Racconti Erotici > incesto > Metto mamma in rete 2 - da parte di mamma -
incesto

Metto mamma in rete 2 - da parte di mamma -


di geppettino2003
08.12.2011    |    44.125    |    8 9.6
"Un solo pensiero: INCESTO!!!!!!!! Con la curiosità insita nel mio ruolo di mamma, senza rendermene conto, sono accovacciata dietro la porta di camera sua..."
Una particolare euforia accompagna le mie quotidianità di oggi. Una giornata dedicata solo a me. Alle 9,00 sono già dall’estetista. Una depilazione che desideravo interessasse anche la passerina. Volevo rasarla per come piace a lui. Un triangolino di ciuffetti, a pelo corto, che coprisse la solo intima fessura. Ma non sono riuscita a superare quella stupida morale che ancora, per quanto recondita, limita le mie erotiche performance. Però come è logorroico Chicco il suo chiacchiericcio mi ha fatto perdere oltre un’ora. Un ora che è stata però di particolare piacere. Le sue mani sono delicatissime, tocchi superficiali che mi hanno più volte fatto sussultare. Più di un particolare brivido ha interessato il mio caldo corpo. “bella gnoccolona siamo eccitate eh!... stasera ti torna il maschietto…dai fammi lavorare su questa belle fichetta… così pelosa è veramente kitch. Perché non vuoi fargli una bella sorpresa ….” Rido alla colorita riflessione di Chico, con un unico pensiero. Peccato sia gay!
Sono quasi le undici quando faccio un salto da Lucia per un completino di intrigante lingerie. Scegliere quello più accattivante non è stato facile. Però credo di essere stata veramente brava! Già immagino il mio corpo fasciato di pizzo ed organza in quel fascinante gioco di seducente trasparenze.
“vedrai con questo raffinato capo potrai farlo venire…duro anche ad un morto…” Lucia mi guarda maliziosa. Languida mi faccio porgere il capo acquistato. Il mio fine settimana sarà all’insegna del sesso più sfrenato. Dopo tre settimane di forzata, astinenza finalmente Mario rientra a casa. E credetemi a letto è tutt’altro che un morto!
Saranno tre giorni di scopate megagalattiche….
Da qualche mese mi sono trasformata nella bella cortigiana che si dedica al suo ricco signore, nella concubina che materializza seduzione e passione per il suo sultano, nella geisha calda e disponibile per l’esigente amante.

Bei porcelloni avrete capito che ho una gran voglia di essere selvaggiamente scopata!

Sono a casa con notevole ritardo rispetto alla mia tabella di marcia. Un minimo d’ordine si impone, nel pomeriggio devo andare dal parrucchiere e non posso mica lasciare tutto in disordine. Lui rientra con il volo delle 21,45 e ho ancora un mucchio di cose da fare.
In camera di mio figlio. Tento di raccapezzarmi nel suo disordine. Come fa vivere in questo casino.
La scrivania è un casino. Il suo nuovo computer impera. Come mai è acceso?
In un attimo il letto è rifatto. Raccolgo gli indumenti sparsi sul pavimento, provo a fare un minimo d’ordine sulla scrivania. Urto il mouse. È un attimo il video mi restituisce immagini che mi lasciano esterrefatta. NNNOOO!!!!!
Un troione, più o meno mia coetanea, che si sta facendo scopare da un aitante ragazzo dotato di un attributo di notevoli dimensioni.
Non ci posso credere! Peppe scarica, da siti porno, filmini hard.
Ora mi spiego i suoi atteggiamenti dell’ultimo periodo. Il suo stare perennemente chiuso in camera, quelle macchie giallastre sulle lenzuola del suo letto, e…..
Guardo tirare di bocca la maiala, impegnata su un muscolo che definire splendido non offre il giusto riferimento al mio reale pensiero. Il ragazzo, che potrebbe essere suo figlio, la scopa con foga inaudita.
La mascherina che copre il viso della femmina riduce solo di un poco l’espressione che la porcona manifesta. È tangibile il sollazzo di un piacere estremo, mentre il grosso cazzo possiede un culo veramente invitante.
Che puttana!
Il primo momento è di rabbia, ma i gemiti di intenso piacere trasformano la mia collera in un infido calore che, lentamente, dalle gambe risale il corpo.
Scene veramente conturbanti, unite al mio bisogno di cazzo, fanno crescere il mio respiro. I miei lunghi e prolungati sospiri si fondono con quelli della femmina immorale! Continuo a guardare e, senza accorgermene, le mani stringono morbose il mio seno. La mia voglia di cazzo sconfigge ogni mio pudore.
Dio mi sto eccitando!
Tremo ai gemiti di piacere del puttanone che gode facendosi inchiappettare da un bellissimo cazzo.
Il ragazzo è preda della più irrefrenabile eccitazione il sonoro mi restituisce il suo pensiero “…mamma sei una gran fica…sono mesi che sogno di scoparti….ti ho dedicato notti di fantastiche pugnette… sei proprio una porcona…papà ti trascura ma adesso ci sono io…so come farti godere …si così….nel culo…so che ti piace…”
E lei rispondere..”si scopami….fai godere il puttanone di tua madre….tuo padre non lo sa più fare….. ssssiiiii dai inculami…. mmhhhh…”
Cazzo ma è suo figlio!
Uno sguardo al sito ne è la conferma!
www.mammeporche.it!
Il sentirlo arrivare frena ogni mio peccaminoso pensiero.

