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Lui & Lei

I racconti della buona notte: la doccia


di cpromagnolamatura
08.07.2020    |    5.788    |    2 8.4
"Vostra moglie/ mia moglie è una donna normale, con curve al posto giusto, ma non è una modella…ma ha quelle imperfezioni che la rendono bella ai vostri occhi..."
Proseguiamo con un altro raccontino breve, che come gli altri si prefigge di stimolare il lettore. Proviamo quindi ad utilizzare la tecnica della immedesimazione progressiva, per cui leggendolo dovrete di passo passo concentrarvi anche sulle sensazioni che potrebbero nascere in voi da questo meccanismo di immedesimazione.
Per prima cosa è necessario concentrarsi sul proprio respiro, seduti in un posto tranquillo, senza particolari distrazioni e quando si raggiunge una sorta di tranquillità interiore ecco ricominciate a leggere, non più disturbati da ciò che vi capita intorno.
Siete seduti nella poltrona della vostra camera da letto e vostra moglie o di mia moglie (se preferite) e lei è nella doccia in questo momento. Vostra moglie/ mia moglie è una donna normale, con curve al posto giusto, ma non è una modella…ma ha quelle imperfezioni che la rendono bella ai vostri occhi e di cui vi siete innamorati. Madre e amante, ma soprattutto amica e complice. La sentite agitarsi sotto la doccia che scroscia e con l’acqua che sbatte sui vetri e scivola veloce in mille rivoli che cambiano di riflesso con i movimenti di lei. Ecco il rumore dell’acqua cessa improvvisamente e gli sportelli della doccia si aprono e lei esce, bagnata con i capelli umidi e gocciolanti. Lei cerca le ciabatte, che aveva lasciato appena fuori dal piatto , le inforca e prende l’accappatoio che era appeso sul termosifone a parete del bagno. Nel far questo lei si china e vi offre per qualche istante il suo fondoschiena piegato e imperlato di gocce d’acqua: il sesso appare come una macchia scura ed i peli, bagnati, sporgono nella siluette del profilo. Un attimo e i vostri sensi si allertano, sperate di condividere con lei uno sguardo eccitato. L’odore della fragranza che ha usato nella doccia vi colipsce: lavanda? Lei con noncuranza e con gesti naturali, ignara della tempesta ormonale che si sta scatenando in voi, appare sulla soglia della stanza da letto, con l’accappatoio aperto ed un asciugamani con cui si strofina i capelli per asciugarli un po’ prima del phon. Il tuo sguardo incontra il suo un secondo e ti sorprende un attimo con un sorriso che non ha nulla di peccaminoso, disarmante per la sua ingenutà. Adesso ti dà di schiena, è intenta a scrutarsi nel lungo specchio dell’armadio e non capisci se sia soddisfatta o meno di quello che vede. Si scruta avvicinandosi allo specchio e tu ti soffermi a guardarle il culo che sporge sotto l’accappatoio. La osservi mentre si fa toilette, seduta davanti allo specchio ti vede riflesso e ti mostra la lingua per poi riprendere l’ispezione del proprio corpo. Il riflesso nello specchio ti rimanda le curve del suo seno, non più arrogante come quando aveva vent’anni, ma ancora sostenuto, anche se la vedi sorreggerselo con le mani come se volesse vedere l’effetto push up. Senza guardarti ti chiede se anche adesso che non è più giovanissima ti piace ancora!? E’ chiaro che si aspetta una risposta affermativa, la domanda era chiaramente retorica e si tranquillizza di rimando quando le dici che la sposeresti ancora adesso. In questo spostamento di mammelle i suoi capezzoli sporgono dalle areole e senti il tuo sesso reagire e per un istanti rifletti come sia fantastico il fatto che l’immagine del suo seno passando attraverso i tuoi occhi fino al cervello abbia provocato una reazione sul tuo sesso barzotto sì, ma evidentemente ben disposto. La tolette prosegue meticolosamente: ora si sparge una crema misteriosa lungo le braccia e si lamenta che con l’età le cada un po’ la pelle, ma spera o meglio si consola pensando che l’intruglio (costosissimo!) le procurerà un poco della giovinezza che gli anni gli stanno portando via. Si ripassa le sopracciglia e si accarezza la pelle, come se volesse levigarla, attorno alle guance. Adesso si alza e passandoti davanti ti sorride, ma al tempo stesso ti chiede se non hai proprio nulla da fare da star li nel mezzo. Non le rispondi anche perché è già passata un attimo del bagno a raccogliere la biancheria che aveva abbandonato per terra e riporla nel cesto della biancheria. L’osservi davanti alla cassettiera, adesso è completamente nuda e puoi indugiare sulla sua pelle, sul profilo del seno e sui fianchi: appare indecisa, ma poi raccatta qualcosa di bianco e si gira verso di te mostrandoti un paio di reggiseni, di cui uno bianco, molto serioso ed uno invece color pesca molto chiaro, con una sorta di garza ricamata a coprire le coppe. Le indichi l’ultimo e lei ti fissa per un istante in cui fai appena in tempo a vedere un increspare di labbra a mo’ di sorriso prima che si volti. Sale sul letto a gattoni e nel far questo, hai l’impressione che lo stia facendo apposta, mostrandoti il panorama del suo sedere e lo scuro del suo sesso, mentre sforbicia con le gambe. Arrivata alla testiera del letto di gira e allarga i cuscini del nostro letto, ponendosi in mezzo: ha la schiena appoggiata alla testiera e, seduta, tiene le cosce aperte. Il tuo sguardo appare attratto dalle linee convergenti delle gambe che ti conducono inevitabilmente a fissarle il sesso. Le grandi labbra sporgono ed il rosa violaceo della mucosa vaginale sembra che si illumini improvvisamente quando lei le allarga tra le dita della sua mano. Lei ti guarda e sorride, evidentemente aspetta una tua reazione che non tarda ad avvenire. Ti senti stretto da due forze contrapposte che ti chiedono se scegliere di fissarle il sesso o gli occhi e da questa impasse, percepisci una improvvisa eccitazione che fa affluire quantitativi impressionanti di sangue al tuo sesso, risvegliatosi completamente. Adesso capisci che quello sguardo che prima avevi definito ingenuo mentre la guardavi alla toilette era tutt’altro che ingenuo e probabilmente lei aveva già deciso per te. Sai che è così, ma anche che lei non lo ammetterebbe mai: le piace troppo la parte della moglie che deve subire le avance del marito. Se vuole giocare, pensi, togliendoti i calzoni, allora giochiamo…
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