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Lui & Lei

"LA ...SORPRESA DI PASQUETTA!"


di pupona65
08.04.2015    |    8.183    |    5 7.6
"Era eccitante da morire essere li in quel posto e facendo ciò che stavamo facendo..."
“LA... 'SORPRESA'... DI PASQUETTA !”


Le tradizioni, fanno di noi esseri umani, quella specie che ci contraddistingue dagli altri esseri viventi; e la gita 'fuori porta' di Pasquetta fa parte di queste tante tradizioni. Per non esser da meno, anche noi abbiamo preso parte a questa tradizione e ci siamo concessi lo svago di passare una giornata sulle rive del fiume Panaro, alla ricerca di qualche bel sasso da inserire nel nuovo habitat che siamo in procinto di realizzare per le nostre tartarughe marine.
Ebbene, si... io e la mia lei siamo molto amanti degli animali ! Oltre a possedere tre gatti, due cani e un grande acquario di acqua dolce (dove convivono pacificamente decine di scalari, dozzine di pesci cardinali, pesci pulitori da fondo e tanti altri esemplari), abbiamo anche queste due 'gughe', arrivate casualmente da una serata alle giostre di tanti anni fa, che da piccole piccole che erano, cominciano ad avere una dimensione tale che proprio in una bacinella non possono più stare e quindi gli stiamo creando un vero e proprio terrario di giuste dimensioni.
Ma parlando di amore per gli animali, quello che la mia lei ha verso il mio... 'volatile'... non ha confine ! Un adorazione... per 'l'uccello'... che la rendono una vera e propria 'animalista' ! :-)
Tornando sul pezzo, in tarda mattinata del lunedi di Pasquetta, iniziammo i preparativi per la nostra gita; prepariamo il necessario per un fugace pic-nic e indossiamo il nostro abbigliamento da centauri e, lasciando a riposo la nostra pandina, montiamo in sella alla nostra moto e partiamo verso la destinazione stabilita.
Il piacere di zigzagare tra le auto, che lentamente scorrono in coda, è impagabile, quasi un orgasmo, che si protrae ad ogni singola macchina lasciata alle spalle. Una piccola sosta al distributore, per rifornire il mezzo e permetterci di bere un caffè. Come spesso accade, la mia lei non passa quasi mai inosservata, e anche quell'occasione non fu da meno. Appena scesa dalla moto e levatasi il casco, la barista, in quel momento fuori dal locale a fumarsi una sigaretta, facendogli un ammiccante sorriso, le disse: …“Ma che bella signora sprint... dove stai andando di bello?”... Raccogliendo con piacere quel complimento, interpretandolo quasi come un invito ad aggregarsi a noi, le replicò : ….” Stiamo andando sulle rive del fiume Panaro a fare un pic-nic. Se avessimo avuto un bel sidecar, sicuramente ti avremmo aggregata a noi, per un piacevole pomeriggio... eheheh!”... Quell'invito così nato dal nulla, sembrava quasi avere un suo perché ... ma visto il nostro programma, lasciammo cadere la cosa, cosi come nacque.
Bevuto il caffè e fumata una sigaretta (la mia lei), risalimmo in moto e continuammo in quel breve viaggio, che ci portava verso il fiume, riprendendo quel piacere di ondeggiare tra le auto, come il miglior Alberto Tomba tra i paletti, nei suoi tempi d'oro.
Arrivammo sul posto. Cercammo un parcheggio dove poter parcheggiare la moto, senza lasciarla alla mercé di lestofanti e malandrini, e ci incamminammo, come due veri Indiana Jones, alla ricerca delle nostre pietre sperdute, per le tartarughine, notando in quanti avessero aderito alla tradizione della gita fuori porta di Pasquetta. Decine e decine di grill improvvisati in ogni angolo possibile, tende installate in piccole piazzole naturali, e noi, con gli zaini in spalla, ci prodigavamo ad elargire saluti ed auguri ad ognuno di loro, come giusto fare in circostanze simili.
Calatici nel personaggio, attraversammo (anche a volte con fatica) quei piccoli sentieri naturali, a tratti impervi, dove fitti arbusti e rami sradicati dalle intemperie, ne impedivano il passaggio. Piccoli corsi d'acqua affluenti verso il fiume ci attraversavano dinanzi, lungo il percorso e con la massima attenzione, li passavamo, affondando a volte i piedi nei margini fangosi. Quando fummo sicuri di essere abbastanza distanti da quelle piccole tribù festanti, con l'ausilio di alcune pietre circostanti, ci costruimmo un passaggio nell'acqua, per raggiungere quella parte del fiume che formava un tranquillo isolotto. Ci sembrava di essere nell'antica Roma, che dopo aver visto realizzato maestose vie di comunicazione come la Via Salaria, la Via Appia, la Via Aurelia, ecc. ecc., stavamo realizzando la nostra... 'Via Fiumaria'.... ;-)
