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Per la nuova strategia di mamma....ci sono io


di geppettino2003
28.06.2011    |    70.286    |    0 9.2
"Voglia di gemere su un cazzo mentre si accinge a cavalcare selvaggia sul mio membro che non ha perso rigidità..."
La mia famiglia.

Non so perché ma inizio con Marco, mio fratello, 28 anni laureato in ingegneria civile dosa i suoi impegni tra lo studio tecnico di un’affermata professionista e la piscina.
Un fisico da fare spavento. Il nuoto gli ha permesso di plasmare, in tutti i contorni, una fascia muscolare che definire scultorea è riduttivo. I miei rapporti con lui sono condizionati dalla differenza di età e dalla inevitabile differenza di interessi.
Papà, quasi alla soglia della pensione, è un po’ che si è calato nel suo nuovo ruolo di Presidente di una Società sportiva con una squadra di pallavolo femminile impegnata in campo nazionale e quindi sempre più spesso fuori per trasferte o impegni vari.
Mamma che, forzatamente, deve prendere atto degli impegni degli uomini della sua famiglia e già immagina quale possa essere il suo, quasi prossimo, futuro. Forse per questo che è ormai un paio di mesi che è piuttosto nervosa. Infatti anche senza alcuna reale ragione sbotta in umurali reazioni. Praticamente dal nulla riesce a trovare motivi per inutili discussioni e nessuno di noi in famiglia ne è indenne
Infine io 15 anni frutto, probabilmente, di un salto della tigre mal riuscito in piena fase di sviluppo con i naturali problemi adolescenziali legati all’età insiti in una crescente voglia di scopare che da qualche mese difficilmente mi abbandona.
Nell’insieme una famiglia che, comunque, potrei definire borghese con i suoi alti e bassi!

E quegli alti e bassi sono tutti nell’atteggiamento di mia madre.
Gli scontri con papà sono diventati quasi all’ordine del giorno e sempre per futili motivi. Stranamente nei fine settimana si accentuano quasi a diventare conflittuali.
La cosa comincia ad assumere contorni veramente preoccupanti!
Chissà perché?
Anche con Marco l’argomento che più di ogni altro la fa imbestialire è quella sua ostinata riflessione che lo vede contemporaneamente impegnato con una bella ragazza, a suo dire particolarmente interessata al buon partito e il suo datore di lavoro, donna matura piuttosto appariscente e più grande di lui di quasi 10 anni. Ma lui, consapevole che a casa si sta bene, ben si guarda dal fare una scelta.
“non puoi illuderle… e poi come fai a stare con un piede in due scarpe…”
“mamma a loro va bene ed io mi diverto…”
I miei scontri con mamma sono, invece, di tipo adolescenziale.
“devi studiare, non puoi passare ore intere al computer”
Confesso che a scuola materializzo quel minimo che mi consente la buona sufficienza
“ci aspettiamo di più, potrebbe fare meglio,”
E queste didattiche riflessioni dei miei professori sono motivo per scantonare anche con me!

