Prime Esperienze

Così fu


di skizzoinfoiato
13.07.2017    |    4.119    |    1 9.0
"Ci allontanammo quel tanto che bastava da non esser visibili dalla barca che Mindi mi abbracciò..."
Buon giorno lettori, pubblico questo racconto in questa categoria pur stando bene anche in un altra, non svelerò quale per non levare suspance al racconto.

Mi chiamo Sonia e successe tutto ormai quasi vent'anni fa... di anni ne avevo 24 il mio ragazzo Giovanni 25, io lo chiamo Gianni.
Ci mettemmo assieme al primo anno di università, grazie ad una stabilità economica delle nostre famiglie abbiamo girato parecchio, quell'estate decidemmo per una vacanza italianissima... la metà? Villasimius, in Sardegna.

La vacanza procedeva egregiamente, relax, mare, escursioni per visitare l'entroterra, era sabato sera, stavamo passeggiando per la via centrale di Villasimius, una bolgia, sembra essersi radunata tutto il cagliaritano... si sgomitava quasi per passare.

Passando difronte ad un locale intravedendo un tavolo vuoto ci andammo a sedere. Era in una posizione strategica, leggermente rialzato e dava modo di osservare la gente seduta tanto quanto la bolgia che con aria distratta e rilassata passeggiava seguendo il flusso in una o l'altra direzione.

Ci piaceva osservare la gente e fare commenti di sottecchi, avevamo appena finito di commentare una giovane coppia,dove lei lo stava mangiando con gli occhi e dava segni inequivocabili al lui su cosa avrebbe gradito di li a poco, ma lui, era totalmente estraneo alla situazione.

Chi la fa l'aspetti si può dire, mi sa che fossimo oggetto degli analoghi pettegolezzi tanto che, poco dopo , una coppia senza batter ciglio, si sedette al nostro tavolo.
Per lo stupore ci mettemmo un poco ad inquadrarli, scambiandoci frequenti occhiate che rispecchiavano a pieno i nostri reciproci pensieri fino a quando...

"hai proprio una bellissima compagna!" esordì così, per rompere il ghiaccio quell'uomo brizzolato, quasi sicuramente più grande di lei ad occhio sembravano passarci 10 anni. Indossava una camicia bianca che ne esaltava assieme agli occhi chiari l'abbronzatura, un pantalone jeans, scarpe firmate, nel contempo anche Gianni aveva fatto una radiografia, come m,e anche a quella donna che ci fu presentata come sua moglie, bionda con capello corto scalato, taglio sbarazzino assolutamente ricercato le donava molto, la carnagione sembrava essere liscia, come quella di un'adolescente, sembrava ambrata da una permanenza al sole notevole, certo non erano arrivati una settimana prima, labbra carnose ben pronunciate ma assolutamente naturali, un fisico asciutto per poco non si poteva definire sottopeso.
Anche l'abbigliamento mi risultò ricercato, un abito leggero lungo con la gonna che arrivava a metà gamba, un color aragosta pastello, se non ricordo male, lo scollo a V che certo esaltava il bel seno sodo e grande che aveva, lo invidiai, io porto una terza scarsa, ai piedi una scarpa con poco tacco con lacci fino a metà gamba a schiava per capire.

Gianni mi ha sempre chiesto di indossare un capo come quello, ma ho sempre rifiutato non sapendo come riempirlo, io indossavo una camicetta annodata sopra l'ombelico, dei leggins scuri scarpa da tennis.
Stavo bene ma solo in quel confronto diretto mi resi conto cosa volesse dirmi Gianni...

Mi voltai, con un mezzo sorriso soffocandolo fra le labbra per non mettere comunque a disagio i due estranei, per confrontarmi visivamente con Gianni e vedere la sua reazione, la nostra complicità raggiungeva estremi davvero alti e capii dal suo sguardo che non solo stava pensando la stessa cosa mia su di loro, ma mi prese un crampo di gelosia leggendo nei suoi occhi l'apprezzamento per il seno di quella donna, ma era francamente davvero bello e istintivamente lo perdonai, capii la sua indecisione sul da farsi per sbarazzarsi di questi due intrusi.

"BHé prego!"

"come scusa?"

"voglio dire....prego... vi siete seduti al nostro tavolo senza chiedere nulla... quindi... prego, e... grazie del complimento alla mia compagna!"

"ah oh, scusate ... erano gli unici due posti liberi!", rispose il tipo un pò colto di sorpresa dall'appunto fatto.

Iniziavo quasi ad esser gelosa, la tipa non solo non apriva bocca, ma da quando si erano seduti non mi aveva degnato di uno sguardo, calamitata da Gianni.

"Ricambio i complimenti a tua...."

"Mia moglie, ... lei è Mindi, mia moglie", che annuì anche a ringraziamento del complimento ricevuto.

Non potendo più intrattenerci come prima al nostro principale svago cambiammo discorso, e nonostante la nostra reticenza Stefano, il marito di Mindi, era un buon oratore e riuscì con apparente disinvoltura a stemperare il clima un poco ostile e la serata proseguì sempre meglio, condita da molte bevute.

