Prime Esperienze

Giulio


di skizzoinfoiato
04.08.2022    |    27.026    |    11 9.6
"Lingua, sentirlo schiudersi e pulsare ad ogni leccata superficiale quanto più profonda..."
Mi chiamo Anna sono madre di Tommaso di 13 anni , e felicemente sposata.

Lo accompagnavo agli allenamenti dove naturalmente si fa amicizia con le altre madri, così uno dei migliori amici di mio figlio diventò Carmine.

Tutto normale, vero , Carmine aveva un fratello di 5 anni più grande : Giulio, e da almeno 5 non perdeva occasione di lusingarmi con commenti, frecciatine sibilline, e facilmente giustificabili come affermazioni innocenti.

Tutto vero come il fatto che al fine ad una donna piace ricever apprezzamenti da qualsiasi parte vengano e da chiunque vengano.

Il suo modo elegantemente a volte sfacciato mi piaceva e in quei 5 anni mi aveva logorato, o meglio come l'acqua sul ferro aveva corroso le mie difese e stavo abbandonando pian piano ogni qualsivoglia forma di resistenza.

Una sera durante una cena a fine di un torneo stavo ballando con mio marito che chiese a Giulio di continuare al suo posto.

Il suo sguardo mi trafisse, il suo sorriso mi sciolse....e così all'inizio di un lento non ebbi la forza di resistere e allontanarmi da quella presa forte e sicura di quel giovane uomo che mi regalava qualcosa di inatteso.

Vidi la comitiva allontanarsi per raggiungere la fila per le birre,

"È stato tuo marito a chiedermi di continuare.... E non lo farò! Vorrei baciare le tue labbra fino a renderle rosse di passione, dolenti dalla bramosia di me!, Sentire l'effetto che una donna provoca ad un giovane e come questo... Può soddisfare la donna!"

Mi disse stringendomi a lui in modo che la mia coscia si posasse sulla sua turgida intimità.

Avvenne tutto così veloce che non potei fare altro che quel contatto portasse scosse lungo il mio corpo.

Non mi opposi , ero inerme nelle sue mani, la mente aveva cancellato il frastuono del presente riuscendo a concentrarsi solo su ciò che in quel momento mi inondava di calore nel basso ventre , le palpitazioni al petto.

Mi sentii un adolescente in calore!

"Ti voglio.... Anna!"mi fece sentire desiderata a fronte di un marito che poco chiedeva, mi fece sentire donna, mi fece sentire tutte quelle voglie represse che mi fecero ricordare ogni suo commento che mi aveva reso un sorriso.

"Giulio.... Non si può!" Risposi sospirando.

Non era un no, era la.mia capitolazione, al suo desiderio che imperterrito continuava ad autostimolarsi sulla mia coscia.

"Trova il modo ! Io sto perdendo la testa... Potrei prenderti qui, ora adesso!"

Morsi la.sua maglietta l urlo del piacere che mi stava provocando.

Mi lasciò in.pista, in mezzo al mare dei miei turbamenti, il giusto e lo sbagliato. Dove il confine è talmente scevro di margini definiti, quel limbo dove tutto diventa possibile.

Due settimane dopo si creò l'opportunità di invitare Carmine al mare, avevamo un camper fisso in un camping, era grande lo sfruttavamo come casa al mare. M marito GIulio sarebbe stato fuori per una settimana per lavoro, ci mancava lo chaperon e così si offrì di accompagnarci tutti Giulio.

"Ah bellissima idea, " commentò mio marito " mi raccomando fai le cose a modo! fai piano , che oltre ai due marmocchi ti devi occupare di mia moglie!"

"Non ti preoccupare Piero , la tratterò con guanti di velluto, non le farò mancare nulla!"

Tutti sfociarono in una risata ma i nostri occhi si incrociarono trasmettendo in modo telepatico ciò che non si era potuto commentare.

Arrivati al mare in modo sereno i piccoli si scatenarono dalla gioia, era sicuro da anni Tommaso frequentava quel campeggio non c'era modo che potesse farsi male. O non fosse controllato o altro, era pieno di animatori.

Arrivarono stremati a cena ma era previsto il karaoke e una specie di discoteca fino a tardi. Ovviamente ci andarono accompagnati da Giulio.

Mi preparai , dalla doccia alla ceretta erano passate un paio d'ore... Giulio non tornava.

"Ti aspetto"
"Vengo"

Ero nel loggiatino davanti al camper quando lo vidi sbucare dalla.pineta, mi vide e si fermò.

Mi alzai e rientrai spengendo le luci, la porta aperta. Colmò velocemente la distanza, sentii il chiudersi della porta, il girare della serratura, lo aspettavo in camera dando le spalle all'imgresso.

Percepii la sua presenza, alzai la testa al cielo radunando le mie volontà, indossavo una maglia con dei bottoni lunga. Dalla finestra filtrava la luce soffusa di un lampione in lontananza. La camicia scivolò alle mie spalle lasciandomi nuda al suo sguardo. Lo sentii sfilarsi a sua volta la maglietta poi eccolo!