“Ciao mamma”
Ho avuto appena il tempo di scendere in soggiorno e ricevermi il suo bacio sulla guancia.
Non è il suo solito bacio! Ultimamente, ho notato, in questo suo naturale atteggiamento, un particolare trasporto. Poi il suo girarmi intorno lo sguardo costantemente sulla mia figura, il suo interesse….No non è possibile!…
Una mamma non può non accorgersi della crescita del proprio figlio. Probabilmente il mio abbigliamento stuzzica le sue fantasie adolescenziali. È un po’ che mi sento suoi occhi incollati addosso, specialmente sul fondoschiena.
Vuoi vedere che la mie erotiche performance incidono anche sui suoi particolari sollazzi!
Peppe è cresciuto senza alcun tabù. E come poteva averne con il carattere libertino e licenzioso del padre. E neanche io scherzo! Ancora mio difendo. Un seno particolarmente provocante che ostento nel mio accentuato senso di libertà che manifesto con particolari abbigliamenti e, qualche volta, moderatamente scollacciati. Ma lungi da me un qualsiasi altro intento che non sia esclusivamente dedicato al mio uomo.
“Fai presto Peppe, tra poco chiama papà e poi, si pranza e….non ti mettere al computer…”
“ci metto un attimo…”
Vorrei toccare l’argomento dei suoi perniciosi piaceri, ma lo farò più tardi.
“……poso lo zaino, mi cambio e scendo ”

In cucina preparo le ultime cose. Squilla il telefono
“come sta la mia fichetta…”
“tesoro… la tengo in caldo per te… mi manchi come non mai, ho una gran voglia di succhiarti…”
Senza pudore gli esterno quella mia voglia di cazzo che da stamattina governano il mio fare e …che quelle incestuose scene hanno notevolmente accentuato!
“…anch’io ho una gran voglia di scoparti…ma…..”
“….ancora poche ore…”
“…sai volevo dirti…”
“aspetta ho io da dirti una cosa… sai Peppe scarica film porno sul computer l’ho scoperto poco fa…”
“Non mi dire…cresce bene il ragazzo…e che cosa guarda?..”
Sembra contento delle porcate di suo figlio
“zozzate…di maiale puttane e troie che si fanno scopare da giovani ragazzi….”
Non vado oltre per non entrare nello specifico
“troia per come sei ….scommetto ti sei eccitata …”
“sempre il solito porco…tu torna e ti faccio vedere quanto sono brava anch’io…”
“Peppe, scendi c’è papà al telefono”
“eccomi”
“…amore …”
“dai papà è in viva voce”
“Allora come va, a scuola? E con il sesso?” Peppe arrossisce
“mi sa che nostro figlio comincia a divertirsi”
“e si, credo proprio... stia crescendo…forse un po’ troppo…. è come suo ….padre…”
Maiale e licenzioso dovrei aggiungere
“ma dai ... finitela” Peppe reagisce infastidito
“glielo auguro….figliolo mi raccomando vedi che sei tu per adesso l’uomo di casa, accontenta mamma, non farla arrabbiare e…. cerca di starle vicino…..”
“stai tranquillo”

Tolto il vivavoce riprendo il telefono
“Amore……” mi allontano per riprendere il nostro intimo colloquio “tesoro mi manchi. Ho una voglia di scoparti pazzesca. Sai mentre parliamo mi sta venendo duro…a proposito ti ho preso un giochino, l’ho spedito ad ancora inizio settimana, fa non è arrivato?” “… Cosa?... quale giochino… Si oggi è arrivato un avviso. OK domani vado a ritirare il pacco alla posta… ma lo sai che non è la stessa cosa…” “…e pensi a me mentre t i tocchi…” “non dire sciocchezze……”
“sai ti volevo dire che non riesco a venire “……COME!!!… non vieni per il fine settimana…” “purtroppo non sono riuscito a ultimare la consegna…” “ma lo avevi promesso…non vedevo l’ora….” “dai resisti solo tre settimane e poi sarò tutto tuo…” “ancora tre settimane???… “dai passano presto” “Dio non resisto… tu sicuramente hai trovato i tuoi diversivi… chissà che fai di notte… e io come una stupida sola qui ad aspettarti….”
Stronco incazzata la discussione.
Che stronzo!
Peppe mi è accanto, credo abbia percepito il mio attuale patimento. Tre settimane di astinenza cominciano a pesarmi. E ne devono passare ancora altre tre!

