Prime Esperienze

Anna


di skizzoinfoiato
14.04.2017    |    7.500    |    1 9.2
"Le emozioni presto mi travolsero con la voglia di esplorare quel corpo a me sconosciuto, mi muovevo con fare goffo e inesperto, Anna prese in mano la..."
Pur essendo una storia vera, ho paura di non avergli reso il giusto merito... a voi il giudizio.

Anna è la madre di Claudio, un amico di mio fratello, io ho 16 anni lui 11, fummo invitati a passare una settimana al loro camping, per nostra fortuna non ci fu il diniego da parte dei nostri genitori.

Da quando conosco Anna, ovvero un paio d'anni ho una vera attrazione per lei, quante seghe mi son fatto sognandola!

Era sempre vestita in modo casto, ma ogni cosa indossasse mi faceva sesso, si vedeva l'enorme seno, il culo fasciato ora da pantaloni attillati o da gonne lunghe che mettevano in risalto il lato B. Anna è mora capelli con taglio a caschetto lisci, due occhi neri e grandi un sorriso dolce, non magrissima diciamo giusta. Avrei esaudito un mio desiderio vederla in bichini!

Al solo pensiero l'erezione che ebbi nei pantaloncini fu impressionante e durò fino al nostro arrivo, dopo pranzo i genitori partirono.

Avevano una specie di roulotte attaccata ad un supporto ligneo che ne aumentava la capienza, quindi in questo supporto c'era : cucina, un bagno ma privo di doccia, una salotto, le camere, invece erano previste nella roulotte.

Essendo in più fui sistemato sul divano letto.

Il mio sguardo era fisso su Anna per quanto cercassi di nasconderlo.. poco potevo fare. Era bellissimo vederla in costume da bagno.

Una sera a metà soggiorno fu proposto al marito e ai due piccoli di partecipare ad una battuta di pesca d'altura, per quanto mi facesse piacere andare, avevo altre mire e poi non c'era più posto.
Già la sera precedente era avvenuto un episodio che mi fece scappare a farmi una sega furiosa, Era tardi poco prima di cena, andai a farmi la doccia, il locale era a 400 mt ca di distanza, un ampio locale, ce ne era uno analogo per lotto di roulotte, la nostra era la sola presente abitata al momento.
Appena entrai vidi Anna che stava uscendo avvolta nel solo asciugamano fermato all'altezza del seno, immediata la mia erezione che si mostrò subito nella sua potenza.

Nemmeno il tempo di salutarla che Anna mi fece notare lo stato in cui ero;
"Non puoi tornare indietro con quel pacco..... !", la penombra del locale avrà attutito la vampata di rossore del mio imbarazzo, ma non potevo nasconderlo più di tanto.
"ok ti darò un aiutino... così ti sbrighi che la cena è quasi pronta!".
Mi sembra di vederlo ancora oggi, e sentire il lieve fruscio delle mani che tirano via il piccolo lembo di angolo che fermava l'asciugamano appena sopra l'attaccatura superiore del seno, il tessuto bianco che con lentezza mostrava ogni singolo millimetro di pelle che, fino a quel momento nascondeva, scese, scese lasciandomi ammirare quelle sue sode tette, grosse come meloni.

"così hai un pensiero per velocizzare il tuo bisogno, spero di esseri stata di ispirazione" disse avvicinandosi e baciandomi in fronte, la seguii con lo sguardo, in prossimità della porta rimise a posto l'asciugamano ed uscì. Che dirvi... cosa successe? Feci in tempo a togliere il costume e a raggiungere la doccia che praticamente non ci fu tanto smanettamento da compiere per esplodere in una sborrata imperiale, fiotti che spruzzavano senza riuscire a controllarne il getto.

Fu una cena e una notte molto insonne, in mente solo quelle tette, le prime da vicino, le prime di una donna, le prime che una donna lascivamente mi ha mostrato. Di topless in spiaggia era pieno, ma in quello squallido bagno, era a mio esclusivo piacere che mi furono mostrate, tremendamente erotico.... stetti quasi tutta la notte a cazzo ritto.

Passare una giornata da solo con Anna fu straordinario, i ragazzi assieme al marito di Anna erano partiti da diverse ore, noi andammo in spiaggia, il cuore aveva le palpitazioni. Avevo un diario in cui scrivevo le sensazioni, e in esso mi facevo grande su come e cosa avrei voluto fare ad Anna. Ovvio che a parole leone a fatti coglione.