Non so cosa sia successo nelle ultimo mese ma è netta la sensazione che mamma abbia cambiato strategia di approccio nel suo rapporto con gli uomini di casa. È palese una sua maggiore attenzione a proporsi anche in casa. Un giorno i lunghi capelli intrecciati in una sbarazzina coda di cavallo, un altro raccolti con frivole stecchette, ancora altri lasciati arruffati con del gel che danno alle ciocche un frivolo effetto bagnato. E poi il suo abbigliamento domestico si è colorato di variopinte sfumature che sa arricchire con civettuola bigiotteria. Lunghi orecchini a sfiorare il collo, grossi medaglioni che giocano a nascondino tra il solco del profondo seno e quel suo intrigante fondoschiena rivalutato da intimi indumenti di cui sono nettamente percepibili i bordi sempre più minuti.
In questo suo nuovo contesto sono diminuiti i motivi degli scontri con papà. Mamma sembra essere diventata più affabile nei suoi confronti. Ha anche ritrovato una forma di disponibilità di intenti con Marco “allora ti sei deciso; preferisci il brio della ragazzina o piuttosto l’esperienza che sa materializzare la donna matura”
“mamma dipende dai momenti…”
“Certo le donne mature hanno come dire virtù nascoste che sanno eternare in quei particolari momenti e poi come si dice: Gallina vecchia fa buon brodo…”
“E tu che ne sai?”
“Ehi ragazzo appartengo anch’io a quella categoria di donne e non vuoi che sappia cosa possa passare per la testa ad una donna quando il suo corpo reclama… le giuste… attenzioni! E poi certe emozioni solo una donna… esperta riesce a darle…”
Nel mentre assisto a queste riflessioni ho il dubbio che mamma abbia, un attimino, accentuato con un respiro profondo, ed intenso, tutta la prorompenza del suo seno offrendo a mio fratello l’opportunità di apprezzarne la procacità. Opportunità che anch’io colgo al volo!
Io sono stato promosso per cui è venuto meno l’oggetto principale del nostro contendere. Ma ecco che il suo interesse si sposta sulla sfera di quel mio privato ancora, praticamente, inesistente!
“allora c’è l’hai la ragazzina?”
“mamma!”
Una domanda che mi spiazza. Non posso mica confermarle che è da quando le sue performance domestiche si sono, come dire, fatte provocanti spugnetto sbavando come un mandrillo sognandola in quei suoi atteggiamenti direi un po’ puttaneschi!
“si forse hai ragione sei ancora piccolino”
Certo mi verrebbe voglia di spiattellarle il mio essere piccolino, ma non mi pare il caso!

Mamma non è propriamente quella che si può definire una gnocca. Alta non oltre il metro e sessanta in una morbida 46 di taglia. Un fisico comunque proporzionato e ben disegnato.
Con i suoi 47 anni quando vuole riesce a materializzare una sensualità non indifferente.
Le piace ostentare la sua provocazione. Sapientemente accentua le sue morbide forme in abbigliamenti studiati. Larghe cinture le stringono i fianchi e mascherano quel filino di pancetta slanciandone la figura, magliette delicatamente scollate esaltano la sensualità di un intrigante seno che con sottile accattivante atteggiamento lascia trasparire dai lunghi capelli neri che a cascata ne mascherano il disegno, gonne moderatamente strette accentuano un fondoschiena che è quella parte del suo corpo che più delle altre attira interesse. Poi tacchi alti danno al suo ancheggiare quella flessuosità che richiamano più di concupiti sguardi.
“Dentro le botti piccole c’è il vino buono” è la tipica frase di mia madre che così reagisce compiaciuta agli sguardi interessati dei passanti e al successivo commento, un po’ risentito, di mio padre: Una frase che avrò sentito mille volte e alla quale, fino ad oggi, non riuscivo a dare una concreta risposta