Pranziamo con il silenzio che impera.
Sono sconfortata, è bastato un attimo per trasformarmi da cagnetta in calore in un animale bastonato
“mi dai una mano?”
“certo”
Mi è accanto gli occhi calamitati sul mio seno. Sento il suo respiro diventare profondo. Involontariamente urta il mio braccio e, inevitabilmente, un piatto finisce terra.
Prona raccolgo da terra i frammenti, molti sono a suoi piedi. Il mio viso è quasi a contatto con il suo bacino.
Ma cosa… … chiara è una insana protuberanza che spinge sulla patta dei pantaloni. Dio è eccitato!
Si sarà, certamente, sollazzato con quelle porcate che ha scaricato da internet. Però che bestia!
Lo guardo alzando gli occhi e mi accorgo del suo essere estasiato alla visione del mio seno che quasi deborda dalla succinta magliettina
“ehi, ti vuoi svegliare, dai forza, datti da fare… fra poco devo uscire… ho appuntamento con il parrucchiere…”
“si... scusa, sai pensavo a papà… è fuori ormai da quasi un mese… quando torna?…”
“aveva detto che si sarebbe ricucito il fine settimana ma una cosa improvvisa non glielo consente… ma ancora tre settimane e poi torna…”
“senti ma come mai il computer era acceso stamattina?”
Cambio discorso. Non è il caso offrirgli l’opportunità di girare la lama del coltello nella piaga!
“… stavo scaricando una cosa per la professoressa di scienze….”
L’intento è distoglierlo da insani pensieri
“a si???…scienze…..….”
A scuola adesso si insegna la pornografia!!!!!il mio commento segue il suo ritirarsi in camera.
Finisco di asciugare le stoviglie. Con un pensiero che cresce. Vuoi vedere che il maiale si sta toccando vedendo quella gran porca mentre si fa scopare dal figlio.
Un dubbio atroce mi assale! No è assurdo! Non ci posso credere… si sicuramente le sue sono solo le esuberanze del ragazzetto di primo pelo che si eccita guardando qualche bella zoccola che si fa selvaggiamente scopare….Un solo pensiero: INCESTO!!!!!!!!
Con la curiosità insita nel mio ruolo di mamma, senza rendermene conto, sono accovacciata dietro la porta di camera sua.
È nudo sul letto. La sua mano scappella un cazzo in forte tensione. Quello che sembrava essere poco fa un qualcosa di grosso ora mi appare veramente enorme. Sin da bambino sembrava ben dotato ma tutto potevo immaginare tranne che in questi anni fosse diventato così sviluppato.
“mmmmmhhh...” lo sento distintamente gemere mentre segue le scene di quel film che ha sconvolto anche la mia fantasia.
Tira con forza su un muscolo talmente duro che vedo pulsare veemente ad ogni colpo di mano.
La stessa sensazione di stamattina! Un fremito intenso mentre scarica il suo piacere tra le dita
“sssssssiiiiiiiiii…………”
Lo vedo sborrare con il cazzo che palpita intensamente ad ogni fiotto di sborra che zampilla da una punta carnosa.
Non riesco ad essere padrona delle mie emozioni. Mi sto eccitando… ho voglia di toccarmi. Ma che faccio! Urto la porta.
“PEPPE….. Peppe… ci sei?”
“si…..”
Una risposta sillabata
Entro!
“…se squilla il telefono rispondi tu…. sto andando a fare una doccia”
“…Va bene mam….ma…. non ti preoccupare..”
Ha avuto appena il tempo di coprire, con il cuscino le sue grazie ed io di inventare la più stupida delle scuse
“…ma che hai …che stavi facendo….”
“niente ….niente….”
la mia vergogna mi impone di non andare oltre.

In bagno lo specchio mi restituisce il rossore di un volto pervaso di lussuria. Lentamente mi spoglio, resto in un attimo con il piccolo perizoma indossato come buon auspicio di una notte di sesso, purtroppo, svanita.
Ho il corpo in fiamme il bel cazzo di mio figlio mi sta privando di ogni forma di pudore. Ho resistito ben tre settimane alle mie voglie di minchia ma adesso non riesco ad oppormi.
Ho voglio di cazzo, ho voglia di godere!
Sotto l’acqua le mie mani scorrono su un corpo in fermento. Sento crescere forte la voglia di stringermi i capezzoli. Morbosa lascio andare le dita tra l’incrocio delle gambe
“MMMmmhhh... dioooo... mmmmhhhh……”
Gemo con un unico tremore all’intimo contatto. Cerco frenetica la clitoride che pulsa di piacere. Ne accarezzo lentamente i contorni.
“mmmmhhhhhhhhhh…….”
DIO!!! Sussulto. C’è Peppe! Lo vedo sbirciare tra la porta del bagno, rimasta leggermente socchiusa.
Invece di reagire fremo!
Ha il cazzo in mano in preda ad una, nuova, e più perversa eccitazione. Tira sull’uccello con ancora più veemenza di poco fa.
Vedo distintamente la cappella di uno splendido cazzo reagire ai suoi colpi di mano.
Sono scossa da un unico pensiero. Soccombo al mio bisogno di cazzo….e non mi importa di chi sia. L’unica cosa reale che mi interessa è una grossa mazza pronta a placare ogni mia morbosa voglia.
NO!!! Non è possibile! Non può essere!!! Vorrei scacciare i miei pensieri più morbosi ma mi ritrovo a stringere tra le dita il manico di una spazzola.
Non è la stessa cosa ma rappresenta adesso quel cazzo di cui sento il bisogno!
La porto alla bocca, mimo un fantastico pompino. Ad occhi chiusi immagino di succhiare quel cazzo che imperioso svetta a pochi metri da me.
Soddisfo così il richiamo che proviene da una fica in fiamme.
“….mmhh...siii.....come è grosso.... quanto è duro....oohhhhh......è proprio un bel cazzone.....lo voglio.....”
gemiti intensi figli del fremere morboso del mio corpo.
“…ssssiiii…voglio godere...ahhhh….” tremo con il ligneo manico perso tra infuocate labbra
“.... ahhhhhh...mi manca il cazzo…….stronzo…. mi lasci sola con la mia voglia mmmhhhhhm…......” invoco la mia voglia accentuate della sua presenza.
“ohhh... vengoooooo... godoooo…ssssssiiiiiii…..”.
Godo in contemporanea al suo sborrare. Peppe stringe alla base un cazzo che sputa di nuovo impetuoso la sua enorme eccitazione
“…amore…che voglia di cazzo domani ritiro alla posta il tuo regalo e, quando Peppe, è a scuola ti dedico il mio piacere…”
La ragione lentamente impone il suo potere sulla perversione. Meno male che non è entrato non so sa sarei stata capace di opporre la giusta resistenza di mamma alla morbosa voglia di cazzo della femmina.

