Prime Esperienze
UNA PAZZIA

18.01.2023 |
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"E poi quelle mani si introducono dentro i miei pantaloni (jeans senza cerniera e con l'elastico in vita), afferrano le mie chiappe sode, le stringono, ..."
Ultimamente mi capita spesso di essere giù di tono, stanca, di malumore, apatica. Alla mia età, tutto dev'essere sempre perfetto, studiato nei minimi particolari, tutto programmato in anticipo, tutto scontato. Prima di uscire, devo sempre specchiarmi, devo vestirmi con tutto abbinato, controllare che i capelli siano in piega, che il trucco sia impeccabile. E questo mi fa perdere un po’ di entusiasmo. Vedere quel ragazzo così giovane, che mi guarda con insistenza, attira la mia attenzione, rispondo vagamente al suo saluto e proseguo. Ma poi lo rivedo al supermercato, oppure al cinema e persino dal medico. Non è lì per me, ma ogni volta cerca i miei occhi, mi sorride, mi saluta; fa di tutto per ritrovarsi nella stessa fila al supermercato, o scambia il suo numero dal medico, per stare in coda vicino a me. Se solo non fosse così giovane... è bello, moro, decisamente alto, un sorriso luminoso e occhi che sprizzano voglia di vivere, ma è troppo piccolo per me, o io troppo vecchia per lui, dipende dai punti di vista. Spingo la porta del supermercato e la mia mano sfiora casualmente la sua, cerco di tirarla via, ma lui la tiene forte. Un brivido pervade il mio corpo... cosa mi sta succedendo?" È solo un ragazzo e tu hai una vita complicata" mi dico, ma la mia testa sembra scollegata dal resto del corpo e il destino è contro di me, o dalla mia parte, chissà... E poi viene giù il temporale, ed io sono a piedi, senza un ombrello e senza la voglia di mettermi a correre sotto la pioggia, ma lui è lì, sorridente e grato al destino per Quell’opportunità: “posso offrirti un passaggio? ". Toh, non mi dire che ha pure la patente questo bimbo!!. E sento la mia voce balbettare "si, grazie...". L'ho detto davvero!? Mi prende per mano, mi trascina ridendo sotto la pioggia e mi ritrovo a
Correre con lui, come se avessi 15 anni, incurante degli sguardi della gente, delle scarpe piene di fango, dei capelli appiccicati alla fronte e del mascara che cola sulle mie guance... corro con lui, fino ad una vecchia utilitaria (non è poi così vecchia, ma non è neanche una Ferrari!) e mi siedo dal lato passeggero. Finalmente all'asciutto, uno sguardo allo specchietto. Oddio, sembro un pagliaccio!! Ma lui mi guarda come se vedesse una principessa, non smette mai di sorridere e con il pollice e l'indice mi sposta una sciocca di capelli dalla fronte. Parte, senza chiedere dove deve andare e senza che io gli indichi la strada. Si vede a malapena, ma guida con sicurezza e si districa bene in mezzo al traffico impazzito. Le mani salde sul volante. Le guardo con più attenzione, mani grandi, forti, sicure, la pelle ambrata come quella del viso... Già, il viso... stupendo, mascella leggermente quadrata, Labbra carnose, occhi grandi ombreggiati da ciglia lunghissime (per averle così, io devo mettere un flacone di mascara!). Cosa ci faccio lì? Io, donna di mezza età, con la testa sulle spalle, attenta a non dare mai una brutta impressione di me, sto andando chissà dove e chissà con chi... Ma non me ne importa niente! Voglio avere di nuovo 16 anni, voglio perdere la testa, voglio ridere, ballare sotto la pioggia, voglio lasciarmi tutto alle spalle. E lo vuole anche lui. Guida fino ad un boschetto fitto fitto, parcheggia vicino ad una piccola casa diroccata e spegne la macchina. Mi guarda, non ride più, gli occhi pieni di desiderio. Sento il suo cuore battere forte, o forse è il mio non so, i vetri si appannano, esistiamo solo noi e la pioggia. Mi attira a sé con una mano, fissa lo sguardo sulla mia bocca per qualche istante, china il capo e appoggia lievemente le sue labbra sulle mie e con dolcezza inizia a baciarmi... piccoli baci a stampo, tutto intorno alla bocca, il suo respiro solletica il mio viso, le sue mani tremano un po’ mentre mi tengono per la nuca. Mi sembra di essere tornata indietro di 25 anni... brividi di freddo ed eccitazione, scuotono il mio corpo. Anche lui sta tremando, siamo fradici, ma non è un problema, anzi, la cosa è sempre più eccitante. Mi apre la giacca, la fa scivolare sul sedile e inizia ad armeggiare con i bottoni della camicetta, la apre e si blocca, lo sguardo fisso sul mio seno generoso, sui capezzoli turgidi, mentre il petto si solleva velocemente ad ogni respiro. Per lui sono una visione, un sogno, il giocattolo che ha sempre desiderato e che adesso ha paura di toccare per evitare di romperlo. Con i polpastrelli accarezza il pizzo del reggiseno, porta la mano dietro la mia schiena, cerca il gancetto, lo slaccia, fa cadere giù le spalline e ammira quelle due bocce, che si sollevano velocemente. Mi vergogno anche solo a pensarlo, ma sento un calore esagerato in mezzo alle gambe, sento