“UNA SPLENDIDA GIORNATA ... ALLA CASCATA DI GOLFARONE!”

“UNA SPLENDIDA GIORNATA ... ALLA CASCATA DI GOLFARONE!”


Sicuramente, in molti non ne sono a conoscenza dell'esistenza di questo posto, ma se si desidera avere una bella esperienza, in un luogo dove la natura ti porta a vivere la sua propria realtà, splendida, affascinante e sopratutto... incontaminata ... beh, allora niente di meglio che 'avventurarsi' in questo meraviglioso ed incantevole posto.
Qualche nostro amico in passato ce ne aveva fatto menzione, ma poi non siamo mai riusciti a trovarne il momento giusto per potervici andare. Di recente, invece, una coppia di nostri amici, ce ne illustra, in modo estasiato, la loro esperienza appena vissuta, decantandocene la sua suggestiva 'magia' e accendendo ulteriormente in noi, il desiderio di vivere quell'esperienza.
Nessuna indicazione visibile è presente nelle vicinanze, anzi, la gente del posto è molto determinata e fin troppo agguerrita nel non diffonderne la sua esistenza, alla mercè dell'umanità, che come onte di barbari potrebbero 'sicuramente' deturparne la sua bellezza con le possibilità, fin troppo plausibili, di far divenire quel posto (come spesso accade nel mondo) in una sorta di... 'discarica a cielo aperto'....e infatti abbiamo faticato ( e non poco) a trovare quel piccolo sentiero che ci conducesse poi al posto desiderato.
Dopo essere arrivati in quel piccolo spazio, che era forse l'unica possibilità di sostare lungo quella strada che percorre gli appennini Emiliani, nella provincia di Reggio, parcheggiamo la nostra moto...scarichiamo i due zaini, preparati in mattinata per l'occasione e ci incamminiamo lungo quel sentiero, abbastanza impervio ma sufficientemente praticabile, immettendoci in un bosco che già di suo, ci portava a fantasticare di tutto e di più.
Dopo qualche centinaia di metri, immersi in quella frescura, fischiettando e cantando allegramente un motivetto di Elio e le Storie Tese (credo si intitoli: 'Il vitello dai piedi di balsa' )
che in una parte del suo testo recita: ….'Nel boschetto della mia fantasia, c'è un fottìo di animaletti un po matti, inventati da meeee.... che mi fanno ridere quando sono triste... mi fanno ridere quando sono felice... in pratica mi fanno ridere sempre! … Quel fottio di animaletti inventati da me....!'
… e comunque.... fischiettando e canticchiando... scattandoci qualche foto che già manifestava chiaramente il nostro intento di come vivere la giornata (ci siamo capiti, vero???), arriviamo al fondo valle.
Diciamo che ... questo 'passaggio' serve a rendere ancor di più, il nostro spirito di coppia, di come ci piace affrontare la vita e viverla con gioia e spensieratezza in tutti quei momenti, dove abbiamo la possibilità di lasciarci alle spalle, gli obblighi, i doveri che la società e il senso di responsabilità ci impone di avere e di fare.
Arrivati al fondo valle, il torrente faceva la propria comparsa, tra piccoli saltelli che formavano delle 'piscine cristalline' poco profonde, ma molto molto invitanti a sguazzarvici dentro. Come suggerito dai nostri amici, cominciammo a percorrerlo in direzione opposta al suo scorrimento, come intrepidi cercatori d'oro... come giovani marmotte, attenti nell'eseguire quanto riportato dal proprio manuale..... o come Tarzan e Jane, nel seguire qualche pista, nella ricerca di sventare qualche lestofante dedito al bracconaggio di innocenti animali nella giungla .... :-)
Camminiamo lentamente e guadando con attenzione nei punti dove ve ne fosse la possibilità, passiamo da un lato all'altro del torrente, proseguendo con calma, verso la nostra meta, che cominciava a darci qualche segno della propria esistenza, facendosi 'sentire' in lontananza, con il roboante rumore creato dalla caduta dell'acqua, che si univa, armonicamente, al 'suono' dell'acqua che scorreva sotto di noi. L'adrenalina continuava a crescerci dentro, quando finalmente ci apparve, impetuosa in tutta la sua maestosa bellezza, con quel grande flusso d'acqua che precipitando da circa una ventina di metri, si immergeva dentro in un laghetto di color verde smeraldo, nato nel tempo e diventato poi il suo naturale contenitore. Una meraviglia della natura, e noi li, per l'occasione... soli solissimi... in una sorta di remake del film del 1980 'Laguna Blu' !