Venti minuti dopo, un saluto veloce, con la vergogna della ritrovata mamma che lotta contro la trascurata femmina. Quasi tre ore dal parrucchiere per struggermi al paradosso! Non è possibile! Ho goduto con mio figlio. Mi sento porca. E lui ha goduto di me!
Scopro mio figlio sollazzarsi scaricando storie incestuose. Prendo atto del suo masturbarsi mentre godo di un mio solitario piacere. Non riesco purtroppo a vergognarmi. Scopro che sono stata sul punto di cedere. E su questo dubbio soccombo alla mia debolezza! È questo è un problema! Sarà difficile aspettare ancora tre settimane!

“Peppe domattina ti accompagno a scuola devo andare alla posta per ritirare un pacco…”

Una notte insonne a smaniare nel grande letto vuoto. L’intero pomeriggio trascorso a difendermi dalla mia debolezza. Il corpo in fiamme e la voglia di cazzo che non ha inteso abbandonare un corpo che lentamente sta diventando sempre più debole. Peppe in camera sua si starà, sicuramente, consumando l’uccello in seghe stratosferiche davanti a chissà quale altra storia di incesto ed io, sola.
È notte fonda quando mi addormento esausta dal piacere che mi hanno dato il contatto delle mie dita con l’infido calore diffuso tra le mie gambe.