Mi chiese di spalmarle la crema sulla schiena, uhhh che desiderio stava montando, il cazzo si animò di vita propria... Mi chiese di slacciare il reggiseno, ma restando immobile paralizzato dalla richiesta che risuonava nella testa, la costrinsi a farlo da sola. Iniziai a spalmare la crema iniziando dalle gambe come da lei richiesto, cercando di assaporare ogni secondo del contatto con lei che mi veniva concesso, si voltò chiedendomi di procedere anche sul davanti.

Mi trovò a bocca aperta come un pesce lesso, e fu la conferma per Anna dei suoi sospetti.

"che sono le prime che vedi? è pieno di topless! su chiudi la bocca!".. "Poi se non ho sognato.... non le hai viste anche ieri sera?..... ti è servita la visione?"

Lo sbattere dei denti fu l'avvenuta esecuzione dell'ordine! stetti zitto rosso come il sole, annuendo con la testa alla serie di domande che faticavo ad elaborare.

"dai su riprendi!"

Le mani massaggiarono le gambe l'addome ma l'erezione che avevo era titanica e il boxer non nascondeva la mazza che stava a 90 gradi.

Salendo sbattei la mia erezione sulla sua coscia.

"va bene ho capito.... proseguirò io ... ! vai a farti un bagno per calmare i tuoi bollenti spiriti...ma non farti una sega chiaro?"

Divenni rosso come un peperone... biascicando parole incomprensibili, feci come suggerito, l'acqua fresca sortì l'effetto desiderato, quando tornai, Anna continuò a provocarmi:

"ma ti sei eccitato per una vecchia come me?", il tempo era trascorso in qualche modo fra frequenti bagni e frasi sibilline di Anna che giocavano col mio ego, confesso ormai molto provato

Era tardi, il tempo di una sistemata e mi portò a cena fuori, si era vestita in modo meraviglioso, si giravano tutti a guardarla, e io ero il suo cavaliere anche se potevo esser suo figlio e per tale forse mi scambiarono.

Un abito semplice nero, due spacchi laterali alla gonna facevano percepire la bellezza delle cosce e gambe, non indossava reggiseno, il vestito aveva un'ampia scollatura a V, la schiena per gran parte era lasciata scoperta.

Riuscii nonostante l'imbarazzo ad avere una conversazione normale, nonostante per tutta la sera avesse continuato a indagare con arguzia la mia vita sessuale. Aveva ben certo compreso sia dal mio modo di fare impacciato che dalle risposte fuggenti fossi vergine.

Fu bello ma stancante, reggere quel tipo di conversazione, proseguimmo la serata conuna bella passeggiata in centro, poi tornammo verso casa. Da par mio non vedevo l'ora di rientrare chiudermi nel bagno e dar tregua ad un cazzo dolente dalle continue erezioni.

"Ale, sei stanco o ti va un'altra di fare altri due passi?" mi chiese tenendomi sottobraccio.

"non sono stanco, andiamo pure"

"meno male ... ", aggiunse con uno sguardo che definirei intrigante.

Arrivammo in spiaggia, non c'era luna ma il cielo limpido consentiva alle stelle di rischiarare quel tanto che basta per vedere dove stavamo camminando.

Fu una lunga passeggiata, raggiungemmo, oltrepassando degli scogli in direzione del faro, una spiaggia di cui ignoravo la presenza, non molto grande ma accogliente, con un estensione verso il mare di circa 50 mt.

Tolte le scarpe per non affondare Anna riprese al concerto dei grilli con i suoi attacchi:

"allora Ale? tutta spavalderia la tua? dov'è finito il coraggio del diario dove?".

Cazzo Anna aveva letto il mio diario? Sapeva, oddio mi prese il panico... e già dove era la spavalderia?... dove? Agognavo una situazione analoga, lo avevo scritto nel diario e descritto su come l'avrei baciata, sedotta, la foga con cui sognavo di far l'amore con lei.

Era Davanti a me, io non rispondevo, cosa dovevo dirle? avanzò di due, massimo tre passi in direzione mare, mi dava le spalle, mentre a sua volta si confessava, voltò la sola testa verso di me, solo una volta prima di fermarsi:

"si, l' ho letto, mi ha dato fastidio. ma più leggevo il tuo desiderio per me, più aumentava la mia eccitazione, mi sono molto eccitata, sono giorni che penso e leggo cosa scrivi su di me". Ero immobile frastornato, arrabbiato incredulo, imbarazzato.
"mi hai fatto sentire desiderabile e desiderata come non mi accade da anni!", un'altra occhiata veloce, e tornando a perdere lo sguardo nell'orizzonte scuro

"Lo sapevo sai?, lo sospettavo da tanto, ma aver conferme ai sospetti, bhé mi ha fatto piacere... ora, la domanda è questa... vediamo se ti sblocchi!"

