Racconti Erotici > incesto > L'educazione dei figli
incesto

L'educazione dei figli


di cpromagnolamatura
11.04.2020    |    18.374    |    4 9.4
"Con le mani Marco mi sollecita e quindi inizio a scoparmi sul suo cazzo, mentre con una mano ogni tanto mi accarezzo perché l’eccitazione sta montando anche..."
Si tratta di un racconto completamente di fantasia e che trae lo spunto da un altro racconto, letto diverso tempo fa, ma anche da una testimonianza di una fantasia erotica di una donna riportato in “Donne sopra” di Nancy Friday, un saggio sulla sessualità femminile. In premessa siamo convinti che la sfera intima dei genitori deve essere separata da quella dei figli. Per evitare fraintendimenti abbiamo anche cambiato il nick dei protagonisti anche se qui a parlare sarà la donna come nella fantasia nel libro della Friday. Buona lettura.

E’ sabato sera e siamo nel nostro letto, dico siamo mio marito ed io. Più precisamente mio marito è sopra di me e mi sta scopando con calma, sembra quasi che faccia delle flessioni, con gli occhi chiusi ma con una espressione concentrata. Lo sento affondare completamente e poi eccolo che di nuovo si rialza e seguo i suoi movimenti accompagnandolo con le mie mani adese alle sue natiche. Non ero molto i vena questa sera, ma non volevo neppure negarmi, per cui l’ho lasciato fare forse con poco sentimento, perché ad un certo punto mi ha chiesto se ne avevo voglia dopo il mio ennesimo sbadiglio, ma l’ho rassicurato che era solo stanchezza. Guardo il soffitto e mi distraggo un attimo perché ci sono delle ragnatele vicino alla finestra che facendo la stanza non avevo visto: mi riprometto di pulirle l’indomani. Con la coda dell’occhio vedo i nostri corpi riflessi nel grande specchio dell’armadio e penso che sia uno spettacolo buffo vedere i nostri corpi nudi così avviluppati. La bellezza della gioventù è sfumata da tempo, lasciando il posto ad una maturità non proprio tonica, frutto di una cultura alimentare ricca di grassi saturi e di lavori sedentari: mi annoto mentalmente che dobbiamo modificare la nostra dieta, meno carne e più verdure e forse dovrei anche iscrivermi a quel programma di Zumba a cui vanno le mie amiche. Marco sta accelerando e poi si ferma, vuole cambiare posizione: devo andargli sopra. Lui si stende sul dorso e faccio per cavalcarlo, ma mi fa segno di girarmi, devo stargli sopra ma dargli le spalle. Appoggio una mano sulla sua caviglia ed alzo il sedere cercando con l’altra mano il suo pene per indirizzarmelo dentro. Faccio un po’ di fatica ma alla fine riesco a sedermi sul suo cazzo in profondità al mio sesso e adesso è lui che mi tiene le mani sui fianchi, pronto a darmi il ritmo. Non parliamo molto quando facciamo l’amore, ormai siamo condizionati dal fatto di doverlo fare in silenzio per evitare che i figli ci sentano che anche quando siamo soli ci comportiamo allo stesso modo. Con le mani Marco mi sollecita e quindi inizio a scoparmi sul suo cazzo, mentre con una mano ogni tanto mi accarezzo perché l’eccitazione sta montando anche per me adesso. Dietro di me lo sento armeggiare e intravedo che ha afferrato la bottiglia del lubrificante. Ecco infatti che dopo poco sento che mi sta solleticando il perineo e l’ano con un dito bagnato. Sento il suo dito fermo dietro di me, per cui ogni volta che mi impalo mi penetro dietro con il suo dito. Aumento il ritmo scaricando tutto il mio peso perché affondi dentro di me. Sono molto eccitata ma solo ora mi accorgo che la porta della nostra camera è socchiusa. Anche Marco sembra voler terminare perché accompagna i miei affondi alzando il bacino opponendosi a me. Fisso l’apertura quando alla fine sono travolta dall’orgasmo, per cui mi contraggo abbassandomi in avanti lasciando che il piacere mi attraversi. Dopo sento anche Marco venire, traendomi verso di se come se volesse entrarmi dentro. Rimaniamo così ansanti qualche istante poi mi riprendo perché voglio andare in bagno e in quel momento mi rendo conto che la porta della stanza è chiusa, evidentemente eravamo spiati da uno o da entrambi i nostri figli. Faccio due passi verso il bagno e mi siedo sul bidet, asciugandomi con l’ospite la parte interna delle gambe, su cui erano cadute gocce dello sperma di Marco fuoriuscito dalla mia vagina.
