"AMORE...SUCCHIAMELO!"

"Amore... succhiamelo !"


Potrà sembrare la cosa più scontata e più banale, questa esclamazione... ma credetemi che in questo caso, non è proprio così ! Quello che vengo a narrarvi in questo racconto è quanto accaduto in una di queste sera di inizio primavera.
Cosa crediate che possa servire ad una donna per poterla veramente eccitare?
La visione di immagini erotiche? La sensazione di sentirsi addosso lo sguardo di uno sconosciuto che la 'mangia' con gli occhi? Trovarsi ad assistere ad un bacio saffico tra donne meravigliose? Immaginarsi tra le braccia di un 'Brad Pitt' che l'accarezza dolcemente, desideroso di lei? Avventurarsi in un appuntamento al buio con uno sconosciuto o una sconosciuta? Andare in un club dove ad attenderla potrebbe esserci ogni tipo di trasgressione? Avere la possibilità di essere posseduta da un meraviglioso uomo di colore, di cui tutti ne conosciamo 'la fama'?
Ognuna di queste ipotesi, e tantissime altre delle quali potrei farne citazione, sicuramente possono o potrebbero trovare un consenso in ognuna di voi donne, che state leggendo questo mio racconto o per voi maschietti, poterne confermare le concrete possibilità che ciò lo sia, ma....in questo caso, vi dico io cosa a volte può bastare ad una donna, e in questo caso alla 'mia donna', a portarla su di giri e renderla poi vogliosa di fare del sano e felice sesso.
L'effetto mediatico di "50 sfumature", ormai si è ridotto ai minimi termini. Di tutto questo grande evento, del tanto parlare di quanto esso possa essere stata una 'guida' o uno 'stile' di vivere la proprai sfera sessuale, mi sembra ormai che ve ne è rimasta traccia 'solo' in qualche sexy-shop, dove restano a disposizione per"...i più ritardatari...", qualche oggetto utile a tali pratiche e creato solamente per l'occasione, sfruttando al meglio, il businnes dell'eros. ma niente di più.
Secondo me, e secondo noi, il sesso non ha mode, non segue le tendenze del momento, non appartiene ai fenomeni di massa, ma vive solo nel desiderio e nel piacere che il nostro istinto ci procura. Ma veniamo alla nostra 'sorprendente' serata.
Quella sera, siamo tranquillamente seduti ad un tavolino, sotto un grande gazebo, in un locale in città, dove vengono preparati favolosissimi e prelibati piatti a base di pesce, in versione "Street-food" ( n.d.r.: per chi non conoscesse questo termine e di che cosa si tratti, per street-food si intendono quei locali dove cucinano le loro specialità ed offrono anche, la possibilità di poterle consumare comodamente, presso dei tavoli messi a disposizione, adiacenti al locale stesso, usufruendone, senza ricevere nessun tipo di servizio!). Eh.... la globalizzazione !!! :-)
Comunque....accompagnati da due calici di ottimo Prosecco, ci gustiamo dei favolosi cartocci di fritto misto e un bel piatto di cous-cous . Già i nostri sensi del piacere erano all'opera, nel gustarsi quelle meraviglie ( e il mangiare, a mio avviso è il terzo elemento imprenscindibile dei pochi piaceri UNICI della vita.... che identifico nel.... Mangiare, Dormire .... e Scopare ! ) :-)
Conversando piacevolmente, tra un ciuffo di calamaro e un anello di totano, magistralmente avvolti da una morbida panatura dorata, ci accorgiamo di come il tempo (quello atmosferico) stesse cominciando a cambiare. Minacciose nubi erano giunte sopra di noi (e le previsioni ne avevano data una concreta possibilità stimandone una percentuale stabilita tra il 40 – 50 % per quell'orario).
In lontananza, grossi bagliori si manifestavano,seguiti da roboanti tuoni, che cominciavano ad echeggiare nell'aria. L'arrivo di quel temporale, ormai era imminente.
Molti degli avventori, che si erano già gustate quelle prelibatezze ittiche, cominciavano a sfollare, lasciando sui quei tavoli pochissimi resti di quella fugace cena. Bicchieri vuoti e piatti ben 'ripuliti', era tutto ciò che lasciavano, come traccia del loro passaggio in quel locale, mentre per noi, era solo l'inizio di quella gustosissima cena... 'on the street'!...
La pioggia non tardò ad arrivare e nel giro di cinque minuti, un grosso e scrosciante temporale diede il meglio di se, rilasciando dal cielo un'enorme quantità d'acqua fittissima che a malapena riuscivamo ad intravedere il marciapiede, situato al lato opposto dal nostro. Una coppia seduta davanti a noi, pensò bene di spostarsi dal tavolo in cui erano seduti, visto che non era poi cosi ben riparato. Lo stesso fece una coppia di amici, anche loro 'sotto tiro' del nubifragio.
Noi invece, per qualche minuto, rimanemmo tranquilli al nostro tavolo, ancora ben al riparo dalle intemperie, riuscendo a finir di consumare quelle delizie, quando poi, iniziò ad esserci qualche raffica di vento che alla fine, ci portò ad alzarci e dirigerci più verso il centro del gazebo.