Ordinò da bere per tutti come omaggio per l'intrusione al tavolo, accettammo e iniziammo a farci coinvolgere
da Stefano, proseguimmo dopo qualche ora, favoriti da un calo della gente per le strade, a parlare passeggiando, Mindi restava un rebus, si stava facendo tardi ed era salita una brezza di bare abbastanza fastidiosa, stavamo quasi per decidere di rientrare a casa ma Mindi ci anticipò:

"Stefano che dici? li invitiamo da noi per la bevuta della staffa?"

"oh si ottima idea, venite da noi .... vi garantiamo che non vi deluderemo in alcun modo... ho proprio un idea di dove portarvi anche per evitare questa brezza."

Ci colse all'improvviso quell'invito, l'invadenza era sorprendente non avevamo ancora accettato che già ci trovavamo sulla strada per la loro macchina, Mindi aveva perso il freno e aveva iniziato a parlare, era buffissima!
La macchina era poco distante e quando la raggiungemmo ne io ne Gianni avemmo la forza di rifiutare, la parlantina di Mindi non era finita e ci riempì di aneddoti divertentissimi di varia natura.

Raggiunto un porticciolo ci invitarono a salire su una barca a motore non molto grande, nemmeno il tempo di esser sorpresi che in men che non si dica ci ritrovammo ormeggiati in una caletta non molto distante raggiungibile solo via mare. Solo a quel punto ci fecero fare un giro turistico della barca, una cabina un cucinotto, un bagno, non mancava nemmeno lo spazio dove poter mangiare, incredibile!

Tornammo su con una buona bottiglia gelata di Mirto, che il nostro anfitrione non mancò di servirci, l'atmosfera era davvero rilassata, me lo avessero detto ad inizio serata non ci avrei creduto, si instaurò un bel rapporto fra me e Mindi, non molto distante vedevo parlare in modo spensierato anche Stefano e Gianni.

Era davvero piacevole, l'alcool il mirto adesso, il cielo sereno che esibiva uno spettacolo di stelle che non si può descrivere, il rumore del mare regalavano un immagine suggestiva e magica.

Eravamo al bicchiere della staffa, la bottiglia finita, la conversazione era proseguita su argomenti di varia natura.

Con molta naturalezza la conversazione si spostò su interessi via via più personali, e nel far ciò non feci caso che Mindi si era avvicinata molto a me, le nostre gambe si sfioravano, il Mirto sembrava spillato tanta era la velocità con cui riempiva il bicchiere vuoto.

"Non hai mai fatto il bagno di notte?!", mi chiese quasi sottovoce in modo diretto.

"no, in verità no, mai fatto!"

"bisogna provvedere... , Stefano cala la scaletta e porta su i teli da mare che io Sonia ci facciamo un bagno!"

"come vuoi amore, come vuoi!", interrompendo il discorso e sparendo sottocoperta. Poco dopo Stefano tornò con gli asciugamani e pigiando un pulsante calò la scaletta in acqua.

Era successo tutto molto rapidamente e ancora non avevo risposto, guardavo Gianni, che mi sorrideva con lo sguardo interrogativo per veder come ne fossi uscita.

"ma... ma non,... non ho il costume!"

"bhé ? qual'è il problema ... siamo fra amici no? adulti e vaccinati!"

Mi aveva trascinato in prossimità degli scalini che portavano ad un pianale da cui era scesa la scaletta.

"Mindi! non ho il costume ti ho detto non ho nulla da mettermi!"

Si voltò verso di me: "vorrà dire che non lo indosserò nemmeno io ok?"

L'alcool bevuto mi aveva un pò rallentato e la mente stava cercando di registrare l'affermazione e la conseguenza, ma Mindi fugò i miei dubbi.

Slacciò il nodo della mia camicetta, e la fece cadere alle mie spalle.

"che.. che stai facendo?"
"vuoi fare il bagno vestita per caso?"

"no, no, non ho nulla ti ho detto!"
"un pò di immaginazione su Sonia! non è necessario!", e a quel punto si sfilò il suo vestito, sganciò il reggiseno e si tolse il perizoma che poggiò su una seduta li vicino... poi riprese a spogliarmi.

Ero ipnotizzata dal suo corpo nudo, perfetto, e mentre ero ancora in un certo senso in trance non opposi resistenza mentre mi sfilò la canotta, poi si abbassò a sfilarmi i leggins, non portavo intimo ero già nuda...

Le scarpe? erano state tolte al nostro arrivo.

"Mio marito aveva ragione sei bellissima Sonia!", una mano sfiorò il mio seno, le dita proseguirono sul mio capezzolo che in tutta questa fase si erano induriti, scese sulla mia pancia, andò a cercare la mia mano.

"insieme ok?"

La frase mi svegliò da quello stato di torpore in cui ero finita, giusto in tempo, mi strattonò che fatti due passi mi condusse a fare un tuffo.

Mi accorsi dalla differenza di temperatura fra il mio corpo e l'acqua che forse c'era qualcosa di strano in me.. ci allontanammo quel tanto che bastava da non esser visibili dalla barca che Mindi mi abbracciò.

Avvertii il suo corpo caldo, i suoi seni premere contro la mia schiena, i turgidi capezzoli sembravano bucarmi la pelle, i nostri corpi mi sembravano separati da una pellicola data dall'acqua.
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