Tornata a letto mi accuccio tra le braccia di Marco: lo so che lui preferirebbe voltarsi dall’altra parte e dormire ma per me sono momenti di tenerezza coniugale irrinunciabili a cui alla fine lui si sottomette. Gli racconto la mia impressione di essere stati scoperti dai nostri figli o da uno di loro: non ho certezze a riguardo. Marco mi dice che è abbastanza naturale che i figli nutrano delle curiosità e non possono certo pensare ai genitori come esseri asessuati. Capisco che ha ragione anche se poi penso ai miei di genitori, sempre così formali ed attenti che non riuscirei mai a pensarli mentre fanno sesso. Sia mio padre che mia madre credo non si siano mai baciati davanti a noi figli ed il massimo di affettuosità che mi ricordo era quando mio padre prendeva per mano mia madre passeggiando. Mio marito ed io, al contrario, non abbiamo mai nascosto ai nostri figli gesti di tenerezza reciproca e mi hanno sempre visto anche nuda e quindi mi sorprende che ci abbiano spiato. Marco mi guarda soppesando il mio ragionamento e poi, quasi a prendermi in giro mi dice che forse dovremmo invitarli in camera la prossima volta.
Ci addormentiamo. Luigi e Paolo sono cresciuti insieme, nati a distanza di meno di due anni e con loro siamo sempre stati molto diretti nel senso che sono inseriti nella vita della famiglia, ognuno con i propri compiti man mano che si sviluppavano senza mai doverli forzare eccessivamente. Così come lineare è stato il loro percorso scolastico. Frequentano lo stesso Liceo con un rendimento discreto, anche se dei due è Paolo, il secondogenito, quello che appare più interessato, soprattutto nelle materie umanistiche e più introverso, viceversa Luigi, da poco maggiorenne, è lo sportivo di casa, ha avuto qualche ragazzina ma al momento non sappiamo nulla della sua vita affettiva.
La battuta di mio marito sul fatto di doverli invitare in camera, che dapprima avevo considerato una stupidaggine buttata lì per sdrammatizzare adesso mi frulla per la testa, ho paura che se ci vedono chiuderci come a vergognarci del nostro amore anche fisico possa essere interpretato come se l’amore fosse qualcosa di sporco. Marco rimane un po’ perplesso quando gli espongo i miei dubbi, ma poi si dice d’accordo con me, in fin dei conti abbiamo condiviso tutto in famiglia e se i nostri figli vedranno la cosa sotto il profilo giusto sicuramente saranno persone più equilibrate.
Alla sera prima di andare a letto li chiamiamo nella nostra stanza e d’accordo con mio marito parlo io: spiego loro che abbiamo deciso , se loro sono d’accordo, di tenere le porte aperte della nostra stanza anche quando facciamo l’amore perché vogliamo che non pensino al sesso come una cosa da nascondere o di cui vergognarsi, se fatto tra persone non solo consenzienti ma che si amano. Colgo uno sguardo sorpreso e smarrito in Paolo, mentre Luigi, forse perché comunque qualche esperienza la possiede, sembra abbastanza convinto. E’ chiaro che non sono obbligati ad essere presenti, ma nel caso volessero rimanere non si devono sentire in imbarazzo. Anche Marco sostiene le mie parole e dopo poco inizia a spogliarmi lentamente davanti ai nostri figli, presenti nella nostra stanza. L’imbarazzo iniziale lascia il posto ad una eccitazione sottile, che mi increspa la pelle delle braccia al tocco lieve delle dita di Marco che mi stanno sollevando il maglione lasciandomi in reggipetto sotto lo sguardo dei miei figli. Cerco di non guardarli direttamente, non voglio che a loro volta si sentano sotto osservazione. Mi sembrano attenti, in attesa degli eventi. Mentre Marco mi baci sulla nuca mi scioglie il reggiseno che, senza più tensione rimane tra le mie mani, scoprendo il mio petto. Ho sempre avuto un bel seno, proporzionato con le areole molto larghe e scure: adesso i capezzoli sono pieni di sangue e sporgono a denunciare la mia eccitazione. Cade anche la gonna e invitata da mio marito mi stendo sul letto per farmi sfilare gli slip. Non mi sono mai depilata, se non il giusto per il costume e quindi noto una luce attenta negli occhi di mio figlio maggiore, puntata direttamente sul mio sesso. Marco, al mio fianco, si è liberato dei vestiti tranne i boxer e con la mano inizia a solleticarmi le grandi labbra, facendo scorrere il polpastrello delle per la loro lunghezza, senza penetrarmi, ma finendo per scostarle mostrando il rosa della mia natura. Paolo è sempre fermo sulla porta, appoggiato allo stipite e con una mano in tasca, credo che si stia toccando, ma non ne sono sicura, mentre Luigi si è aperto la patta dei calzoni e si sta accarezzando. Mi viene una idea, penso che potrebbero imparare cosa può dare piacere ad una donna e quindi faccio segno con la mano di avvicinarsi. Marco mi guarda un po’ sorpreso ma poi lascia spazio a Luigi che mi sta proprio di fronte in fondo al letto, ammirando la spaccatura del mio sesso, lucida degli umori che sento di stare emettendo fin dall’inizo. Mi sento bagnata ed eccitata, Allargo con l’indice ed il medio le grandi labbra, voglio essere un po’ sfrontata e l’invito ad avvicinarsi. Voglio essere leccata da lui, voglio che capisca che con le donne non deve essere egoista, ma saper dare il piacere che vogliono. Luigi è un tipo sveglio, ha il suo sesso fuori dai calzoni, rigido e gonfio, si china per iniziare a toccarmi in punta di lingua. Man mano che procede l’incoraggio a farmi nei punti e nei modi in cui sento maggior piacere. Il silenzio è abbastanza surreale perché mio marito a questo punto si è messo da parte e si sta toccando lentamente il sesso, mentre Paolo sembra voler aspettare il suo turno e percepisco solo il mio respiro e lo sciacquettio della lingua di mio figlio all'ingresso bagnato del mio sesso. Stringo la sua testa tra le mie ginocchia nell'attimo che mi scatena un primo orgasmo e poi lo sento lasciarsi andare. Non ce l’ha fatta a resistere il mio Luigi ed è venuto nella mano con cui si stava masturbando mentre era intento a mangiarmi tra le gambe. Si scosta sconsolato ed io faccio cenno a Paolo di prenderne il posto.