L'aria si era decisamente 'rinfrescata' e inevitabilmente, ci trovammo avvinghiati in uno spontaneo abbraccio. Quello che sarebbe dovuto essere un abbraccio quasi 'protettivo', si rivelò invece quella cosa che determinò quella mia conclusione sulla domanda fatta all'inizio di questo racconto: ."...che cosa può eccitare una donna ? ...."
Ce ne stavamo li abbracciati amorevolmente, sotto quel diluvio che continuava impetuoso ed imperterrito da ormai una decina di minuti; la stringevo dolcemente a me, appogiando il mio corpo alla sua schiena e inevitabilmente la cominciai a sbaciucchiare sul collo, mentre il mio respiro sfiorava il suo orecchio destro quando improvvisamente quella sua inaspettata richiesta:...."Amore mio.... succhiamelo !"....
...."Come succhiamelo !.... ma cosa ti devo succhiare... l'orecchio?".... gli chiesi in modo molto meravigliato ma contemporaneamente con ironia. La sua risposta, non lasciò spazio a nessun'altra interpretazione: ...."Si amore.... succhiami l'orecchio... ma proprio dentro l'orecchio, non il lobo o il 'padiglione auricolare'... dentro, dentro... sento già che la cosa mi potrebbe piacere!"... e sorridendo mi diede un bacio.
Li per li, rimasi inizialmente sconcertato da questa 'richiesta', ma poi, giusto il tempo di posizionare la mia bocca sull'orifizio del suo orecchio destro e cominciai a succhiare, come da lei voluto, immaginandomi di essere tra le sue gambe e di trovarmi il suo clitoride umido e turgido tra le mie labbra. La mia mano, appoggiata sul suo seno, fu testimone di quanto gli stesse accadendo: in un attimo mi trovai tra le dita il suo capezzolo turgido di desiderio.
Ci trovavamo nel bel mezzo di un temporale, in mezzo alla strada, tra due coppie di persone che neanche tenevamo in considerazione e lei, in piena eccitazione mi diceva sussurrando...."Ho la 'patata' che mi pulsa ogni volta che mi risucchi nell'orecchio.... mi fai impazzire amore mio..... sono tutta bagnata... e non è per la pioggia.... ehehehehe.... senti anche tu!".... Misi la mia mano dentro i suoi fuseau leopardati, tra le sue gambe, e mi accorsi immediatamente che non indossava le mutande: il mio uccello cominciò a ...'partire per la tangente' !
La mia mano, ormai in piena esplorazione dentro la sua 'patata', trasmetteva dati al mio cervello, di quanto lei fosse enormemente eccitata; se fossimo stati dei veri esibizionisti, avremmo potuto tranquillamente continuare quanto era nato in quel modo del tutto casuale, ma 'egoisticamente', ci siamo voluti tenere tutto per noi quel piacere, che da li a breve avremmo consumato.
...."Continuiamo a casa amore mio. Vedi, il temporale sta già passando, comincia a spiovere, dieci minuti e ci siamo; ti prometto che sarai completamente ripagata!".... gli dissi e il suo sguardo compiacente, accompagnato da un sorriso fatto da un mix di sorpresa di quanto appena 'scoperto' e di soddisfazione, fu la sua risposta.
Saliti in fretta sulla nostra pandina, tornammo a casa, belli carichi e dopo un rinfrescante bide' ci ritrovammo in un attimo sul nostro letto, già teatro ormai di innumerevoli performance amorose che ci aveva visto protagonisti.
..."Amore....succhiamelo....succhiamelo ancora, ti prego!"... fu la sola cosa che mi disse una volta distesi sul letto, ed io iniziai a farlo,ma questa volta, mentre gli succhiavo l'orecchio, misi la mia mano nella sua 'patata', per viverne quelle sue pulsazioni vibranti. Era tutto vero... la sentivo veramente vibrare in mano e contemporanemente, la sentii inumidirsi in men che non si dica.
Continuai per qualche minuto ma poi, come avevo immaginato la prima volta che 'sperimentai' questa situazione, mi fiondai su quella sua vagina, per assaporarne il suo gusto unico e per poi, finalmente, portarla a godere. Era talmente estasiata da quanto gli stessi facendo provare, che a stento riusciva a mantenere nella sua bocca il mio uccello, che continuava a dare 'colpetti compiacenti' ad ogni suo gemito di piacere.
Una volta raggiunto lei l'orgasmo, senza perdere neanche un attimo, continuai a dargli piacere prendendola da dietro, ammirandola nel suo lento 'sprofondare' delle sue braccia, piano piano, ad ogni colpo energico che io affondavo dentro di lei. Una visione, quella, che mi portò da li a breve a godere magnificamente dentro di lei, ripensando ad ogni singolo momento vissuto fin dall'inizio di questa piacevole serata.
Nessun invito da parte mia, in questo racconto, nello spingervi a ... provare ... quanto da noi vissuto, ma solo ad esortarvi nel fare questa banale considerazione: niente può essere più piacevolmente sorprendente di scoprire che cosa può eccitare la tua donna, al di fuori di quello che può essere lo standard tradizionale.