In questa situazione è quindi inevitabile che………

Ieri in camera sua la stavo aiutando a preparare i bagagli per la nostra imminente partenza estiva. In casa nostra quando mamma si fissa che deve fare qualche cosa ecco che papà sparisce per chissà quale improrogabile impegno, mio fratello latita preso dalle sue performance ed io divento, come dire, il garzone di bottega. Praticamente: Devo aiutarla in casa; devo accompagnarla a fare spesa; devo farle compagnia per non lasciarla sola ecc. ecc.
Mamma era sulla scala, cavalcando l’asse della stessa per garantirsi un maggiore equilibrio, stava tirando giù i valigioni delle cose estive da preparare per la nostra stagione nella casetta a mare.
Nel porgermi il pesante fardello, scese per prenderne un altro per riporlo nelle ante alte dell’armadio. Risalendo la scala. Io in quel frangente le ero vicino quando era sulla scale e di fronte quando era a terra. Dieci minuti di questo andirivieni.
“abbiamo quasi finito, adesso aiutami, porgimi quel bustone, è troppo pesante io sola non c’è la faccio”
Con il viso così vicino alle sue gambe e le mie mani protese verso l’alto sfioravo le sue cosce e, involontariamente, lambivo titubanti le sue chiappe. Ho dovuto, forzatamente, salire qualche piolo della scala e, all’apice del mio sforzo, le mani di mamma protese verso l’anta dell’armadio e le mie, invece, senza una precisa intenzione, accostate sul suo seno quasi a volerne saggiare il peso.
È cresciuto forte il mio impaccio.
Mamma scendendo si accorse del mio interessato sguardo sulla sua figura. Il sudore prodotto dal suo lavoro era raccolto dal leggerissimo body rosso, che senza volerlo, disegnava accattivante il contorno del suo procace seno evidenziando, inoltre in modo netto, il contorno di voluminosi capezzoli.
E sono proprio quelli a richiamare il mio pernicioso sguardo.
È stato solo un attimo ma ho notato il suo sguardo fermarsi sulla mia vigorosa protuberanza che, senza volerlo, chiara, traspare dal pantaloncino e spinge come volesse perforarne il tessuto.
Mamma è rimasta un attimo interdetta dal mio muscolo teso ed eccitato mentre, imbarazzato, cercavo di mascherarle il mio stato. Rosso in viso mi sono avviato veloce verso la mia camera.
Confesso che ho un intimo muscolo dalle dimensioni spropositate figuratevi che ho dovuto camminare con le gambe leggermente divaricate.
Mamma mi guardava sorridendo maliziosa!

Spiare mia madre accende quei miei più bestiali sensi che, come detto, sono alla base delle mie solitarie fantasie! Guardarle le cosce e sfiorarle il seno mi aveva eccitato al punto che in camera le stavo dedicando una bellissima pugnetta!
Stringevo un cazzo in tensione e pestavo con particolare passione! Occhi chiusi e la rivedevo in tutta la sua prorompenza sulle scale. Ripeto mamma non è una bella donna ma la sua femminilità sviluppa i miei più perversi istinti sessuali. Sfiorarle il seno poi aveva accentuato all’inverosimile la mia morbosa eccitazione. Cazzo come sono eccitato!

Un violento ceffone mi ha lasciato secco con la mano stretta sul cazzo!
“ma sei un maiale!”
Praticamente mio padre mi aveva beccato nel momento della mia più alta esaltazione sessuale mentre sussurrando il nome di mia madre ero pronto per scaricare il mio altissimo piacere.
Il successivo cazziatone ha richiamato mia madre. Non ho avuto nemmeno il tempo per ricoprirmi.
“cosa è successo?”
“Questo porco infoiato si stava masturbando”
E giù un’altra sberla
“OH! SANTO CIELO!”
“Chissà quale porcheria stava guardando in quel cazzo di computer”
“ma se è stato con me fino a poco fa! Mi ha aiutato a sistemare le valigie.”
“vuoi farmi credere che si è eccitato guardandoti… le cosce…”
“Ma che dici sono sua madre! Sarà il fatto che è terminata la scuola è ha più tempo per….”
“spugnettare! Lo vuoi giustificare è comunque un maiale… ti immagini se fossi entrata tu e….”
Ancora uno schiaffo in pieno viso.
“Vedrai domani ci trasferiamo, il mare lo aiuterà a distrarsi”
Il tono della voce di mamma era calmo e per niente arrabbiato mentre mi osservava seminudo con il cazzo, che sì aveva perso la tensione dell’eccitazione, ma rimanendo comunque corposo.
“tu copriti e guai a te se ancora ti becco a…”
L’ultimo ceffone mi ha fatto barcollare.
“dai adesso basta, credo abbia capito che ha sbagliato” e avvicinandosi a me sottovoce “non potevi andare in bagno” e poi quasi bisbigliando “noi due ne dobbiamo parlare…”