Il mio secondogenito appare più intimidito ed impacciato e gli faccio vedere dove deve accarezzarmi e dopo poco diventa bravissimo, incoraggiato anche da suo padre, tanto che dolcemente mi porta ad un secondo orgasmo. Adesso Paolo è fermo davanti al letto e gli chiedo di togliersi i calzoni, cosa che esegue senza più alcun imbarazzo, mostrandomi fiero il suo membro in erezione. Gli faccio segno di salire sul letto ed una volta che è sdraiato al mio fianco mi giro per soddisfarlo a mia volta. Paolo rimane un attimo sorpreso ma poi lo sento rilassarsi e godere del pompino che ho iniziato a fargli. Gli dico che anche a noi donne piace ricevere e dare piacere e quindi quando un domani avrà la sua ragazza non deve pensare solo a sé, ma soprattutto a lei, perché solo donne felici possono rendere felice il maschio che amano. Mi fa uno strano effetto avere in bocca il sesso di mio figlio, lo sento duro, e sento il sapore e l’odore dei liquidi che sta emettendo . Con le mani gli accarezzo i testicoli, palpeggiandoli con delicatezza del palmo della mia mano e poi scendo ad accarezzargli la base del pene perché so che a mio marito stimola l’erezione e così è infatti anche con lui. Con la punta del polpastrello raggiungo l’ano e lo sento irrigidirsi: lo tranquillizzo dicendogli di lasciarsi andare. Gioco con la punta del dito facendolo scivolare tra il glande ed il prepuzio, finchè lo sento bagnato e poi ritorno all’ano e inizio a massaggiarlo finchè lo sento cedere, mentre con le labbra continuo a leccargli il glande. Rimango ferma per qualche secondo, voglio che si abitui finchè continuo la mia esplorazione. Non so cosa gli ho toccato, ma non faccio a tempo a staccarmi che mi spruzza un getto di seme in bocca, lo ingoio e riapro la bocca guardando questo cucciolo d’uomo in preda al suo orgasmo per la prima volta con una donna, che è anche sua madre. Suo fratello intanto si è ripreso e il suo sesso svetta nuovamente, lucido e adesso reclama la sua parte. Ha visto il fratello venirmi in bocca e ne è eccitato. Mio marito intanto non è rimasto inerte a guardarci e ha preso un dildo dal cassetto e o sta bagnando con un lubrificante, e poi mi viene dietro facendomi segno di alzare il culo vero di lui mentre sono impegnata con il nostro primogenito. In breve sento che inizia a penetrarmi con il plug..quando fa così so che mi vuole preparare. Marco muove il plug un poco alla volte entrando tutto per poi estrarlo nuovamente quasi volesse sottopormi ad un supplizio di Tantalo. Anche Luigi si è accorto di quello che sta facendo suo padre al mio didietro e colgo il suo sguardo complice con mio marito. Li precedo e smetto il pompino girandomi a carponi sul letto, offrendo a Luigi la vista della mia passera ed il buchino occupato dal dildo. Sento la sua mano appoggiarsi sul lato esterno della mia natica sinistra mentre con le dita armeggia tra i peli del mio sesso a scostare le grandi labbra. Mi volto guardandolo negli occhi e gli faccio segno di no, quella è solo per suo padre… Lugi afferra la base del plug e lo toglie con un certo garbo, mentre io mi abbasso appoggiando la testa sul cuscino, mentre mio marito mi si pone di fianco spruzzando sul mio ano una dose abbondante di lubrificante. Il ragazzo comincia a spingere, faccio una leggera opposizione ma poi rilasso lo sfintere che così risucchia il glande che lo attraversa senza alcuna difficoltà. Lo sento piantato fino in fondo, fermo per qualche secondo prima di iniziare a rullare dentro di me come farebbe un aereo all’inizio della pista, dando gas ai motori prima di lanciarsi su per il cielo, che poi alla fine è il mio meritato orgasmo!
Mi sento avvolta nel piacere quando mi sento scuotere…è mio marito che mi sveglia. Lo guardo un po’ trasecolata, perché l’esperienza è stata vivida che mi sembra ancora di sentire l’odore del sesso. Mi tocco e sento che sono bagnata. Mio marito è già in bagno che si fa la barba, c’è da preparare la colazione. Possono i sogni lasciare un senso di colpa?

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'educazione dei figli:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni