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Gay & Bisex

Un cazzo per colazione.


di sportivobsx
22.03.2016    |    36.946    |    10 9.5
""Visto che volevi toccarmelo te lo faccio sentire io", mi sussurra all'orecchio..."

È passato poco più di un mese da quando l'ho succhiato a Michele, il mio compagno di università. So bene che è stato il frutto di una scommessa, dell'eccitazione del momento, del fatto che sia etero è fidanzato, ma so anche che ha goduto tantissimo, così come io che ad ogni ora sogno di riavere quel cazzo, quella bontà di cazzo, di sentirlo ancora crescere tra le mie labbra, di ingoiarlo tutto fino in gola, di strusciarmelo in faccia e di farlo venire copiosamente.

In questo mese mi sono accontentato dei soliti discorsi, di farmi le seghe poi a casa dopo averlo visto mentre se lo stoccava per sistemarselo nei pantaloni, di vedere quel bozzo segnato dai pantaloni della tuta, sapendo perfettamente lì dentro nascondano una meraviglia. Tutto tace, tutto come prima, finché qualche sera fa, ormai a notte fonda, mi scrive su whatsapp. Non una semplice conversazione universitaria che facciamo quotidianamente, ma esordendo con un "ti posso fare una proposta?". A stupirmi è stato solo l'orario, ma poi subito ho pensato potesse essere quella di saltare le lezioni il mattino seguente (cosa non molto insolita). E invece no, perché la proposta era un'orgia. Metto subito le cose in chiaro e gli rispondo chiedendo espressamente che tipo di orgia, perché se vuole fare noi due con qualche ragazza non ci penso proprio, so potrei avere lui, ma vedere un'altra che glielo prende in bocca, no no non ci voglio nemmeno minimamente pensare.

Mi risponde che, visto quello che abbiamo fatto, hai fatto, si corregge (come se avessi fatto tutto io e l'uccello non fosse stato il suo), gli piacerebbe riprovare la cosa ma con più calma, e non in un bagno o in un posto dove bisogna stare attenti e fare in fretta. Continuiamo a parlare finché mi propone la casa di un amico, che vive con un altro studente coinquilino e che potremmo andare lì a divertirci. L'idea mi eccita subito e gli chiedo terra terra cosa vorrebbe fare. Lui esplicitamente mi dice " domani pomeriggio andiamo lì, me lo succhi finché vuoi, i due miei amici stanno lì a guardare e al massimo fai una sega anche a loro. Ovviamente nessuno deve sapere niente, fai tutto tu che io sono etero" e le solite cose. Beh accetto subito. Mi risponde in mattinata mi avrebbe fatto sapere ora e indirizzo e si dorme. Al mattino mi sveglio, mi prende una voglia e gli scrivo "ho una voglia di toccartelo...". Vado in università, ho capito benissimo che a lezione non sarebbe venuto, però vedo il messaggio lo ha visualizzato ma non ha risposto. Inizia la lezione e infatti non c'è, poco dopo mi scrive "esci un attimo, sono qua fuori in corridoio". Esco subito, lo vedo, è in tuta. "Caffè?", appena mi vede. Ok, ci incamminiamo verso le macchinette, scendendo le scale, non c'è nessuno visto che le lezioni sono iniziate da poco, mi prende da dietro e sento il suo uccello, tra il molle e barzotto, appoggiarsi al mio culo.

"Visto che volevi toccarmelo te lo faccio sentire io", mi sussurra all'orecchio. Cerco di non ansimare, gli propongo di andare in bagno. Non c'è nessuno per fortuna, entriamo in un bagno e inizio a toccarglielo. Un attimo e sono già in ginocchio, glielo tiro fuori e me lo metto in bocca. Fantastico, sentire quella salsiccia ancora morbida pian piano indurirsi nella mia bocca è qualcosa di sublime, è meraviglioso sentire lui che ansima piano, che appoggia la testa al muro inclinandola all'indietro, che poi mi guarda e vede la sua nerchia sparire tutta nella mia bocca. Succhio un po', poi mi blocco, un rumore, qualcuno è entrato nei bagni. Michele mi fa segno di stare fermi e in silenzio e così facciamo. Sono inginocchiato con il suo cazzo in mano, nel mentre ne approfitto per rimetterlo in bocca e tenerlo dentro senza fare nulla per non fare rumore. Sento qualcuno che piscia, poi per fortuna se ne va subito, quindi riprendo a ciucciarlo, ma entra ancora qualcuno, mi riblocco. È troppo rischioso...

Quando non c'è di nuovo nessuno concordiamo che è meglio non rischiare, meglio continuare dopo. Michele però mi dice di andare pure, che lui si sarebbe smanettato un attimo perché ormai doveva venire. No allora no, mi dico e mi inginocchio ancora, due leccate alle palle, una palpata a quelle cosce così maschili, salgo percorrendo l'asta con la lingua e le labbra, bacio la cappella, mi riprendo in bocca tutto quel cazzo stringendolo tra le labbra e ciucciandolo velocemente con il risucchio. In poco viene, tutto in bocca, che meraviglia. Se lo rimette a posto, usciamo stando attenti non ci sia nessuno. "Buona lezione, poi ti scrivo per dopo e ci mettiamo d'accordo", mi dice salutandomi.

Torno a lezione, gli altri amici mi chiedono che fine avevo fatto. Spiego loro che era passato Michele solo per prendere un libro e che avevo fatto colazione con lui. Si vede, mi dice uno, facendomi notare non mi ero pulito e che si vedeva da un lato delle labbra che avevo bevuto il caffè macchiato. Mi pulisco subito, sorridendo, meno male aveva scambiato la sborra per latte. Si avevo fatto colazione, ma non quella che pensavano loro, ma decisamente migliore.

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