Tutto il santo giorno con il cruccio di essere stato scoperto e con la paura di qualche altro ceffone di mio padre! E poi mia madre cosa avrà pensato. Si sarà accorta che è lei l’origine delle mie pruriginose immaginazioni. Quel suo sorriso malizioso potrebbe essere più di una conferma. E poi quella sua imprecazione! Ho un dubbio se riferita per quanto detto da mio padre oppure legato alla sorpresa di aver constatato quanto sono dotato!
Durante la cena non ho avuto il coraggio di alzare lo sguardo, fortunatamente papà era fuori per i suoi soliti impegni ma, stranamente, Marco era a casa. Una cena veloce e mi sono ritirato in camera. Mentre Marco era rimasto a discutere con mamma. Sarò stato certamente io l’oggetto principale della loro riflessione.
Dopo nemmeno mezz’ora ho sentito sbattere la porta della sua camera. Avranno certamente litigato.

Sono ormai le 10,00 quando arriviamo al mare.
I primi giorni saremo soli io e mamma, papà ci raggiungerà nel fine settimana. Un rapido saluto a mamma e “tu mi raccomando non fare il porco! tua madre ti controlla!” librando in aria minaccioso la sua enorme mano
Durante il tragitto il silenzio impera in macchina. Alcun accenno di mamma a quanto successo ieri.
“tu vai a sistemare le tue cose in camera, mentre io mi cambio e poi vieni in cucina a darmi una mano a sistemare la spesa. Dopo di che, se vuoi, sei libero sino all’ora di pranzo”
Il tempo di infilare un bermuda e la raggiungo. Mamma, con il corpo fasciato da un variopinto pareo, è già in dispensa affaccendata a conservare lo scatolame acquistato. Con fare atletico, sale e scende il piccolo predellino. Il seno sballottola in modo sincrono ai suoi movimenti. Si china, piegando le ginocchia, per raccattare dalle buste ciò che deve sistemare, così sollevando sulle cosce il bordo del corto copricostume. Riesco ad intravedere il bordo scuro di un costume particolarmente succinto. Ripete due, tre volte lo stesso movimento “intendi aiutarmi o no!”
Le porgo le masserizie mentre lei, piegandosi in avanti, mi offre tutta la sensualità del suo grosso seno che mi accorgo, dalle colorate trasparenza del pareo, essere privo di costringimenti. Lo ammiro, restandone estasiato. Sono veramente stuzzicanti i suoi grossi capezzoli.
“ma che hai stamattina? Dai svegliati…”
Imbambolato seguo le sue disposizioni.
Mamma risale i due gradini della scala, seguo il disegno delle sue cosce, ne ammiro la lunghezza. Dandomi le spalle mi fa, involontariamente, apprezzare le rotondità del bel culo. Il nero disegno del costume esalta il contorno delle sue conturbanti chiappe.
Fisso, concupito, il bel culo ancheggiare all’altezza del mio viso mentre è ancora indaffarata a riordinare le ultime cose.
Ancora una volta qual mio morboso interesse contemporaneamente comincia, a materializzare una potente erezione. Sarà la mia eccitazione ma ho l’impressione che stia contraendo le chiappe
Quella sua innocente provocazione mi ha coinvolto ed è ormai forte il mio disagio. Sono rosso in viso ed il respiro si è fatto intenso, ho un cazzo cresciuto a dismisura e questo mi sta mettendo in seria difficoltà. È forte il bisogno di completare quello che mio padre ieri ha, violentemente, interrotto!
Mamma si volta di scatto “Ma insomma mi vuoi aiutare….” Una frase interrotta! Mi ha sorpreso con entrambe le mani nel bermuda, fermo davanti a lei, con una corposa protuberanza che chiara evidenzia lo stato della mia insana eccitazione quale reazione al suo innocente fare.