Lo sguardo rivolto a terra si alzò giusto in tempo per osservare lo spettacolo più bello della mia vita,
sciolse il laccetto del vestito dietro al collo, le mani scesero lungo i fianchi fino alla vita, per aiutare il tessuto caduto fermatosi in vita a proseguire oltre, immobilizzato ancor di più vidi il nero tessuto cadere morbidamente fino ai suoi piedi, un passo e se ne liberò.

Cazzo era nuda, nemmeno le mutande portava!,

"resti là o hai intenzione di raggiungermi?", senza nemmeno degnarmi di uno sguardo proseguì verso il mare, la vidi scomparire nelle mare piceo.

Non ho specifici ricordi, non si come mi spogliai e come la raggiunsi, se camminando o correndo, so che mi ritrovai in acqua a tempo di record... l'acqua non era fonda andammo parecchio in là fino a trovare una profondità che ci consentisse di esser immersi fino alle spalle, il tempo di raggiungerla e avvolgerci in un abbraccio che ci unimmo in un bacio.

Le emozioni presto mi travolsero con la voglia di esplorare quel corpo a me sconosciuto, mi muovevo con fare goffo e inesperto, Anna prese in mano la situazione e iniziò a guidarmi, mi fece capire l'importanza dei tempi, insegnandomi come e dove toccare una donna per darle piacere. Mi insegnò tutto, ero una spugna e appresi immediatamente, non ci volle molto perché mettessi da solo in pratica quanto appreso.
Fu lungo arrivare al frutto proibito, si concesse a me, facemmo l'amore lì. protetti dal buio, in quel mare caldo e riscaldato dal nostro ardore, ci cullava nei movimenti, lei avvinghiata a me, io avvinghiato a lei.
Potevamo stare più comodi quindi raggiungemmo uno scoglio non distante, ci poggiò le mani, inarcò la schiena sollevando il sedere, la possedetti da dietro. Sentivo lo sbattere del mio pube sul suo sedere, aumentato dalla presenza di acqua attorno a noi, vedere poi la suo sfintere anale, piccolo e roseo mi eccitava tremendamente, deve averlo capito e mi chiese di giocarci e penetrarla con un dito.

Non posso dire che la scopata durò un secolo, non è vero, essendo la prima volta che facevo sesso.... durai pochi minuti all'apice dell'orgasmo si voltò inginocchiandosi, mi masturbò fino a che possenti contrazioni fecero spruzzare schizzi incontrollabili, come la sega che mi sparai pensando al suo seno, nonostante la mano cercasse di indirizzarli verso la sua bocca aperta, i più le passarono sopra la sua testa, solo una minima parte fu catturata dalla sua bocca.

Era mia,era stata mia, che sogno!:
"Anna sono da sempre innamorato di te!"
"lo sospettavo, come ti ho detto leggere il tuo diario... dopo una prima reazione di fastidio mi ha incendiata tutta!, anche perché sospettavo di farti questo effetto"

"e ora?", chiesi preoccupato.

"mi vuoi già scaricare?"

"no, no affatto... anzi..."

"allora fidati di me troveremo il tempo per altre ripetizioni... e ci sono altri luoghi di cui ti dovrai prendere cura... poi prendo la pillola da tre mesi... lo voglio sentire schizzare dentro di me!, eravamo stanchi, l'adrenalina scaricata ci aveva spossati, tornammo alla roulotte, ma appena arrivati ero nuovamente duro, ci baciammo come due amanti, si accorse del mio stato, un sorriso si chinò come per fare uno squat, mi aprì la cerniera, tirò fuori la mia asta:

"come sei bello .... duro e possente!" lo feci sparire nelle sue fauci, la lingua passava sulla cappella mentre era intenta a succhiarmi. un pompino ancor migliore di quello precedente, quando venni non si perse una singola goccia, mi bevve tutto.
Una goccia si era adagiata sulla rima buccale: "sei buono, è dolce.. mi piace!", così dicendo la raccolse con un dito e la mangiò.

Ci baciammo, nonostante capisse che mi faceva un pò senso dato che c'era stato il mio seme. "non ti preoccupare... è tutto in pancia! Non temere troverò il tempo per fare l'amore con te!"





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