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Gay & Bisex

Il fidanzato della sorella di un mio amico


di sportivobsx
06.10.2023    |    16.091    |    14 9.7
"Indossa una camicia bianca maniche corte, jeans corti e scarpe sportive bianche..."
Sono nudo sdraiato in un divano letto, in estasi a guardare il soffitto, mentre Mattia, il fidanzato della sorella del mio amico, è in bagno dopo avermi dato cazzo e sborra ovunque, per quasi un’ora. Siamo nel monolocale di montagna di Riccardo, un mio amico 25enne che mi aveva chiesto di accompagnarlo un paio di giorni perché doveva andare ad un appuntamento visto che i suoi non potevano.

Dovevamo essere soli ma la sera prima si è unito anche il ragazzo di sua sorella. Non mi aveva fatto piacere la cosa, visto che non lo conoscevo e avrei voluto stare da solo con Riccardo, ma avevo subito cambiato idea il mattino seguente quando lo avevo visto. Mattia, 28anni, oltre ad essere subito all’impatto molto solare e simpatico è anche un gran bel ragazzo. Non ho chiesto molto ma so che sta insieme alla sorella di Riccardo da qualche mese.

Siamo in macchina per raggiungere la località di montagna, ci fermiamo pressapoco a metà strada in autogrill e dopo aver fatto colazione vado in bagno e mentre Riccardo dice lui resta lì, Mattia viene anche lui in bagno. Indossa una camicia bianca maniche corte, jeans corti e scarpe sportive bianche. Gli dico io devo pisciare e mi metto nella fila di urinatoi, in uno degli ultimi in fondo, lui senza dire niente fa altrettanto e si mette proprio vicino a me. Essendo nemmeno metà mattina non c’è pressoché nessuno e mentre apro semplicemente la cerniera e tiro fuori l’uccello per pisciare, lui si slaccia proprio la cintura, apre i jeans liberando poi l’uccello che sventola per bene prima di iniziare a pisciare, per poi sgrullarlo per bene senza per niente nasconderlo anzi quasi girandosi verso la mia parte.

A me iniziano quasi a tremare le gambe, un brivido mi percorre la schiena, il cuore inizia a battere forte, in primis per la situazione, perché lui in pratica me lo sta facendo vedere e io glielo sto guardando proprio senza ritegno e quindi mi sto esponendo e poi perché è un gran cazzo, seppur molle è notevole, soprattutto in larghezza. La cosa finisce lì, col suo cazzo che torna nelle mutande e nei jeans e il mio, diventato duro, che fa altrettanto. Torniamo su raggiungendo Riccardo lanciandoci prima uno sguardo, di complicità, che vale più di mille parole. Il resto della giornata passa tranquillamente e allegramente, arriva sera o meglio notte, per dormire Riccardo dice di sistemarci noi nel divano letto matrimoniale, mentre lui usa una brandina. E così facciamo, si spengono le luci, si dorme, io di spalle, lui timidamente pian piano si avvicina finché verso mattina appoggio una mano sulla sua gamba sinistra, la massaggio leggermente, lui capisce e pian piano spostandosi me lo fa un po’ sentire dietro, mezzo barzotto. La cosa finisce lì.

Ci si alza, si fa colazione, Riccardo ha un appuntamento, ci dice che lascia un mazzo di chiavi così noi possiamo fare quello che vogliamo. E sappiamo esattamente cosa fare. Usciamo con lui, il tempo di salutarlo e torniamo in casa. Il tempo di entrare, togliersi le scarpe, che spingo Mattia sul letto, facendolo sdraiare, gli tolgo maglietta, pantaloni e mutande e mi metto in bocca tutto il suo cazzo ancora moscio. “Ohhh siiii”, poi inizia ad ansimare e inclina la testa all’indietro. Il suo cazzo, buonissimo, già da molle mi riempie la bocca, io sto già impazzendo, quando mi chiede di mettermi in ginocchio che gli piace parecchio. E così faccio, mi inginocchio, mi aggrappo alle sue belle gambe maschili, muscolose e pelose e mi metto in bocca quel gran matterello che intanto sta diventando sempre più duro, finché diventa di marmo.

Lo bacio, lo lecco, lo succhio, passando dalle palle pelose all’asta davvero spessa fino ad arrivare a quella delizia di cappella. Me lo gusto davvero con cura, percorrendolo tutto molto lentamente e usando sapientemente labbra e lingua. Più che una succhiata sto facendo l’amore con quel cazzo. Poi le sue mani avvolgono la mia testa e inizia a scoparmi la bocca, su e giù, su e giù, fino a sentire le palle sbattere contro le mie labbra.

Qualche minuto, lo tira fuori e mi chiede di sdraiarmi sul letto. Lo faccio, ma lui mi dice ho capito male, non davanti, ma sdraiarmi a pancia in giù. Mi giro, titubante sul da farsi e in poco sento la sua faccia tra le mie chiappe, la lingua inizia a stuzzicarmi il buchetto e a leccarlo tutto avidamente. Sto godendo da matti, ansimo talmente tanto quasi da urlare, raramente mi faccio leccare dietro ma lui è davvero eccezionale.

“Hai un culo che è una favola, ogni quanto lo depili?”. “Mai, ho proprio pochissimi peli di mio li”, gli rispondo. “Cazzo che meraviglia, sembra una figa”. E poi la fatidica richiesta “Mi dai il culo?”. Gli spiego che lo prendo molto raramente, ma che a lui sono sincero glielo darei molto volentieri. Mi promette di non fare male, fermarsi nel caso, anche se è bello lubrificato dalla sua bocca e il suo uccello dalle mie labbra che intanto per qualche istante lo stanno riavvolgendo. Mi fa mettere a 90 sul letto, mi abbraccia da dietro e inizia a strusciarlo, prima tutto intorno, poi vicino al buchetto che pian piano dalla voglia inizia a dilatarsi di suo.

Lo appoggia, sento la cappella che inizia ad entrare, inizio ad avere fastidio, che diventa male quando pian piano entra dentro. Gli sto per chiedere di fermarsi, ma pian piano quel dolore si attenua dal godimento che inizio ad avere. E inizio a godere come una troietta, ad ansimare forte, con quella meraviglia di nerchia che su e giù, su e giù, prima lentamente poi con più ritmo, mi sta stantuffando il culetto. E da come ansima anche lui credo che anche stia godendo da matti.

Continuiamo così finché mi dice che sta quasi per venire, quindi lo tira fuori e me lo passa ovunque sulla schiena, poi davanti sui capezzoli, infine per bene in faccia fino a venirmi copiosamente sul viso mentre le mie labbra stanno baciando le sue meravigliose palle. Ci diamo un lunghissimo bacio in bocca, mi dice di iniziare ad andare io in bagno a sistemarmi, lo faccio e in un angolo per terra trovo i boxer che il mio amico Riccardo si era cambiato prima di uscire. Li prendo, li annuso nella zona del cazzo e li bacio, immaginandomi di avere anche il suo e magari perché no di fare un bel trio.

Intanto tutto torna come prima, con Riccardo che non saprà mai nulla (o forse no) di come quel giorno mi abbia fatto un gran regalo…
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