Trentasei anni dopo, io mi sentivo Christopher Atkins e la mia lei, la meravigliosa Brooke Sheilds (allora quattordicenne !!!) e dopo aver lasciato sopra un masso, sulle sponde di quel meraviglioso laghetto, i nostri zaini... i nostri vestiti, non perdemmo nemmeno un istante di voler vivere l'emozione di essere 'dentro quel film' che tanto ci aveva ammaliato, per la bellezza del posto la dove fu girato e viste le favorevoli circostanze, ci spogliammo completamente nudi, immortalandoci anche con qualche altro scatto fotografico e successivamente ci immergemmo in quella meraviglia (… Dio bonino se era fredda quell'acqua ... fredda freddissima... !!!)
Un misto di piacere e sofferenza, proprio come a volte si può provare nel sesso, vivendo alcuni momenti un po' più.... 'trasgressivi'. Ma il piacere era sicuramente quello che predominava in noi e che ci portò poi a ...'riscrivere' … il nostro copione della citata pellicola cinematografica.
Usciti dall'acqua poco dopo 'solo' qualche minuto, ci ritrovammo abbracciati, anzi... avvinghiati nel tentativo di trasmetterci l'un l'altro quel calore utile a sopportare quello sbalzo termico appena subìto e che ci aveva lasciato per qualche secondo anche senza respiro. Ma quell'abbraccio ci portò anche ad accenderci ulteriormente in quel nostro desiderio di voler fare l'amore.
Il profumo della sua pelle, ancora bagnata e in evidente stato da ...'effetto oca'..., mentre il suo seno, a differenza del mio uccello che il quel momento era in pieno... 'effetto lumaca'..., mostrava due capezzoli turgidi e duri, quasi come il masso sopra il quale ci trovavamo.
Ma la cosa più bella, fu quella di scoprire che di bagnato non c'erano solo i nostri corpi e me ne accorsi quando tra le sue gambe, sentii il calore della sua topa inumidita completamente all'interno (e quindi credo proprio che non sia stata l'acqua fredda del laghetto a giungere fin li... ehehehhe...).
Ecco che la 'lumachina', che si era rintanata per effetto dell'acqua fredda, lasciò il suo posto ad un rispettabile esemplare di 'uccello', che già si preparava a rintanarsi in quel nido che aveva appena scoperto e già 'pronto' ad accoglierlo, ma non prima di averne ricevuto la... 'benedizione ed il consenso' … da parte di quella dolce e sensuale bocca della mia dolce e ...'cara Brooke'... , già pronta a farlo divenire ancor più turgido, grazie alla sua sapiente arte orale, quale meravigliosa e sublime interprete del pompino.
Tutto questo, contribuiva a 'bagnare' ulteriormente la sua calda topa, già pronta nell'accoglienza ( e con immenso piacere) quell'esemplare volatile che si apprestava a ... togliersi dalla bocca. Il mio uccello entrò dentro di lei, con la stessa facilità che quel flusso di acqua scrosciante penetrava in quello specchio d'acqua color smeraldo... e che da quell'impatto scaturiva quel suo fragoroso e impetuoso frastuono, quasi come l'esempio da emulare per noi, raggiungendo così quell'orgasmo che ci rese una sola cosa, sia tra di noi che con quello splendido scenario.
A questo punto, direi proprio che non c'è molto altro da aggiungere a tutto quanto sia accaduto in quelle poche ore trascorse dalla sosta fatta sul ciglio della strada e dal suo ritorno, se non quello di ribadire di aver trascorso con il mio dolce e grande amore un'altra fantastica emozione regalataci da
…. 'Una splendida giornata alla cascata del Golfarone!'....