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Finalmente zia - 2


di skizzoinfoiato
27.02.2022    |    6.210    |    7 9.6
"?poi mi spiegherai cosa ci trovi in una vecchia quarantenne!, "  Un ultimo bacio mentre si lasciava la piscina, " anche io comunque penso di..."
Poco dopo uscimmo dall'acqua, avevamo il respiro accelerato e ansimante, le gambe erano molli,  avevo la sensazione che potessero cedere all'improvviso, come se non ne avessi il pieno controllo.

Anche zia era alquanto barcollante,  evidentemente anche lei era provata. Arrivammo, forse senza nemmeno volerlo, o forse, fu proprio la volontà a portarci proprio lì, in prossimità della panca dove, al mio arrivo, avevo trovato zia.

La luce che filtrava dalle ampie vetrate era strana, il mix di ombre che si posava sui nostri corpi rendeva il tutto molto... molto sensuale.

Avevo visto il seno di mia zia quando allattava mia cugina, e volendo, anche poco prima  in acqua, lo avevo toccato e baciato, ma ora era lì , di fronte a me senza veli,  in bella mostra, in tutta la sua bellezza. Un seno che mi eccitava da morire grande  con poco spazio fra le due mammelle grazie, e non solo, alla quinta misura. Sodo come se non avesse mai allattato. Emergevano dalle due grandi areole scure, i suoi irti capezzoli, enormi, colmi dell'eccitazione creatasi fra noi.

Rimasi affascinato da quella vista, del resto le differenze con quello delle mie coetanee erano evidenti, il seno di una donna resta pur sempre il seno di una donna.

Guardavo affascinato, il perlage di gocce d'acqua che dal viso e dai capelli, scendevano sulla pelle liscia come a disegnarne i contorni con una carezza.

I nostri sguardi cercavano l'uno nell'altra le nostre anime, e in esse la lussuria che ci aveva fin lì condotti, compito in quel momento assai facile, eravamo privi di barriere di difesa, l'uno alla mercé dell'altro, pronti ad abbandonarci all'altrui piacere.

Quel momento quasi etereo terminò, la vidi scendere difronte a me, si accovacciò, mentre le mani poste lateralmente sembravano seguire un binario che le permetteva di mantenere l'equilibrio. Non perse per un solo istante il contatto visivo, e perseverò nel guardarmi anche quando andò con la lingua a solleticare lateralmente la mia asta, voleva scolpire, assaporare e trarre piacere dalle reazioni involontarie che quel gesto mi avrebbe provocato. Un gesto colmo di una carica erotica e di lussuria capace di farmi sussultare il cazzo, che iniziò a danzargli davanti alla bocca. Con fatica riuscii a non chiudere gli occhi ma le sensazioni che stavi provando mi fecero prendere il volo , mi sembrò di raggiungere le stelle.

La mia asta, come detto, pulsava e fu costretta ad impugnare, la mia turgida verga per fermarla, la prese alla radice tenendola tra pollice ed indice mentre il palmo posava all'altezza dell'inguine. Ma il gesto provocò un ulteriore ondata di piacere e tornò a pulsare come a mostrarle tutto il suo vigore e apprezzamento colpendo in modo casuale ogni parte del viso. Era esperta zia e notavo nei suoi occhi tutta al soddisfazione per la mia reazione, domato l'indomito pulsare, con la punta della lingua iniziò prima scorrere dal basso verso la cappella sempre ben ricoperta dal suo prepuzio. Era a tratti morbida, in altri momenti la irrigidiva, l'alito caldo e l'umida saliva erano come benzina sul fuoco. Quanto era bello! Non volevo che smettesse.

Non mi ero mai eccitato tanto, nessuna ragazza prima di allora aveva giocato col mio cazzo in quel modo era semplicemente sublime.
Iniziò poco dopo a giocare con la pelle del mio prepuzio baciandola e/o suggendola leggermente, scoppiò un'interi deposito di fuochi d'artificio nella mia testa quando inserì la punta della lingua al di sotto della pelle del prepuzio per muoverla attorno al glande girandoci tutto intorno. Il tutto con una lentezza misurata a darmi il maggior piacere possibile,di quando in quando in modo appena accennato, in quella situazione, muoveva avanti e indietro la sola lingua arrivando a solleticare la corona.

Proprio in uno di questi momenti non mi resi nemmeno conto che con la mano fece scorrere la pelle liberando la cappella dal suo cappuccio, per poi con un sol movimento scorrere in avanti per accoglierla dentro la sua bocca.

Aveva serrato le labbra attorno alla cappella ma la lingua invece continuava la danza e l'esplorazione di ciò che stava invadendo il suo habitat naturale, stimolando anche il meato urinario pigiando leggermente con l'apice della punta.