L’ufficio postale apre alle 8,30 e per una buona mezz’ora, sola, fantastico non già sul pacco che dovrò ritirare, e di cui immagino il contenuto, bensì di come potrò attendere ancora tre settimane per soddisfare una crescente voglia di cazzo che da ieri mi sconvolge!
In macchina mi sono accorta dell’intenso sguardo di Peppe al mio corpo. Ha continuamente spaziato tra le mie cosce, richiamato dallo stridere della seta delle calze, e dalla stretta gonna che ho dovuto sollevare un po’ sopra il ginocchio per agevolarmi nella guida. Anche il mio seno, che si ingrossava al mio naturale respiro, ha stimolato il suo particolare interesse.
Senza un preciso perché fantastico su quel suo cazzo che, repentino, ho visto crescere imperioso anche stamattina tra le sue gambe.
Cerco di distogliere i miei pensieri vagando tra diversi negozi per i soliti acquisti domestici. Ma è forte la voglia di rientrare a casa. In macchina ho rischiato due volte un incidente per soddisfare la mia morbosa fantasia. Chissà quale zozzo pensiero potrà sostituire il pulsare di uno splendido cazzo in tensione. L’assenza di Peppe autorizza ogni mio più licenzioso atteggiamento!
In soggiorno scarto l’involucro. L’avevo immaginato. Un dildo grosso, duro. Caspita, è enorme! Un porco giochino per lenire il mio riacquistato spirito di troia.
Mario è proprio uno stronzo!
Un biglietto accompagna il suo erotico pensiero “USALO PENSANDO A ME…E POI RACCONTAMI…VEDRAI SARA’ BELLISSIMO”
Incrocio le cosce strusciando la passerina. Gemo sola sentendomi bagnare intimamente!
La frenesia accompagna ogni mio movimento. Civettuola e con fare puttanesco rigiro tra le dita quell’affare che morbosamente comparo, giuro senza volerlo, con il duro cazzo di mio figlio.
IL CORPO SUSSULTA AL PERVERSO PENSIERO!
“Ho proprio voglia... siiii... sono una troia... una puttana ha bisogno di un cazzo grosso e duro… tu non mi puoi lasciare sola…per adesso mi accontento del tuo regalo…”
Sola confesso all’etereo mio compagno la mia crescente libidine!
Sul divano mi privo della stretta camicetta “dio che voglia, sono tutta bagnata…….” Stringo il seno con entrambe le mani, chiudo gli occhi, e libero la mia erotica fantasia. Completamente eccitata, esploro con il vibratore ogni millimetro di una pelle elettrizzata. Stimolo il corpo, accarezzo il viso, provoco la bocca. La lingua sfiora la punta del grosso cazzo, la lubrifica, inumidendola per bene. “......Ohhhh... ohhh...ssssssssssiiiiiiiiii……… che voglia di cazzo!….”
Gemo mentre la sottile punta del dildo scivola tra il solco di un eccitato seno. Le leggere vibrazioni
stimolano i duri capezzoli, “... siiii...... ho voglia di essere scopata... ahhhhhhh!........”
Con l’altra mano carezzo l’interno delle cosce. “... siiii...... voglio essere sbattuta in maniera selvaggia... ahhhhhhh!.....”
Mi accarezzo lentamente, non ho alcuna fretta, conosco il mio corpo e so come fargli apprezzare le mie erotiche sensazioni. Faccio scivolare le dita tra i lembi del perizoma, lentamente le lascio sparire nella mia caldissima fica.
“......Ohhhh... ohhh...ssssssssssiiiiiiiiii……… che voglia di minchia!….”
È veramente eccitante!
Lentamente accosto la punta al mio intimo. Fremo al vibrare del dildo. Mi possiedo la fica con il grosso cazzo, che sparisce protetto dalle grandi labbra. Accelero i miei movimenti. Voglio godere come una verginella alla prima solitaria masturbazione.
“Ahhhh... cosììììì... tutto…..” grido il mio piacere contorcendo il corpo, senza alcun ritegno.
“come vorrei che fosse vero!”
Per un attimo ho negli occhi il grosso cazzo di mio figlio. Meno male che è a scuola!
“….siii... sono la tua troiaaaaa….” godo come una zoccola con cadenzato respiro, gioendo del piacere che sto vivendo. Vengo “ahhhhhrrgg... siiiiiiii”
È bellissimo!
Ma niente può sostituire un cazzo duro e vibrante. Un pensiero assurdo ho ancora voglia.
La mia fantasia viaggia a quel film di Peppe. Rivedo quella troia che si fa inculare.
Anch’io ne ho una morbosa voglia!
“Stronzo..... ora lo voglio nel culo... tutto nel culo…….”
“…….oooooohhhhhhh…….”
... ” Il vibratore viaggia sullo stretto orifizio roteando la piccola punta a stimolarne la reazione, immediate sono le contrazioni anali così come immediato è il mio mugolio di piacere
“….lo voglio nel culo… siiiii……..”
“……uhhh... com’è grosso... ahhhhgggggggggggggg ………..SSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIII…………..”
Sono stravolta dalla eccitazione “……uhhh... com’è grosso... ahhhhgggggggggggggg…….”.
“si... dai...... tutto…..dentro….” lentamente rapita da una irrefrenabile libidine
“………..SSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIII…………..”
Sconvolta dalla lussuria mi possiedo il culo! Il seno danza prorompente mentre libero piacevoli lamenti eccitati, concretizzando il piacere di un corpo reso elettrico dalla splendida masturbazione.
Sussulto ad uno squillo!
NOOOOOO!
Peppe. Da quanto è qui…. Mi sta spiando … NO! Stringe tra le dita quel suo grosso cazzo che sta martoriando con colpi decisi e secchi.
“oh... Dio...... ma... che fai... oh NNNOOO!!!!”
“scusa... mamma... io... non volevo……”
Ho solo il tempo di mascherare il mio corpo che sono quasi raggiunta da schizzi frenetici di assurdo piacere. Schizzi impetuosi ripetuti, violenti, densi.
“esci, ti prego... VAI VIA!!!!”
Tutto avrei potuto immaginare tranne la sua presenza in casa. Una presenza che adesso mi strugge. Mio figlio ha avuto conferma della mia intima indole. Ha ascoltato i miei più sporchi pensieri e con uno stratosferico cazzo stretto tra le dita ha sparso il suo seme ai mie piedi godendo della visione del mio corpo impegnato a soddisfare voglie represse. È stato un crescendo! I morbosi pensieri di moglie, dettati dal fermento di un corpo voglioso, mi hanno spinta ad un gioco si pericoloso ma che voleva, e doveva, essere intimo.
Adesso devo trovare il coraggio di affrontare subito il problema e fugare ogni possibile suo dubbio sulla mia moralità, dissipare, immediatamente, ogni possibile suo sporco pensiero. Una cosa è giocare di fantasia e arrivare a godere di una immaginazione perversa, un’altra cosa è la dura realtà. Non posso certo rischiare!
Il pavimento è ancora sporco del suo seme. Pulisco. Vibro al denso e caldo contatto!
Ma cosa sto facendo?...........

“Apri Peppe per favore!”
Seduto sul letto anche lui è in forte difficoltà
“… non vorrei che tu pensassi… vedi…io... beh... tuo padre manca da circa un mese… mi aveva promesso un fine settimana a casa….. e invece non è venuto…. è stato solo un momento di debolezza, forse lo sconforto…o anche il bisogno di……...una presenza…”
Non riesco a guardarlo negli occhi
“mamma... NO!...... non è successo niente…”
È tangibile la difficoltà del momento!
“…proprio niente non direi… tu dovevi essere a scuola…mi stavi spiando ti sembra giusto????….”
Come a volermi giustificare di quanto ha visto
“mi sentivo poco bene… e sono tornato a casa….. poi ho sentito dei tuoi lamenti… pensavo stessi poco bene anche tu ...poi ti ho vista….. è stato più forte di me.....”
Tento di recuperare quel contegno di mamma che il mio fare ha messo in dubbio
“non è bello quello che hai fatto... mi stavi guardando di nascosto… e non solo…….”
I suoi occhi incrociano i miei. Il silenzio gli è complice mentre seguo il suo sguardo fisso sulla mia figura. La camicetta indossata in fretta e senza reggiseno, la gonna con le sue pieghe scopre ben oltre il lecito le cosce. Sconvolta non ho badato a coprirmi meglio.
“abbiamo sbagliato entrambi ed è bene che non accada più…”
“si mamma stai tranquilla.”
I suoi occhi spaziano sull’opulenza del mio seno.
Una maledetta eccitazione spinge il mio sguardo verso il suo bacino dove svetta ancora, splendido, quel qualcosa causa dei miei turbamenti interiori. Scappo impaurita non già da quanto vedo bensì dalla insana consapevolezza che potrei cedere a qualche mia folle debolezza.
In soggiorno sul divano ancora c’è il vibratore lo raccolgo e, quasi spaventata, lo ripongo nel suo scatolo.
Non ho ancora del tutto smaltito l’eccitazione di un momento e resto in camera mia, sconvolta.
Ore passate con un continuo assillo. Ho goduto con il vibro regalatomi da mio marito, fantasticando sul magnifico cazzo di mio figlio, smaniare morbosa delle mie perverse fantasie e poi ritrovarmelo davanti che tirava di mano con fare morboso.
Puntuale la sua telefonata
“amore mio allora sei stata alla post…..?” “…si, si ho preso il pacco…” “…dimmi ti è piaciuto…” non rispondo “ma che hai?” è percepibile il mio attuale stato d’animo “niente…non ho niente…” “ma allora dimmi lo hai usato hai pensato a me… ti sei toccata …hai goduto… dai non tenermi sulle spine” “s…si…si.. ma adesso sono giù…” “è successo qualcosa?” “no non è successo niente… “c’e Peppe accanto a te?…” si è su te lo chiamo…”
Risponde quasi sillabando alle domande del padre
“no!”
È in difficoltà
“si papà”
L’imbarazzo cresce
“ok glielo chiederò”
Neanche chiedo il tono delle richieste del padre sono ancora sconvolta da una mattinata che doveva essere particolare e che invece è diventata preoccupante.
Tronco il colloquio con Mario lasciandogli intendere le sue responsabilità sul mio attuale stato.
Ma sarà dura superare il problema.