Giuro la mia intenzione è quella di cercare di ridurne gli effetti magari sistemando il muscolo in maniera meno appariscente. Ma accidenti non ci sono riuscito!
Scende e si avvicina a me e in assoluto silenzio
“Ehi… ma sei diventato tutto rosso, che ti succede… mamma mia, non saranno mica le cosce di una tardona cheti fanno quello strano effetto…dai non ci posso credere”
Il guaio è che mi sono veramente eccitato, come mi accade ormai spesso quando le sono accanto.
“sai li ho notati i tuoi sguardi… ti piace la tua mammina? allora è vero? ieri… ti stavi NO! non è possibile!”
“Mamma scusa non volevo, ma non riesco a trattenermi”
Un dito tra le labbra mentre lentamente solleva il bordo del pareo lasciando ai miei occhi l’opportunità di risalire, con la stessa lentezza, lungo le sue gambe. Sorride ma non afferro il perché.
“Allora da quanto tempo mi dedichi le tue pugnette. So di essere provocante quando voglio! Solo tuo padre non se ne accorge e mi lascia costantemente sola… Se ieri mi era venuto qualche dubbio ma ora ho la certezza: il mio piccolo stallone si eccita spiando sua madre. Lo sai che sei un bel puledrino, ho visto il tuo bel pisellone”.
Ho forte il dubbio che mamma abbia una scopo. Imbambolato seguo il suo parlare. Sono attimi ma lunghissimi. “Lo sai, una donna difficilmente può resistere al richiamo di un bel cazzo”
“MAMMA!” Non ho mai sentito mia madre usare termini così poco urbani.
“sssshhhh… non dire niente”
“Sono tutta bagnata, sai mi hai fatto eccitare… Tira fuori il tuo cazzo dai fallo ora, accarezzati davanti a me… sei già duro vero? Dai tiralo fuori davanti a me e toccati mentre mi guardi…“
“mamma… non so se…..”
“Sai sono una donna che ancora la notte freme… apri la patta dei pantaloni e fammi vedere… dai non ti vergognare. Dai menatelo, come facevi ieri da solo, fammi vedere quanto sei bravo” Il tono della voce e il suo sguardo sono sinonimo di una crescente eccitazione.
Mentre si avvicina a me, lento comincio a trafficare sul laccio del bermuda e lascio scivolare a terra il capo e … “ODDIO!!” un cazzo stratosferico, duro lucido, continua ad indurirsi crescendo a pochi centimetri da lei.
“ohh come è bello… mmmhhh” quasi sussurando
ora comincia ad accarezzarti… piano, piano… più piano… ecco… così, bravo… è veramente grosso tanto grosso”. mi guarda, l’espressione del viso conferma il suo attuale stato di intensa eccitazione
“dai bagnati il cazzo con la saliva… ecco così… così… mmm… ommhhh… PIANO! fai piano non avere fretta, lentamente… ohhh mmmmm”.
Mamma respira intensamente mentre io meno lento su un uccello gonfio di eccitazione. La guardo estasiato.
“adesso più veloce, dai più forte… ora ferma … FERMA! ora piano, delicatamente…”
Comanda i miei movimenti per il suo piacere. Sorride e nel suo sorriso c’è lussuria, la lingua scorre lenta sulle sue labbra, la punta circuisce le rosse labbra, ne allieva l’arsura
“mamma toccati anche tu.”
“sei propio un porcellone. Si amore mio… così ti piace”
“si mi piace guardarti… è bello…”
“anche a me piace da morire… cossiì… mmmhhhh…” Mamma dimostra tutta l’esperienza di una femmina che vuole ancora vivere il sesso in modo pieno e assoluta donandosi al suo uomo con l’esperienza della donna matura.
Un dito le è intimamente dentro, le cosce tremano di eccitazione, i suoi occhi sono carichi di lussuria
“mamma dai, toccati… siiii mmmmhhh”
respiri intensissimi e ripetuti la sconvolgono. Mamma sta godendo delle sue carezze
“mi piace toccarmi mentre mi guardi”
Eccitato pesto forsennato su un cazzo durissimo. Sto per godere del suo piacere.

