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Gay & Bisex

Godere in università


di sportivobsx
22.04.2015    |    30.855    |    4 9.5
"Essendo ancora molle ci metto un attimo e sono subito alla cappella..."
Sarà che inizia a fare caldo, sarà il fatto che i jeans pesanti o i pantaloni delle tute stanno lasciando spazio ai calzoncini morbidi, ai primi calzoni corti e al vestiario della bella stagione, sta di fatto che in questi giorni ho sempre voglia. Non che solitamente ne abbia molta meno ma in questo periodo ho ancora più voglia, quindi cerco sempre qualche bella occasione. Oggi pomeriggio, sono in università a studiare, nel mio campus ci sono diversi edifici tutti circondati da ampi parchi e in giornate di sole e caldo come queste la maggior parte delle persone che non seguono le varie lezioni sono fuori tra prati, gradinate e panchine a studiare o almeno a cercare di farlo. Io però non ho voglia di sudare quindi me ne sto tranquillo in un'aula studio, semi deserta.

Nel plesso ci sono diversi bagni ma il mio preferito è quello all'ultimo piano, abbastanza nascosto e soprattutto pulitissimo, cosa da fare invidia ai bagni di molti alberghi. Appena si entra ci sono sulla destra in fila ben sei lavandini ai quali di fronte ci sono altrettante porte e relativi servizi igienici. Ci sono già andato a inizio pomeriggio, ma visto che fa caldo e bevendo parecchio ho ancora necessità e ci rivado. Non c'è anima viva, quando sono al penultimo lavandino in fondo a lavarmi le mani si apre la porta ed entra un ragazzo. Alto, bel fisico, capelli neri mossi, indossa una maglietta azzurra a maniche corte che evidenza un tatuaggio sul braccio destro, pantaloni grigi elasticizzati, scarpe da ginnastica. Alzo lo sguardo, lui fa altrettanto accennando un sorriso come sorta di saluto. Apre l'acqua del secondo lavandino e si lava le mani. Io intanto rialzo lo sguardo e lo guardo, lui fa altrettanto. Passo ad asciugarmi le mani e ci guardiamo ancora. Lascia il lavandino ed entra nel terzo bagno, lasciando la porta aperta, il che mi mette all'aerta sia perchè prima di entrare si è lavato le mani, cosa inusuale, sia per la porta aperta. Essendo in fondo, dalla fessura dell'apertura della porta vedo dentro e noto subito che appena entra si ferma e si gira per guardare se lo guardo. E mi vede. Si rigira e inizia a pisciare. Io allora visto che ho finito passo davanti, giro la testa per guardare, lui è girato, ci fissiamo, si gira leggermente in modo da farmi vedere l'uccello che sta pisciando. Lo guardo, mi fermo, lui a bassa voce mi dice di andare dentro. E subito entro nel bagno, chiudendomi la porta alle spalle. Lui intanto ha finito e lo ha rimesso dentro.

Lo guardo, mi guarda e mi dice "le fai le seghe?". "Anche i pompini", rispondo. "Ottimo, ti va?". Certo, rispondo. Mi inginocchio, lui si abbassa i pantaloni e i boxer poco sopra le ginocchia, se lo scappella con una mano ed eccolo pronto per me. Ancora molle, eccitante al massimo. Mi avvicino e lui subito mi appoggia la mano dietro la testa, apro la bocca e gli do qualche bacio dolcemente alla base del cazzo, risalendo alla punta. Essendo ancora molle ci metto un attimo e sono subito alla cappella. Lo prendo in bocca, una, due ciucciate, che bontà, che sapore di maschio, si sta indurendo, continuo con qualche succhiata e diventa duro. Lui mi accarezza la testa e inizia ad ansimare piano, io continuo a ciucciarlo cercando di prenderlo in bocca il più possibile e facendolo scendere fino in gola. Ora è durissimo, una gran bella cappella, asta venosa, bella larga, i giusti peli alla base e sulle palle che lecco e accolgo nella mia bocca. Risalgo leccandolo per bene fino alla punta della cappella, la prendo in bocca e il suono di un cellulare ci interrompe. È il suo, lo prende dalla tasca dei pantaloni e risponde. "Sto arrivando". Mi spiega che sotto ci sono i suoi amici, si chiedevano che fine avesse fatto e doveva andare altrimenti si sarebbero insospettiti. Soddisfatto ma allo stesso tempo deluso perché era un peccato interrompere dopo così poco non posso far altro che acconsentire. Ci ricomponiamo e lui mi chiede se dopo posso. Gli rispondo di si che sarei rimasto in uni tutto il pomeriggio. "Ok, allora continuiamo tra un'ora, qui stesso posto. Così ho tempo per staccarmi dagli amici e dalla tipa".