Mi fu addosso le sue mani calde mi riscaldarono subito, iniziò a baciarmi il collo e nel frattempo a sussurrare i suoi commenti che mi eccitavano ancora di più. Scese ad afferrare il mio seno ancora tonico e per l eccitazione i capezzoli erano ieri come spade.

Scese sulla mia vulva depilata per l'occasione e di rimando strusciai il sedere sulla sua asta che era già in tiro.

Iniziammo a baciarci così con le teste inclinate senza per altro cambiare posizione lui dietro di me. Le mie mani a fatica raggiunsero il suoi pantaloni liberandoli da cinghia e bottoni, mi aiutò nell'impresa tirando giù tutto in un colpo.

Ero un lago fremevo , non avevo mai tradito mio marito, ma quel rapporto era un tarlo nella mia testa che aveva fatto più gallerie che i soldati sulle Alpi durante la 1 guerra mondiale.

La sua asta mi sembrò enorme , dura, lunga, larga e soprattutto palpitante per il mio corpo. Danzava sbattendo sulle.mia mani.

"Fa piano sei grosso!" Dissi mentre distendendo col petto sul materasso lasciavo in bella.mostra le.mie terga e i miei luoghi del piacere.

Con mia sorpresa non mi prese subito, scese col volto fra le mie gambe leccandomi quelle vogliose labbra , non durano molto e venni riversando fiumi di umori che Giulio devo ammettere abile leccatore, non perse.

Ansiamavo dall'orgasmo avuto.
Prese a massaggiare la.mia schiena, era sul suo turno pensai, no sbagliavo appena senti il mio respiro tornare ad una sua regolarità scese di nuovo, provai a ribellarmi chiedendo di essere presa, ma lui andò a solleticare il mio orifizio anale.

Era la prima volta che mi leccavano dietro, il tempo di abituarmi a quella nuova sensazione e il piacere montò al apri di un maremoto, un nnonda crescente in grado di darmi delle vere e proprie convulsioni, più leccava più offrivo la mia piccola intimità al suo fare.

Che sensazione ambigua sentire il proprio ano dilatarsi per colpa del corpo della.lingua, sentirlo schiudersi e pulsare ad ogni leccata superficiale quanto più profonda.

Venni la seconda volta, e Giulio tornò a massaggiare bla schiena baciandola di quando in quando; ero distrutta.

Stavo per perdere i sensi quando lo sentii , eccome se sentii il suo cappellone poggiarsi sulla mia fradicia fica, ormai già allargata ehm allagata e pronta per essere riempita. Non furono disattese le aspettative.... Apprezzai ogni singolo centimetro di quella verga mentre nel vero senso della parola mi apriva in due.

Mi tolse il fiato " ecco sono tutto dentro"
Riuscii a respirare va stento e col fiato rotto " ti prego muoviti .. e fallo piano, cazzo quanto sei grosso"

" Una promessa è una promessa.. e le mantengo sempre.. ho detto che l'avrei fatto piano e a modo!"

"Scem ahhhhhhh ahhhh ohhhhhh !" Persi la.testa sentirlo muovere dentro di me, di una sensazione ancor più sublime ed intensa di quanto già non mi avesse fatto fin lì sperimentare.

Dopo qualche spinta effettivamente data con pazienza, anche in Giulio montò quella sana ed incontrollabile voglia di piacere, tanto di darlo che riceverlo, le.spinte aumentarono di forza ed intensità. Le sue riuscivano a sbattere sul clitoride dandomi ancora più piacere.

Mi ero abituata alle sue dimensioni, ero pronta a riceverlo, ... O forse no....,"non venire ... Den... Troppo...nn hai pre....ser vativo!"

Spingeva come se non fosse più in sé, " non prendi la pillola?!?"

,Scossi al testa.

Lo sentivo ne aveva per poco, ero pronta ad ingoiare tutto ma non feci in tempo a proporre le.mia bocca


Lo estrasse e senza aspettare adagiato al mio orifizio posteriore iniziò a spingere.

"Ponza o senti male.io entro!""noooo!"
Quel.no mi aveva fatto di fatto ponzare e il suo cazzone ebbe strada libera anche nel.mio culo.

Mi sembrò di sentirlo fin nel cervello, non ebbe troppo riguardo , una volta infilato tutto iniziò a muoversi di buona lena, e il dolore lancinante provato lasciò spazio ad una nuova forma strana di piacere.

In un certo qual modo un mix di fastidio e piacere e non so cosa prevalesse, alla fine avevo un solo desiderio: che finisse velocemente


"Ti prego vieni non resisto più, sto goden...m. doooi!ohhhh!"

E sentii le.mie viscere ricevere schizzi forti sulle pareti del mio intestino! Pulsava con forza ad ogni schizzo ad ogni affondo, sembrava non finire mai.

Non ho mai goduto tanto in vita mia fare sesso con Giulio fu lo sbaglio più giusto che abbia mai fatto,e di cui ancora oggi non mi pento.

Il sesso con lui è proseguito per un paio di anni poi arrivò Martina e tutto finì.
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