Fu poi il suo movimento ritmico con cui arrivava quasi alla radice a trasmettermi la consapevolezza di quanto famelica di cazzo fosse la sua bocca. Arrivai a colpirle l'ugola, tanto a fondo lo aveva preso, provocando un misto fra un colpo di tosse e un vero e proprio conato di vomito come riflesso. Prese velocemente le misure e iniziò a spompinarmi con maestria, mai potrò dimenticare, mai potrò dimenticare quella che posso definire un'opera tanto magistrale che avrebbero potuto, i migliori poeti, decantarne le lodi.

Cercai di godermi a pieno tutte quelle emozioni e sensazioni sublimi che zia mi stava dando, ma era troppo davvero troppa brava per riuscire a resistere molto a lungo e capitolai esplodendo in un orgasmo senza fine. Ero abituato ad avvertire del mio imminente orgasmo le mie coetanee.. ma non ci riuscii con zia i mille i motivi ,ma il primo era che volevo riempirgli la bocca, punto e basta! 

Non solo non si ritrasse, ma continuò finché non uscì più una sola goccia, si alzò in modo che la guardassi mentre deglutiva, aveva uno sguardo soddisfatto, pari solo al il mio piacere. Non ero avvezzo a vedere una ragazza bere lo sperma,per lo più lo vedevo sputare con fare schifato, ma zia no, lo aveva deglutito tutto, un gesto d'amore.

"wow!" fu l'unica cosa che dissi in segno di ringraziamento, ci stringemmo in un lungo abbraccio mentre mi baciava facendomi sentire il mio sapore misto alla sua saliva. Ero colmo di ciò che avevo visto e, non so perché, non rimasi schifato del gesto... era come se assaggiassi il mio sperma, questo se ci penso , mi fa un pò senso, ma in quel momento tutto era giustificato.

Non ci volle molto tempo alla mia verga per recuperare il pieno vigore, beata gioventù!, Quindi ben presto tornò a mostrare la sua fierezza andando a battere sulla coscia di zia , mentre eravamo ancora attaccati come due cozze intenti a limonare, rise divertita nella mia bocca, contenta di cosa stesse riuscendo a provocare in un ragazzo giovane.

Come dire che la sua ripresa sanciva la fine dell'intervallo pronto per un secondo tempo di fuoco.

Anche zia ne era consapevole, il meglio doveva ancora arrivare, e non era sua intenzione sottrarsi anzi fu lei a prendere in mano la situazione, mi fece arretrare di un paio di passi e con sensualità sfilò il costume mimando un piccolo streptese, fece un giro su se stessa, consentendomi di ammirarla nella sua completa nudità. 
Mi sentivo come un toro in gabbia, pronto a dimostrare tutta la sua forza appena avuto il via libera.

Non si parlava molto, ma non era strettamente necessario, in fin dei conti cosa avrebbero potuto aggiungere le parole a quel momento e quel parlarsi con gli occhi? Forse una parola non adeguata, avrebbe potuto rompere la magia? Il silenzio e i gesti cullavano il nostro comunicare. Si mise carponi sulla panca,  lasciandomi in visione il suo lato B,  si mosse avanti e indietro, un chiaro invito  ... ma ero immobile a contemplare quel ben di Dio che avevo davanti, pensando alla fortuna che avevo, si può proprio dire in senso letterario, difronte ai miei occhi. 

"vieni .... ti voglio... ti voglio dentro!"

A quella richiesta avrei potuto eiaculare all'istante, tolto il freno  andai a sfiorare quelle natiche direi morbide e lisce come la seta, mi ritenevo l'uomo più fortunato dell'intera galassia. La testa girava, girava tutto, il cuore poteva esplodere tanto batteva forte, mi stavano venendo meno le forze, ma dovevo resistere, fu ancora una volta zia a guidarmi, con una mano prese la mia asta per indirizzarla verso la sua figa. Raggiunsi le labbra che trovai leggermente dischiuse.

"zia sei un lago!", dissi sentendo lo scorrere di liquidi come se fossi di fronte ad una cascata.

"è colpa tua! adesso spingi e non ti fermare, ....fai piano.... sei grosso!" Aggiunse, eccitandomi da morire, ma forse più che per le dimensioni era preoccupata per la tanta inattività.

Il complimento comunque sortì l'effetto desiderato il mio ego fece così il pieno ritrovando quella sicurezza che poc'anzi era quasi smarrita.

Avanzai in quella caverna e mi stupì di quanto la percepii stretta, mi sembrava di perdere e farle perdere  di nuovo la verginità.

