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Gay & Bisex

In aeroporto


di svuotocazzi
23.11.2016    |    22.844    |    18 9.3
"Muovo avanti e indietro la testa continuando a succhiare, tirandogli più giù i pantaloni e afferrandomi al suo culo per darmi il ritmo..."
Ecco, lo sapevo, non serviva uscire di casa così presto. Sono arrivato in aeroporto troppo presto e ora mi tocca aspettare il mio volo per più di due ore!
Vabbè, per ingannare l'attesa...accendiamo Grindr! Metti caso che trovo qualcosa di interessante!
I due più vicini niente da fare: uno sta lavorando in non so quale negozio, l'altro è già pronto per l'imbarco. Dopo una decina di minuti compare una nuova "finestrella"!!! Niente foto, ma non è un problema: vent'anni, magro di fisico, aperto a incontri e conoscenze. Sembra proprio fare al mio caso!
"Ciao"
"Ciao"
"Che fai?"
"Sto aspettando il volo. Tu?"
"Sì, pure io. Ho ancora un bel po' da aspettare. In cerca?"
"Sì"
"Manda foto dai" Beh, è pure carino: viso giovane e pulito, cazzo non lungo, ma bello spesso.
"Se vuoi ti svuoto nei bagni"
"Ok. Io sono al gate 3, se mi raggiungi ci sono dei bagni qui davanti e non c'è troppa gente".
"Dammi il tempo di passare i controlli e arrivo".

Insomma, sembra mi sia andata bene: un bel maschietto (ah, per lo più è siciliano!) voglioso di farsi svuotare prima di prendere l'aereo per tornare a casa. Potevo chiedere di meglio?
La fila ai controlli è un po' lunga, ma in un quarto d'ora sono passato e mi dirigo al punto di incontro.
Giunto davanti ai bagni gli scrivo e poco dopo eccolo che arriva. Bello alto il ragazzo!
"Allora, entriamo?" gli chiedo.
"Va bene". Perfetto, di poche parole e subito al sodo.
Dentro i bagni c'è poca gente: qualche gabinetto è chiuso, ma quello nell'angolo è aperto e vuoto. Aspettiamo che un signore finisca di lavarsi le mani e dentro. Tra noi e le valigie non abbiamo molto spazio, ma ci si sta.
Lui si apre la giacca, io gli sbottono i pantaloni e gli tiro fuori il pisello, che si sta già indurendo. Bel cazzo, devo dire.
Mi abbasso e a fatica - dato il poco spazio - me lo infilo in bocca. Lui gradisce e, sempre in silenzio, lo vedo chiudere gli occhi e mordersi le labbra. Inizio lentamente a succhiare: mi piace molto sentire un cazzo ancora barzotto prendere forma e consistenza nella mia bocca.
Muovo avanti e indietro la testa continuando a succhiare, tirandogli più giù i pantaloni e afferrandomi al suo culo per darmi il ritmo. Sembra che gli piaccia parecchio il trattamento. Ogni tanto fissa il suo cazzo sparire nella mia bocca e a ogni colpo lo sento sempre più duro. Dò una spinta decisa e me lo infilo tutto in gola, con la cappella che sbatte per bene in fondo. Il ritmo che ho preso è bello deciso: ho voglia di fare sborrare questo maschietto e di soddisfare la mia sete.
Dall'esterno si sentono i rumori di altri uomini che entrano e escono dai bagni, anche dallo scompartimento accanto a quello dove siamo noi. La cosa mi ha sempre eccitato molto: fare attenzione a non farsi scoprire e sapere che ogni rumore di troppo potrebbe svelare ad altri quello che succede in questo piccolo spazio.
Il ragazzo è bello deciso. Mi prende la testa con le mani e mi impone di infilarmi per bene il suo cazzo in bocca: deve piacergli proprio sentirselo affondare in una gola calda.
Dopo un po' di questo trattamento mi alzo: avrei voglia di farmi sbattere per bene, ma lui sembra non volere fare anche questo passo, timoroso forse di fare troppo rumore. Allora prendo una sua mano e indirizzo un suo dito verso il mio buchetto, ormai voglioso di attenzioni. Ce l'ho bello aperto (mi sono fatto sbattere la sera prima da un bel cazzone e ancora non si è richiuso) e il suo dito entra senza alcuna difficoltà. Lo lascio fare e anzi gli faccio cenno di aggiungere almeno un altro dito. Il mio culo gli piace molto, è bagnato e accogliente: lo vedo prendersi il cazzo e iniziare a menarselo con la mano libera.
Non passa molto tempo: estrae le due dita e, avvicinata la bocca al mio orecchio, mi sussurra che è ormai pronto a venire. Rapidamente mi abbasso, lo riprendo in gola con forza. Ho le sue mani che mi tengono fermo e con rapidi movimenti di bacino lo fa scivolare dentro e fuori dalle mie labbra. Sento il suo respiro farsi affannoso. Con un'ultima botta lo spinge in fondo alla mia bocca e inizia a venire con numerosi schizzi che mi finiscono direttamente in gola. Io li accolgo diligente e assaporo con piacere tutta la sborra che mi viene donata. E' parecchia e dolce, un piacere da ingoiare.
Dò ancora qualche succhiata al suo palo (che ha perso poco del suo turgore) e lo ripulusco per bene.

Sempre in silenzio ci ricomponiamo, attendiamo di non sentire più alcun rumore dall'esterno del bagno e usciamo. Un rapido sguardo e un sorriso sono il nostro saluto. Ci separiamo senza alcuna parola, lui appagato e io soddisfatto di aver svuotato un altro maschietto.
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