Oh cazzo è fidanzato, la cosa per me si fa ancora più eccitante. L'ora non passa più, sfoglio le pagine dei libri e penso e ripenso alla stessa cosa, al cazzo bellissimo di un tipo figo fidanzato che entra nella mia bocca. Devo farlo godere al massimo, so di fare bene i pompini ma stavolta devo farlo ancora meglio, voglio farlo impazzire e penso e ripenso a tutto e di più. Mancano cinque minuti, ok inizio ad andare, cazzeggio un po' nel corridoio e poi entro nel bagno. Nessuno, tutte le porte aperte, cazzo va a finire non viene. Un paio di minuti ed ecco che la porta si riapre, eccolo. Se possibile ancora più bello di prima. Mi guarda, mi sorride, occhiolino e rientra in bagno. Lo seguo, chiudiamo la porta. "Scusami per prima", si avvicina e iniziamo a baciarci.


Limoniamo come due matti per qualche minuto, ci scostiamo e mi dice di abbassarmi i pantaloni e mettermi in piedi sopra al wc. Faccio come vuole, mi tocca il culo, ansima, si avvicina e mi struscia il suo uccello da dentro i pantaloni che sento essere barzotto. Mmm che bella sensazione... Si abbassa leggermente e inizia a leccarmi il culo. Oddio coma godo, è fantastico, mi passa la lingua e sento le labbra che usa con una maestria incredibile. Qualche minuto e smette, scendo, mi rialzo i pantaloni e mi inginocchio, lo tira fuori, durissimo e lo riprendo in bocca. "Continua da dove eri rimasto, dai che lo ciucci da favola". Riprendo in bocca quella delizia, prima lo ciuccio come un forsennato, poi mi dedico alla cappella, la bacio, la lecco, la succhio per bene, faccio roteare la lingua intorno alla cappella, gode lo sento, da come ansima, dalle sue mani sulla mia testa, inizio allora a succhiarlo davvero piano, stringendolo tra le labbra e facendolo uscire ed entrare lentamente. Sta impazzendo, sto impazzendo. Mi ferma, ci guardiamo, si abbassa i pantaloni fino alle caviglie, mi toglie le mani dal cazzo, le appoggio sulle sua gambe pelose che inizio a palpare come si deve...quanto è maschio, mi dice di baciargli le cosce, lo faccio, è troppo maschio, sto letteralmente impazzendo. Mi prende la testa con entrambe le mani, mi mette l'uccello in bocca e inizia a scoparmela. Dentro fuori, fuori dentro, prima piano poi accelera il ritmo.

Sono in estasi,lo capisce da come gli tocco le gambe, da come inizio a fare anche strani versi visto che ho la bocca piena, me lo sbatte fino in gola, si ferma facendomelo sentire tutto dentro, me lo passa sulle labbra, in faccia, sotto al mento. È davvero buono, continuo a deglutire la saliva che sa di quella delizia. Continua a scoparmi la gola, ansimiamo, mi riprende anche una volta dicendo di fare pianissimo, poi mi dice che sta per venire. Lecco l'asta, sta venendo e glielo riprendo in bocca. Sborra, parecchio, tanto da colarmi copiosamente dalla bocca. Mi giro e sputo, lo riprendo in bocca leccandolo ancora un paio di volte. Ci ricomponiamo, usciamo facendo attenzione. Non c'è nessuno, mi lavo le mani pulendomi anche la bocca, se le lava anche lui e mi fa i complimenti, sia per il culo che per la bravura. Mi chiede se lo succhio spesso e a tanti, sula frequenza dico la verità, ossia poco elevata, sul numero di uccelli mento un pochino sostenenendo sia uno dei pochissimi che ho preso in bocca. Usciamo, mi saluta dicendomi che è spesso li quindi ci rivediamo sicuramente presto, anzi molto presto. Li per li non mi viene in mente di chiedergli il numero. Lo saluto.

Sta già andando via che si gira "ah scusa, comunque piacere, Mauro". Ci presentiamo, anche se ormai non ha più senso dopo che ho conosciuto la parte più intima di lui. Torno in aula studio, sono passati venti minuti, metto via tutto e me ne vado. Soddisfatto e contento. Poco fa mi ha inviato richiesta di amicizia su un noto social network. Per ora la lascio in sospeso...

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