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Gay & Bisex

Una gita...con doppio cazzo


di sportivobsx
13.03.2015    |    33.381    |    5 9.4
"Ci svegliammo, la prima cosa che feci era vedere la reazione di Alberto, non sapevo come comportarmi..."
Credevo di non riuscire a chiudere occhio quella notte, invece per fortuna riuscii a dormire tranquillamente. Dovevamo alzarci presto, alle 8:30 bisognava essere giù a fare colazione. Dovendo prepararci in tre la sveglia era alle 7. Ci svegliammo, la prima cosa che feci era vedere la reazione di Alberto, non sapevo come comportarmi. Magari mi avrebbe ignorato, magari si era pentito di quell'impeto scattato dalla voglia, in cuor mio speravo si ricordasse di come lo avevo fatto godere. Io, abituato a cazzi di ragazzi della mia etá, sono sincero, ero impazzito davanti a quell'uccello di un ragazzo 21enne,di tre anni e mezzo più grande di me.
Alberto si comportò come se niente fosse, tutti ci chiedemmo se avevamo dormito bene, tutti preferivamo andare in giro per i fatti nostri e non con la guida e tutte le classi a vedere musei e cose che non ci interessavano, ma questo era, e si era costretti.
Iniziò Riccardo ad andare in bagno, io rimasi solo con Alberto in camera. Non una parola su quanto fatto poche ore prima, si parlava normalmente, ogni tanto si toccava il pacco dagli slip per sistemarselo, e io li a pensare che quel ben di dio era stato tutto nella mia bocca vogliosa. Aveva voglia,ma tutto mi sa era finito lì, purtroppo.
Il secondo ad andare in bagno fui io, poi venne la volta di Alberto. Ero in camera solo con Riccardo, mi stavo vestendo e lui mi dice "mi sa che voi due vi ho fatto conoscere troppo bene, non va mica bene". Faccio finta di non aver sentito, intanto la mia mente vaga ai più disparati pensieri, una cosa è sicura, mentre ero in doccia quello gli ha detto qualcosa, ma cosa? Che ci ho provato io, magari gli ha raccontato cose non vere sputtanandomi, o cosa? So solo che non ho il coraggio di dirgli niente. È ancora lui a rompere il silenzio "ti è piaciuto?". Oddio quello gli ha raccontato tutto. "Cosa?", riesco semplicemente a dire. "Memoria troppo corta o eccesso di furbizia... Il cazzo di Alberto. Hai goduto o no?". Mi giro, lo guardo e gli chiedo che cosa gli ha detto Alberto. Con un sorriso mi dice che gli ha raccontato che aveva voglia e si è fatto fare un pompino da me. Quindi mi ripete, ti è piaciuto? "Si, un sacco", ammetto. Lui controreplica "anche a lui, ha detto sei molto
bravo".
Mi rincuora il fatto che abbia detto la verità e abbia detto gli sia piaciuto ma allo stesso tempo mi assale il terrore che come lo ha detto a lui lo possa dire anche ad altri, magari vantandosi di avere il cazzo grosso, cosa che comunque è vera, e di un frocetto che gli moriva dietro. Forse Riccardo capisce, fatto sta che mi rassicura lui "stai tranquillo che lo sappiamo solo noi tre, mica vuoi si passa come la stanza di tre froci?". Sorrido, sono rincuorato, mi esce un grazie spontaneo.
"Però devi assaggiare anche il mio, fidati è buono". Mi giro e lo guardo senza dire nulla, lui aggiunge "oh è solo un gioco tra amici, per divertirci un po'". Rido, lui mi guarda, sente che dal bagno c'è ancora il rumore dell'acqua della doccia che scende, quindi ci vorrà ancora un po' prima che Alberto finisca, mi guarda e mi fa "dai assaggiamelo, vediamo se riesci a farmelo venire duro, non ho mai provato con un maschio e magari nemmeno mi tira". Io nel frattempo, già vestito, mi ero sdraiato sul letto, lui era in piedi, si avvicina a me, non diciamo più una parola, si slaccia la cintura dei jeans, abbassa la zip, li abbassa leggermente, vedo i suoi boxer neri, li abbassa, ecco che esce il suo uccello, completamente molle, me lo avvicina, mi sporgo leggermente dal letto, è vicino alla mia bocca, la apro, lo faccio entrare, scivola dentro, molle e caldo, lo avvolgo tra le labbra, in un attimo a me viene durissimo, quel sapore fantastico e unico che ha il cazzo invade la mia bocca. Gli dò una succhiata, essendo molle riesco a prenderlo per bene tutto in bocca fino ai peli, cavoli è buonissimo anche il suo, inizio ad avvolgerlo a ventosa nelle labbra, continuo a succhiare, dopo averlo assaporato nel complesso voglio sentire bene la cappella, quindi mi dedico a quella, mi chiede di andare piano "devi assaporarlo bene, senti come è buono", ormai è duro, la cappella sta pulsando e io inizio a godere come una troia.
Pian piano lo faccio uscire dalla bocca per andare ad assaggiare le palle, lui mi blocca perchè in bagno non si sentono più rumori. Io sono troppo eccitato e ripendo il cazzo in bocca proprio mentre la porta del bagno si apre. Alberto resta immobile a fissarci, io mi fermo sfilando il cazzone duro dalla bocca. Non dice nulla, è Riccardo a parlare “oh avevi ragione, lo ciuccia bene, mi è venuto subito duro”. Adesso smettete altrimenti mi viene duro e non abbiamo tempo, ci divertiamo stasera, dice Alberto. In effetti è ora di andare, mio malgrado sfido il cazzo di Riccardo dalla bocca aspirando bene in modo da asciugarlo dalla mia saliva, ci ricomponiamo mentre Alberto si veste. Stiamo per uscire dalla camera che Alberto mi blocca: “Aspetta, togli quel pelo da sopra il labbro....ebbravo...stasera vedi come ci divertiamo con te”, mentre mi palpa vigorosamente il culo. "Ora ti è chiaro perchè ti abbiamo voluto in camera con noi a tutti i costi?", e così capisco che i due sin dall'inizio avevano l'intenzione di divertirsi con me.
Scendiamo a fare colazione, li osservo bene, cazzo quanto sono maschili, penso alle porcate più
disparate. La giornata prosegue tra i musei e i posti di interesse di Barcellona, di cui onestamente mi frega poco, non vedo l'ora arrivi sera per tornare in albergo...

Continua...

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