Pranziamo con il silenzio che impera
“vuoi una mano?”
“no! preferisco stare sola…”
Nella mia solitudine non posso non pensare a cosa da ora in poi potrà accadere. Cosa starà facendo adesso Peppe. Ieri ho spiato la sua intimità, inizialmente senza un apparente motivo se non quello del mio essere mamma. Poi è stato un crescendo di emozioni che si mi hanno eccitato, ed ora sono vittima della mia lussuria.
Praticamente una insana voglia di cazzo è cresciuta infida contro ogni mia volontà! Ed il grosso guaio e che mio figlio è parte essenziale del mio problema.

Un pomeriggio lento nel suo passare

Quasi l’ora di cena quando incrocio lo sguardo di Peppe sulla porta del soggiorno. Chissà da quanto tempo ed in assoluto silenzio, è lì.
Mi si avvicina.
“Mamma... “
“che ...c’è?...”
“…sei... ancora arrabbiata...”
“no… sono un po’ stanca…”
La più banale delle risposte
“... volevo chiederti scusa per stamattina”
“…sei stato un vero sporcaccione… ma…forse non è tutta….colpa tua…dai non pensarci più…..”
Mi è accanto. Percepisco il suo caldo respiro sul mio collo nel mentre le sue labbra sfiorano la mia guancia
“perché non andiamo a mangiare una pizza stasera? So che ti …piace tanto……”
“non mi sembra proprio il caso...”
Mi accorgo del suo stato di notevole eccitazione. È veramente grosso!
“dai così ci distraiamo un po’….”
“a te non farebbe male! Dove vorresti andare con quel coso sempre in tiro. Ti immagini che figura mi faresti fare… la bella tardona con il bel torello… mi sa che una cosa impossibile”
D’impeto affronto il suo vero problema
“....e che.... non riesco a controllarmi….”
Confessa la sua difficoltà
“…me ne sona accorta… ma…faresti bene a fare qualcosa...”
Con gli occhi fissi su quel suo muscolo in forte tensione
“ e….e…che per tutto il pomeriggio mi son….o…”
“….TI SEI TOCCATO ANCORA???!!!”
La sua esplicita confessione risveglia il mio ruolo mamma
“si………… è più forte di me… è… che sono continuamente… ecc…”
dura nella mia risposta
“ZITTO…NON DIRE NIENTE!!!!”
Una reazione più di paura che di rabbia. Paura di non riuscire a controllare la mia libidine.
“…mamma ….e che…. da stamattina…..non riesco a …...controllarmi…...”
“cosa vorresti dire… Ma sei proprio un porco!”
Mi accorgo che la mia voce è tremula
“…mamma…….”
“ti dovresti vergognarti”
Tento con tutta me stessa di ritornare padrona della situazione
“...... vorrei ……desidero….”
“VUOI COSA?... DESIDERI COSA?”
“…vederti ancora!.........”
La sua è una richiesta assurda. Tanto assurda quanto sconvolgente!
Il suo sguardo mi priva di ogni capacità reattiva. Ammutolisco. Vittima di un calore infido che mi assale. Lui, mio figlio, mi è davanti con le mani sul bacino nel vano tentativo di mascherarmi la prorompenza di un muscolo che è veramente durissimo.
Non è rabbia, la mia è perversa eccitazione! In un attimo realizzo che la sua voglia coincide con la mia.
“sai ho visto come passi il tempo al computer… quelle maialone che si fanno scopare dai propri figli….…sei proprio un porco…..”
E’ una esaltazione carnale che non ha limiti. Fremo al solo pensiero di potergli offrire la sensualità del mio corpo.
“ti piace così tanto tua madre”
“ohhh… mamma come sei fica… mmmhhh”
Lo guardo negli occhi mentre sollevo la gonna. Un movimento sensuale e lentissimo. Non riesco a contenere la mia, ormai, cresciuta eccitazione. Mi privo della camicetta. Il reggiseno esalta il mio prorompente seno. Lo guardo languida mentre divarico lentamente le cosce. Lenta mi accarezzo il corpo, invitandolo al mio spettacolo.
È inebetito nell’ammirare un corpo fasciato di preziosa lingerie
“… Peppe… promettimi che… non mi tocchi”
La mia è solo una insana speranza
“….si….si….te lo…giuro….”
“Dai …dai tiralo fuori…fammi vedere da vicino quel tuo bel cazzone.” Ho perso ogni pudore
“ohhh… come è bello… mmmhhh…ti ho visto ieri sai… prima in camera tua…poi a spiarmi in bagno…e stamattina….” Mentre un dito scivola tra le mie intime labbra
“mmmhhh…mamma ti prego continua….”
Mi sditalino morbosa davanti a lui
“……posa quel telefonino… fammi vedere quanto sei duro. Sai sono bagnata. Mi fa eccitare il tuo bel cazzone sempre in tiro…” Confesso, senza pudore, il mio stato di morbosa eccitazione “Tiralo tutto fuori, dai fallo ora, accarezzati anche tu…” nessun freno al mio essere puttana “…Dai menatelo…… come hai fatto stamattina. Guardami mentre mi tocco… ecco così….. bravo……” Dio che bestia che ha. Un cazzo grosso e duro “……avanti, che aspetti, non volevi guardarmi nuda?.... Ecco bravo dai accarezzati….piano, piano…. lentamente…. ecco…. così…. si…bravo” sono veramente eccitata “….che cazzo grosso che hai…. è veramente grosso… tanto grosso…”