Mamma si inginocchia. Lenta carezza il mio muscolo che pulsa nervoso al contatto con le sue mani. Tutte e due le mani, sovrapposte, non riescono ad impugnarlo in tutta la maestosa erezione. La cappella fuoriesce dai palmi. Ragazzi ho un cazzo che arriva quasi ai 18 centimetri!
“sai stanotte mi sono toccata. È molto tempo che è forte la mia voglia di cazzo e sapere che mio figlio si tocca guardando sua madre ha scatenato i miei bassi istinti. Tua padre, come al solito, mi ha lasciato all’asciutto. E le mie esigenze di donna hanno sconfitto il mio essere mamma. ieri avevo una voglia matta di essere scopata. Ho tentato di circuire tuo fratello, ma quello credo sia tanto fumo e poco arrosto. Incazzata mi sono chiusa in camera. A letto sola ho immaginato il mio bel ragazzone nudo con tutta la sua grazia al mio cospetto. Mi sono chiesta cosa poteva accadere se ti provocassi, quale stratosferica dimensione avrebbe assunto il tuo uccello in piena erezione, quale immenso piacere sarebbe riuscita a darmi”
Mamma confessa la sua esaltazione sessuale lasciandomi praticamente basito!
Il cazzo reagisce con una sferzata possente nella sua mano.
“Mamma scusami”
“E di che ti devi scusare!”
“e che non volevo….”
“mi sono vergognata, ma è stato più forte di me non sono riuscita più a controllare i miei sensi, solo le mie intime carezze sono riuscite placare la crescente esigenza del mio corpo. I pensieri si sono fatti più audaci, la mia fame di verga ha incentivato la morbosità del mio erotico fantasticare. Mi sono chiesta se ero capace a succhiarlo quel cazzo? A riceverlo tutto? E poi quanto sborra? sicuramente una fontana, avrebbe innaffiato il mio corpo eccitato!
Ero tutta bagnata! Una voglia di toccarmi mi ha assalito! Cresceva il mio piacere e con esso la voglia di godere del tuo corpo, le dita si sono perse tra le labbra della mia intima bocca. Completamente rapita ho soddisfatto la mia voglia di cazzo possedendomi selvaggiamente, il medio, l’indice, l’anulare non sono bastate a saziarmi sentivo l’esigenza di avere di più. Volevo il tuo cazzo! Le labbra stette a contenere i miei gemiti, e ho goduto pensando che fosse il tuo cazzo a possedermi. Sai non ci fosse stato tuo fratello in casa ieri sera ti avrei scopato!
E adesso siamo qui! ”

“Mamma sono mesi che ti dedico le mie pugnette. Ho visto quanto sei puttana. Ho capito che ti manca una bella razione di cazzo. Mentre provocavi papà io mi eccitavo e in camera sborravo su quella grande fotografia della mia scrivania. Ho sperato te ne accorgessi. M fai morire quando ancheggi il culo, mi piace il tuo grosse seno. Dio quanto sono grossi i capezzoli. Anch’io ti voglio scopare!
Il nostro pudore è andato ormai a farsi strafottere.
“Amore mio adesso desidero il tuo cazzo riempirmi la bocca, scassarmi la fica, devastarmi il culo. Desidero ardentemente sul mio corpo la tua calda sborra, solo ingoiare questo possente muscolo può placare la mia fame di minchia!”
Mamma si stringe forte a me e sente nitide le forti pulsazioni di una verga in continua erezione. Genuflessa avvicina le labbra alla rossa cappella, con le mani soppesa i gonfi testicoli e la sacca che li contiene percependone il contenuto. La lingua lenta inumidisce l’uccello scivolando su di esso per ripetute volte, le mani si alternano alla bocca. Mamma manifesta tutta la libidine di femmina vogliosa e trascurata. È splendido il calore della sua bocca quando ingoia l’intera dimensione del mio cazzo.
Soffoca con il cazzo in bocca ma la voglia accentua la sua foga così da superare ogni sua difficoltà. Ingoia tutta la cappella, e contemporaneamente subisce le imperiose sferzate al palato ad ogni contrazione del mio teso muscolo. Dalle guance vedo la corposità del mio cazzo nella sua bocca e noto la sua difficoltà a mantenerlo ben stretto tra le labbra.