che la mia intimità freme di desiderio... China il capo sul mio seno, stampa piccoli baci intorno all' areola e poi prende tra le labbra un capezzolo gonfio, mentre l'altro lo stringe con due dita, succhia delicatamente, lecca lentamente. Ora l'altra mano cerca di prendere tutto il seno, ma ne avvolge solo una parte... sposta la bocca da un seno all'altro, succhia con avidità la pelle delicata, lasciando macchie rosse ovunque... la posizione non consente molti movimenti, quindi mi trascina sul suo sedile, sulle sue ginocchia, a cavalcioni... sento il bozzo tra le sue gambe, premere sotto la mia patatina, tra i jeans di entrambi. Il volante mi sta schiacciando la schiena, ma non ho molto tempo di pensarci... la sua bocca si impadronisce della mia, la sua lingua esigente mi solletica, si attorciglia alla mia. La saliva si mischia, i respiri si confondono... il rumore della pioggia copre i sospiri e il desiderio continua a crescere. Non ricordavo fosse così scomodo fare l'amore in macchina e non sono la sola a pensarla così... Abbassa lo schienale, mi fa sdraiare su di lui, le mani sui miei glutei... la bocca calda che non lascia la mia neanche per un secondo... sembra stia consumando il suo ultimo pasto, assapora ogni istante, ogni goccia, ogni movimento... e poi quelle mani si introducono dentro i miei pantaloni (jeans senza cerniera e con l'elastico in vita), afferrano le mie chiappe sode, le stringono, mentre "casualmente" un dito solletica le mie grandi labbra, divaricate dalla posizione. Sente subito il mio desiderio, la mia umidità, il caldo della mia carne... mi abbassa i jeans fino alle ginocchia, apre la sua cintura, tira giù i pantaloni fino a mezza gamba e guardo Con l'acquolina in bocca il boxer bello teso, con la punta del cazzo che esce fuori di lato... è gonfio e quasi viola...Sento il suo dito che gioca nella mia vulva, lo infila dentro, lo fa uscire, e ancora dentro... mi sta scopando col dito!! E mi piace tanto... Ma vuole di più, voglio di più! Mi sposta un pochino, apre lo sportello della macchina, esce, mi tira un po’ per le gambe, facendomi caricare tra i due sedili, con le gambe larghe. Guarda il mio pube depilato... (alla sua età si vuol vedere il pelo, alla mia, i peli non si vogliono più!) Gli occhi pieni di desiderio... abbassa la testa verso il mio triangolino caldo, lo apre con le mani, lo esamina, poi lo lecca, timidamente, poi più profondamente, più velocemente e diventa esigente... infila l'indice insieme alla lingua e inizia a "pomparmi" così, ho le gambe legate dai pantaloni, ma allargo ancora di più le cosce, sento i miei umori scendere fino
All’inguine... voglio di più, ancora... e lui mi vuole, ancora... di più... fa scendere ancora più giù i suoi pantaloni e i boxer, mi tira verso di lui... la pioggia gli sta bagnando la schiena, il sedere... sento l'acqua fredda sulle mie gambe e poi il suo corpo sul mio, quel pene duro ed esigente che cerca un uscio dove stare al calduccio... e mi trova senza nessuna fatica. Appoggia timidamente il pene all'entrata della mia fichetta, lo spinge delicatamente, poi più in fondo, più forte, più duro, più veloce...e lo tira fuori, lo spinge ancora dentro, un colpo secco e arriva in fondo, sento le palle dure che sbattono sulle mie grandi labbra. I miei umori avvolgono tutto quel cazzo, lo idratano e mi eccito ancora... il contrasto del freddo esterno col caldo dei nostri corpi, fa "evaporare" l'odore dei nostri sessi... respiriamo profondamente, godendo di quel profumo... e le spinte sempre più veloci e profonde. La figa inizia a pulsare, stringe la pelle tesa di quel pene durissimo, come labbra che succhiano... sento il desiderio all'apice, il mio bacino si arcua e quel corpo di unisce completamente al mio. Respiro velocemente, un gemito lungo esce dalla mia bocca...e quel cazzo che vuota tutto il suo sperma dentro di me. Gli umori si uniscono, escono dalla mia figa, ma le spinte non cessano... continua a pompare, tirando fuori tutto il cazzo per poi spingerlo con forza tutto dentro...e la mia carne continua a fremere, a pulsare, e la vulva lo avvolge di nuovo, lo stringe e un piccolo gridolino esce dalla mia bocca, mentre Il bacino è tutto curvo verso quel corpo che continua a sbattermi... sento lo sperma che schizza di nuovo, che riempie la mia figa calda, che scende fin sotto i glutei. E la pioggia continua a scendere, bagna le mie gambe, la schiena di lui, il suo sedere... I respiri tornano normali, ci rivestiamo, anche se gli abiti sono fradici e stiamo abbracciati in un unico sedile. Neanche a quindici anni ho fatto una pazzia simile... "Ci rivedremo? ". Non credo, non lo so... ma lui continua "magari con mia moglie, o con tuo marito...”. Moglie!? Ma... "quanti anni hai?"... Ventisette... non è un ragazzino... ed io non sono una Milf !!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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