Mi guarda e anche l’espressione del suo viso conferma il suo stato di alta eccitazione
“si... si, mamma fammi vedere la fica”
“e tu fammi vedere quanto sei duro….!”
Lasciva gli offro il mio caldissimo corpo. Mi eccita da morire il suo sguardo fisso alla mia fica
“dai masturbiamoci assieme…. dai adesso più veloce… segui me… cosìììì….. ohhhh….. …. ecco così…. così… mmmm….. ommmhhh…. PIANO!... fai piano non avere fretta…. lentamente come faccio io….. ecco….. ohhh…. mmmmmmm…” completamente eccitato tira con impegno su quel suo enorme cazzo. Ogni colpo è come un fendente. “…fallo lentamente…….. cooooosssiiiiìì…… oooohhhhh….. mmmhhh…. è bellissimo……” Una troia non saprebbe fare meglio. Mi masturbo. Un dito mi possiede. Tremo di eccitazione
“…adesso più veloce, dai tira più veloce… ora ferma … FERMA! Fallo piano, delicatamente…”
Ho le labbra secche e la lingua non riesce a darmi conforto.
“….si mi piace da morire….. cosssiiiiìì….. mmmhmmmhhhhh….”
Sto per godere
“si mamma ….continua mi fai morire ….”
“Così….ti piace………”
“si mi piace guardarti…è bello…”
“…oddio… sssssiiiiii…. ancora… toccati ancora…. mmmmmhhh….”
Tutto assurdo quanto bellissimo
“mi piace toccarmi mentre mi guardi”
Il corpo reagisce alle mie carezze. Mi sdraio sul tavolo e, raccogliendo le gambe, due dita penetrano il mio corpo, affondando in un intimo pieno del mio piacere.
Gli occhi chiusi ed immagino il suo cazzo pulsarmi veemente dentro.

Sussulto al contatto di umide labbra sulle mie. Mio figlio si è impadronito delle mia lingua
“mmmmmmhhhhhhhh... ”
Le sue mani impazzite percorrono il mio corpo
“che fai ….. fermatiiiiii…….no non dobbiamo……. lo avevi promesso ”
“posso baciarti?”
“dio... ohhh... dioooo……..”
Le lingue giocano perverse
“le tue tette sono così belle mamma, così grosse... mmmhhhh”
È sfacciato
“mmmmmmhh….”
Gemo al massimo dell’eccitazione. Sono completamente bagnata
“ohhh... siiiiii... siiiii……Peppe...”
Le sue dita si impossessano di una fica che sgorga piacere da un intima fessura
“mmhhh..mmhhh”
Tremo, gemendo di piacere, quando infila un dito dentro di me. Un’azione lentissima e morbosa. La sua lingua scivola sulle grandi, ed umide, labbra.
È bravissimo!
“ohh... siiii... ... non ti fermare……” È sconvolgente nella sua eccitazione.
“che bella…. fica... mamma….. sei fantastica!”
Due corpi in un unico contatto pieno di lussuria
“OHHHH... DIOOOOO... SIIIIIII..” grido la mia eccitazione
“... ahhhhh……..mi fai morire……..”
Mio figlio mi sta scopando con le dita
“Ti piace la fica di mamma? Dimmelo…….... ”
“si mamma... siiiiiiii,...”
“….OOOOOHHHHHHHHH….allora dai, che aspetti... lecca la fica di mamma... ”
Neanche la peggiore troia dei suoi film sarebbe capace così esplicitamente di materializzare il suo piacere
““……mmmmmmmmmmmhhhhhhhh..sssssssiiiiiiiiiii...”
La sua inesperienza è tutta nelle veemenza con la quale lascia scorrere la lingua sull’umida fessura. Me è bellissimo!
Tremo di assurdo piacere, gemo senza alcun freno inibitore, il respiro cresce di intensità
Ho voglia di essere posseduta.
In un attimo inarco la schiena e comincio a gridare.
““dio... come lecchi... siiiiiiiiiii... leccala tutta... dai... fai godere la porcona di tua madre... daiiiiii……mmmmhhhhhh.….”
Mi fa morire la sua calda lingua. Mi possiede, mi sento puttana, una gran troia, con il corpo scosso da brividi lunghissimi.
Non resisto sono pronta a godere.
“ahhh... OH MIO DIO.......... non smettere... sto venendo... dio come sei bravo... dai fammi venire... dai leccami ….ancora….”
“si mamma, si... dai vienimi in bocca...”
“Aaarrrg... siiiiii... vengoooooo... ” selvaggia reagisco al suo impeto. Sto godendo.
“oddio mi fai morire oooooohhhh… ooohhh…mmmmmmhhhhhh.”
Sto godendo come una maiala
Grido tutta la mia eccitazione. Un grido liberatorio, un grido carico di lussuria, un grido che si porta via settimane di privazione.
Vengo con tutta me stessa, ogni millimetro del mio corpo freme, ogni parte di me gode.
Un orgasmo splendido.
“Mamma sei bellissima”
“……ho…. goduto….è stato meraviglioso…..”
Ancora un bacio carico di morbosa perversione

“Dio sei stato... fantastico…”

Non sono ancora appagata, ho un unico desiderio, godere ancora. E non posso certo lasciarlo così!
Desidero gioire delle pulsazioni di un uccello meraviglioso in bocca. Ho voglia di leccarlo. Di succhiarlo. Di bere il suo piacere!
Le mie braccia cingono i suoi fianchi, gli offro il calore del mio corpo mentre mi approprio del suo muscolo.
Lo guardo eccitata mentre lentamente tiro su un uccello gonfio di eccitazione. Intendo farlo godere solo di bocca. Con la lingua percorro famelica tutta l’asta. Le labbra sfiorano ripetutamente la cappella. Soffio per accentuare la sensibilità della cappella
“….continua siiii…. cosìì… brava….mamma sei fantastica…”
Il capo ondula sulla magnifica asta, gioco sulla punta, la lingua è sfacciata ai primi contatti, subito dopo diventa sfrontata su tutta l’asta.
È veramente eccitato!
Lo sento fremere mentre ingoio tutto il cazzo in bocca. Lo sento pulsare tra le labbra
“…si mamma succhia…. …non smettere….continua…succhia tutto cosìììììì…. dai…….ooooohh..”
Lavoro di labbra sul suo membro. Che piacere sentirlo pulsare tra le labbra.
La lingua carezza dolcemente la punta, la faccio scorrere lungo tutta l’asta, la ingoio facendola sparire nella famelica bocca, assetata da una voglia assurda di godere con il meglio di me stessa.
Ingoio tutto lo splendido cazzo nella bocca, sino in gola, poi lo lascio uscire lentamente.
Lo assaporo. Lo stringo tra le labbra ed ancora la lingua lecca, la labbra serrano l’asta che pulsa impazzito nella mia bocca.
Sussulto gemendo.
Una mano governa il mio succhiare, lo stringo forte, spompino con impegno e contemporaneamente lo spugnetto “…mamma mi fai venire è bellissimo… mmmmmmmmmhhhhhhh…mamma sto …..venendo…..” …”
Il cazzo pulsa frenetico nella mia bocca, le sue pulsazioni sono frustate alla mia fica, provocandomi ondate di un piacere assurdo, ancor di più accentuate dalle delicate dita che gioiscono dei miei umori.
Impugno stretto il cazzo mentre comincia a schizzare tutto il suo piacere
“sssssssiiiiiiii… mamma…. ooooohhh…”
Godo di un muscolo splendido. Gemo alle pulsazioni di un magnifico cazzo che gioisce del calore della mia bocca.
Gode schizzandomi addosso il suo piacere. Fiotti ripetuti di caldo sperma riscaldano il mio corpo.
“…leccalo tutto…. si succhia, dai succhia…. mmmmmhhh…. ancora non ti fermare….”
Non ho nessuna intenzione di fermarmi. Gli offro il corpo come la più calda delle troie. Le mie mani impazziscono tra il suo cazzo ed il mio seno impegnate a spargere sul mio corpo il suo piacere
Una sensazione meravigliosa!
Vengo ancora, con tutta me stessa…………. Dio come è forte la mia voglia di cazzo…………..
So che questo è solo l’inizio….. ho tre settimane tutte per me….

Per voi invece quella sorpresa che assieme abbiamo deciso di regalarvi

Rispondo ai Commenti per Metto mamma in rete 1 di:

grifo65 : Non vedo l'ora di leggere il seguito scatenati!!!!!!!!!!!!

tex_1970: E bravo il porco!!!!

farfallina69 :ci trovo molta fantasia, se fosse vero allora e un futuro rocco siffredi

sandroSV: farfallina69, qui siamo in un contesto dove la fantasia necessariamente la deve fare da padrona .... basta non abusarne come spesso avviene, hai però ragione, dopo aver letto dei racconti, rocco siffredi è un pivello al confronto di certi protagonisti di alcuni racconti che si leggono .

Ragazzi,
quando la fantasia si coniuga con la realtà allora il piacere diventa tangibile…..

Buon divertimento
Geppettino2003
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Metto mamma in rete 2 - da parte di mamma -:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni