prima volta che ti vedo nuda”
“ ma che dici? Esci subito!”
“Ma mamma!”

Neanche cinque minuti ed è in camera mia.
“Cercavi questa”
ha la mia spazzola che nervosa rigira tra le dita
“Ti rendi conto che mi hai mancato di rispetto”
“Ma che dici”
“Hai violato la mia privacy…”
“Mamma è stato un attimo, cercavo solo quella spazzola”
“Ma c’ero io in bagno e poi che vuoi dire che mi hai visto nuda”
“Mamma ma quante volte ti ho visto nuda… e poi era solo per scherzare”
“Non dire sciocchezze prima eri un ragazzino”
“Certo Il ragazzino che ha visto nuda sua madre bella conquista! Adesso che vuoi fare lo racconti a quella selva di barbari dei tuoi amici”
“mamma non dire fesserie! eri solo sotto la doccia… mica stavi facendo chissà cosa”
“….Ma cosa dici?,,, e questo che importanza ha”
Eccola che ricomincia!
“Dai mamma non scassare!”
“Ma come ti permetti a parlarmi così….. adesso mi offendi pure”
“mamma…ora basta, in fin dei conti non è successo niente ti ho solo vista mezza nuda...embè…”
“e ti sembra poco! ”
“Ma anche tu hai violato adesso la mia privacy, anch’io sono mezzo nudo, e mica sto a fare tutto sto casino!”
“ che c’entra io sono tua madre”
“si ma che cosa potevi sapere su ciò che stavo facendo”
“ma smettila di dire fesserie”
Devo fermarla in qualche modo.
“Ma mamma!”se ti ho anche visto fare sesso…”
“Santa Madonna! Ma come, dove? Quando?”
Credo di avere scelto il modo sbagliato! Potevo evitare di confessare l’inconfessabile
“… e non solo una volta…”
Imperterrito continuo!
Il silenzio cala. Mamma si sta incazzando!
“adesso mi spii anche…”
“mica è colpa mia se a letto tu e papà gridate”
Nervosa mi si avvicina. Ho la netta sensazione che sia pronta per darmi un ceffone. Si gira di scatto. Si allontana da me veloce. Cammina per la stanza. La rabbia le colora il viso.
“ma come ti sei permesso? Adesso abbiamo un guardone in casa. Dovresti vergognarti”
Mamma è praticamente nuda. Il suo nervosismo ha allentato l’accappatoio. Posso credere che non si sia accorta che la cinta abbia allentato la sua stretta e adesso scopre un corpo stratosferico. Estasiato ammiro due grosse mammelle che accompagnano nervose i suoi respiri, ma è il folto ricciolo nero che all’incrocio delle sue gambe che richiama la mia attenzione.
“cosa hai visto? Non ci posso credere? E cosa hai fatto. NO non è possibile! Mio figlio uno spione. Un porco! Bastardo!
“mamma stai esagerando!....”
“tu ci hai spiato mentre… in casa mia…. mamma mia che vergogna”
“…. Ho vent’anni credi che non sappia cosa succede tra un uomo e una donna…”
La discussione sta assumendo contenuti e toni che non so dove mi porteranno.
“tu non capisci quello che hai fatto è gravissimo. Quando è successo? Quante volte lo hai fatto?”
“ma di cosa ti dovresti vergognare? È tutto naturale!”
Mentre parla non so come, ma la immagino prona sul letto, con quel suo bel culo pieno e disponibile che ondeggia ritmico al movimento di mani sublimi su di un cazzo pulsante sul quale spugnetta con il trasporto della sua altissima eccitazione.
Un cazzo pronto a schizzare veemente tutto il suo piacere. E QUEL CAZZO È IL MIO!
“Quando ti parlo guardami! Non devi girarmi le spalle”
Il guaio è che con la mia fantasia mi è cresciuto un cazzo stratosferico. Dovessi girarmi renderei palese il mio stato di ragazzo eccitato. E non oso pensare alla sua reazione.
“lo hai fatto di proposito chissà cosa avevi in mente…sai mi sono accorta come mi guardi nell’ultimo periodo. FAI SCHIFO! Sapevi che ero mezza nuda e ti sarai detto perché non approfittarne!
“Ma mamma sei scema!”
“NON TI PERMETTO! Volevo solo una conferma ed ora l’ho avuta!
Nervosa si avvicina di nuovo a me. Stavolta un ceffone, credo, non me lo levi nessuno.

Tra un attimo si troverà davanti quello stesso ragazzo che ha cominciato a dedicarle bellissimi rasponi su quel cazzo che adesso svetta tra le mie gambe. Il guaio che ciò avviene con lei alle mie spalle.
“GUARDAMI…TI HO DETTO DI NON DARMI LA SCHIENA!”
La sua azione è comandata dalla rabbia delle sue convinzioni. Una sua mano sulle mie spalle. Con forza gira il mio corpo.
Le sono davanti. D’istinto, per la naturale propensione insita in ciascuno di noi di alzare le braccia a difesa di un attacco e anche il mio accappatoio lascia trasparire quel qualcosa che inutilmente ho tentato di sottrarre alla sua vista.
“Oh mamma mia! Ma che cosa è? ODDIO!”
Praticamente sto rendendo palese a mia madre quanto la sua presenza esalti la mia morbosa e galoppante fantasia.
Inutile è ogni mio tentativo di coprire le mie sfacciate grazie!
Mamma si allontana spaventata. Le mani sul viso a coprire la sua vergogna. Un passo indietro, un secondo, urta il letto. Ci cade sopra. Si siede. Ora è veramente nuda. L’accappatoio non copre più nulla del suo eccitante corpo.
“Sei un maiale. Ma come è possibile… sono tua madre, non una volgare troia… tu ti sei eccitato davanti a me…lo devo dire a tuo padre…copriti sei indecente… oh mamma mia e ora cosa succede…quando lo saprà tuo padre…mamma che scandalo…come faccio… OH SANTA MADONNA….”
“dai mamma non fare così”
Tentando di coprirmi alla meno peggio. L’accappatoio la priva della vista ma non maschera il corposo disegno di un uccello eccitato.
”come è possibile…non ci posso credere tu…mio figlio…sei una vergogna….e …. forse ti sei pure toccato …”
Il mio silenzio è più di una implicita conferma. Confesso che non aspetto altro la domenica mattina…. In punta di piedi mi avvicino allo loro stanza. La porta schiusa e mi godo il mio personalissimo film porno. E poi in camera mi spugnetto sognando quel suo conturbante culo godersi la mia imperiosa mazza tra invitanti chiappe
“….oh dio…oh dio..dio mio…mio figlio un maiale…sei un porco…e ora che succede…”
Ha il manico della spazzola stretto tra le dita…che muove nervosa
“MAMMA ORA SMETTILA!!!”
Sono perentorio nel mio invito.
Mi avvicino a lei, sono dispiaciuto. Vorrei scusarmi ma non so che dire o cosa devo fare. La guardo così come lei guarda me. Cerco di coprirmi, ma è inutile. Il cazzo svetta prepotente in tutta la sua sfacciata prorompenza.
Lei sembra in uno stato di apparente incoscienza. Mi guarda gli occhi increduli fissi su quella parte del mio corpo che contro ogni mia precisa volontà pulsa frenetico quasi a contatto con le sue labbra.
Sussulta.
“Ti ho detto di coprirti”
La sua voce ha perso tono e come se il suo respiro troncasse le parole.
“Finiscila. Vai via. Spostati. Allontanati……”
“mamma ma quanto parli? ORA BASTA!
Mentre, con una mano, cerca di allontanare l’uccello da un possibile contatto. Un contatto di un attimo che provoca una sferzata del cazzo tra la sua mano.
“COSA STAI GUARDARDANDO?”
In un attimo manifesto il mio attuale pensiero.
“QUANTO SEI FICA!”
Nessuna vergogna mentre lascio cadere il mio accappatoio ai suoi piedi
“… ma…ma cosa fai?” Ma ti sei impazzito!”
Nessuna possibilità le offro per opporsi alla mia sfrontatezza. Tenta di reagire. Alza un braccio nel vano tentativo di scostare quella bestia che adesso ha una gran voglia di farle assaporare il piacere di un gran bel pompino!
Mamma è esterrefatta, tenta di sottrarsi alla mia incestuosa libidine. Una mano tra i capelli tengono fermo il suo capo. È inutile ogni sua resistenza. Non c’è forza nel suo fare! Ha gli occhi chiusi e le labbra serrate.
“COSA VUOI FARE! “
Ha una espressione spaventata. La spazzola cade tra le sue gambe.
Mi sposto davanti a lei. L’accappatoio non copre neanche un centimetro del suo corpo. Divarico le mie gambe per allargare le sue e godere alla vista del suo folto pelo nero.
Credetemi mamma è una gran bella fica!
Allontana il viso da me. Ma è un attimo. Il suo schiudere le labbra per negarsi alla mia sfrontatezza mi offre la possibilità di infilare veloce la mia rossa cappella sino in gola.
Strabuzza gli occhi. Ritrae la testa. Io tengo stretto il suo capo. Mamma scuote la testa. È un attimo. Spingo la sua bocca verso il nostro piacere.
È rossa in viso. Alza gli occhi mi guarda. Reagisce sbatte la testa. Respira a fatica. Le labbra scorrono su tutto il mio eccitatissimo cazzo. Si ferma. Praticamente i suoi movimenti mi consentono di pomparla la bocca.
I suoi occhi lucidi materializzano una implorazione.
MA IO INTENDO SCOPARE MIA MADRE IN BOCCA!
Il cazzo scivola tra carnose labbra, assapora il calore di una caldissima bocca. Mamma inerme subisce la mia eccitazione. Seguo il suo contrarre nervosamente le labbra… con un maestosa cazzo in bocca. Con la mano comincio a muovere il suo capo. Lo spingo in avanti, ma lei lo ritrae. Ancora spingo e contemporaneamente avvicino il bacino al suo viso. Lei ancora si ritrae.
Si ritrae ma nulla di concreto fa per sottrarsi alla mia sfacciataggine. Non reagisce alle mie pretese anzi il suo viso comincia a materializzare quella sua magnifica espressione da porca dove lussuria e libidine si fondono nella sua più esaltante espressione da troia.
Pochi secondi e sento una nervosa lingua accarezzare titubante una sensibile cappella.
È in difficoltà. Mamma non ha mai fatto un pompino. Ma è netta la sensazione che ho nel percepire una crescente voglia, di provare!
“mamma dai usa la lingua…. fallo non solo per scassare”
Come fosse la mia rivincita per anni di angherie.
Ho il cazzo tutto nella sua bocca percepisco un frenetico muoversi della sua lingua.
La spazzola è tra l’incrocio di cosce impazzite. Una mano la stringe… ma dalla parte delle setole e, lentamente, l’avvicina al taglio umido di una fica che sta riscaldando l’intimo

“Cazzo ecco perché eri incazzata….ti stavi scopando con la spazzola…e non volevi che ti vedessi…Che puttana che sei…ti manca il cazzo. Guarda quanto è grosso il mio…Tocca senti come me lo hai fatto diventare duro”
La ragione non esiste più. E’ l’eccitazione che governa i miei pensieri.
Nel suo silenzio la implicita confessione dell’esser troia!
“Dai forza toccati i capezzoli come fai con papà, fallo…così dai fammi vedere quanto sei porca”
Mamma mi fa morire quando eccitata si impala il cazzo di papà e cavalcando, ad occhi chiusi geme con i suoi voluminosi capezzoli stretti tra le dita.
“Chiudi gli occhi pensa che sia il bel cazzo di papà”
“SEI UN BASTARDO”
Ma la sua non è una reazione. La sua è l’implicita conferma della sua eccitazione.
Veemente spingo il cazzo tutto nella sua bocca. Mamma freme. Sussulta. Geme.
La sua bocca non si oppone più alle mie spinte. Il cazzo la pompa sino alla gola. Non avrà mai spompinato papà ma la sua voglia di farlo è tutta nella eccitazione con la quale soggiace complice con il mio cazzo in bocca.
Mia madre una porca. Una splendida porca!
Ritrae ancora il capo, nei suoi occhi è intensa la lussuria, scuote nervosa la testa ma solo per raccogliere i capelli in una mano e liberare l’altra per impugnare un cazzo eccitato e offrirlo ad una famelica lingua che comincia a scorrere impazzita sulla dura asta.
Tra le cosce stringe la spazzola con il manico che comincia a perdersi tra labbra infuocate
Che zoccola!
Il mio respiro cresce di intensità e si unisce ai gemiti di una femmina eccitata. Il cazzo stretto tra le labbra e la mano che tira veloce su tutta la dura asta. L’altra impugna senza ritegno la spazzola spingendola ritmica tra la fica.

“Mamma mi stai facendo venire”
Non le do il tempo per reagire che comincio a schizzare il mio seme.
La sua bocca si riceve il mio piacere. Con la mano materializza il suo essere esperta spugnettatrice. Accompagna il cazzo a schizzare sul suo seno con la sborra che si sparge tra immense tette. Schizzo ancora. La bocca aperta si gode il caldo piacere che sgorga da un uccello che eccitato materializza la sua sfacciataggine.
Le mani sulle procaci tette spargono la mia calda sborra. Mi guarda nel gesto di offrirmi un corpo elettrico. Lo sguardo è languido mentre una goccia di calda sborra cola dall’angolo della sua bocca.
Si sdraia sul letto. allarga oscenamente le gambe mi offre una fica caldissima mi invita ad assaporare il suo piacere.
Mamma vuole godere!

Con papà non riesco a farlo ma con te è diverso…………Ora fammi venire, dai leccami, fammi godere, dai sbrigati, poi voglio essere inculata, e…….. dopo mi scopi…….”
“Ma mamma…….!”
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