Faticai ad entrare,  come se nel passaggio stessi lacerando non solo i suoi tessuti ma anche la perversa lussuria del piacere che stavamo provando, il trarre piacere da un atto incestuoso ma privo di quei preconcetti di falsa moralità.

Il cazzo mi stava trasmettendo sensazioni forse mai provate, certo era la prima volta che scopavo con zia!  Il piacere di ogni centimetro che la profanava, il suo calore, la pressione che la sua carne esercitava su di me, che dirvi ... superlativo? Il farla mia, possederla in un gesto d'amore non con violenza era già di per sé, a mio parere divino.

Nel mio avanzare rimase sospeso un gemito, strozzato in gola, come se gli avessi tolto un respiro.  Un "tunf", sordo  e grave comunicò che non c'era nemmeno un millimetro ulteriore da poter inserire nella sua fica, era l'incontro del mio inguine col suo quel meraviglioso fondoschiena. Ora come in un gesto liberatorio zia riuscì a respirare pronunciando con piacere e soddisfazione:

"ohhhhhhhhh... ohhhhh.. ohhhhh... oddiooooo"  seguito da piccoli respiri veloci,   la figa stava avendo delle contrazioni tanto forti che se mi fossi mosso avrebbe potuto staccarmelo  di netto.

Riprese il controllo e con tono di supplica mi invitò a muovermi, forse anche per sostituire quella sorta di minimo dolore o fastidio con  scariche di piacere che inevitabilmente le avrei procurato.

Fu così che iniziai la mia danza dentro il corpo di zia, con una lenta ricerca del suo massimo piacere a voler pareggiare quella che aveva messo nel farmi il pompino. Alternavo spinte ritmiche lente e fonde ad altre più veloci e superficiali, o mischiandole insieme, i cambi di ritmo la facevano dimenare.

ll corpo di zia fremeva a tratti contorcendosi e sbattendo il petto sull'asciugamano posto sulla panca. sembrava alla continua ricerca dell'apice del piacere, il massimo appagamento , l'agognato orgasmo che i miei cambi di ritmo sembravano non consentirne il raggiungimento.  Fermandomi al massimo della penetrazione col.pulsare dell'asta, riuscivo a stimolarle la cervice dall'alto in basso e viceversa. Mi piaceva tremendamente questo fatto.

"ohhh ohhhh... odddioooo muoviti cazzo, muoviti ti prego  così mi fai morire, muoviti più veloce!" "Muoviti , accelera non ce
. La ...faccciioooo .... più.... Voglioooo ohhhhh gooodeeeree!_

Era  bello sentirsi supplicare da una donna, una donna che chiedeva di scoparla in modo forse più animalesco o rude non so, ma non esaudii  subito la sua richiesta, anzi la prima cosa che feci fu quella di piantarmi più in profondità che potessi, cercando si stimolare ancora una volta la cervice.

"sei un bastardo.... odddiiioooo non resisto ... muoviti.... muoviti cazzo, muoviti  voglio godere muoviti!mi manca poco "

Assecondai quindi ora la richiesta e iniziai a martellarla con vigore, ma avevo anche paura di godere dentro di lei, dovevo controllarmi, le sue gambe tremavano in preda ad un orgasmo che sarebbe esploso come il Vesuvio, in modo esplosivo.

"Zia  sbrigati a venire o ti riempio tutta!"

"NO, dentro no... dai ancora , ancora dai non smettere ancora ancora ci sono , si ci sono!!"

Il piacere era troppo anche per lei e all'improvviso cambiò idea  " vieni ... vieni con me ! riempimi!  vieni ci sono vieni! riempimi col tuo sperm....maaa  Nipotinooo riempi tua zia!"

Come può un ragazzo o uomo resistere a tanto? Semplice penso non possa, bastò il sentire il" vieni con me "che il mio corpo involontariamente spinse sull'acceleratore, schizzai in lei tutto ciò che mi era rimasto in corpo.

Erano passate ore, purtroppo non c'era più tempo per godersi il post orgasmo insieme come avrei tanto voluto fare, era troppo rischioso,  quindi ci ricomponemmo con una certa fretta avviandoci all'uscita.

"Zia è stato fantastico!"
"Anche per me, non ho mai goduto tanto.... e non ti preoccupare.... domani ho tutto il giorno mentre siete sulle piste per andare dal medico e prendere la pillola del giorno dopo!"

"zia ... sono sempre stato innamorato di te!"
"credi che non lo sapessi.... ?poi mi spiegherai cosa ci trovi in una vecchia quarantenne!," 

Un ultimo bacio mentre si lasciava la piscina, " anche io comunque penso di esser sempre stata attratta da te  purtroppo non sono l'unica!" .


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