Il desiderio di avventura era ormai parte di noi, e ripensando a quell'incontro casuale avuto al distributore, accese ancor di più la nostra fantasia, di come sarebbe potuto essere se fosse stato possibile. Rese ancor più piccanti le nostre argomentazioni.
Ci sistemammo per benino, tra quei sassi, dove finalmente ci svestimmo da quegli abiti un po' ingombranti, mettendoci più in libertà. Il sole era caldo, ma una leggera e fresca brezza, soffiava e non ci permetteva di metterci pienamente allo 'scoperto', in modo integrale. Allestimmo il nostro banchetto di Pasquetta, tirando fuori le cibarie dagli zaini che lei aveva provveduto a preparare, ed elencando con soddisfazione, tutte le cose che aveva portato, disse: ....” Ecco qua il pollo al forno con le patate .... la salsiccia... il pane.... la frutta..... e ho portato anche il dolce !”.... Sorridendo gli risposi: ….”Amore mio, ma se dopo mi fai anche un pompino, credo che non si possa pretendere di più dalla vita .... neanche un Lucano!”... e guardandola, vidi il suo sorriso ammiccante, che conoscendo molto bene, mi fece capire che anche quello sarebbe stato nelle sue intenzioni. Ecco che le prime vibrazioni del mio 'volatile' cominciarono ad avere il suo corso.
Mangiammo tutte quelle cosine, con gusto e conversando piacevolmente, di quanto siano state piacevoli le serate da noi organizzate di recente (vedi UN ORGANIZZAZIONE..PERFETTA !) e valutando insieme le nuove e numerose proposte fatteci di recente, da parte di tanti altri aspiranti nostri partners. Percepivo nei suoi discorsi, l'aumentare del suo desiderio, quasi riuscendo a sentire la sua vagina inumidita da quel piacere, mentre osservavo che dall'altra parte del fiume,visivamente non molto distanti, alcuni pescatori si erano posizionati, in procinto nel mettersi all'opera.
Finito di consumare il pranzo, frutta e dolce compreso, e stuzziccati anche da quelle 'presenze', la mia lei non vide l'ora di esaudire quel mio desiderio espresso poco prima e..... lascio libero di volare, vibrando nell'aria, quell'uccello che da tempo ormai era già pronto per spiccare il volo! Lo prese dolcemente tra le sue mani, mentre mi sdraiavo 'comodamente' su quei sassi, e cominciò a leccarlo con dolcezza, come se fosse la prima volta. Lo prese nella sua calda bocca, facendomelo sussultare di piacere; il miglior nido dove avesse potuto trovar rifugio.
Con abilità e maestria, cominciò a succhiarlo in modo divino, mentre notavo che le attenzioni dei pescatori erano ormai rivolte totalmente verso di noi. Era eccitante da morire essere li in quel posto e facendo ciò che stavamo facendo. Anche lo scorrere impetuoso dell'acqua del fiume, aumentava l'adrenalina, contribuendo ad eccitarci maggiormente. Mi trovai in un estasi totale, che mi portava quasi a urlare per quel piacere che la mia lei mi stava regalando, con quella pratica magistrale. Ogni suo risucchio era un mio godimento, mentre la mia mente immaginava la sua vagina umida e vogliosa, e quei 'poveri pescatori' che assistevano impotenti, senza nessuna possibilità di poter partecipare a cosi tanto piacere.
Sentivo i suoi gemiti, sentivo il suo piacere nel gustarsi quell'uccello ormai preda assoluta di quella bocca lussuriosa che lo 'imprigionava'. Un sasso 'maledetto' dietro la schiena, mi produceva un male, che ritardava la mia esplosione, ma nello stesso tempo, contribuiva a farmi continuare a godere di quel suo formidabile risucchio, che avrei continuato a 'subire' per ore ed ore. Ma … alla fine non potei fare a meno di esplodere, con un urlo di piacere che credo sia giunto chiaramente anche alle orecchie di quei pescatori, attoniti da quanto gli si stava proponendo in quell'occasione.
Sentii parte del mio nettare, fuoriuscire dalla sua calda bocca, tanto fu impetuosa la mia venuta, immaginando quanta ce ne fosse tra le sue gambe, fuoriuscita dalla sua vagina, vista la sua voluttuosità nell'adoperarsi a procurarmi quel piacere sublime !
Proprio una... PIACEVOLE SORPRESA di Pasquetta, che l'ha resa come... la miglior Pasquetta trascorsa insieme.
Finito il tutto, raccogliemmo i sassi, per i quali eravamo giunti fin li, e ritornammo alla moto. Ripartimmo da quel luogo divenuto magico per quanto accaduto e facemmo il nostro ritorno verso casa, dove con tutta calma ci preparammo per la serata, da trascorrere in pizzeria, dove una meravigliosa e gustosissima pizza ci attendeva per essere mangiata.
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