In un attimo slaccia il pareo che separa la sua pelle dal diretto contatto con il mio muscolo vibrante di piacere. La lussuria è ormai padrona dei nostri corpi. Io vibro al contatto del suo corpo alle mie muscolose gambe. Mamma freme mentre tra solco del suo seno sta strusciando perverso un bellissimo cazzo che continua a crescere. Mamma alterna la furiosa lingua sulla cappella spingendo con le mani il cazzo alla bocca. “mmmhhhhhh” geme assaporando le prime gocce di sborra che ne fuoriescono.
Mamma succhia avida l’asta della mia scatenata eccitazione, e comincia a masturbarsi. Lecca e si possiede con le dita, ansima e gode di piacere. E’ devastata da un piacere ritrovato, agognato da tempo e di cui aveva dimenticato le inebrianti sensazioni.
In ginocchio prona davanti a tanta grazia scopro mamma veramente troia.
Mamma mi guarda, gioca con la lingua famelica sulla cappella continuando a masturbarsi. Succhia l’uccello, lo ingoia lenta, la lingua impazzisce su tutto il cazzo
“continua si… così brava… mamma, sei fantastica…”
movimenti lenti, sosta solo sulla cappella giocando alternativamente con le labbra e con la lingua, lunghi secondi dove il mio piacere è assurdo.
La lingua rotea impazzita sulla grossa cappella, ripetutamente, si interrompe mi guarda, e ingoia ancora tutto il cazzo.
Mi sta facendo morire!
Liberamente si abbandona al suo cercato piacere, nessun pudore limita il suo fare. Con foga si spinge sul mio cazzo duro, grosso e teso, contemporaneamente le dita raccolgono il copioso piacere che abbondante la fica rilascia in preda alla più sfrenata libidine.
“ooohhhh…”
I suoi gemiti si confondono ai miei. I nostri respiri crescono. Le mie mani sono perse tra il suo seno, stringono forti i capezzoli mandandola in estasi. Ha tutto il mio cazzo dentro la bocca.
“leccalo tutto… si succhia, dai succhia… mmmhhh… ancora non ti fermare…”
Chiaro percepisce il fremito che anticipa la mia sborrata. Le mie mani ben salde sul suo capo governano i suoi movimenti. Il mio corpo trema forte ed in una esplosione di piacere, tirato fuori dalla bocca il possente uccello, comincio a schizzare il mio caldo seme. Sono possente nei miei schizzi. Sferzate colpiscono il suo viso, gocce di sborra si stampano sui capelli, schizzi lambiscono le sue labbra, assetata la sua lingua ne agevola l’ingoio. Assapora frenetica ogni stilla della mia eccitazione mentre con le mani, spalma su di se il mio piacere. La lingua avida ne assapora il gusto, contemporaneamente la fica è devastata dalle sua dita. “ssiiii, è bellissimo”. Anche mamma viene. Fremiti continui esaltano il suo corpo mentre è persa nel piacere di una sborrata fantastica, e da un orgasmo perverso. Il viso imbrattato di sborra, rivoli del caldo sperma ancora tra le labbra, il dolce liquido ancora unisce la sua bocca al mio cazzo teso.

“ti ho fatto venire quasi subito ma non ti devi preoccupare……”
Mamma in piedi mi offre la sua integrale nudità
“adesso sei pronto per scoparmi e farmi godere con questo bellissimo cazzo perso nella fica”
Nei suoi occhi c’è solo lussuria. Voglia di godere del suo corpo. Voglia di gemere su un cazzo mentre si accinge a cavalcare selvaggia sul mio membro che non ha perso rigidità...
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